domenica 24 luglio 2011

L'attentato di Oslo



La stampa tutta sta facendo una sorta di mea culpa per come ha lanciato le prime notizie su questo che, secondo me, è uno degli attentati più efferati della storia mondiale. Credo che le cause, queste ignobili motivazioni, verranno domani alla luce nella loro interezza perchè l'attentatore ha deciso di "collaborare". Personalmente credo che questa collaborazione, per lui, sia l'occasione per propagandare le sue idee al riguardo.
Ma non è di questo che voglio parlare, quello che voglio mettere in evidenza è che l'attentato di Oslo è una tragedia di tutta l'Europa e non solo della Norvegia.
La Norvegia vanta una delle società più democratiche esistenti al mondo, si dirà: è facile essere democratici essendo una nazione ricca, io credo di no perchè le tentazioni di arricchimento individuale sono sempre forti e molte nazioni ne sono l'esempio. La Norvegia decise di collettivizzare tutto ciò che riguarda la vita pubblica, la ricchezza è distribuita in modo ottimale, la criminalità è praticamente nulla, infatti la loro polizia è una delle poche al mondo che non porta armi. Fino qui tutto perfetto.
Ma c'è un problema in tutto questo, e ne stiamo vedendo le conseguenze, la loro società è una società chiusa al mondo. Nessuno sa cosa succeda in Norvegia, tranne quando si parla si Nobel, perchè in effetti nulla succede in quel paese, ma il vero problema è che loro nulla fanno per spiegare o per diffondere questo modello di società, è una cosa nata da loro ed è motivo di orgoglio.
Ma il mondo sta cambiando in fretta, i problemi ormai hanno una dimensione globale e globalmente vanno affrontati. La società norvegese non è esente da questi cambiamenti e si viene a scoprire oggi che l'attentato era già stato pianificato fin dal 2009 e pubblicizzato nei particolari con 1500 pagine sul web!
Cosa ha fatto allora l'intelligence mondiale o europea? Nulla, proprio un bel nulla, non si è accorta di nulla. Il motivo è semplice: ha sempre considerato la Norvegia come un paese a sè, fuori dai giochi, proprio per volere di quel paese.
Il paese paradiso sta scoprendo che ci sono angeli che si ribellano, che impazziscono, che diventano demoni, proprio come nel paradiso cristiano a cui Anders si rifà con tanto orgoglio.

Il problema allora è che le società chiuse non pagano, alla lunga si scopre un nervo e il dolore diventa insopportabile. Forse qui da noi in Italia non succederà mai una cosa del genere, con queste motivazioni intendo, ma il seme c'è e si chiama Lega.

"E tu non t'incantare troppo su queste teche. Di frammenti della croce ne ho visti molti altri, in altre chiese. Se tutti fossero autentici, Nostro Signore non sarebbe stato suppliziato su due assi incrociate, ma su di una intera foresta."
"Maestro!" dissi scandalizzato.
"È così Adso. E ci sono dei tesori ancora più ricchi. Tempo fa, nella cattedrale di Colonia vidi il cranio di Giovanni Battista all'età di dodici anni."

"Davvero?" esclamai ammirato. Poi, colto da un dubbio: "Ma il Battista fu ucciso in età più avanzata!"
"L'altro cranio dev'essere in un altro tesoro" disse Guglielmo con viso serio.
Da Il Nome della Rosa - U.Eco


Lorenzo

venerdì 1 luglio 2011

Partito degli onesti e asini che volano

Se uno scrive un post con questo titolo si spera ci sia una certa attinenza con i due sostantivi, o almeno un legame logico che li unisca. Questo legame si chiama Alfano, ex ministro di grazia e giustizia ( più grazie che giustizia) ora nominato a furor di platea segretario di Berlusconi.
Noi crediamo che sia il segretario del PdL, ma qui ecco che arriva il primo asino che vola. Io credo che invece sia la solita operazione di facciata, ma di questo, sinceramente, poco me ne importa.
La sua prima dichiarazione pubblica, ce ne saranno molte altre, come molte altre saranno le apparizioni di Berlusconi, è stata la seguente: "che il PdL diventi il partito degli onesti".
Sinceramente vedo più un legame logico fra Alfano e gli asini che volano che non fra partito e onestà, ma questa dichiarazione mi ha fatto parecchio riflettere.
La prima riflessione: ma allora se uno fa una dichiarazione del genere vuol dire che ora onesti non lo sono, mi sembra logica una affermazione del genere.
La seconda riflessione: ma credete davvero che gli asini volino?