martedì 28 dicembre 2010

Insalata di frutta fresca

Io penso che in tutte le case oltre che agli avanzi vari sia rimasta anche molta frutta, tipica del periodo natalizio e non.
Questa ricetta, alternativa alla macedonia, vuole un po' riciclare tutti questi avanzi succosi preparando un piatto semplice ma nello stesso tempo alternativo.

Ingredienti:
2 pere
2 mele
mezzo ananas
uva bianca
frutta secca ( qualsiasi tipo va bene)
due arance
mezzo bicchiere di porto ( anche il marsala secco va bene)
un cucchiaino di olio
un pizzico di sale.


lunedì 27 dicembre 2010

....e Dio creò gli Italiani



Si racconta che quando Dio Padre creò il mondo, affinché gli uomini
prosperassero, decise di concedere loro due virtù.
E così fece.

Gli svizzeri li fece ordinati e rispettosi delle leggi.

Gli inglesi perseveranti e studiosi.

I giapponesi lavoratori e pazienti.

I francesi colti e raffinati.

Gli spagnoli allegri e accoglienti.

Quando arrivò agli italiani si rivolse all'angelo che prendeva nota

e gli disse: "Gli italiani saranno intelligenti, onesti e di Forza Italia ."

Quando terminò con la creazione, l'angelo gli disse:

"Signore, hai dato a tutti i popoli due virtù, ma agli italiani tre!
Questo farà sì che prevarranno su tutti gli altri!"


"Per la miseria! E' vero!
Ma, mio buon Angelo, tu sai che le virtù divine non si possono più togliere.
Che gli italiani abbiano tre virtù!
Però ... ogni persona non potrà averne più di due insieme!"


Fu così che:

L'italiano che è onesto e di Forza Italia, non può essere intelligente.

L'italiano che è intelligente e di Forza Italia, non può essere onesto.

E quello che è intelligente e onesto ... non può essere di Forza Italia

Lorenzo

Fonte:.......beh ci siamo già abbeverati abbastanza :)

sabato 25 dicembre 2010

Invito a commentare


Questo post è un invito a tutti i lettori, commentatori o solo blogger che passano di qui. E' un favore che gentilmente vi chiedo ma penso che serva a tutti noi.
L'antefatto:
Dal blog di Amaranta questo tizio ha copiato un suo racconto facendolo passare per proprio. Cosa non rara in blogosphere, ma quando ci tocca da vicino fa incazzare.

Ora io chiedo a tutti di postare un commento su quel post, dicendo quello che possa passare per la mente ma che sia attinente al fatto che lui ha sfacciatamente copiato e non si degna di rispondere.
Il link di quel post è:

http://idlos.bloog.it/frammenti-un-dolore-da-uomo.html

Ma è possibile commentare anche su questo link

Riempiamo quel post di commenti, grazie.

Lorenzo

Buon Natale a tutti gli studenti




Buon Natale da Lorenzo e Alessandra

giovedì 23 dicembre 2010

.....e che il mio Natale sia domani anche il loro ( il coraggio di esserci)













Is it gettin' better ?

Lorenzo

Buon Natale

 
 
 
Voglio una coppa piena sino all'orlo 
E dentro annegarci l'anima:
Riempitela d'una droga capace
Di afferrare la Donna dalla mente.
E non voglio dell'acqua poetica, che scaldi
I sensi al desiderio lussurioso,
Ma una sorsata profonda
Tracannata dalle onde del Lete,
Per liberare con un incanto il mio
Petto disperato dall'assenza
Più bella che gli occhi miei festanti
Videro, intossicandone la mente.

È inutile - mi perseguita struggente
La dolcezza di quel viso.
Lo sfavillio del suo sguardo splendente -
E quel seno, terrestre paradiso.  
 
Mai più felice sarà la vista mia, 
Ché ha acquistato il visibile ogni sapore:
Perduto è il piacere della poesia,
L'ammirazione per il classico nitore.

Sapesse lei come batte il mio cuore,
Con un sorriso ne lenirebbe la pena,
E sollevato ne sentirei la dolcezza,
La gioia, mescolata col dolore.
Come un piemontese perduto in Lapponia,
Tra le nevi, penso al suo dolce Tevere,
Così sarà lei per me in eterno
L'aura della mia memoria.
 
(Adattamento di una poesia di John Keats)
 
Buon Natale
da
Lorenzo 

martedì 14 dicembre 2010

Buon Natale a tutti





Buon Natale a tutti e buone feste.
Un augurio particolare a tutti i Jeremy del mondo e a chi sta vivendo al di là 
di quella sottile linea di confine chiamata " normalità"

Lorenzo


A casa, disegnando figure di cime montuose...con lui in cima
In un sole giallo fosforescente...braccia alzate a forma di V
Ed i morti giacciono in pozze di sangue rappreso giù in basso
Papà non prestava attenzione
Al fatto che mamma non si preoccupasse
Re Jeremy il malvagio... dominava il suo mondo...
Jeremy ha parlato in classe oggi
Jeremy ha parlato in classe oggi
Ricordo chiaramente quando stuzzicavano il ragazzo
Sembrava un inoffensivo coglioncello
Ma scatenammo un leone...
Digrignò i denti e morse l'incavo dei seni dell'insegnante...
Come potrei dimenticare?
E mi colpì con un sinistro che mi colse di sorpresa
La mia mascella era dolorante... Caddi a bocca aperta...
Proprio come il giorno... come il giorno in cui ho saputo...
Papà non era affettuoso, no di certo...
Ed il ragazzo era qualcosa di cui non la madre non si curava
Re Jeremy il malvagio... dominava il suo mondo
Jeremy ha parlato in classe oggi.
Cerco di dimenticare tutto questo... cerco di dimenticarlo...
Cerco di cancellare tutto questo... cerco di cancellarlo...
Dalla lavagna...
Jeremy ha parlato in classe oggi...





( Pear Jam)Anteprima

domenica 12 dicembre 2010

Linux


Linux è un sistema operativo basato su UNIX, in pratica è l'alternativa a Windows.
Il kernel di Linux (Il cuore) è stato ideato da Linus Torvalds, uno studente finlandese. Attualmente contribuiscono allo sviluppo di Linux migliaia di programmatori sparsi su tutta la terra. Tutto il lavoro viene coordinato tramite l'uso di internet. I sorgenti del kernel sono disponibili in rete sia nella versione stabile (che termina con un numero pari), che nella versione di sviluppo (che termina con numero dispari).
Linux è scaricabile gratuitamente in internet, tramite file immagine ISO. Si dovrà poi masterizzare su disco ed è pronto per essere installato.Esistono migliata di distribuzioni ( varianti) tutte con un loro nome. Le più importanti, che sono quelle che fanno più ricerca, sono:
Mandriva

Slackware ( la prima che ha fatto storia)
Parlando di Debian, una delle più stabili, allo stato attuale è quella più usata al mondo tramite una versione chiamata UBUNTU, molto facile da installare ed è quella che sto usando in questo momento.
Insomma, è un modo alternativo per navigare e usare il computer e, soprattutto, una alternativa a Windows, costosa e poco stabile.



" I programmatori del software libero credono innanzitutto in due valori: libertà e comunità. Mi piace anche la creatività, d'accordo, ma non bisogna mai
anteporre questo valore alla comunità ed alla libertà. Non si può
perdere libertà importanti solo per preservare la creatività.

Penso che tutta questa chiacchiera sulla creatività sia parte di una lunga campagna di agenda setting mediatico, condotta soprattutto da major discografiche e studios cinematografici. Vogliono insegnarci ed inculcarci che la "creatività" è al di sopra di tutto, così da farci sposare la causa della difesa estrema e belligerante del copyright."

Richard Stallman, presidente e ideatore del Free Software Foundation


Lorenzo

mercoledì 8 dicembre 2010

Da " The Truman Show"




" Casomai non vi rivedessi...buon pomeriggio, buona sera e buona notte "
( inchino)

lunedì 29 novembre 2010

Wikileaks



Terremoto politico e mediatico, un 11 Settembre diplomatico ( booom, addirittura!).
Ma il mondo politico crede che noi stiamo lì tutti ad attendere questi files dove potremmo trovare chissà cosa?
Io sinceramente non mi sono scosso per nulla nel leggere il contenuto di questi documenti, almeno, quello che i giornali hanno pubblicato.
Ma cosa c'era di così strano?? Che Berlusconi va ai festini? Hehhehhe noi italiani lo sapevamo tutti e ci piace così perchè continuamo a votarlo. Che Gheddafi è ipocondriaco? Ma lo abbiamo visto tutti nelle ultime visite nel nostro paese e a noi così piace perchè molto somigliante al nostro capo di governo; che Putin ha in pugno Berlusconi? Beh ovvio, è sempre il nostro capo del governo che va in Russia, mai lui qui e quel gesto di sparare alla giornalista da parte del Berlusca è una evidente sottomissione allo zar russo.
Altre notizie? Che Israele ha paura degli arabi? Beh una farsa che va avanti dal 1947 ecc.......
Dove è lo scandalo allora, perchè questo terremoto mediatico?
Io vi pongo invece una domanda, e credo che implicitamente ci sia la risposta.
Ma come hanno fatto i proprietari di Wikilieaks ad evere tutta questa mole di documenti? non sono registrazioni ambientali, sono  veri documenti di diplomatici; e in questo poco tempo a passarli in uno scanner e pubblicarli? Chi glieli ha dati??
Vedete, non sono fogli dattiloscritto preso da un ufficio di una sola città o di una sola nazione, sono un milione di documenti presi da moltissime sedi diplomatiche di moltissimi paesi. Ma come hanno fatto??
La risposta è una sola, sono stati forniti dagli stessi stati per creare confusione oppure per colpire l'amministrazione americana sotto la guida di Obama, oppure qualche altro motivo nascosto e, credetemi, questo ben celato.
Azzardo una idea, mia personale:
E' SE FOSSERO FILE DATI APPOSTA PER POI LIMITARE LA LIBERTA' DI STAMPA A LIVELLO MONDIALE CON LA SCUSA DELLA SICUREZZA?
Sarebbe così assurdo? L'11 Settembre è stato fatto apposta, sono state varate poi leggi che limitavano i più elementare diritti alla persona oltre che una scusa pe fare una guerra e vendere armi.
Avete fatto caso che  quasi nessun giornale si è posto il problema della reperibilità e dell'assurdita che uno qualsiasi possa essere in possesso di una mole così ampia di documenti riservati di almeno una trentina di paesi diversi. Ma ci prendono per fessi??
Ha ragione Umberto Eco: la teoria dei complotti è una assurdità, la verità è sempre lì davanti a noi solo che rifiutiamo di vederla.

Lorenzo


mercoledì 24 novembre 2010

Cenerentola




Di una cosa sono più che certo, Cenerentola si deve essere rotta le scatole da morire....

Lorenzo

lunedì 22 novembre 2010

Amore di Madre



Ho ricevuto questo bellissimo commento da una collega sul post dedicato a mia figlia.
L'ho trovato splendido, nella bella scrittura ma, soprattutto, nelle belle parole che lei ha usato.
Desidero pubblicarlo come post perchè, a mio giudizio, ne vale davvero la pena. 
Non le ho chiesto ancora il permesso, ma penso che lei mi scuserà, perchè alla bellezza delle parole e dei sentimenti tutto è permesso.

Lorenzo

Commento di Nera Luna:

....i figli sono davvero pezzi di cuore....e tu sei riuscito ad esprimerlo aprendo il tuo cuore veramente.....e mi hai fatto tornare indietro nel tempo risvegliando il desiderio di mettere per iscritto le sensazioni vissute da me a suo tempo....ma da madre....spero solo di riuscire ad aprire il mio cuore perchè ho tutto li...con una nitidezza incredibile.
Appena sei nato in una nebbiosa mattina di novembre ti hanno appoggiato sul mio ventre ed io, ancora esausta, mi sono trovata a fissare due occhi dal colore indefinito già fissi dentro i miei...ricordo che istintivamente ho sorriso e ti ho detto'ciao'...ero confusa...i nove mesi precedenti si erano dissolti in un attimo e tu eri li....ti ho guardato le manine, le piccole dita con le unghie perfette....cercavo di ritrovare quel cordone che ci aveva uniti fino a poco prima e che ci rendeva una cosa sola...ma nn lo eravamo piu'...da quel momento avrei dovuto proteggerti in modo diverso...ne sarei stata all'altezza? dicono che l'istinto materno in quanto tale dovrebbe essere insito in noi ma mi sono accorta quasi subito che può essere anche solo abbozzato e stava poi a me completarlo con l'esperienza....esperienza costruita direi quasi ora dopo ora....ricordo che a volte avevo timore di prenderti in braccio se ero da sola in casa...e se ti avessi fatto cadere?....ricordo il senso di fallimento che provavo se non riuscivo a calmare il tuo pianto e le volte che ho pianto con te perchè non riuscivo a capire cosa non andava per poterti consolare...ricordo il senso di vuoto lasciato dai primi distacchi....quando nn ero piu' tutto il tuo mondo ma i tuoi orizzonti iniziavano ad allargarsi.....ricordo notti quasi intere passate con te nel lettone perchè...guarda caso....ti svegliavi alle 2 con un sorriso birichino ed avevi voglia di giocare...,e la mia sveglia sarebbe suonata magari 2 ore dopo perchè dovevo andare a lavorare....., ricordo ancora il magone la prima notte passata fuori casa per motivi di lavoro...avevi solo 10 mesi..ricordo la tua gioia quando tornavo a casa o venivo a prenderti al nido...ricordo i primi tentativi di far affiorare la tua personalità e quello mi ha fatto capire che, da quel momento, oltre a mamma avrei dovuto essere anche madre...abbiamo battagliato a parole....a volte non accettavi le mie regole....eri cresciuto e volevi essere indipendente....ma alla fine il bene ha sempre colmato tutto....e non sai quanto è bello, nei momenti in cui serve davvero, vedere emergere in te d'istinto tutto quello che hai assorbito nel tempo dalla tua famiglia...sono passati 23 anni da quella mattina nebbiosa di novembre, ormai sono madre e mamma senza differenza di ruoli....ed in fondo ad un cassetto c'è ancora una piccola scatola con dentro due braccialettini di plastica....il tuo ed il mio...
ecco perchè il bene per un figlio non si può spiegare....è assoluto....e la madre non lo vive piu' del padre .....credo lo viva semplicemente in modo diverso...
ciao Lorenzo....grazie per avermi dato la possibilità di scrivere...ritienilo un commento al tuo post anche se forse è piu' un rispecchiarsi in un doppio specchio...
nera_luna

sabato 20 novembre 2010

Visioni di Fine Millennio - Enki Bilal












Disegni come un giorno senza sole o, se si vuole, un crepuscolo senza i naturali colori del cielo:
questa è la magnifica luce presente nelle tavole di Enki Bilal, uno dei miei disegnatori preferiti.
Le figure umane boccheggiano come pesci fuori dall'acqua
le azioni compiute sono più da macchina che non da persona.
Si può sentire il fetore di un post moderno 
 mondo possibile
un fine millennio a misura d'uomo dove egli lotta per sopravvivere senza
una speranza di riscatto


Lorenzo

mercoledì 17 novembre 2010

Sulla Vita, sulla donna e altre cose nascoste




Si conoscono le malattie del corpo, un po' meno quelle della mente, molto poco quelle dell'anima e del nostro sentire pubblico.
Anima, mente, sentimento, sono quelli che fanno ammalare le idee, perchè anche queste si ammalano o, molto spesso, si irrigidiscono, indice di un loro prossimo sopimento e oltrepassamento della loro funzione nella società.
E siccome la nostra vita è regolata da tutti questi fattori,  noi dobbiamo aver cura di loro ed essere pronti ad intervenire; non solo per accrescere il nostro sapere, quanto piuttosto per dargli un ordine e una nuova collocazione.
Le idee, a un certo punto, diventano così radicate al nostro interno e nella nostra società da agire come dettami ipnotici, chimere da inseguire ad ogni costo e con ogni mezzo. L'idea, a questo punto, può diventare mito oppure dogma, che mai verrà attraversata dalla ragione umana, ma rimarrà in quello spazio del trascendente a guidare prima tutto noi, ma con il tempo, quando saremo spogliati della capaccità crtitica, a impossessarsi delle nostre azioni.
A diferenza delle idee in movimento, i dogma e i miti ci possiedono e ci governano con mezzi che non sono logici, ma psicologici e istintivi, quindi radicati nel fondo della nostra anima, dove la luce della nostra ragione fatica ad entrarvi. Questo perchè i miti sono idee semplici, svuotate di quel contenuto creativo dal passare del tempo e dal cambiamento della società.
Una di queste idee ormai obsolete ma ben radicate nel più profondo delle nostre anime riguarda il ruolo della donna nella società, la donna come figura materna separata dal suo essere persona.
Da molti anni non siamo più pervasi dall'inquetudine della domanda, quindi non ci chiediamo più quali siano i reali bisogni di questa parte così importante della coppia, di questa parte così importante per la vita stessa.
Lo status di donna-madre è nettamente staccato da quello di donna-faber ( neologismo da me coniato, dove intendo la donna nella società tecnologica, il suo ruolo), per non parlare dello status di donna-persona, ancora relegato a una discussione pseudointellettuale sul femminismo come conquista e non come cosa acquisita.

Occorre allora svegliarci da questa quiete  del mito della donna, questo sonno dogmatico, come direbbe Kant, perchè molte sofferenze, molti disturbi, molti malesseri nascono non dalle emozioni, ma dalle idee- mito accovacciate sullla pigrizia del nostro pensiero e accovacciate dalla comodità di una società maschilista dove non è l'uomo che comanda, ma è l'uomo che dorme crogiolandosi sul letto della staticità dell'anima.
Dobbiamo allora rivisitare in nostri miti, le nostre certezze acquisite per comodità, recuperando quella
"presenza nel mondo"  ormai  cambiato, esigendo il nostro cambiamento interiore e il nostro modo di confrontarsi con esso e fra i nostri simili.
Un pensiero avventuroso, coraggioso, che guardi avanti e sappia leggere i cambiamenti sociali in modo più rapido. Non sarebbe difficile, anzi, credo molto semplice se solo abituassimo la nostra mente a guardare prima fuori  di noi con lo sguardo curioso di chi vuole imparare conoscendo e poi, lentamente ma con continuità, imparare a guardare la nostra anima e confrontarla con l'esterno.
Un esempio da cui è possibile iniziare è il diritto alla vita e alla morte come valori dell'uomo e parte del nostro essere nel mondo. La donna si vista si come chi la vita genera, ma come un'unica persona che ha il coraggio di aprirsi, insieme o da sola, alle crisi del mondo aiutata dalla ragione che riesce a sconfiggere il granito del mito.

Ho scritto, in un commento, che la fede è un atto d'amore e la fede in Dio come l'atto supremo.
Io penso, infatti, che credere in Dio sia un tentativo di andare verso il bene. Da un punto di vista Aristotelico come l'atto a cui l'uomo naturalmente tende. Lo penso davvero.
Ma sono anche fermamente convinto che si possa tendere al bene in molti altri modi, non meno nobili, non meno teleologicamente inferiori.
Allora sel il punto di incontro è la tendenza al bene dobbiamo convenire tutti insieme che un problema c'è: il dogma è contro la ragione e non è per forza un atto di fede in Dio, un' ubbidienza supina devotamente allontanante dalla ragione.
A questa consecutio logica io credo molto, come credo che vadano scardinati i dogmi e i miti che impediscono una visione del mondo attraverso l'intelligenza, la ragione che di appartenenza all'uomo solamente.
E allora possiamo si discutere di vita, dove l'ultima parola spetta all'uomo, alla donna e a nessun altro, all'interno delle regole che noi ci diamo ma dove il fine sia il bene e la felicità della coppia o del singolo che insieme portano avanti e fanno crescere le speranze di nuove vite, ma dove anche la morte deve avere una sua collocazione all'inerno della ragione e delle regole. il diritto ad una buona morte, il diritto di scegliere come e dove morire.

Non sempre sono idee " chiare e distinte" come voleva Cartesio, spesso all'inizio sono solo abbozzi, interpretazioni, idee appena nate che però consentono alla mente di allargare i suoi orizzonti, che poi sono anche i nostri e a noi di diventare più tolleranti, perchè più aperti e capaci di comprendere, quindi di vivere.
Spesso non riusciamo a dare una definizione netta di uomo o di donna, questo è il nostro male moderno, perchè ci limitiamo all'esteriore, all'apparire, ai nostri ruoli precostituiti.
Forse sarebbe ora di  trasmettere alla nostra anima, che sempre sarà alla ricerca di se stessa, che la carne e lo spirito possono intrecciare i loro complicati dialoghi, che è famigliare l'aurora e il crepuscolo, che è cosa normale la notte come il giorno. Ma ci saranno sempre due momenti della giornata in cui il giorno non è giorno e la notte non è solo notte .
Questi due momenti si chiamano, e per sempre si chiameranno, uomo e donna.

Lorenzo


lunedì 15 novembre 2010

Questa volta concordo in pieno con il Puttanarca




Ohhh finalmente, per una volta io e il Puttanarca concordiamo su quanto lui ha dichiarato sulla TV pubblica: " E' una cosa indegna avere una Tv pubblica di questo tipo".
Infatti proprio lo è, e mi vergogno da morire ( non mi basta più non guardare la TV) sapere che in quasi tutte le altre nazioni usano proprio il nostro paese, la nostra Tv pubblica e  privata come simbolo della non democrazia, come simbolo del comportamento di un popolo bue.
E' indegno avere una Tv pubblica che censura i programmi di qualità, intelligenti e, cosa che per me non è importante ma a molti dirigenti si, porta denaro alla società con le entrate pubblicitarie.
E' ora di dire basta a questo stillicidio continuo contro gli autori di programmi di questo tipo, contro campagne mediatiche per mettere alla porta chi della  Tv ha una concezione moderna e libera, contro gli editti bulgari e le parole delle intercettazioni di Trani.
Adesso è ora di svegliarci sul serio prima di trovarsi in mezzo ad una guerra civile ( ultime parole del Puttanarca dopo la sfiducia ormai dichiarata al suo governo).



Lorenzo

giovedì 11 novembre 2010

Latte scaduto ribollito 5 volte, una bufala che gira in internet




MILANO - Il latte pastorizzato potrebbe essere niente più che acqua sporca.
Questa la denuncia contenuta in una mail che da qualche tempo rimbalza su internet in una specie di catena di sant'Antonio.
Questa «truffa» - rinforza l’accusa - sarebbe addirittura «incoraggiata» dalla legge, che consentirebbe - sempre secondo la mail - che il latte scaduto rimasto invenduto, venga ritirato dal produttore, trattato a 190 gradi e messo nuovamente sul mercato, come latte fresco. Non solo: questo procedimento potrebbe essere ripetuto anche per cinque volte successive. E tutto questo sarebbe talmente legale, che il numero delle "ribolliture", verrebbe addirittura segnalato in etichetta.
Sotto le confezioni di cartone vengono normalmente stampigliati dei numerini, dall'1 al 5, in serie: 12345. Secondo i sostenitori della tesi, se da questa serie di numeri ne manca uno, per esempio il 3, significa che il latte che abbiamo acquistato, scaduto per due volte, è stato riscaldato una terza volta, in attesa di compratori.

CHE COSA DICONO GLI ESPERTI - Ma che cosa c'è di vero, in questa gravissima accusa?
Si tratta di una notizia totalmente falsa, assicurano gli esperti interpellati. «È l'ennesimo atto diffamatorio nei confronti di un alimento essenziale sulla nostra tavola» afferma Ivano De Noni, professore associato di tecnologia lattiero casearia al Distam, Dipartimento di scienze e tecnologie alimentari e microbiologiche di Milano. «Non è affatto vero — spiega l'esperto — che la legge consenta il recupero per l'alimentazione umana del latte pastorizzato scaduto per rivenderlo come fresco.
La legge prevede che il trattamento di pastorizzazione possa venire applicato solo sul latte crudo e quindi una sola volta. E che il latte non venga riscaldato ripetutamente può essere verificato attraverso analisi di laboratorio.
La normativa prevede, infatti, che il latte pastorizzato risponda a requisiti di qualità evidenziabili in base a precisi parametri di danno termico sulle proteine del siero». Insomma, il latte pluririscaldato si rovina e ai controlli questo si scopre. «E mi sembrerebbe ben strano — aggiunge ironico De Noni — che i produttori che contravvengono alla legge, lo scrivano sulla confezione con numerini leggibili per tutti».
Altra "bufala" del testo allarmistico, l'indicazione del trattamento del latte scaduto a 190 gradi. «Il latte non potrebbe in nessun caso essere trattato con un calore così violento, perché diventerebbe marrone. E questo è un altro indice dell'assurdità del comunicato» dice De Noni. In realtà, il trattamento di pastorizzazione del latte è molto più blando.
L'applicazione di 72 gradi centigradi per 15 secondi è sufficiente a distruggere anche i germi patogeni più resistenti al calore, come quelli della tubercolosi.
La pastorizzazione non uccide tutti i microrganismi. Per raggiungere questo scopo ci vuole un trattamento termico più forte, detto di sterilizzazione, che si ottiene sottoponendo il latte a un calore a 145 gradi per pochi secondi.
Ultima chicca, la spiegazione dei numerini. Effettivamente, guardando sotto le confezioni del latte pastorizzato in cartoni, i numeretti dall'1 al 5 ci sono, ma hanno tutt'altro significato, rispetto a quello denunciato.
Come spiega Tetrapak, si tratta di numeri utili per la rintracciabilità del materiale di imballaggio e non hanno niente a che vedere con l'alimento confezionato.
«Questi allarmi infondati, rischiano di minare la fiducia dei consumatori in un alimento come il latte del tutto sano ed essenziale — commenta Andrea Ghiselli, dell'Istituto di ricerca per gli alimenti e la nutrizione, che ci tiene a ricordare come, anche nell'età adulta, bisognerebbe berne un paio di bicchieri al giorno, per le proteine, il calcio, le vitamine B che contiene in abbondanza.

Roberta Salvadori

martedì 9 novembre 2010

Chi salverà Califano?




Leggo in questi giorni molti articoli, spesso solo per creare molta pena, riguardante la situazione economica del Franco Califano nazional-popolare, costretto a vivere con 20.000 euro l'anno.
Sinceramente non me ne frega un bel nulla. Allora perchè scriverci un post?
La risposta è semplice, magari banale ma non qualunquista di certo: e dei milioni di poveri in Italia con la pensione sociale chi ne parla? Mi creda, sono molto meno dei 20.000 euro l'anno.
Non punto il dito sui soldi  da lei sperperati in auto costose, bracciali d'oro da sfoggiare in TV, donne a josa da mantenere nelle sue serate mondane. Sinceramente sono affari suoi, cazzi sua, giusto per capirci.
Però della povertà e della solitudine degli anziani me ne frega, eccome.
Il piccolo polverone mediatico creato dalla sua situazione non mi ha scalfito nemmeno un'unghia, ma mi fa arrabbiare che i giornali le abbiano dato tutto questo spazio, mentre agli anziani " normali" nemmeno una sillaba. Magari hanno qualcosa anche loro da dire no? E mi creda, hanno sicuramente più dignità di lei, perchè, forse, non mendicherebbero qualche miliaio di euro per mantenere un tenore di vita penoso e inconcludente come il suo, magari chiederebbero solo di essere ascoltati.
Io mi sono sempre sentito preso in giro da lei, anche dalle sue canzoni, mai ritenute belle o poetiche. E non perchè io ascolti tutt'altro genere, ma per il fatto che nelle sue canzoni lei è, ed è stato, un annoiato di lusso.
Ha cantato la noia come status symbol, come condizione inevitabile della vita, come una colpa degli altri, apparendo come il coraggioso nel raccontarla, ma per me lei è stato solo un rufffiano.
Ehh no caro sig. Kaliffo, la vita è gioia, la vita è sorridere, la vita è apprezzare quello che abbiamo intorno, anche se spesso non ci riusciamo, ma non per " noia", ma perchè la vita è dura.
Ma lei non poteva saperlo allora, con una villa ai Parioli e un alloggio alla Garbatella di certo la sua vita non era dura, forse noiosa si...ce ne rendiamo conto adesso, ma di una noia snob, sprezzante degli altri, menefreghista.
A noi della sua noia di oggi non ce ne può fregare di meno, la legge Bianchini la lasci per gli artisti veri.

Lorenzo

lunedì 8 novembre 2010

Comfortably Numb ( Piacevolmente insensibile)




Ehi

C'è qualcuno lì dentro?

Se mi senti fa' un cenno

C'è qualcuno in casa?

Dai, vieni

Sento che sei depresso

Posso alleviarti il dolore

E rimetterti in piedi


Rilassati

Prima di tutto mi servono informazioni

Solo i fatti essenziali

Fammi vedere dove ti fa male



Il dolore è sparito, ti stai come allontanando

Pennacchio di fumo d'una nave all'orizzonte

Ritorni indietro solo a ondate

Le tue labbra si muovono ma non sento che dici

Da bambino ho avuto una febbre

Mi sentivo due mani come palloni

Adesso provo di nuovo quella sensazione

Non so spiegartelo, non capiresti

Questo non sono io

Sono diventato piacevolmente insensibile



Va bene

Solo una punturina

E non piangerai più

Ma può darsi che avrai un Po' di nausea

Ce la fai a stare in piedi?

Ce la faccio, forse funziona, bene

Ti terrà in piedi per tutto lo spettacolo

Dai, è ora di andare



Il dolore è sparito ti stai come allontanando

Pennacchio di fumo d'una nave all'orizzonte

Ritorni indietro solo a ondate

Le tue labbra si muovono ma non sento che dici


Da bambino colsi

Con la coda dell'occhio

Un fuggevole movimento

Mi girai a guardare ma era sparito

Non riesco ad afferrarlo adesso

Il bambino è cresciuto

Il sogno è finito

E io sono diventato

Piacevolmente insensibile

(R.Waters - Pink Floyd - The wall)

sabato 6 novembre 2010

Crollo Armeria dei Gladiatori Pompei





Non sto a fare il solito discorso, ma pur sempre vero, che in Italia mancano i fondi e  questo governo se ne strafotte dell'Italia e degli italiani, tanto lo sappiamo e tanto continuamo a votarlo.
Allora faccio una proposta seria e magari chi mi legge metta un post sull'argomento, se d'accordo.
Che tutte le imprese in utile, visto che lo sono con il nostro lavoro, si prendano un monumento e lo restaurino. E' un modo per restituire le tasse che non pagano.
Che tutte le squadre di calcio, visto che pagano stipendi milionari ai giocatori, adottino un monumento o un sito archeologico e lo restaurino.
Non bastano quelle due o tre banche che restaurano palazzi solo per farsi pubblicità a risolvere il problema, fra l'altro tenendo per anni i ponteggi così la pubblicità dura di più.
Visto che questo governo ha fallito su tutti i fronti, almeno non ci rada al suolo il nostro patromonio culturale.
......E, cosa di non poco conto, Bondi e 3Monti andate a casa a lucidare castagne.

Lorenzo

mercoledì 3 novembre 2010

Sulla vita e sul possesso

Strana discussione oggi riguardo la vita, la morte, il posseso di essa e la volonta di potenza su di essa.
Una signora molto attenta e informata sui fatti, religiosa quanto basta per avre punti fermi e di riferimento, interviene su una piccola discussione fra me e il mio collega riguardo l'aborto e la procreazione assistita.
Innanzitutto ci corregge sul fatto di chiamarla procreazione artificiale. Giustissimo, di artificiale non c'è quassi nulla, ecccetto la tecnica di fecondazione.
La discussione si fa interessante, sempre più ampia e approfondita.
La signora sostiene di essere contro questa tecnica per un motivo che al momento mi spiazza completamente, sostenendo questa tesi:
Credo ci sia sempre stata una percentuale di persone


martedì 2 novembre 2010

Jean

Leggendo il blog  di Valerio da Rimini ho deciso, per la prima volta, di pubblicare qualcosa di un altro blog.
Il motivo  è semplicissimo, mi è piaciuto.
Penso sia già un buon motivo per copiare uno scritto, ma quando a questo si associa una commozione nel leggerlo, allora la cosa diventa un omaggio all'autore.
E vorre omaggiarlo dicendo a voi lettori che non è il solito post sulla solidarietà, sulla fratellanza o sulla politica a favore dei più deboli. Beh ovvio, ben vengano scritti a favore di queste tematiche, ma quando questo lo associ a esperienze di vita vissuta insieme allora trovo la cosa ancora più interessante.


Lorenzo

 jean

 Anteprima

Vorrei dedicare questo mio post all'amico Jean , dopo 20 anni ha lasciato l'Italia , mercoledi 20 ottobre 2010 per tornare in Gongo , lo aspetta la sua famiglia , lo aspettano i bimbi dell'orfanatrofio Lisanga Ya Klisto , lo aspetta la sua fidanzata che sposerà il 23 ottobre e ricomincerà una nuova vita nella sua Africa.
Dopo tanti anni che Nadia ed io lo conosciamo , beh siamo tristi , ma nello stesso tempo felici per lui , la nostra amicizia continuerà nel tempo.......

Jean ti auguro.....

....... tempo. Non ti auguro un dono qualsiasi, ti auguro
soltanto quello che i più non hanno. Ti auguro tempo, per
divertirti e per ridere; se lo impiegherai bene, potrai
ricavarne qualcosa.Ti auguro tempo, per il tuo Fare e il
tuo Pensare, non solo per te stesso, ma anche per donarlo
agli altri. Ti auguro tempo, non per affrettarti e
correre,ma tempo per essere contento. Ti auguro tempo, non
soltanto per trascorrerlo, ti auguro tempo perché te ne
resti: tempo per stupirti e tempo per fidarti e non
soltanto per guardarlo sull'orologio.Ti auguro tempo per
toccare le stelle e tempo per crescere, per maturare. Ti
auguro tempo, per sperare nuovamente e per amare. Non ha
più senso rimandare. Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.Ti
auguro tempo anche per perdonare. Ti auguro di avere tempo,
tempo per la vita.

Elli Michler

My Friend Jean Bennyld Mukoko Kimbembi ( presidente coordinatore dei progetti )
Associazione Maarten Cuore d'Africa.

Noi crediamo nella difusione di una cultura di pace, di convivenza e di rispetto nei confronti di tutti gli esseri umani e al diritto a una vita dignitosa e a uno scambio interculturale tra le tante diversità.
Noi crediamo che ogni essere umano ha diritto ad esprimersi liberamente indipendentamente dalla sua classe sociale, religione o razza .Perciò attraverso le nostre mostre vogliamo dare una voce agli artisti di strada di Kinshasa con le loro opere e ai 150 bambini dell' orfanotrofio Lisanga Ya Klisto con i loro sorrisi e la gioia di vivere che riescono a trasmettere sia dal vivo che nelle varie espressioni.
Noi crediamo che AMARLI SI PUO non sia soltanto uno slogan ma una scelta di vita.


venerdì 29 ottobre 2010

Noi che.....




Noi che eravamo quelli che si sentivano forti e superavano ogni ostacolo
Noi che abbiamo guidato il mitico KTM 350
Noi che prendevamo l'olio di fegato di merluzzo da bambini
Noi che andavamo al luna park con la fidanzatina e lei vinceva tonnellate di pesciolini rossi...e a noi nemmeno un bacio.
Noi che andavamo a scuola con il panino al prosciutto cotto.
Noi che facevamo lunghe file per telefonare con il telefono a gettoni
Noi che alle 9 di sera ci piaceva ammirare il tramonto, e magari aspettavamo l'alba dimenticandoci che il sole nasceva dalla parte opposta.
Noi che in Tv abbiamo visto gli Eduardo De Filippo, i Salvo Randone e pure il Maestro Manzi con Padre Mariano annesso.
Noi che dovevamo stare in silenzio assoluto quando c'era il Telegiornale
Noi che quando parlava Pajetta o Berlinguer dovevamo smettere di mangiare
Noi che dovevamo dare un bacino a quel poco pane avanzato prima di gettarlo via.
Noi che a militare avevamo il coraggio di protestare e finivamo in CPR
......e volevamo cambiare il mondo.

Da dove dobbiamo ricominciare?

Ma mi sovviene la dolce casa dei miei nonni materni, per me allora un salto indietro nel tempo; il loro tempo.
In mezzo agli splendori di tutte quegli oggetti d'epoca che era di moda riunire allora per ridare colore ad una casa d'altri tempi, brillavano
loro due, gente di campagna. Lui era comunista, fazzoletto rosso la domenica in piazza, portato con l'orgoglio come se avesse avuto in braccio uno dei loro sei figli.
Lui che non sapeva nulla di Marx, tranne quella volta che chiese chi fosse e gli venne risposto: il padre del Comunismo, indicando un ritratto di Gramsci. Da allora Marx, per lui, aveva gli occhiali e i capelli alla moda.
Mia nonna monarchica, ma forse, nella pratica, più comunista di mio nonno , votava solo dove vedeva una falce e martello.
Una volta ebbe l'intenzione di dare la scheda indietro perchè non solo il PCI aveva quel simbolo e credette che si fossero sbagliati.
Mio nonno le disse " te vuta andò tai semper vutà" e lei con quel dolcissimo accento di Canelli: " me a vut andò par a me, te capì Giuanen?" Giovanni era il marxista gramsciano, mio nonno; Celeste il nome della monarchica comunista, mia nonna.
Ma nella loro casa c'era solo il profumo dell'amore, quello vero, quello per i figli e i nipoti alimentato soltanto dal loro.
Mio nonno quando morì lei andò a piangere da sola nella stalla affinchè nessuno la vedesse, lui  sarebbe rimasto male mi disse un giorno.
E così la loro casa sapeva del tempo trascorso, brillava del loro splendore come quella splendida pendola con la cupola dorata, sormontata dalla figura del Tempo, una visione tutta propria di chi la fabbricò.
E l'immagine ormai storica di una Diana, il gomito appoggiato ad un cervo, appariva in bassorilievo sotto il quadrante, dove su un fondo si stagliavano le cifre smaltate delle ore.
Il meccanismo, senza dubbio eccellente, non era stato ricaricato chissà da quanto tempo e le lancette rimanevano ferme nella parte superiore del quadrante...... di color Celeste.
Allora mi accorsi, e imparai, che non era per l'ora che quella pendola fu comprata e così tanto ben tenuta da mio nonno.

Lorenzo

sabato 16 ottobre 2010

Le cose che vorrei sempre dirti ( dedicato a mia figlia)



Se Dio volesse potrebbe aprirmi di più il cuore e permettere a te di leggerci dentro.
Ci troveresti la tua vita, dal primo vagito, in quella culla rosa con il tuo nome appeso al quel polsino delicato e quel visino dolce che tutti facevano i complimenti, fino all'ultima sillaba pronunciata in mia presenza.
E tutto li dentro figlia mia.
Alla tua età ho ben poco da insegnarti ormai, ma posso dirti quello che io ho imparato nella vita.
Ho imparato che c'è gente che soffre più di noi
Ho imparato che tutti gli esseri umani meritano uno sguardo e una carezza
Ho imparatto che tanti non hanno il coraggio di alzare gli occhi, e ho imparato che il mio dovere è e sempre sarà voltarmi indietro per non lasciare nessuno ultimo.
Ho imparato che qualsiasi persona merita un'attenzione e che se vuoi guardare uno dall'alto in basso è solo per aiutarlo a rialzarsi ( quest'ultima frase è di Garcia Marquez e te la dono penso anche da parte sua).
Mi sono accorto che ogni tanto devi abbassare lo sguardo, non immagini quanta umanità viva la sotto.
Ho imparato che meditare, pensare prima di agire, osservare e porsi domande è più importante che dare sempre delle risposte. La curiosità non ha mai fatto male a nessunno se essa sarà portatrice di sapere.
Ho imparatto che c'è gente che fà conto su di te, non deluderla mai.
Ho imparato che le fiabe non servono perchè non è detto che venga sempre un lupo a liberarti dopo che ti ha mangiata.
Ho imparato che c'è un inganno nella letteratura per ragazzi, la quale sembra essere stata inventata apposta per tenervi lontano dalla vita, quasi fosse stata inventata per un'altra realtà, quella che ogni adulto non cessa mai di sognare, fino al suo ultimo istante .
Ho quindi imparato che le fiabe servono più agli adulti e, se questo è il prezzo da pagare, non diventarlo mai, diventa solamente una donna.
Ho imparato che tu da bambina non eri poi così diversa da noi adulti, perchè anche tu hai imparato la paura, il dolore, la gioia solo tua o da condividere.
Ho imparato che i lupi non sono così mostruosi, ed è sbagliato mettere un bambino in mezzo ad orchi, fate e giganti. Meglio spiegare che il lupo ha bisogno della sua libertà e del suo spazio, come tutti noi del resto.
Ho imparato che è meglio non dare troppo retta agli specchi, spesso deformano la realtà. Meglio fidarti dei tuoi occhi.


E quando un domani, sicuramente molto lontano, io non ci sarò più ( è nelle regole della natura) cerca i segni del mio passaggio, sarà una pergamena aperta, e saranno lì per quando ne avrai bisogno.
Un uccelo che volerà alto, sara il mio passaggio di testimone a te per una vita libera.
Una stella brillante in cielo, il mio amore, che è stata la gioia della mia vita.
La faccia radiosa della Luna, l'amore mio per te.
Un fiore qualsiasi, il segno che ogni cosa a questo mondo è profumata, basta sentirla da vicino.

Tuo padre


Sogno fra una lacrima di pioggia e un raggio di sole d'Ottobre







Credo che il sogno di questa notte non lo direi di certo a un santo.
Ti ho dipinta fra le stelle nel cielo più bello che tu abbia mai visto
e il tuo viso era una luna sottratta alla splendente luce del sole,
finendo così dal palmo della mia mano  al firmamento intero.
Io, pallido scribacchino e poeta nottambulo, mi accontento solo di un tuo sguardo sfuggente
mentre sto oziando sulla mia tavolozza.
Lorenzo

giovedì 14 ottobre 2010

Inaccettabile




E' inaccettabile che si dia un premio Nobel a uno scienziato onesto
E' inaccettabile che venga dato a un medico definito dal Vaticano " un medico che applica tecniche animalesche"
E' inaccettabile che venga premiato uno scienziato che ha dato gioia a milioni di nuove mamme
E' inaccettabile che si premi uno scienziato che disattende tutte le norme etiche.

Con queste frasi il Vaticano ha così bollato la premiazione del Prof. Robert Edwards padre della fecondazione artificiale.
Ancora una volta la fabbrica dei preti pedofili  ha sentenziato contro la scienza, la scienza a favore dell'uomo, a favore delle donne che desiderano avere figli ma che madre natura non permette loro.
La mia domanda è molto semplice e di carattere filosofico:
Qual'è il limite etico superato da questo scienziato che ha lavorato, da un punto di vista teleologico, per la vita e la felicità umana e solo a favore di essa?

L'attuale legge sulla fecondazione assistita italiana è fra le peggiori esistenti in Europa, la famigerata Legge 40.
Essa non permette un normale seguito della profilassi e delle tecniche impiantistiche  senza nessuna motivazione logoco-scientifica,solo gli interventi dei tribunali italiani e della Corte Costituzionale hanno consentito di avere un minimo di garanzie e di rispetto dei diritti individualzione scientifica, di adoperare tutte le tecniche messe in atto dal professore premio Nobel.
Quando Louise Brown, la prima bambina al mondo concepita in provetta, nacque, il 25 luglio del 1978 si parlò di scandalo, di procedura non etica e contro natura. Oggi le tecniche per la fecondazione artificiale sono numerose e consolidate in numerosi paesi esteri e vi si ricorre non solo per problemi di infertilità all'interno di una coppia, ma anche per evitare la trasmissione di malattie genetiche dai genitori al figlio. Se è normale eseguire dei controlli prima di una gravidanza, con lo scopo di individuare eventuali malattie, perchè in uno Stato laico non dovrebbe essere normale avendo lo stesso obiettivo, la diagnosi preimpianto?

Io penso che, alla luce di questo riconoscimento scientifico di carattere mondiale, tutte le forze laiche di questo paese debbano prendere seriamente in considerazione la riformulazione della Legge 40, contro tutte quelle forze bigotte e conservatrici, interpreti del bene e del male in un ottica di morale vaticana , in modo che si regolamenti la fecondazione assistita e non che la si vieti come succede da noi.
Forse molti non lo sanno, mi riferisco ai politici nostrani, ma sono ricominciati i viaggi della speranza all'estero, a volte in strutture mediche di cui si sa poco o nulla, ma comunque ad appannaggio di chi economicamente se lo può permettere, lasciando fuori tutta quella fascia di potenziali famiglie che desiderano figli ma con un reddito basso.
Ancora una volta diritti fondamentali della persona e della famiglia sono stati messi in discussione dai vaticanisti al governo....e nessuno, a sinistra, solleva il problema come si dovrebbe.


Lorenzo

martedì 12 ottobre 2010

Ecce Victor



Ecco il vincitore . 
Ha vinto lui e tutti quelli come lui, nazisti bastardi, picchiatori folli al Gay Pride e  nel centro di Genova.
Ha perso lo sport, la sua ennesima sconfitta, hanno perso gli spettatori onesti, quelli che pacificamente si fanno perquisire e che non possono portarsi una bottiglia d'acqua.
Hanno perso i ragazzi (di cui 1200 bambini) che vorrebbero avvicinarsi al calcio, e che non hanno potuto portarsi nemmeno l'Estatè perchè requisito agli ingressi.
Mentre stasera è invece entrato tutto l'occorrente per una guerriglia urbana : petardi, fumogeni, coltelli, tronchesi, bastoni.
Ha vinto la violenza, ancora una volta, la stessa violenza che ha subito una donna questa mattina, infermiera mentre andava al lavoro, in una stazione del metrò, stesa con un pugno da un giovane solo perchè lei si è fatta rispettare per mantenere la fila.
Soprattutto ha vinto la gente che gli camminava sopra, mentre lei, stesa a terra, iniziava il suo percorso per il coma da trauma cerebrale.
Finchè ci sarà questo silenzio assordante della gente "perbene" loro continueranno a vincere.

Lorenzo

venerdì 1 ottobre 2010

Guida Galattica ai Supermarket





E' istituito sul pianeta Terra un servizio chiamato Supermarket. E' un luogo dove si possono comprare molte cose, anche alimentari. Nel caso si pagasse con il bancomat seguire il primo capitolo.
Ecco le istruzioni per l'uso a seconda del genere di appartenenza ( es. uomo o donna)

DONNA:

1) Prendela lista della spesa che puntualmente è servita come pro-memoria man mano che vi mancava qualcosa.
2) Prendere il carrello della spesa oppure borse in vostro possesso
3) Una ripassatina generale al tutto
4) Mentre andate al supermercato siete tentate da gingilli e borsette varie in vetrina. Non ora per favore.
5) Entrate nel supermarket e diligentemente fate la spesa
6) La chiaccherata di un ora con la vostra amica non pregiudica nulla.
7) Pagate alle casse ( attenzione al consiglio numero 6) e riponete con ordine la spesa

Fatto

UOMO:

1) I consigli dall'uno al tre per voi sono inutilizzabili.
2) Mentre andate al supermercato con l'auto siete tentati da; bar, giocata enalotto, sigarette, vetrina moto, giornalaio, bar ( ce ne sono 4 nel tragitto), benzinaio. Non ora per favore.
3) Frugate nelle tasche in cerca dell'euro per il carrello, li avete lasciati tutti in auto, era il resto del punto 2.
4) Cercate di cambiare, cercate un prestito, bestemmiate perchè non è giusto mettere monete per un carrello.
5) Entrate senza
6) Al banco della carne non dite: " vorrei della carne"
7) Al banco del pesce non dire : " mah vorrei del pesce "
8) Al banco del pane non dite : " beh, mi dia del pane"
9) Al banco frutta e verdura non parlate; è automatico.
10) Non iniziate a chiedere a chiunque : scusi dov'è?...sono 15 anni che frequentate sempre lo stesso market.
11) Vi serviva solo il dentifricio, perchè avete iniziato comprando 6 saponi e 4 shampoo?
12) E' la data di scadenza non.... una data
13) Non cercate la fila dove la cassiera è più carina
14) Non iniziate a chiedere se è libera stasera la cassiera più carina
15) Non insultate il direttore vicino la cassiera più carina...è suo marito.
16) Rifate la fila ripartendo da 12, la frutta e verdura vanno pesate e prezzate.
17) Riponete la merce
18) Dovete chiedere prima delle buste
19 ) Sulla tessera COOP c'è scritto COOP
20) La scia che lasciate dopo aver pagato sono le uova rotte nella borsa.
21) La scia che lasciate sono il miscuglio di dopobarba che avete provato
22) La scia che lasciate è il dentifricio esploso sotto il peso del trapano che avete comprato....inutilmente.
23) Il tagliapomodorirossiprovenientidalbrasilemachesitaglianosoloseacerbi, dal prezzo di 200 euro, sta schiacciando i succhi di frutta ( scaduti ), che non bevete mai, dentro la borsa.

Fatto

24) Non avere comprato nulla per pranzo....ci sono i 4 bar nel tragitto.


Lorenzo

giovedì 30 settembre 2010

Guida Galattica per Bancomat




E' stato istituito un nuovo servizio bancomat chiamato drive-bank.
Ecco le istruzioni per l'uso a seconda della persona ( es. uomo-donna):

UOMO:

Fermarsi in prossimità del POS
Tirare il freno a mano e spegnere il motore
Inserire la carta
Digitare il codice pin
Digitare importo
Ritirare carta
Ritirare contante e ricevuta (quest'ultima opzional)

DONNA:

Avvicinarsi con l'autovettura al bancomat
Fare retromarcia fino ad allineare il finestrino al POS
Riavviare il motore che nel frattempo si è spento
Spegnere il motore
Abbassare il finestrino
Cercarre la borsetta e svuotare il contenuto sulle ginoccchia del marito passeggero
Aprile lo sportello dell'auto perchè non ci arrivate con il braccio
Inserire la carta
Giratela nel verso giusto
Risvuotare la borsetta per cercare l'agendina con il PIN
Digitare il PIN
Cercare il nuovo PIN perchè quello precedente era scaduto
Premere CANCEL e digitare nuovo PIN
Azzittite il marito
Digitare l'importo desiderato
Riazzittite il marito
Ritirare contante e ricevuta
La ricevuta non viene se avete risposto No alla sua richiesta
Cotrollate il trucco nello specchietto retrovisore, serve per quello
Riporre il contante  nel portafoglio
Ripartire
Stop
Tornate indietro
Fare il saldo partendo dal consiglio " inserite carta nel verso giusto"
Ritirate carta
Partite
Dopo 5 o 6 Chilometri...... togliete il freno a mano



Lorenzo



mercoledì 29 settembre 2010

Jarrat, contea di Greensville - Virginia ( USA)




Una iniezione letale e via. Si è consumata, il giorno 24 Settembre 2010, la condanna a morte di Teresa Lewis, la disabile condannata  per concorso nell'omicidio del marito.
La notizia è stata ripresa solo con pochissimi e brevi passaggi dal qualche TG nazionale, nel complesso il silenzio è stato totale.
Un altro presidente, di uno stato in cui la condanna per lapidazione è prassi normale, ha messo in evidenza un fatto: la condanna a morte di una donna da noi è un fatto internazionale, ma se capita negli USA nessuno ne parla.
La cosa sa tanto del ladro che da del furfante a un altro ladro, ma le cose così stanno nella realtà.

Ma al di la' di questa ennesima provocazione, la tragica fine di questa disabile di 41 anni non commuove piu' di tanto l'America, ormai assuefatta alle esecuzioni capitali. Il fatto che sia stata uccisa una donna, la prima dal 2005, e che neanche il ritardo mentale le abbia salvato la vita, ha certo provocato maggiore attenzione. Ma nessuno sdegno, ne' una ripresa delle polemiche contro questa forma di punizione estrema.
Ovviamente trattandosi degli Stati Uniti d'America anche l'opinione pubblica occidentale è stata molto attenta a non far trapelare questa notizia o, perlomeno, a creare un movimento di opinione.
Si è creato invece per  Sakineh, la donna iraniana condannata a morte addirittura per adulterio, e pare che la sentenza sia stata ripresa in esame.
Ovviamente il governo italiano si sta prendendo tutti i meriti, cosa ormai normale, ma c'è una cosa che non mi piace, che mi insospettisce: perchè siamo stati zitti per Teresa?
Ricordo che è la prima donna in Virginia ad essere condannata a morte dopo circa un secolo e che l'amministrazione Obama è stata molto attenta a non intervenire, a lasciare che le cose facessero il oro corso.

Mi rivolgo ora al popolo della sinistra, al pololo che ha una opinione e scende in piazza quando occorre e non sta zitto per volere del padrone, non vi siete sentiti usati?
Ho letto una miriade, giustissimo, di appelli per Sakinen ma nemmeno una parola per Teresa, eppure i casi sono simili, due donne condannate a morte ingiustamente.
Questo succede quando ci si comporta come fanno e facevano i padroni, o l'odierno berlusca nazionale, si prende un poveraccio lo si porta ad esempio di sofferenza e gli si elargisce due monete d'oro; in questo modo si è dimostrata benevolenza e magnaminità, ci si è lavati la coscienza e si è fatto un pubblico atto di carità.
Ma il problema rimane, e altri, nel silenzio, muoiono di fame.
Siamo stati usati cari lettori di sinistra, siamo stati usati per un disegno ben preciso, destabilizzare l'Iran, il nuovo nemico USA,  e, stavolta, nemmeno ce ne siamo accorti.

Lorenzo


lunedì 27 settembre 2010

Il tempo



 L'unica realtà del tempo è la nostra immaginazione di esso



Che cos’è il tempo? 
Iniziò a domandarselo Agostino da Ippona, meglioconosciuto come S.Agostino, nel libro delle confessioni:  ” "Se nessuno me lo chiede so benissimo checosa sia; se qualcuno, però, me lo chiede e io cerco di spiegarglielo, non loso più.
Eppure la filosofia ha continuato a chiedersi che cosa sia e didescriversi seguendo un tempo, una storia, pensando all’antichità o allamodernità e oggi addirittura alla post-modernità. Tutte espressioni che partonoda esso.
La nostra cultura, che si alimenta, volente o nolente, dellafilosfia, indica nella velocità il tratto della nostra epoca. Velocità,arresto, rallentamento, sostantivi che fanno parte dela nostra vita e sonodeterminati dallo scorrere o dal suo rallentamento.
Millecinquecento anni dopo Husserl reintroduce questadomanda nella filosofia, senza dare risposte certe
" naturalemnte conosciamocosa sia il tempo, ma se iniziamo a renderci conto della coscienza del tempoecco che cadiamo nella più totale confusione”.
La scienza ha cercato di concretizzarlo nelle formulefisiche, Einstein parlò dello spazio e del tempo rifacendosi alla relatività diessi., ma senza individuarne elementi nuovi che ci abbiano fatto prenderecoscienza di che cosa sia esso.
La domanda è forse posta male? Se no allora mi devono spiegareperché dopo questo quesito semplice segue il silenzio di 1500 anni difilosofia.
Io allora mi chiedo che cosa genera in noi l’idea ditempo,anzi di una direzione del tempo; quali immagini della realtà si formanonel nostro intelletto ed è uguale per tutte le culture?
Sappiamo che nel mondo orientale il trascorrere della vitaha un senso nettamente diverso da quello occidentale;  più “ fatalista e pluralista “ il loro, piùrazionale e univoco il nostro. Allora il problema filosofico non è ontologico maantropologico, culturale, quindi relativo o relativista. Non esiste una veritàassoluta di tempo , un modo univoco di intenderlo.
Dunque il tempo è un prodotto della nostra immaginazione ditempo. L’idea che noi occidentali ne abbiamo dipende dal nostro modo di vederelo spazio. Si prenda ad esempio quello che noi chiamiamo moderno: non è altroche una proiezione del passato dove giorno per giorno lo scorrere dei giorni cifa arrivare fino al presente, arrestandosi, sbattendo la faccio contro questostesso attimo, contro l’adesso, perché il futuro nella nostra cultura nonesiste. Ma nelle altre si, è un continuum dela vita stessa dove ogni attimo èun presente e a cui bisogna rendere conto al passato per avre un futuro certo.
Ecco che allora il tempo, nelle culture orientali, prendeuna forma in tutte le direzioni, quasi una forma tridimensionale e dove l’uomodel presente è, come disse Wittengstein un granello di sabbia in un mare dove siignorano i confini.
La società occidentale, a partire dal positivismo e dalloscienzismo, ha voluto a tutti i costi “ razionalizzare e catalogare il tempo”intaccando le nostre coscienze e togliendoli quel senso di infinito emisterioso tale da continuare a farci sognare.
Le conquiste geografiche non sono state in fin dei conti unasfida allo spazio e al tempo? Una sfida al pensiero scientifico corrente, unasfida al pensiero stesso?
Perché non tanto ci si chiedeva da dove venissero leidee, ma ci si chiedeva fin dove potessero arrivare.

Lorenzo