giovedì 29 luglio 2010

Solo per essere riconosciuto



Mi è sempre piaciuta la fantascienza, non quella fatta di battaglie e scontri fra navi stellari, ma quella dove è possibile divertirsi riflettendo.
Molti autori sono di grande livello in questa branchia della letteratura, uno fra tutti Isaac Asimov.
Ed è proprio da un racconto di questo scrittore-scienziato che è tratto questo film " L'uomo bicentenario".
Commovente la scena finale, che ho posto come video.
La riflessione è basata sull'essere riconosciuto in quanto essere esistente e vivente.
Forse era più umano questo Robot che non tutti gli altri umani esistenti sulla terra. Ma la mia riflessione porta ancora più lontano.
Ci sono gesti, apparentemente superficiali, che possono avere invece un valore molto forte. Molti di questi gesti chiedono proprio questo: l'essere riconosciuto in quanto tale, il bisogno di esistere per se e per gli altri.
Aggiungo un gesto abbastanza esplicativo, credo:
Due omosessuali che si baciano in pubblico, vengono ripresi perchè indecente per la morale pubblica.
In cosa ci fa riflettere questo?
Io dico che viene loro riconosciuto, in modo implicito, la libertà di amarsi fra omosessuali, mentre viene loro " contestato" una violazione morale che una società può darsi, sbagliata, ma regola è.
Viene fatto salvo in questo modo il principio universale del riconoscimento in quanto essere e libero di essere.

Una riflessione molto interessante che può toccare le più svariate situazioni della vita: la scuola, la famiglia, gli amici, il lavoro........l'amore.
Dopo la pausa estiva posterò su questo argomento.

" Perchè lo vuole? "
" Per essere riconosciuto, per chi sono e per ciò che sono. Niente di più, niente di meno". ( Andrew)


Buone vacanze a tutti

Lorenzo



"

mercoledì 28 luglio 2010

domenica 25 luglio 2010

The blogger holidays

Io che finalmente ho dato un senso alla vita di Miss Frisona parto per una vacanza all'insegna del viaggiare biologico



funny cow Pictures, Images and Photos

Miss Frisona mentre ha fatto amicizia con animali del luogo una volta arrivati alla meta.
Il suo senso di adattamento le permette di essere presente in qualsiasi situazione.



Ecco Miryam, del blog Politica Critica, mentre prepara il suo piano di viaggio. La moltitudine di impegni non le permette di fare una cosa per volta.




Questa è Francy in ferie. Ovviamente ha con se la fantozziana nuvola del suo blog. Il cappello che vedete è di un povero sventurato mentre cadeva da una panchina causa un forte colpo di vento.

Amaranta in vacanza mentre si riposa dai suoi post. Ovviamente è sempre impegnata alla ricerca di pozioni magiche, Ora la vedete con un simpatico gufetto ma a volte le capita anche un Geco.
Questa è Eli-sir, la nuova entrata nel mondo dei blogger. Con le sue poesie e i suoi commenti ve ne farà vedere di tutti i colori...in bene ovviamente.


Qui c'è Doriana in montagna mentre di notte riempie i suoi prodotti ad alto potere eccitante nell'intento di trasformare i montanari in punk people e organizzare un rave party.

Ecco Lucyfel nei paraggi di S.Margherita Ligure in una famosa discoteca, The Cats Cavern, mentre si scatena in un ballo felinesco.
Avrà provato per prima una di quelle pasticche di Doriana o una delle pozioni streghesce?

Lorenzo

sabato 24 luglio 2010

Italiani in treno




Ho sempre fatto molto volentieri il mio lavoro di capotreno. Un lavoro molto vario, spesso difficoltoso, ma con molti vantaggi, i quali mi hanno permesso di svolgerlo per quasi trent'anni senza quasi accorgermene.
Ora ho un altro ruolo in ferrovia, ma viaggio spesso in treno, per missioni o altro.
Uno dei lati comici del contatto con la gente sono state le domande o le situazioni che mi sono capitate appunto sui treni che mi hanno permesso di conoscere noi italiani da un angolo privilegiato, mentre viaggiamo.
Siamo noi un pò scoordinati, sempre in arrivo all'ultimo momento e assai poco conoscitori del sistema dei trasporti. In poche parole improvvisiamo molto, chiediamo a chiunque anche la stessa domanda a più persone. E' tipico nostro.
Mi capita spesso di vedere stranieri sui treni e la loro disciplina che è totalmente l'opposto della nostra.
Vorrei mettere alcune situazioni che mi sono capitate.
Sono le più esplicative e qualcuna molto anomala ma divertente rappresentanti il nostro carattere.

Sono tutti episodi veri e capitati direttamente al sottoscritto:

1) Scusi il binario uno è al binario uno?

2) Devo andare a Novara che faccio?


3)Viaggiatore sprovvisto di biglietto e senza soldi: IO:" I suoi dati per cortesia, nome cognome ecc.." Viaggiatore " Mi chiamano Palude" " si ma lei come si chiama, il suo vero nome per cortesia"" boh faccia lei, mi chiamano Palude"


4) Senta, non potrebbe alzare il sole? ( viaggiatore che aveva il sole negli occhi)


5) Scusi lei è il capotreno? Allora potrebbe tornare indietro che ho lasciato il gatto in stazione?


6) No, per cortesia non entri nel compartimento, c'è mia moglie con un ragazzo.
Cioè?, dico io. Con un ragazzo, dice il marito, si sono chiusi dentro da circa un ora.

7) Scusate ma non potete andare più forte che ho molta fretta? Ma è un treno, dico io. Appunto!Dice il viaggiatore.


8) Ho questo come biglietto, mi dice un viaggiatore seduto in prima classe........ e mi presenta un bastone con una moneta inchiodata sopra.


9) Signore seduto in prima classe, occhiali da aviatore e copricapo da aviatore in cuoio stile prima guerra mondiale. Mi presenta il biglietto.....carta di libera circolazione per ferrovieri in pensione. Mi è venuto il magone....


10) Mi può dire a che binario è la coincidenza per Alassio? Guardo il palmare e dico" binario 17 a Genova Principe"; e dov'è il binario 17? Verso il fondo della stazione rispondo.
Si ma dove? Prenda il sottopasso e vada al binario 17. Si ma dove si trova questo binario 17?
Al binario 17 dico io!!
Ah grazie, molto gentile, molti suoi colleghi non me lo hanno mai saputo dire, dice serio.


11) Ho dimenticato l'abbonamento a casa. Deve pagare un biglietto allora, faccio io. Ma ho l'abbonamento. Mi spiace ma qui non l'ha con lei. Lui chiama allora casa, mi passa la moglie al cellulare come prova che lo ha dimenticato ma lei mi dice: "Gli faccia pure la multa, è uno stronzo, stanotte non è tornato a casa! "


12) Signore, mio marito è rimasto a terra! Io dico alla signora: non ha un cellulare lo chiami oppure faccio chiamare in stazione. Lo chiama e mentre gli parla mi dice:" ma che stupida, solo io dovevo partire.."


Lorenzo

venerdì 23 luglio 2010

Anti-pasto






In queste giornate assolate e calde anche la fame è andata in vacanza, e per uno come me è un segnale migliore che le previsioni del Colonnello Bernacca.
" Non può che farti bene " direbbero in molti.
Ma diciamo la verità, io non sono grasso ( hahhahahhaha, risata di tutta blogsfere) " Non sono grasso vi dico" " ho solo un pò di pancetta. Beh con tutta l'altra varietà di salumi presente su tutto il territorio nazionale legata intorno alle maniglie dell'amore".
Ma in questi giorni " essa" è scesa, altra risata di una parte di blogsfere, fino a perdere una taglia dei miei jeans.
Innanzitutto ho messo ordine al mio stomaco. Per colazione spremuta di pompelmo, a pranzo, nel tentativo di averne regolari visto il mio lavoro, un primo senza troppi condimenti e della frutta, per cena carne o pesce e verdura.
Nessun fuoripasto, niente vino, niente alcool ( quello sempre stato, non mi piacciono) e soprattutto niente merende , il mitico panino delle 16, abolito, dismesso, dimenticato.
Risultato, ho perso 5 chili, pesato mezz'ora fa.
In fin dei conti non tutti i mali vengono per nuocere.
Per la cronaca peso 86 chili e sono alto 1,85.......in forma direi :)))

E visto che abbiamo parlato della mia in-forma fisica, propongo una ricetta estiva di verdure crude che è anche un piatto unico, quella che tutti chiamiamo insalatona, ma che se prese in un ristorante o bar mi hanno sempre dato l'idea che fossero fatte tutte in serie con solo qualche variante della presenza di uova sode oppure no.

L'insalata " anti-pasto" di Lorenzo:

Ingredienti:
-Rucola -Pomodorini pachino o simili -Cuori di palma -Mais ( io uso quello della Bonduelle) -2 acciughe sotto sale - Avocado -un cedro -un cetriolo
- dei gamberetti lessati

Non ho messo le quantità perchè ritengo che ognuno se le debba mettere secondo i propri gusti.
La preparazione è semplice:
pulite e tagliate le verdure a pezzetti, tagliate a fettine sottili il cetriolo e lavate le acciughe togliendo loro il sale.
Sbucciate a mano il cedrocome si fa con le arance e tagliatelo prima a fette e poi a dadini.
Unite tutti gli ingredienti in una insalatiera e condite con olio di oliva extravergine e aceto balsamico.
Non dovrebbe servire il sale vista la presenza delle acciughe ( io non lo metto) ma aggiustatela a vostro piacere.
Una variante è quella di mettere qualche fettina di cipolla rossa di Tropea dolce, io la metto, ma non a tutti piace.

Lorenzo

giovedì 22 luglio 2010

Il mio verde





Mi è sempre piaciuto il colore verde, fin da ragazzo. Non so il perchè e non credo nella psicologia dei colori.
Mi è sempre piaciuta la terra dove vivo e sono nato, fra pianura e collina, fra Pianura Padana e Monferrato.
Terre di frutti e di gente onesta, contadini, operai, bottegai e commercianti, di terra da lavorare, di città da preservare e mantenere in ordine.
Ma da qualche tempo, questi nomi di luoghi, questo colore, sono diventati un fastidio nella mia mente. Qualcuno se ne è appropriato per ragioni poliche sbagliate, sfruttando la bontà di una terra ne ha fatto un cavallo di battaglia per dividere l'Italia, e per questo vi odio.
Vi odio perchè avete calpestato i morti e i vivi.
Vi odio perchè dileggiate noi che qui ci viviamo facendoci provare vergogna, vergogna di vivere nella Pianura Padana, che voi chiamate padania.
Tutti noi vediamo nei nostri fiumi la fonte di vita dei nostri campi.
Abbiamo avuto sempre molto rispetto per il fiume Po, sono stati scritti romanzi e racconti, sono state raccontate storie, storie di fatica e storie d'amore, ma voi ve ne siete impossessate trasformando questo fiume in un idolo per i vostri capricci, cancellando la nostra memoria.
Siamo rimasti un popolo senza la nostra storia, come ormai lo sono tutti gli italiani, grazie alle vostre politiche forsennate di puntuale distruzione di un popolo che stava imparando a sentirsi unito.
E ora? Passate in auto, dopo un lauto pasto fra di voi, consumato in quei palazzi di potere dove avere trovato subito una poltrona comoda e , da cafoni quali siete sempre stati, mostrate il dito medio a noi, a noi popolo in segno di spregio.
Siete il peggio che una nazione in difficoltà come la nostra poteva produrre.

Lorenzo


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martedì 20 luglio 2010

Sogni serali




Ieri sera mi sono fatto prendere la mente dalle varie realtà virtuali che ci propongono quotidianamente.
I sondaggi che danno l'Italia in ripresa economica, gli ordinativi alle industrie in forte crescita, la disoccupazione più bassa della media europea, il tutto comunicatomi da un Berlusconi fintamente deluso dalla nuova proposta di legge sulle intercettazioni, la vera emergenza nazionale.
Menomale che c'è un Totti che da addosso alla lega dicendo la verità: " cosa ci si può aspettare da gente che non rispetta l'inno nazionale?" Parole sagge ( dico sul serio) le uniche degne di essere ascoltate in questo panorama tutto italiano dove un Bersani, sempre più triste, non sa più che cosa dire.
Insomma, la realtà presentatami ieri sera mi ha messo di buon umore, vedendo poi che un ghe pensi mì teneva banco pure alla conferenza stampa del Milan dove annuncia che ha ancora il
60 % di gradimento ( quale sarà questa misteriosa fonte di eterna giovinezza?)
Questa mattina mi sono poi calato nella vera realtà, quella lavorativa a contatto con il mondo reale, della gente che lavora, o che cerca lavoro, che studia e che non si incazza mai per dignità.

La signorina X mi presenta l'abbonamento, domanda: " scusi, mi può dire se è possibile pagarlo a rate?".
Mi spiega che lavora per 500 euro al mese, di cui 900 di abbonamento annuale al treno per Torino, laureata, fidanzata in cerca di una casa, in cerca di un matrimonio dignitoso, in cerca di una vita dignitosa, in cerca di inseguire i suoi sogni che sono poi quelli di tutti ma che ancora sono vivi nella sua mente, in cerca di un secondo lavoro per arrotondare, in cerca di dare qualche lezione, sempre per arrotondare un cerchio che non si chiuderà mai.
In cerca come tanti altri sguardi presenti sul treno, preoccupati, non dalle statistiche della sera prima, ma del fatto che di quegli ordinativi non ne vedranno nemmeno l'ombra.
Il motivo è semplice, verranno prodotti all'estero dove la manodopera costa meno e dove non si contano gli infortuni come da noi.
Si rinuncia alle ferie, non stando a casa, ma lavorando in nero in modo provvisorio da un'altra parte: operai che fanno i baristi, impiegati nelle imprese di pulizia, neolaureati a fare le baby sitter. Dove si può racimolare qualche soldo lo si fa, le bollette non aspettano, gli affitti neppure.
Eppure in questa Italia che ci viene presentata così ricca alla sera in Tv si sveglia la mattina con la tristezza della dura realtà.
Quando ci sveglieremo da questo maledetto sonno?

C'è un grande, grande sole pesante
che batte sulla grande gente
nel grande e difficile mondo
( Eddie Vedder-Pearl Jam)




Dedicato a tutte le ragazze e i ragazzi X

It's an hard sun but the world is yours. It's not necessary to be strong but to feel strong and learn to call things by their real name.


Lorenzo

lunedì 19 luglio 2010

Spiedini di frutta fresca al porto







Visto che siamo nel pieno dell'estate ed è meglio mangiare leggeri, ecco un'idea di come mangiare la frutta insieme agli amici.
Non sarà molto originale ma è sempre gradita


Spiedini di frutta al porto

Ingredienti per 4 persone

- 4 pesche mature
- due banane
- una fetta di anguria
- un grappolo d'uva
- mezzo melone
- fragole qb
- mezza bottiglia di porto
- zucchero, un cucchiaio
- il succo di mezzo limone

Tagliare a pezzi la frutta che siano almeno 3 X 3 cm.
Infilare negli spiedini i pezzi di frutta in modo alternato fino a riempire lo stecco.
Mettere in una caraffa il porto, lo zucchero e il succo di limone.

Servire gli spiedini in un piatto di portata e irrorarli con il porto preparato prima di servire.
Guarnire il piatto con foglie di vite o altro frutto e infilarli nella buccia dell'anguria.

Lorenzo

mercoledì 14 luglio 2010

De-cadenza



Anche la filosofia non sta passando un bel momento in questi anni. Pochi sono i libri degni di nota e gli autori sembrano immersi in un sonno dogmatico, solo che all'orizzonte non vedo nessun Kant pronto a svegliarsi, ma nemmeno un Hume che faccia da sveglia.
Due libri, esattamente uno l'opposto dell'altro, che ho finito di legere da poco, ne dimostrano l'esattezza di questa mia riflessione.
Il primo di Michel Onfray, simbolo di quest'epoca, dove basta parlare un pò fuori dalle righe per rendersi " interessanti" ai più, ma che leggendolo si scopre l'acqua calda...e pure in estate dove non serve:)
Il secondo, un grande lavoro di Massimo Cacciari, fa invece ben sperare nella funzione della ragione mettendo defininitivamente da parte Heidegger per ritornare ad un Husserl rivisto in chiave moderna. Un ritorno alla fenomenologia vista come scienza dei fenomeni, dando chiavi di lettura interessanti anche in ambito politico.
Il libri a cui faccio riferimento sono : la potenza di esistere di Onfray e Della cosa ultima di Cacciari.
Qui non voglio fare una critica a questi libri; li voglio solo usare, accennando gli argomenti trattati, per dimostrare il periodo di decadenza in cui viviamo.
Su Onfray c'è poco da dire. La risposta è semplice: Non serve scomodare il fior fiore dei filosofi per dir-ci che bisogna scopare! Scusate la brutalità dell'espressione ma così 'sto libro è.
Si proclama di sinistra, il filosofo della Sorbona, adducendo che per superare le barriere sociali e portare l'uomo ad una reale vita felice bisogna tornare all'edonismo! Mah, io penso che bisogna discutere di ben altro, ad esempio siamo ancora alle prese se è giusto rifarsi a un relativismo etico oppure ad un antirelativismo leggero. Figuriamoci se invece è il caso di scomodare Diogene per dirci che l'amore e la vita di coppia è fallita grazie alla chiesa.
In parte non è sbagliato, ma lasciamo delle energie a cose più serie.
Di tutt'altro taglio è Massimo Cacciari. Con l'opera citata prima porta il ragionamento filosofico sul fenomeno e la cosa in sè. Non sto qui a riassumerlo.....sono 554 pagine!!!
Mi è piaciuto perchè una parte di quel libro l'ho collegata ad un Husserl in chiave moderna che spega il perchè Berlusconi è al potere.
Da un punto di vista fenomenologico( questo è un ragionamento mio, Cacciari non sfiora nemmeno Berlusconi!!!) Berlusconi non deve essere visto come un uomo al potere, ma come un fenomeno italiano, voluto dagli italiani ( per motivi diversi) per risorvere problemi tutti italiani. Un fatto localistico, che ci distanzia dallEuropa, perchè i fenomeni sono proiezioni della cosa in sè, e in questo caso il provincialismo italico.

Viviamo quindo in un periodo decadente, trasformiamo le idee vecchie rivestendole con un vestito nuovo, ma sempre vecchie sono e non riescono a dare risposte al nuovo che avanza...i giovani. Non per nulla la nostra classe dirigente è fra le più anziane del mondo e la nostra società fra le meno libere d'Europa. Un forte segno decadente, una morte annunciata.
Allora bisogna porsi delle domande e fare delle scelte, le risposte verranno, ma l'importante è scegliere.
Scegliere di stare dalla parte della verità, della legge dell'uomo, dal lato legale della vita, decidere ciò che è bene per una società, la crescita civile o solamente quella economica, i modelli culturali, e molto altro ancora.
Ma non si può scegliere se non si capisce qual'è il fenomeno del momento, quale è la verità che ci fa apparire questi fenomeni e quali sono le sfaccettature.
La classe politica deve dare queste risposte, ma prima dobbiamo noi italiani darcele. Senza questo la decadenza continuerà.
Abbiamo segnali dappertutto: i libri, i racconti, la televisione, quello di cui si discute e come se ne discute. Sostanza vuota, il futile che diventa verità e l'opinione idea corrente.
Solo riprendendoci quella dignità che ci porta al pensiero libero ne potremmo uscire.



Lorenzo

domenica 11 luglio 2010

Curriculum vitae et studiorum

Titolo pomposo per un post al contrario molto frivolo ma che è stata una parte abbastanza importante della mia gioventù. La lettura dei fumetti.
Tralascio la fase Topoliniana e Paperinesca con tutti i personaggi del circondario che mi ha accompagnato fin d quando avevo 6 anni.
A 10 anni mi avvicinai al mio primo vero fumetto: il mitico Zagor.

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Creato da Sergio Bonelli, è un personaggio molto interessante.
Mi aveva colpito in quanto, nel nome della giustizia, stava quasi sempre dalla parte degli indiani e degli oppressi.
Accompagnato nelle sue avventure dal mitico Cico, le ambientazioni sono western come in Tex ma con inserti fantastici senza scadere nella noiosa fantasy. Insomma, formativo fin dagli esordi.
Qualche anno più tardi scoprii i fumetti della Marvel Comix, e qui siamo nei mondi fantastici, benchè ambientati sulla terra, dei Fantastici 4, Devil, L'uomo ragno e Thor. Li leggevo tutti, senza però mai smettere di leggere pure Zagor.
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Tutti disegnati a colori i fumetti della Marvel erano un salto di qualità notevole rispetto ai fumetti italiani. Le storie erano più fantascientifiche e il mondo era quello dei Supereroi, cioè esseri mutanti con poteri speciali.
Credo non molto formativi per un ragazzo, ma avevano il pregio di far lavorare la fantasia e, nel mio caso, l'avvicinamento a quel filone che è la fantascienza, un amore mai più abbandonato.
Mi piacevano molto le tavole di quei fumetti, spesso vere e proprie opere d'arte.
Del resto come non citare i disegnatori e parolieri di quei mitici super eroi: Stan Lee e Jack Kirby, i padri della Marvel.
Ora, mi è capitato di vedere in internet, la tecnica è totalmente diversa ed hano perso molto di quel loro fascino artigianale.
Quindi i fumetti quindicinali da comprare erano 4, quelli citati prima, ma all'interno si povano trovare altre storie di altri personaggi che sono poi diventati famosi anche nella più recente cinematografia: Hulk e gli X Men.
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Il primo era l'ultima storia a volte dell'uomo ragno a volte di Devil, gli altri prima nei fantastici 4 e poi come seconda storia dell'ultimo arrivato dei supereroi, Capitan America.
Questo genere di letture mi ha accompagnato fino al'eta di 14-15 anni, poi sono passato, per un annetto ai fumettisti francesi del famoso Le Metal Hurlant.
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Quasi introvabile nelle città di provincia, qui in alessandria slo un giornalaio lo aveva, anche lui molto appassionato di questo genere. Altrimenti era obbligo il viaggio a Torino o Genova.
Non posso però non citare un altro mito del fumetto italiano, anzi due o tre: Diabolik, Alan Ford e più saltuariamente Linus.
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Beh, ci tenevo a scrivere questo post, sono convinto che la nostra fantasia si sia formata soprattutto per quelle letture.
Avevano una caratteristica comune, non erano vuoti, ma all'interno contenevamo messaggi che potrei chiamarli a favore di una ragazzo. Non insegnavano, non erano moralisti, non ti facevano sentire diverso se parteggiavi magari per i cattivo. Ognuno aveva una sua vita e ti mettevano di fronte a ciò che era bene e ciò che era male. A noi la scelta.




Lorenzo

sabato 10 luglio 2010

giovedì 8 luglio 2010

I puntini sulle i




Ho trovato su You Tube questa bellissima lettera che condivido in toto.
La pubblico perchè , come l'autore del filmato, mi sono rotto i coglioni di essere politicamente corretto.
Dalle mie, ma anche da altre parti, si chiama " pane al pane e vino al vino"
Lorenzo

martedì 6 luglio 2010

Sebastiao Salgado



Sebastiao Salgado è un fotografo professionista noto in tutto il mondo per aver impresso, con il suo obiettivo, il mondo dei diseredati , le situazioni più difficili, gli angoli dimenticati di questa terra e la condizione dei lavoratori più umili.
Nato in Brasile nel 1944 iniziò nel 1973 iniziò la sua attività professionale con un servizio sulla siccità del Sahel.
Molti suoi lavori furono acquistati dalla rivista Time e più tardi fondò, con sua moglie, l'agenzia Amazonas Images.
Salgado ha conquistato la fama come fotografo " umanista", una specie di neorealismo mondiale.
La sua tecnica, rigorosamente in bianco e nero per noon distogliere l'emozione dell'immagine in sè, (tranne un famoso ritratto di ragazza) è sempre stata al servizio delle realtà più drammatiche, strazianti a volte.

Le immagini di Salgado interrogano il nostro presente e ci stimolano a riflettere su un possibile oltre che necessario futuro sostenibile. Un esempio concreto di come ci si possa impegnare direttamente per l'ecosviluppo del pianeta, ce lo fornisce lo stesso autore.
Egli è anche impegnato con la moglie in un progetto, senza scopo di lucro, per lo sviluppo sostenibile. Con i provendi della campagna pubblicitaria per la Illy, sta presentando in tutto il mondo una mostra con il titolo :" Le terre del caffè" a sostegno di questo progetto che ha avuto anche il patrocinio del Presidente del Brasile Lula.
Ciò che rende speciale questo artista è che ha fatto dell'arte fotografica una missione con un obbiettivo ben preciso: dare un volto a chi non ne ha, che sono poi i quattro quinti della popolazione del pianeta.
Una delle opere più monumentali realizzate da Salgado è rappresentato dal volume “Workers, La mano dell’uomo”.

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Lorenzo

giovedì 1 luglio 2010

Avatar




Eh si, la mania di avere delle identità fasulle, fittizzie e spesso nascoste sta prendendo sempre più piede.
Avevo già scritto, parecchio tempo fa, che tante persone o si fanno passare per ciò che non sono ma che desiderano essere, oppure avre una personalità nuova, una sorta di riscatto nei confronti della società.
Io sono sempre stato me stesso, anche con un nome e cognome ( visibile dalla mail ). Non ho mai avuto bisogno di costruirmi identità nuove o mettere in evidenza aspetti di me stesso che nella vita reale non avrei il coraggio di esporre. Ho sempre postato le mie idee, le mie impressioni, le mie stupidaggini e, a volte, degli sfoghi.
Ma questa è solo una introduzione di quello che voglio dire, una presentazione di me stesso giusto per ricordarlo a qualche persona che non mi conosce bene o non mi conosce affatto.
Questo mio modus vivendi ha avuto però delle controindicazioni. Innanzitutto una sorta di leggerezza nell'esporre i miei dati reali e la mia foto in qualche occasione, anche una sorta di ingenuità io credo.
Mi riferisco anche ad esempio a facebook dove c'è sempre stata la mia vera foto e il mio vero nome.
Vorrei ora mettere in guardia i lettori che ci sono persone che assumono identità diverse con foto di altri, sia in facebook che in altri siti di incontri.
Oggi pomeriggio ho ricevuto una mail dove mi si confermava una iscrizione ad un sito di chiacchiere e incontri. L'ho aperta, c'era la mia foto, ma il nome diverso e l'iscrizione è stata fatta con la mia mail.
Ovviamente ho subito provveduto a far cancellare il sito e segnalare l'abuso ( ovviamente non avevo la password d'accesso!).
A questi ladri d'identità, a questi avatars sia di internet che della vita reale dico loro, a parte le implicazioni legali a cui vanno incontro di carattere penale, che sono persone abbiette, senza spina dorsale, uomini da poco, omuncoli o donnicciole, capaci solo di nascondersi e parlare tramite uno schermo. Ben nascosti della loro pseudoindentità dicono cose che nella vita reale non direbbero mai, oppure espongono tutto ciò che la loro mente ha dentro ma che non hanno mai avuto il coraggio di dirlo. O fare peggio.
Questo peggio, nel mio caso, non è stato fatto con la mia identità, ma la cosa mi fa pensare, e seriamente questa volta.
A parte la chiusura del mio facebook, l'aver tolto la mia mail da questo profilo, minime misure che ho preso immediatamente, e altre che prenderò domani mattina, ho deciso di togliere la mia persona da tutte le attività in internet, compreso questo blog.
Non voglio più che il mio nome appaia in internet.
Sono rimasto davvero male nel vedere la mia faccia con scritto il nome di un altro. Quindi non voglio più prestare il fianco a nessuno di questi personaggi.
Già il mio entusiasmo, per i motivi più disparati, di rimanere con il mio blog era sceso da tempo, ma ora è proprio a terra.
Chiamatela paura, non mi interessa, quello che conta, per me stesso, è che le mie idee continuerò a manifestarle in altri modi, oppure ritornare, come qualche anno fa, a fare politica attiva.
Sto trovando internet pericoloso, o meglio, vulnerabile dagli attacchi di gente senza scrupoli, in tutti i sensi, a partire da blogger che sono qui per scopi totalmente diversi da quelli che fanno credere, fino ai ladri di identità altrui, la peggior specie.
La notte porterà consigli, voglio pensarci bene, ma non scriverò altro su questo argomento.
Se lo troverete chiuso questo blog, il motivo lo sapete.
Grazie

Lorenzo