giovedì 31 gennaio 2013

Sulla legge contro i Gay in Russia promulgata da Putin





 "L'approvazione di una mozione che impegna il comune di Venezia a sospendere ogni tipo di iniziativa di cooperazione con la Città di San Pietroburgo e con il museo Ermitage è un fatto importante che arriva mentre in Russia si sta per approvare una legge anti-GAY criminale e fortemente lesiva dei diritti umani dei cittadini omosessuali russi".
Lo dichiara Anna Paola Concia, deputata del Partito Democratico.
"Venezia è una città che gode di una visibilità e di un prestigio internazionale, il suo gesto ha un grande valore simbolico: al centro di ogni relazione internazionale delle istituzioni italiane ci devono essere infatti il rispetto per i diritti umani e le libertà fondamentali di ogni cittadino.
Ringrazio per questo Camilla Siebezzi e tutti i consiglieri comunali veneziani che trasversalmente hanno votato in maniera unitaria un atto che è un impegno chiaro e netto contro ogni forma di intolleranza". "Adesso mi aspetto che il governo italiano, seguendo l'esempio di quello tedesco, si attivi al più presto per protestare formalmente contro una norma che vuole riportare la Russia ad un altra era geologica, allontanandola sempre di più dall'Europa".

Lorenzo

martedì 29 gennaio 2013

Milanesità di oggi





Ecco ciò che Milano offre da venti anni a questa parte alla propria patria.

Lorenzo

S.O.S. Cultura, Gilles Deleuze



Due ore di Filosofia gradevole e intelligente. Fra il bisogno di cultura e il bisogno di verità, con sottotitoli in italiano.

Lorenzo

Un brutto sfregio alla Merini, alla poesia e alla sensibilità umana.



Dal blog di Alberto Cane volentieri pubblico, affinchè queste cose possano girare il più possibile.
Lo spregio per questa donna poestessa scomparsa è al limite della dignità umana.
capisco che il segno in sè non sia così grave o scabroso, ma è la destinataria di questa scritta che mi ha indignato. Perchè? Che senso ha? Perchè non farlo un po' più in la?

Lorenzo


sabato 26 gennaio 2013

27 Gennaio 2013 Giorno della Memoria



Il generale Dwight D. Eisenhower quando arrivò con i propri uomini presso i campi di concentramento non ebbe il minimo dubbio. Ordinò che fosse scattato il maggior numero di fotografie alle fosse comuni dove giacevano ossa, abiti, corpi scomposti scheletrici ammassati come piramidi casuali. 
Fotografie per ogni gelida baracca che fungeva da dormitorio, fotografie al filo spinato, ai forni crematori, alle divise, ai cappellini, alle torri di controllo, alle armi, agli strumenti di tortura. Fotografie ai sopravvissuti così vicini alla morte da poterci interloquire e restituirla a chiunque li fissasse senza dover nemmeno aprire bocca. Senza parlare, senza parole. 
Eisenhower pretese che fossero condotti presso i campi di concentramento tutti gli abitanti tedeschi delle vicine città per vedere la realtà dei fatti e che, suddetti civili, fossero costretti a sotterrare i corpi dei morti. E poi spiegò: “Che si abbia il massimo della documentazione possibile – che siano registrazioni filmate, fotografie, testimonianze – perché arriverà un giorno in cui qualche idiota si alzerà e dirà che tutto questo non è mai successo” Perché un giorno arriverà qualche idiota che si alzerà e dirà che tutto questo non è mai successo: da ripetere, incorniciare e santificare questa frase. 
Racchiude il senso della storia.
 
Presa da Facebook

lunedì 21 gennaio 2013

La Signora del Mare




Vedrai una città regale, addossata ad una collina alpestre, superba per uomini e per mura, il cui solo aspetto la indica Signora del Mare: Genova.
Francesco Petrarca 

sabato 19 gennaio 2013

Legalità, da valore a opinione




Un fenomeno che si sta allargando a macchia d'olio, almeno da 6 o 7 anni a questa parte, è la parcellizzazione delle forze politiche che si rifanno alla legalità.
paradossalmente trovano più unità politica edi intenti quelle forze politiche di destra a cui alla legalità non fanno riferimento.
La vera anomalia non sta in questo concetto, ma nel fatto che le i partiti che portano avanti le istanze del rispetto delle regole, della pulizia all'interno de partiti, del rispetto della nostra Costituzione, siano rissosi fra loro fino allo spezzatino delel forzedi sinistra che stiamo vedendo nei nostri giorni.
La cosa è palese, meno palesi sono le possibili cause.
La sinistra non ha bisogno di mere campagne elettoralistiche sugli immigrati ladri o sui diseredati che minano la stabilità economica della città. Lasciamo pure questo campo alla destra. Come non ha bisogno di operazioni di facciata che mirano ad ottenere giardini puliti svizzeri o semafori liberi dai lavavetri. Certo tutti riconosciamo che queste persone possono diventare facilmente manovalanza a buon prezzo per illeciti di stampo mafioso ma, credo di poter sostenere che il problema sia per il momento altrove e non certamente risolvibile con la cacciata dei meno abbienti. La tendenza infatti è risolvere i problemi alla radice mediante regole condivise.
Ma non sta funzionando, non me ne vogliate.
Sono ormai decenni che i discorsi sono sempre gli stessi, ma i problemi sono incancreniti.
Il guaio di cui sto ponendo l'accento è però relativamente nuovo, i partiti che si rifanno alla sinistra e alla legalità stanno proliferando e sono rissosi al loro interno o fra di loro, parcellizzando tutto quel movimento che ha come riferimento persone nobili o eroi del nostro tempo, soprattutto per quanto riguarda la lotta alla mafia e alla corruzione.
Uno dei paesi più corrotti al mondo, noi, con partiti che litigano proprio perchè condividono questi valori.
Io do una spiegazione più che altro quasi filosofica oserei dire, rifacendomi a Kant.
E allora se ci rifacciamo a Kant  non possiamo dimenticare gli imperativi categorici e anche i valori universali.
Gli imperativi categorici sono quegli assunti per cui BISOGNA ubbidire a priori, dice Kant al riguardo:
" Agisci solo secondo quella massima che tu puoi volere, al tempo stesso, che divenga una legge universale."
" Agisci in modo da considerare l'umanità, sia nella tua persona, sia nella persona di ogni altro, sempre e al tempo stesso come uno scopo, e mai come semplice mezzo."
" Agisci in modo che la tua volontà possa istituire una legislazione universale."

Purtroppo questi imperativi a carattere universale non sono seguiti dai partiti di sinistra, anzi da nessun partito, non fanno proprio parte della nostra cultura. Ed è un guaio, perchè un valore universale quale la legalità se non trattato appunto come massima universale diventa per forza di cose opinione, doxa, idea, sconfinando addirittura nel relativismo. Può quindi la legalità essere un valore relativistico? No che non può e se lo facessimo finiremmo a litigare proprio come fanno le neocompagini di sinistra quali IdV e Partito Ingroia.
Quest'ultimo poi, nato con i migiori auspici e trovando inizialmente anche le mie simpatie, è poi scaduto nei personalismi, anzi in tutti gli " ismi" possibili e immaginabili, facendo salire sul carrozzone chiunque sorridesse alla legalità. Ognuno però portatore di una propria visione personalistica del concetto di onestà e legalità.
Ecco il motivo per cui principi fondamentali e fondanti la nostra Repubblica sono diventati oggetto di divisione politica e risse da osteria, perchè valori relativi, provvisori, personalistici.
Come dico sempre, studiamo un po' più Kant e un po' meno religione.

Lorenzo


Birra artigianale, le dieci migliori birre del Piemonte





Il birrificio Baladin di Teo Musso ne è soltanto un esempio: la birra artigianale in Piemonte sta facendo scuola in tutta Italia. Da ormai un decennio la birra “colta e d’eccellenza” sta facendo impazzire i palati gourmet dello Stivale. Chef, amatori, blogger e tutti coloro che prima si accontentavano di una semplice e fresca bevanda al luppolo, ora cercano di godersi le nuove perle birresche in circolazione. Per questo ItaliaSquisita ha chieso a BirraZen (ecco il suo blog) di stilare una lista delle “10 imperdibili del Piemonte”. La birra artigianale in Piemonte riserva delle buonissime bottiglie: chi volesse fare un giro in Vallonia o nelle Fiandre del Belgio in cerca di chicche trappiste, sappia che anche in Italia, tra Cuneo e Torino e nel tortonese in provincia di Alessandria, le sorprese non mancano! Buon itinerario birrofilo dunque, tra degustazioni di birra artigianale e luoghi incontaminati del Piemonte.
- Birra Pausa Café Martina, a Saluzzo nel Cuneese (http://www.pausacafe.org/birra_pausacafe.html)
- Citabiunda Sensuale, a Neive nel Cuneese (www.birrificiocitabiunda.it)
- Baladin Elixir, a Piozzo nel Cuneese (www.baladin.it)
- Troll Shangrilà, a Vernante nel Cuneese (www.birratroll.it)
- Troll Dau’, a Vernante nel Cuneese (www.birratroll.it)
- San Paolo Ipé, a Torino (www.birrificiosanpaolo.it)
- Grado Plato Chocarrubica, a Chieri nel Torinese (www.gradoplato.it)
- LoverBeer Papessa, a Marentino nel Torinese (www.loverbeer.com)
- Montegioco Quarta Runa, a Montegioco nell’Alessandrino (www.birrificiomontegioco.com)
- Baladin Xyauyù (Fumé), a Piozzo nel Cuneese (www.baladin.it)

Lorenzo

fonte

venerdì 18 gennaio 2013

Brevi riflessioni personali pre-elettorali





"Si parla tanto di spread ma poco sulle quotazioni del voto di scambio"

"Con quale faccia tosta un avvocato difensore di un pluripregiudicato che si presenta a rigovernare il paese dichara che queste elezioni sono in mano ai procuratori?"

"Perchè continamo ad applaudire chi non ha avuto la dignità di dire basta al Parlamento italiano?"

"Da troppo tempo ho terminato il mio buonismo, quindi tutti quelli che trovano interessante la candidatura di Briatore che vadano all'inferno"

"Odio gli italiani che ridanciano sulle istituzioni democratiche senza un minimo di difesa loro e  odio chi dice che tanto i politici sono tutti uguali. Ergo odio gli italiani"


Lorenzo

lunedì 14 gennaio 2013

Morire giovani perchè cari agli Dei




Propongo questo bell'articolo di Patrizia Gioia pubblicato su Città Futura on-line, un sito di informazione e filosofia che seguo ormai da tempo, a mio giudizio uno dei più belli che riguardano la scomparsa della nostra Mariangela Melato, una attrice che io non faccio fatica chiamarla " l'ultima delle grandi attrici italiane"



E’questo che ho subito pensato venendo a sapere della morte di Mariangela Melato e, sinceramente, non mi sembra vero che non sarà più tra noi.

Per poche persone ho provato questa strana sensazione, come se una giovane anima fosse portata via ingiustamente, troppo presto per il tanto che ancora poteva fare.

E aveva certamente tanta voglia di fare una come lei, che di anni ne aveva settantuno; ma chi glieli avrebbe mai dati? Lei così minuta e trasparente, con quegli occhi che spaccavano schermo e cuore, con quella voce capace di infiniti toni e dialetti e mai volgare.

Una Milanese che sapeva davvero di Milano, di ringhiere e di nebbie, di scialletti di lana e di portinerie, di schiscette e sottoscala, di sarte e garzoni.

E’ di un sapere dove corpo e cuore sono inseparabili che sto parlando, di quel sapere che ci fa umani e senza tante maschere, quel sapere che non ha necessità di finzione, nemmeno a teatro, perché il vero attore, e lei lo era, non si mette addosso panni d’altri, ma si toglie tutto il superfluo per far apparire quello che non vorremmo mai far apparire di noi, né dire, nemmeno sotto tortura.

Ecco perché la Verità la si paga con la pelle, ed è per pochi.

Mariangela mi aveva svelato quello che sentivo in me e che lei aveva già messo in vita: sei unica e irripetibile, non confonderti, non imitare, non fingere: trovati!

E lei usciva dalla sua casa di via Montebello con i capelli blu, con quella pelliccetta fatta da sua mamma che come ogni vero Milanese ripeteva tre volte le cose: se ghè, se ghè, se ghè, cosa c’è?

C’è cara Mariangela che eri una donna vera, una di quelle con cui gli uomini non ci sanno stare.

Loro, si sa, preferiscono le sottomesse, meglio ancora le finte sottomesse, quelle che gli fan credere d’essere domate e che li incartano su con un bel nigutin d’or.

E loro, gli uomini, non le sanno amare queste donne perché l’invidia è più forte dell’amore, ma le invidiano, oh come le invidiano, silenziosamente, vigliaccamente ne invidiano la libertà d’essere quello che sono e di rischiare la vita come loro non sanno fare, creativamente, appassionatamente.

L’hai fatto persino sul letto di morte – si dice così no?–fino in fondo Mariangela hai combattuto la malattia, ma mica andandoci contro, no, tu l’hai messa davanti a te e, sono certa, che le hai parlato in milanese e l’hai fatta ridere, come sapevi fare tu.

E’ per questo che ti ha presa subito e tutta, scritturata! ti ha detto.

E come non dire no a una parte così ?!

Grazie Mariangela, mi hai insegnato ancora qualcosa, è come te che vorrei saper morire. Viva.

“i semi della gioia”




Lorenzo

domenica 13 gennaio 2013

Dal blog di Riccardo Uccheddu a Luigi Morsello

Come ho appena commentato dall'autore di questo bellissimo post, faccio mio quindi divulgo volentieri, questo scritto molto bello e sentito dedicato allo scomparso signor Luigi Morsello, blogger, scrittore-saggista e molto altro ancora. Mi accomuna a questo scritto alcune vicissitudini personali simili e mai risolte.

Link:    http://riccardo-uccheddu.blogspot.it/2013/01/ricordo-di-luigi-morsello.html

Lorenzo




... e basta con questa ipocrisia di merda!!




Ma porca miseria, ci si rende conto che razza di popolo amorfo siamo? Amorfo e che parla dietro, proprio come le belle microsocietà clericali dove, fra uno sfregamento di mani viscide e bianchicce e un ammiccamento a qualche imberbe, la discussione avviene sempre con quel tono basso e mellifluo, quel finto perbenismo di maniera, mentre il resto avviene alle spalle. In ogni caso sempre presente quel detto e non detto, tipico nostro. Tutto dico nulla dico.
Mi riferisco a questo assurdo pseudodibattito politico dove mi sembra di guardare, attraverso una lente speciale, una sorta di mondo alla rovescia, e a parlare siano le persone che da ventanni hanno rovinato questa società, non che prima sia stata un fior fiore ovviamente.
 Quello che più mi fa specie sono gli articoli di giornale. Ecco finalmente ricompattate le fila dei giornalisti prezzolati e viventi sotto la cappa protettrice di questo o quel politico, subito pronti a vendersi per poche lenticchie al potente o ritenuto tale di turno, Berlusconi o Monti che siano.
Non credo molto ai sondaggi, ma se è vero che Berlusconi, dopo la ri-alleanza con la lega sta salendo nei gradimenti e in Lombardia ha superato il centrosinistra mentre nel resto d'Italia siamo su un testa a testa, c'è da chiederso dove sia finito veramente quel poco senso di orgoglio di questo popolo.
Ma non sono i gradimenti al nano che mi preoccupano, come ho sempre detto dagli italiani mi aspetto questo genere di comportamento, ma sono chi fino a ieri combatteva questo stato di cose che ora in  nome di teorie populiste alla Grillo , oppure abbraccianti teorie sul non voto e revisioniste delle poche basi legali e democratiche di questa Italia.
Il potere sta vincendo nuovamente e alla grande. In questo ultimo anno ha seminato bene i suoi frutti d'odio verso la solita sinistra e centrosinistra forse si mai capace di essere protagonista, ma lontana certamente da questi giochi di potere provincialoidi da una parte, oppure mafioso-corrotto quale sistema di gestrione della cosa pubblica.
Un neo protagonista di questa guerriglia senza senso è l'ex presidente Monti, a mio giudizio la vera sorpresa negativa.
Io non credo affatto alle cassandre dell'anno scorso quando affermano, noi l'avevamo detto. No, mi spiace, Monti l'anno scorso era di tutt'altra pasta e credo che l'emergenza finanziaria fosse stata davvero drammatica. C'era una reale crisi di liquidità dello stato italiano.
Ma la politica di Monti è stata debolissima politicamente. Ad ogni proposta di intervento morale o politico la destra, che ha sempre avuto la maggioranza, ha sempre messo il dicktat su tutto, non è passato un solo provvedimento contro le classi più agiate, mentre è passato di tutto contro i lavoratori. La sinistra, dal canto suo, ha commesso molti errori di valutazione del medio e lungo termine, mentre nel breve altro non poteva fare. Ovviamente, come molti hanno sempre urlato e sbandierato avrebbe potuto far saltare tutto, ma le responsabilità così si mantengono.
Ebbene, alla luce di questi comportamenti, responsabili da una parte, libertini dall'altra, Monto oggi sceglie i secondi. In pieno stile " faccia di merda italico" è salito sul carro dei più, dei politici beceri, della destra provincialoide. Non mi si venga a dire " io lo sapevo" era impossibile prevederlo allora.
Ancora una volta quindi  il popolo italiano è stato soggiogato, ci hanno fatto giocare a delle rivoluzioni virtuali tipo facebook ( si legge qualsiasi cosa, ma di concreto, di propositivo un bel nulla) o altro e se si guarda il tutto con una mente critica come ho sempre fatto io, si scopre la confusione intellettuale, la negazione della ragione in nome di princìpi senza senso.
 Ciò che l’establishment vuole rottamare sono le conquiste della sinistra negli scorsi decenni, e lo si vuole fare “in continuità tra governi di centro-destra e governi di centro-tecnica”. “Non contenti di comandare su tutto, vogliono comandare a casa nostra…”.
L'unica novità seria del panorama politico di questi ultimi giorni è la nascita del MOVIMENTO ARANCIONE, un partito che nasce con propositi buoni, con una sostanziale caratterizzazione di sinistra e nato non come antagonista del PD, ma con all'interno già divisioni poco simpatiche e qualche presenza di troppo.
Staremo a vedere, quello che però io auspico è la fine della nostra proverbiale ipocrisia e il rispetto dell'interlocutore, passando ovviamente per la capacità di scegliere persone che abbiano a cuore l'Italia senza cucirci sempre un partito personalistico addosso.

Lorenzo

sabato 12 gennaio 2013

Tempo al tempo




Yuri Bonder - Living out of Time





Altre carte continuano a cadere, le mani vanno e vengono. Che curiosa occupazione, non sembra né un gioco, né un rito, né un'abitudine. Credo ch'essi lo facciano per occupare il tempo, semplicemente. Ma il tempo è troppo vasto, non si lascia riempire. Tutto ciò che uno vi getta s'ammollisce e si stira.  Per esempio questo gesto della mano rossa, che raccoglie le carte incespicando, è fiacco. Bisognerebbe scucirlo e tagliarlo dentro.
Da La Nausea - J.P.Sartre


Il tempo... non sapevo che avrei dovuto invecchiare per avere una percezione logaritmica del suo scorrere. D.Pennac


Invece di "Cos'è il tempo?" potremmo chiederci "Chi è il tempo?" cioè "Sono io il tempo?"
M. Heidegger

giovedì 10 gennaio 2013

Post Influenza



Primo giorno di accensione del computer dopo che, da Sabato scorso, sono rimasto allettato per una brutta influenza.
Più che brutta direi pessima, hehehhee. Beh lo so che state pensando, la proverbiale tendenza di noi uomini a non sopportare il dolore, fare le scenate per due linee di febbre, sentirci come se il mondo ci stesse crollando addosso.
Ma è stato proprio così! :DDDD
Febbre intorno ai 39, niente fame, e per chi mi conosce sa cosa significhi per me e le possibili paranoie che mi potrei fare, quindi inappetenza totale per 5 giorni, raffreddore e mal di gola di continuo, come i mal di testa, impossibilità a dormire e il rimanere a letto forzato.
Tutti sintomi ovviamente che sono capitati soltanto a me, questa è la vera tragedia.
Oggi primo giorno che mi alzo. Mi guardo allo specchio e, oltre che bianco come un cadavere, mi scopro più magro di almeno 6-7 chili. Che fare? Preoccuparsi quando ero già in procinto di fare una dieta? Anzi lo ero già. Certo che mi preoccupo! Quindi, oltre che far ridere voi, ho fatto ridere la farmacista vicino casa perchè le richieste di ricostituenti e la richiesta di spiegazioni del ben visibile pallore erano preoccupanti davvero!
Alla fine non ho capito se se ne sia approfittata per avermi fatto spendere 25 euro per due integratori ed essersi fatta due risate alla faccia della mia salute :DDDD

Lorenzo

venerdì 4 gennaio 2013

Sdegno e incredulità



Leggo ora la notizia, presa dai quotidiani online, che il comune di Roma avrebbe inviato la parcella a una madre il cui figlio morì nel 2009 per un incidente stradale.
Questa parcella di 700 euro non sarebbe altro che le spese di pulizia strada per "pulire il sangue del proprio figlio"!
I fatti sono i seguenti: incidente stradale, un ragazzo di 15 anni cade dal motorino e sbatte violentemente il capo contro un palo della luce ( pianatato illegalmente) e muore.
Il sindaco Alemanno, tramite una ditta privata di pulizia strade, invia allora le spese di cui sopra alla madre del povero ragazzo.
Una storia assurda all'italiana, dove stupidità, insensibilità e cialtroneria hanno la meglio, magari pure con delle leggi o regole che ne sostengono l'atto.
Ecco, a questo punto due cose mi indignano profondamente: il fatto che nessun politico, finora, abbia preso in mano la situazione, e comunicato per mezzo stampa di averlo fatto;  la quasi sicurezza che il tutto sia avvenuto per "merito" di leggi fatte ad hoc dalla giunta comunale. Chi le ha promulgate? Chi non si è fatto nessuno scrupolo a inviare questa bolletta di pagamento? Nessun dirigente del comune che si ponga almeno qualche domanda?
Link notizia 

"La nostra società non è una comunità, ma semplicemente una collezione di nuclei di famiglie isolate."
Valerie Solanas

Lorenzo

mercoledì 2 gennaio 2013

Riflessione serale di inizio anno




"Per me il bianco e nero possiede una personale latitudine, uno spazio in cui il fotografo si può muovere. La fotografia ha molti punti di contatto con la poesia. Il bianco e nero è minimalista, come la poesia è letteratura cui è stata strizzata via tutta l'acqua."

Larry Towel - Fotografo canadese contemporaneo - Vincitore del World Press Photo of the Year 1993

martedì 1 gennaio 2013

Effetto primarie - Buon Duemilaecredici




Che si possano criticare le primarie del PD è più che lecito, io suggerisco doveroso, ma per migliorare non per disfare. Quando successo a Modena è forse proprio il caso di dire "una rivoluzione dal basso". ha vinto un appartenente alla corrente "Renzi" un renziano come è di moda chiamarli, senza non poca cattiveria in quell'aggettivo, sinonimo di spavalderia e giochi losci per molti militanti "bersaniani".
Suggerirei a tal proposito a molti iscritti del PD, seguaci o meno, militanti o meno, appassionati della politica o meno, di leggersi qualche romanzo della Ursula Le Guin, una scrittrice di fantascienza fra le più brave al mondo, dove nei suoi romanzi ti narra storie di altri mondi come se ti fossero capitate sotto casa, tanto è la sua bravura.
Di una cosa mi sto convincendo ogni giorno che passa, nel PD molti dirigenti hanno una paura folle che la vera rivoluzione culturale, auspicata anche da loro, parta dalla gente comune. Non lo sopporterebbero, si inizierebbero chiedere " ma noi allora cosa ci stiamo a fare?", smentendo però nei fatti ciò che è sempre stato il sogno di chi milita nella sinistra: i cambiamenti debbono arrivare dal basso.
Da almeno 20 anni a questa parte ciò non è più richiesto, il cittadino/elettore/consumatore/usufruitore di servizi/televisionista è appunto una persona che non può uscire dagli spazi prefissati della città, della società di oggi. la politica diventa così una cosa sporca, gli iniviti a non votare ( con motivazioni a volte apparentemente giuste) si moltiplicano e il cittadino ne rimane disorientato. Risultato:  nulla cambia.

A Modena, tre giorni fa invece qualcosa è cambiato davvero, tramite le votazioni primarie per la scelta dei parlamentari da candidare ( esperienza di forte democrazia unica in Europa) all'interno del Partito Democratico, ha vinto una persona normalissima, al di fuori dei soliti giochi, spiazzando i soloni della politica, con la conseguente dimissione del segretario provinciale.
I cittadini hanno partecipato - non solo a Modena, naturalmente, ma lì più che altrove - premiando il partito e selezionando le candidature percepite come le più innovative.
Ora, io penso che sia anche merito di questo partito permettere questo cambiamento, questo inizio dove la gente possa sentirsi protagonista in prima persona, gente che politica non l'ha mai fatta ma ha voglia di esserci.
La cosa importante, quello che voglio mettere in risalto, anche con tutte le storture possibili, ma l'atto c'è stato, è che la partita è stata davvero contesa, l'elezione vera, il cambiamento iniziato.
In vista della nuova tornata elettorale ora credo sia giusto fermarsi per riflettere un attimo, tirare le somme di quanto successo, vedere cosa noi, persone comuni, abbiamo fatto e anche per apprezzarne il risultato come io sto facendo con questo post.
Fra un gesto di democrazia e una critica inutile e disfattista io sceglierò sempre la prima, in questo inizio anno oltre gli auguri di rito, vorrei augurare che la democrazia partecipativa vera si faccia vera portatrice di libertà. Due fatti già vanno in questo senso, le due tornate di primarie del PD e la nascita del movimento arancione di Ingroia, che guardo con  molto interesse.
Voglio concludere citando una parte di un post di Giuseppe Civati, consigliere regionale PD della Lombardia, uno dei fautori di questa rivoluzione silenziosa ma non silente proprio sulle ultime primarie. Dedico questo anno politico anche a un onorevole del PD, Roberto Giacchetti, anche lui in silenzio, senza clamore, ha portato avanti una battaglia per la legalità nel governo e nel parlamento con uno sciopero della fame a oltranza a favore di una nuova legge elettorale. tanto da essere ricoverato in ospedale. Non ha fatto molta notizia come è ovvio, si preferisce parlare d'altro al giorno d'oggi.

"La tappa delle #primarieparlamentari era per noi fondamentale, lo avevamo detto e ripetuto. Ed è stata una tappa importante per molti, che nemmeno lo sapevano, diciamo così, che sarebbe stato un passaggio importante (anzi, che nemmeno immaginavano ci sarebbe stato, questo passaggio).

Il momento successivo consisterà nella ‘valutazione’ della composizione della parte ‘bloccata’ della lista, rispetto alla quale il Pd si gioca una parte consistente della credibilità ottenuta negli ultimi mesi.

E poi ci sarà una campagna elettorale da condurre nel migliore dei modi, a cui daremo come sempre il nostro contributo: «a filo d’erba» e all’insegna del tradizionale «consumo di suole».

Nel frattempo, la ricognizione prosegue. Con ottimi risultati, per ora."

Buon 2013, sarà un anno speciale. E come mi ha scritto un amico: duemilaecredici."

Giuseppe Civati

Lorenzo