lunedì 31 gennaio 2011

Giornata contro il plagio in internet


Giornata contro il plagio in internet. Perchè questa giornata? Perchè gli episodi di furto di scritti, idee, poesie a molto altro sono all'ordine del giorno in internet.
Le televisioni, i giornali attingo a piene mani e fanno la spesa gratis rubando quello che è possibile rubare per mandarlo in onda e farlo diventare proprio, senza cit
are la fonte.
Ancora ieri, sulla Rai, sono stati mandati in onda filmati presi da You Tube senza però dirne l'autore.
Contro questi furti oggi e domani 1° febbraio diciamo BASTA.
Per maggiori informazioni:
http://laproprietaintellettuale.blogspot.com/

Se desiderate partecipare condividete questo post oppure realizzatene uno voi con questa immagine.


" Il millantatore è colui il quale fa mostra di titoli di merito che non possiede, esagerando il suo controllo del mondo di cui in realtà ne è privo"

Aristotele

"Un giorno un ragazzo mi chiese cosa fosse il punk,allora io diedi un calcio ad un bidone e dissi:"questo è punk"; allora lui fece la stessa cosa e chiese:"questo è punk?" ed io risposi:"no,questo è solo imitazione".

Billi Joe Amstrong-Cantante dei Green Day
( tratto dal blog Alba Viola)


Lorenzo

domenica 30 gennaio 2011

Jan Saudek - Il fotografo della vita vera, del sangue mai versato e dell'ignorata innocenza




Jan Saudek è un fotografo praghese nato nel 1935.
Tutta la sua arte viene espressa tramite la fotografia di corpi nudi, o quasi nudi, di gente comune inseriti in un contesto fumettistico e onirico.
Nel 1963 ispirato dai lavori di Edward Steichen e dal catalogo della sua famosa esposizione a New York intitolata The Family of Man, decide di diventare un fotografo professionista( fonte Wikipedia).
Una delle prime cose che mi colpirono dell'arte di questo originalissimo fotografo sono appunto le figure comuni che impressiona nei suoi obiettivi.
Gente di tutti i giorni che potremmo incontrare su un autobus o per strada, ma che colpiscono per essere inseriti più in un sogno che nella realtà.
Gli atteggiamenti, anche quelli a sfondo onirico, dei personaggi, mi fanno pensare a posture usuali inserite però in un contesto non consueto. Una donna nuda seduta con una spada insanguinata, ricoperta parzialente dagli stessi veli dello spoglio arredamento.
La caratteristica principale delle sue opere è la colorazione manuale delle sue foto, gioco forza delle sue prime opere dovuto all'impossibilità nella Cecoslovacchia di allora di reperire pellicole adatte. Dal caso e dalle condizioni estreme cui fu costretto a lavorare, ne trasse quindi una originalità unica nel suo genere.
Altra caratteristica che mi ha colpito è il contrasto fra la gioiosità della vita, impersonata dal ritratto e dal pugno nello stomaco che si riceve quando il ritratto stesso lo si guarda nell'insieme della fotografia, corpo compreso. Spesso il semisorridente viso della donna è accompagnato, nell'insieme, da colori cupi, mono-toni, corpi in mostra con irriverenza, a volte divertente a volte in modoappositamente patetico.
Si, perchè così è la vita e così è il nostro corpo, più per come noi lo vediamo che non per gli altri che lo vedono.
Quante volte ci diciamo, no, oggi proprio non mi piaccio, oppure ci vediamo in un contesto non nostro e costretti a far apparire le nostre nudità ( in questo caso dell'anima).
Ed è proprio l'anima della gente, di donne e uomini, che viene rappresentata da Jan nelle sue fotografie.


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Oggi Jan Saudek vive e lavora a Praga. Le sue opere sono conosciute a livello mondiale e alcune di queste hanno illustrato le copertine di molti LP.

Lorenzo

venerdì 28 gennaio 2011

Ritratto di donna


Sarebbe bastato quel tuo sguardo e tutti oggi si sarebbero azzittiti.

Lorenzo

giovedì 27 gennaio 2011

I miei conti non tornano ( pensieri in libertà mentre intraprendo un viaggio in treno)




Io so di non saper contare.
Mi sembra già un bel passo avanti, però fino a dieci credo di saperlo fare. Quindi, posso dire con certezza che i miei conti non tornano.
Innanzitutto, iniziamo dal numero uno.
Paragonare documenti provenienti dalla Magistratura Italiana con quelli di uno stato chiamato Santa Lucia mi sembra davvero un bel regalo per il microscopico ma molto utile staterello e, soprattutto, uno dei tanti smacchi verso la Repubblica Italiana perpetuati dai due partiti al governo.
Continuando sulla numerazione, mi sembra che l'affare Fini-Tulliani sia una questione di diritto privato o, di sicuro, di etica comportamentale all'interno di un partito che, fino a prova contraria, è un soggetto privato.
Quindi i comportamenti all'interno di questo partito non scalfiscono di una virgola lo stato italiano, semmai gli appartenenti al partito stesso. Perchè allora paragonare le due vicende, Berlusconi e Fini, come se fossero sullo stesso piano?
Altro numero che non torna: perchè puntare sul comportamento etico-morale di una persona, anche se capo di un governo, e non sulla figura che ricopre, sulla sua ricattabilità, sullo spregio che, tramite il suo comportamento, offende milioni di italiani che fanno fatica arrivare a fine mese, e altri milioni che vivono onestamente con il proprio lavoro, e altri milioni di persone benestanti che vivono in modo sobrio e onesto, e altri milioni che pagano le tasse.
Rimangono così qualche migliaio di persone, che si comportano come il capo di governo....questi oggi rappresentano l'Italia perchè sono quelli a cui viene data voce e visibilità , mentre a tutti gli altri viene tolta.
Ma il metro di misura ci viene dato dal Vaticano, ed ecco spiegato perchè è importante la morale, e solo quella.
Berlusconi, usando questo metro di giudizio, ne uscirà rafforzato e diventerà un martire.

Quando si pensa ai martiri si pensa subito ai cristiani, inutile negare, la mente va subito lì, oppure alla Shoah, di cui oggi si ricorda la loro memoria.
Però mai viene in mente una donna martire, anzi oggi la donna è un "contorno dell'uomo nel mondo " , un orpello da mostrare, quasi come un trofeo di caccia, poco importa se si è pagato qualcuno per cacciarcela.
Qui, nel mio non saper contare fino a dieci, racconto di Ipazia, martire laica vissuta nel IV secolo e trucidata dai cristiani stessi. Si, perchè lei era astronoma, filosofa, matematica; sapeva contare fino a 10 in un mondo che non vedeva oltre l'uno, eppure sapeva di non sapere, proprio come un grande filosofo morto pochi secoli prima.






In questo video ogni

riferimento al post
non è casuale
Lorenzo

Conta solo lo stile ( e il sapersi vendere bene)





Ho sempre pensato che contasse la sostanza delle persone. Io l'ho sempre pensato e messo in pratica, ma ho sempre creduto che valesse così anche per molti altri. Invece così non è, e in questa trappola ci cadiamo tutti.
Quello che stiamo assistendo in televisione, e solo lì non certo per le strade, è l'apoteosi dell'immagine a scapito della sostanza, del prodotto venduto anzichè di come una persona è nell'interezza.
Io credo ormai che questo modo di pensare e agire abbia invaso in piccola parte anche internet.
Spesso leggo pareri o commenti che sanno di nulla, eppure portati su un'altare e lodati all'inverosimile, oltre che lodare la persona stessa. Persone o blogger che scrivono storie banalissime, notizuole da due soldi eppure con il codazzo di fans, tutte o tutti a lodare il principe di turno.
Pensiero acritico, voglia di sentirsi al sicuro fra gli altri, accaparrarsi la benevolenza di quello che si crede un maestro nel suo genere, così è visto Berlusconi oggi, non come un capo di stato, ma come uno che si è fatto da sè ( sappiamo poi in quale modo), ma il grave è che sta diventando il metro di giudizio per tutte le persone.

Lorenzo

martedì 25 gennaio 2011

La verità sui processi a Berlusconi



Troppe volte in questi giorni ho sentito fior fiore di parlamentari dichiarare in Tv che il nostro Presidente del Consiglio, nei processi precedenti, è stato sempre assolto, facendo credere che la magistratura l'abbia con lui.
Io non sono mai stato dalla parte dei magistrati, penso che le questioni politiche vadano affrontate politicamente, e la magistratura non è un organo politico. Soprattutto non è una istituzione che debba fare giustizia politica.
Purtroppo alcune forze sperano in questo.
Ecco però la verità sui processi intentati al Capo del Governo Italiano, fonte La Società civile:

Traffico di droga

Nel 1983 la Guardia di finanza, nell'ambito di un'inchiesta su un traffico di droga, aveva posto sotto controllo i telefoni di Berlusconi. Nel rapporto si legge: «È stato segnalato che il noto Silvio Berlusconi finanzierebbe un intenso traffico di stupefacenti dalla Sicilia, sia in Francia che in altre regioni italiane. Il predetto sarebbe al centro di grosse speculazioni edilizie e opererebbe sulla Costa Smeralda avvalendosi di società di comodo...». L'indagine non accertò nulla di penalmente rilevante e nel 1991 fu archiviata.

Falsa testimonianza sulla P2

La prima condanna di Silvio Berlusconi da parte di un tribunale arriva nel 1990: la Corte d’appello di Venezia lo dichiara colpevole di aver giurato il falso davanti ai giudici, a proposito della sua iscrizione alla lista P2. Nel settembre 1988, infatti, in un processo per diffamazione da lui intentato contro alcuni giornalisti, Berlusconi aveva dichiarato al giudice:"Non ricordo la data esatta della mia iscrizione alla P2, ricordo che è di poco anteriore allo scandalo". Per questa dichiarazione Berlusconi viene processato per falsa testimonianza. Il dibattimento si conclude nel 1990: Berlusconi viene dichiarato colpevole, ma il reato è estinto per l'intervenuta amnistia del 1989.

Tangenti alla Guardia di finanza


Berlusconi è accusato di aver pagato tangenti a ufficiali della Guardia di finanza, per ammorbidire i controlli fiscali su quattro delle sue società (Mondadori, Mediolanum, Videotime, Telepiù). In primo grado è condannato a 2 anni e 9 mesi per tutte e quattro le tangenti contestate, senza attenuanti generiche. In appello, la Corte concede le attenuanti generiche: così scatta la prescrizione per tre tangenti. Per la quarta (Telepiù), l'assoluzione è concessa con formula dubitativa (comma 2 art. 530 cpp). La Cassazione, nell'ottobre 2001, conferma le condanne per i coimputati di Berlusconi Berruti, Sciascia, Nanocchio e Capone (dunque le tangenti sono state pagate), ma assolve Berlusconi per non aver commesso il fatto, seppur richiamando l'insufficienza di prove.

Tangenti a Craxi (All Iberian 1)


Per 21 miliardi di finanziamenti illeciti a Bettino Craxi (Ë la pi˜ grande tangente mai pagata a un singolo uomo politico in Italia), passati attraverso la società estera All Iberian, in primo grado è condannato a 2 anni e 4 mesi. In appello, a causa dei tempi lunghi del processo scatta la prescrizione del reato. La Cassazione conferma.

Falso in bilancio (All Iberian 2)

Berlusconi Ë stato indagato (anche sulla base di una voluminosa consulenza fornita dalla Kpmg) per la rete di 64 società e conti off shore del gruppo Fininvest (Fininvest Group B) che, secondo l'accusa, ha finanziato operazioni "riservate" (ha scalato societý quotate in Borsa, come Standa e Rinascente, senza informare la Consob; ha aggirato le leggi antimonopolio tv in Italia e in Spagna, acquisendo il controllo di Telepi˜ e Telecinco; ha pagato tangenti a partiti politici, come la stecca record di 21 miliardi di lire data a Craxi attraverso la societý All Iberian). La rete occulta della Finivest-ombra ha spostato, tra il 1989 e il 1996, fondi neri per almeno 2 mila miliardi di lire. Per questo Berlusconi Ë stato chiamato a rispondere di falso in bilancio. Ma nel 2002 ha cambiato la legge sul falso in bilancio, trasformando i suoi reati in semplici illeciti sanabili con una contravvenzione e soprattutto riducendo i tempi di prescrizione del reato (erano 7 anni, aumentabili fino a 15; sono diventati 4). CosÏ il giudice per le indagini preliminari nel febbraio 2003 ha chiuso l'inchiesta: negando l'assoluzione, poichÈ Berlusconi e i suoi coimputati (il fratello Paolo, il cugino Giancarlo Foscale, Adriano Galliani, Fedele Confalonieri) non possono dirsi innocenti; ma decidendo di prosciogliere tutti i 25 imputati, poichÈ il tempo per il processo, secondo la nuova legge, è scaduto. La procura ricorre in Cassazione, che all'inizio di luglio 2003 applica per la prima volta il "lodo Maccanico", decidendo la sospensione del processo per Berlusconi.

Caso Lentini

Berlusconi è stato rinviato a giudizio per aver deciso il versamento in nero di una decina di miliardi dalle casse del Milan a quelle del Torino calcio, per l’acquisto del calciatore Gianfranco Lentini. Il dibattimento di primo grado si Ë concluso con la dichiarazione che il reato Ë prescritto, grazie alla nuova legge di Berlusconi sul falso in bilancio.

Medusa cinematografica

Berlusconi è accusato di comportamenti illeciti nelle operazioni d'acquisto della società Medusa cinematografica, per non aver messo a bilancio 10 miliardi. In primo grado è condannato a 1 anno e 4 mesi per falso in bilancio. In appello, assoluzione con formula dubitativa, confermata in Cassazione.

Terreni di Macherio


Berlusconi è accusato di appropriazione indebita, frode fiscale e falso in bilancio per l’acquisto dei terreni intorno alla sua villa di Macherio. In primo grado è assolto dall'appropriazione indebita e dalla frode fiscale. Per i due falsi in bilancio contestati scatta la prescrizione. In appello è confermata l'assoluzione per i due primi reati; è assolto per uno dei due falsi in bilancio, per il secondo si applica l'amnistia.

Lodo Mondadori

Berlusconi è accusato di aver pagato i giudici di Roma per ottenere una decisione a suo favore nel Lodo Mondadori, che doveva decidere la proprietà della casa editrice. Il giudice dell'udienza preliminare Rosario Lupo ha deciso l'archiviazione del caso, con formula dubitativa. La Procura ha fatto ricorso alla Corte d’appello, che nel giugno 2001 ha deciso: per Berlusconi è ipotizzabile il reato di corruzione semplice, e non quello di concorso in corruzione in atti giudiziari; concesse le attenuanti generiche( che si danno a chi è condannato!), il reato dunque è prescritto, poiché risale al 1991 e la prescrizione, con le attenuanti generiche, scatta dopo 5 anni. Il giudice ha disposto che restino sotto processo i suoi coimputati Cesare Previti, Giovanni Acampora, Attilio Pacifico e Vittorio Metta.

Toghe sporche-Sme

Berlusconi è accusato di aver corrotto i giudici durante le operazioni per l'acquisto della Sme. Rinviato a giudizio insieme a Cesare Previti e Renato Squillante. Il processo di primo grado si è concluso (con condanne per Previti e Squillante) a Milano, dopo che la Cassazione ha respinto la richiesta di spostare il processo a Brescia o a Perugia, per legittimo sospetto, reintrodotto appositamente per legge nell'ottobre 2002. Un'altra legge, il "lodo Maccanico", votata con urgenza nel giugno 2003, ha imposto la sospensione di tutti i processi a cinque alte cariche dello Stato, tra cui il presidente del Consiglio, ma è stata bocciata dalla Corte costituzionale perché incostituzionale. Stralciata la posizione di Berlusconi dal processo principale, il Tribunale di Milano ha ritenuto provati i fatti di corruzione, ha prosciolto per prescrizione sui soldi pagati a Squillante e assolto per il resto, ma con il richiamo all'insufficienza di prove.

Spartizione pubblicitaria Rai-Fininvest

Berlusconi era accusato di aver indotto la Rai, da presidente del Consiglio, a concordare con la Fininvest i tetti pubblicitari, per ammorbidire la concorrenza. La Procura di Roma, non avendo raccolto prove a sufficienza per il reato di concussione, ha chiesto l'archiviazione, accolta dal Giudice dell'udienza preliminare.

Tangenti fiscali sulle pay-tv

Berlusconi era accusato di aver pagato tangenti a dirigenti e funzionari del ministero delle Finanze per ridurre l’Iva dal 19 al 4 per cento sulle pay tv e per ottenere rimborsi di favore. La Procura di Roma ha chiesto l'archiviazione, accolta dal Giudice dell'udienza preliminare.

Stragi del 1992-1993

Le procure di Caltanissetta e Firenz, indagano da molti anni sui «mandanti a volto coperto» delle stragi del 1992 (Falcone e Borsellino) e del 1993 (a Firenze, Roma e Milano). Le indagini preliminari sull'eventuale ruolo che Berlusconi e Marcello Dell'Utri possono avere avuto in quelle vicende sono state formalmente chiuse con archiviazioni nel 1998 (Firenze) e nel 2002 (Caltanissetta). Continuano però indagini per concorso in strage contro ignoti e i decreti d'archiviazione hanno parole pesanti nei confronti degli ambienti Fininvest.

Mafia

La procura di Palermo ha indagato su Berlusconi per mafia: concorso esterno in associazione mafiosa e riciclaggio di denaro sporco. Nel 1998 l'indagine Ë stata archiviata per scadenza dei termini massimi concessi per indagare. Indizi sui rapporti di Berlusconi e Dell'Utri con uomini di Cosa nostra continuano a essere segnalati in molte sentenze. Dell'Utri, infine, è stato condannato a Palermo a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa, e questo getta ombre pesantissime su Berlusconi, che sarebbe stato messo da Dell'Utri nelle mani della mafia fin dal 1974.

Telecinco in Spagna

Berlusconi, Dell’Utri e altri manager Fininvest, responsabili in Spagna dell'emittente Telecinco, sono accusati di frode fiscale per 100 miliardi e violazione della legge antitrust spagnola, per avere detenuto occultamente il controllo di Telecinco, proibito dalle leggi antimonopolio. Sono ora in attesa di giudizio su richiesta del giudice istruttore anticorruzione di Madrid, Baltasar Garzon Real. Il giudice Garzon ha chiesto di processare Berlusconi in Italia o di poterlo processare in Spagna. Di fatto, il processo Ë sospeso.


A Milano la sentenza Sme su Berlusconi assolve e prescrive, ma riafferma che la corruzione dei giudici romani, con soldi usciti dai conti di Berlusconi, c'è stata. A Palermo la sentenza Dell'Utri certifica che accanto a Berlusconi c'è sempre stata, fin dal 1974, la presenza di un imbarazzante partner: Cosa nostra. Ora, finiti i processi, il Paese si interroghi: può essere governato (e per giunta male) da un uomo che ha permesso la corruzione di giudici e, come imprenditore e come politico, ha convissuto per trent'anni con la mafia?




Lorenzo

sabato 22 gennaio 2011

Ecco chi abbiamo a capo del Governo Italiano




Sono state dette troppe bugie dallo stesso capo del governo oggi riguardo la sua supposta persecuzione. Ecco come stanno i fatti giudiziari, ecco chi abbiamo eletto a rappresentare l'Italia all'estero e a governare il nostro paese:

I processi affrontati dal Cavaliere come imputato sono sedici. Quattro sono ancora in corso: corruzione in atti giudiziari per l'affare Mills; frode fiscale per i diritti tv Mediaset (in dibattimento a Milano); appropriazione indebita nell'affare Mediatrade; e quest'ultimo per concussione e favoreggiamento della prostituzione minorile. Nei processi già conclusi, in soltanto tre casi le sentenze sono state di assoluzione. In un'occasione con formula piena per l'affare "Sme-Ariosto/1" (la corruzione dei giudici di Roma). Due volte con la formula dubitativa: i fondi neri "Medusa" e le tangenti alla Guardia di Finanza, dove il Cavaliere è stato condannato in primo grado per corruzione; dichiarato colpevole ma prescritto in appello grazie alle attenuanti generiche; assolto in Cassazione per "insufficienza probatoria". Riformato e depenalizzato il falso in bilancio dal governo Berlusconi, l'imputato Berlusconi viene assolto in due processi (All Iberian/2 e Sme-Ariosto/2) perché "il fatto non è più previsto dalla legge come reato". Due amnistie estinguono il reato e cancellano la condanna inflittagli per falsa testimonianza (aveva truccato le date della sua iscrizione alla P2) e per falso in bilancio (i terreni di Macherio). Per cinque volte è salvo con le "attenuanti generiche" che (attenzione) si assegnano a chi è ritenuto responsabile del reato. Per di più le "attenuanti generiche" gli consentono di beneficiare, in tre casi, della prescrizione dimezzata che si era fabbricato come capo del governo: "All Iberian/1" (finanziamento illecito a Craxi); "caso Lentini"; "bilanci Fininvest 1988-'92"; "fondi neri nel consolidato Fininvest" (1500 miliardi); Mondadori (l'avvocato di Berlusconi, Cesare Previti, "compra" il giudice Metta, entrambi sono condannati). Più che persecuzione giudiziaria, siamo dinanzi a un'avventura fortemente segnata dall'illegalità.

Fonte


Lorenzo

Storie dal Senato





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venerdì 21 gennaio 2011

Adulterare gli alimenti non è più reato

Il provvedimento 'taglialeggi' abroga la l.263 del 1962, che puniva le sofisticazioni dannose alla salute. La denuncia del pm Guariniello: "Bloccati i processi sulla mozzarella blu e su altri casi simili". Il Pd: "Presenteremo un emendamento al decreto milleproroghe"
Più che semplificare, il 'taglialeggi' varato dal ministro Roberto Calderoli rischia di azzerare l'ordinamento giurifico, abrogando leggi di vitale importanza. Se infatti si è rivelato un falso allarme quello dell'abrogazione del tribunale dei minori 1 (in effetti la norma di abrogazione c'era, ma è stata corretta in extremis prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale), al momento sembra definitiva l'abrogazione della legge 263 del 1962, che puniva le adulterazioni alimentari. A denunciarla il pm di Torino Raffaele Guariniello, che si occupa abitualmente di questo tipo di reati, e che dalla seconda metà di dicembre si trova di fatto bloccato, non avendo più alcuna normativa alla quale fare riferimento. Tra i procedimenti bloccati c'è anche quello sulle "mozzarelle blu".

Ma come si è arrivati all'abrogazione di una legge così importante, che tutela la salute dei cittadini? Il provvedimento "taglia-leggi" del ministro per la semplificazione, Roberto Calderoli, ha cancellato le norme risalenti a prima del 1970. Per evitare che finissero al macero delle leggi di cui si riteneva "indispensabile la permanenza in vigore", il decreto 179 del 2009 aveva previsto che entro un anno venissero corretti "eventuali errori e omissioni", stilando un apposito elenco di provvedimenti da salvare: la 283/62, non vi compare e, quindi, deve essere considerata abrogata a partire dall'11 dicembre.

Finora il pm Guariniello aveva continuato a indagare su "mozzarelle blu" e altri fenomeni analoghi grazie a una sentenza della Cassazione, depositata il 31 marzo 2010, che analizzando l'intreccio delle norme stabiliva che la 283/62 restava in vigore fino a dicembre. Il termine, però, ormai è scaduto e adesso, anche se la legge venisse riesumata, i processi si concluderanno con delle assoluzioni in base al principio che devono essere applicate le norme più favorevoli agli imputati.
Il magistrato ha preso contatto con il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, per chiedere se è possibile prendere dei provvedimenti che salvino le indagini. La vicenda viene anche denunciata dal Pd, che annuncia la presentazione di "un emendamento al decreto milleproroghe per ristabilire la legge sulla tutela degli alimenti e salvaguardare la salute a tavola degli italiani".

Proprio questa mattina, Guariniello ha sospeso la procedura verso il rinvio a giudizio per due casi, scoperti a Torino, di messa in commercio di pesce adulterato: "Restiamo senza il baluardo che ci permetteva di combattere adulterazioni e contaminazioni", ha denunciato il magistrato, ricordando che anche "in passato c'erano stati blandi tentativi di depenalizzazione che non erano andati a buon fine. Ma questa non è una depenalizzazione: è un'abrogazione vera e propria. Vuol dire che certi comportamenti diventano leciti".

Secondo Guariniello è possibile tuttavia che il governo trovi il modo di ripristinare la legge. "Ma il problema - spiega - è che dallo scorso dicembre la 283 è stata di fatto eliminata, visto che non è stata inclusa nello speciale elenco delle norme da salvare. Per questo motivo, in tribunale non può più essere applicata. E gli imputati, in caso di processo, a meno che non vengano contestati anche altri reati, dovranno essere assolti".

Secondo quanto ha potuto accertare l'Ansa, il primo caso di assoluzione si è verificato lo scorso 21 dicembre in un tribunale dell'Italia del Sud. L'interessato era il gestore di un esercizio commerciale: il suo avvocato ha sollevato la questione e il giudice lo ha assolto "perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato".
Ma questa non è una depenalizzazione: è un'abrogazione vera e propria. Vuol dire che certi comportamenti diventano leciti".

Fonte La Repubblica


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Lorenzo

giovedì 20 gennaio 2011

Gino Strada Nobel per la Pace 2010


Non è la prima volta che pubblico un post a favore di Gino Strada. Già nel 2009 lo feci sostenendo questa iniziativa, allora pubblicizzata solo da Emergency. Quest'anno pare che la cosa sia un po' più divulgata, su Facebook ma anche in altri blog viene sostenuta.
L'iniziativa dovrebbe essere sostenuta anche dal govenno perchè sia realizzabile, ma a quanto pare hanno ben altri problemi da affrontare.
Quindi tocca a noi, firmiamo l'appello a favore di Gino Strada Nobel Per la Pace 2010.

Cliccate su questo link per firmare

La pagina Facebook

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domenica 16 gennaio 2011

Io e le mie idee




"Non ci sono più idee a cui fare riferimento.
"

Quante volte ho sentito questa frase. Ma mi accorgo, ora, che spesso viene usata per giustificare una sorta di immobilismo, collettivo e individuale.
Le idee ci sono eccome, e girano molto più velocemente di prima proprio tramite internet.
Ma se a mancare, invece, fossero i valori?
Passività e inierzia caratterizzano i non-eventi del nostro tempo, dove si ha l'impessione che a nessuno freghi molto delle storie degli altri, gli ultimi fatti degli studenti ne sono una testimonianza.
Storie che girano ce ne sono eccome, specialmente internet, ma io penso che siano solamente energie liberate in modo selvaggio, personalistico, individualista, dove non circola nessun senso, ma tutto si esaurisce nel fascino del momento, nella spettacolarità emotiva.
Emozioni, ecco cosa circola in Tv, nelle radio e spesso anche in internet.
Siamo come gli androidi di Blade Runner, che per sopravvivere e dare un senso alla loro breve vita cercavano emozioni.
Mi chiedo allora perchè in questa società un migliaio di persone scendono in piazza a urlare rabbia per i torti subiti mentre milioni di persone stanno li a guardare e a giudicare. Inermi, impassibili e anche a ridere di loro, spesso preferiscono in buona fede con gioia e senza motivo un incontro di calcio o un dramma umano.....rigorosamente di una singola persona.
La risposta è semplice, credo, viviamo in un modo dove i valori individuali hanno la supremazia sui valori collettivi. Un altro motivo, a cui credo fermamente, è che molti valori sono stati assorbiti dall'Esterno, dimenticando quelli prodotti dal nostro interno, dalla nostra società.
Teste e cuori allora che non si esprimono, ma si sondano, si lodano. Insieme si sentono bene per poi ritrovarsi nella solitudine della loro mente perchè nulla hanno condiviso insieme.
Le nostre persone, in internet, sono diventate " schemi di lettura", materiale per giudicare e sondarne l'assorbimento al fine di un uso e consumo e gettarle poi nell'inerzia del conformismo; non luogo invece di ideazione collettiva o semplice comunicazione attiva.
Fino a qualche decennio fa la parola produceva senso, perchè un senso l'aveva, che sia stato politico, sessuale, culturale, ed essa produceva domande trovando risposte nei valori collettivi, partendo anche da esigenze individuali.
Questo era lo spirito che ci accomunava e che è stata la miccia per la protesta studentesca.
Ora,invece, la persona è merce, un immane produttore di emozioni individuali che per forza di cose e per inerzia collettiva diventano moneta di scambio, a volte anche affettivo.
Non ci sono più domande, e senza queste domande che abbiano un senso, viene a mancare la " curiosità ideativa", la presa di coscienza collettiva.
Oggi io vedo solo " concessioni personali " di aiuto individuale.
Questi sono i nuovi eroi.

Lorenzo

venerdì 14 gennaio 2011

Non è una iniziativa personale

C'è una cosa che mi preme puntualizzare che riguarda l'iniziativa in atto sulla proprietà intellettuale.
NON E' UNA BATTAGLIA PER UNA PERSONA SOLA.
Che si sia partiti da un fatto capitato a un singolo è un dato di fatto. Ma subito dopo alcuni di noi hanno preso coscienza che il problema è invece collettivo e ci siamo sempre attivati in tal senso.
Tutte le iniziative sono state intraprese collettivamente, ma, quello che più mi preme dire, è che tali iniziative hanno una visione che il problema riguarda tutti e ci si muove per tutti.
A tutti può capitare di veder copiato un proprio scritto, una propria foto. Ci stiamo muovendo per rivendicare il diritto della proprietà intellettuale, un semplice riconoscimento dell'opera che pur rimane a disposizione di tutti ed è libera di essere copiata o usata per ampliare qualsiasi discorso o critica. Ma deve sempre esserne riconosciuta la fonte.

domenica 9 gennaio 2011

Giornata a favore della Proprietà intellettuale






Stiamo organizzando per i primi di Febbraio una giornata a favore della proprietà intellettuale.
Chi vorrà aderire dovrà, solo per quel giorno, pubblicare il logo sopra con su scritto un pensiero a favore. Lo so potrà pubblicare sia sui blog che su Facebook e in tutti gli altri social networks.
Grazie per un'eventuale interessamento.

Link dell'immagine ( GIF ) :

http://img221.imageshack.us/img221/7005/anigifzv.gif

oppure cliccare QUI
e dal menù a destra copiare il codice.

Per partecipare al dibattito è stato creato un blog: La Proprietà Intellettuale
Una pagina Facebook e una su Twitter



lunedì 3 gennaio 2011

Il blog del poeta



" Una striscia di terra feconda fra fiume e roccia"

Con questa frase Rilke ha rappresentato quella porzione di noi stessi, in tutto il nostro essere, quando desideriamo manifestarci al mondo.
Ed è proprio in questa porzione vitale, di terra feconda, che io sempre ho inserito il blog Antrodellastrega .
Uno spazio vitale per la proprietaria, ma, anche, uno spazio vitale per tutti noi.
Leggere e immergersi in quel blog è, e sempre sarà, una esperienza indimenticabile.
L'ho sempre inserita fra i poeti, non perchè scrivesse poesie, ma perchè per poeta intendio colui o colei che ci apre l'anima, chi con le parole riesce a penetrare la soglia del proprio IO perchè di quella soglia ne è la custode.

Heidegger definì i poeti " i custodi della soglia e perciò i più arrischianti". Loro vedono ciò che noi non riusciamo a vedere, quell'" oltre" a cui noi è impedito lo sguardo, ecco perchè vivono nei lembi di terra feconda, fra fiume e roccia, fra vita e dolore, fra tenero e inviolabile.

L'Antro della Strega non è un blog, è la terra dei poeti, degli scrittori che intingono la penna nell'anima e con magnanimo intendimento e purezza d'intenti la porgono a noi, lettori al di là del fiume, per permetterci di attraversarlo, anche solo per un momento, e vivere per un poco in quella terra feconda.

Poeti che creano, che pensano, che soffrono anche. Perchè i poeti creano sul momento le parole che nominano le situazioni e le cose. Non ne dispongono prima ,non ne hanno come " gli aventi diritto di parola", cui noi tutti ne siamo attorniati.

I poeti camminano, camminano su quel sentiero a volte oscuro a volte luminoso che è il sentiero dell'animo, perchè essi in quel momento vivono accanto alle cose e nel loro incedere c'è appunto lo stile del viandante, non quello del topografo che delimita spazi e misura percorsi.

Per il topografo la via è un tracciato con una segnaletica che è una direzione, per il poeta è un essere semplicemente per la via, con quei viandanti che la via ha messo in cammino.

Vivere sulla terra feconda fra fiume e roccia è incontrare la persona, uomo o donna, perchè in questa terra si incontrano solo uomini o donne, mentre sul terreno degli " aventi diritto di parola"  ci si difende dall'uomo , si costruiscono dei modelli per poi vedere in quale categoria si appartiene.

Il poeta ha già invece rinunciato alla sua sicurezza e invulnerabililità, e perciò può incontrare senza catalogare.

Ma quello che più mi ha affascinato nel blog Antro della Strega, sono le condizioni per ascoltare. Condizioni create dal quel tanto di vuoto che ti permette di inserirti nei suoi pensieri, con le proprie emozioni, con le proprie idee.

Il segreto dei poeti è che ci raggiungono anche con i silenzi, non quel silenzio artificiale dei riti psicoanalitici, ma con il dono delle nostre parole che si insinuano in quei silenzi....e loro stanno ad ascoltare.

Non so se con questo post lei non chiuderà il suo blog, io so solo che ne sentirò una mancanza immensa e non saprei dove trovare quel lembo di terra fra acqua e roccia

Lorenzo