lunedì 3 gennaio 2011

Il blog del poeta



" Una striscia di terra feconda fra fiume e roccia"

Con questa frase Rilke ha rappresentato quella porzione di noi stessi, in tutto il nostro essere, quando desideriamo manifestarci al mondo.
Ed è proprio in questa porzione vitale, di terra feconda, che io sempre ho inserito il blog Antrodellastrega .
Uno spazio vitale per la proprietaria, ma, anche, uno spazio vitale per tutti noi.
Leggere e immergersi in quel blog è, e sempre sarà, una esperienza indimenticabile.
L'ho sempre inserita fra i poeti, non perchè scrivesse poesie, ma perchè per poeta intendio colui o colei che ci apre l'anima, chi con le parole riesce a penetrare la soglia del proprio IO perchè di quella soglia ne è la custode.

Heidegger definì i poeti " i custodi della soglia e perciò i più arrischianti". Loro vedono ciò che noi non riusciamo a vedere, quell'" oltre" a cui noi è impedito lo sguardo, ecco perchè vivono nei lembi di terra feconda, fra fiume e roccia, fra vita e dolore, fra tenero e inviolabile.

L'Antro della Strega non è un blog, è la terra dei poeti, degli scrittori che intingono la penna nell'anima e con magnanimo intendimento e purezza d'intenti la porgono a noi, lettori al di là del fiume, per permetterci di attraversarlo, anche solo per un momento, e vivere per un poco in quella terra feconda.

Poeti che creano, che pensano, che soffrono anche. Perchè i poeti creano sul momento le parole che nominano le situazioni e le cose. Non ne dispongono prima ,non ne hanno come " gli aventi diritto di parola", cui noi tutti ne siamo attorniati.

I poeti camminano, camminano su quel sentiero a volte oscuro a volte luminoso che è il sentiero dell'animo, perchè essi in quel momento vivono accanto alle cose e nel loro incedere c'è appunto lo stile del viandante, non quello del topografo che delimita spazi e misura percorsi.

Per il topografo la via è un tracciato con una segnaletica che è una direzione, per il poeta è un essere semplicemente per la via, con quei viandanti che la via ha messo in cammino.

Vivere sulla terra feconda fra fiume e roccia è incontrare la persona, uomo o donna, perchè in questa terra si incontrano solo uomini o donne, mentre sul terreno degli " aventi diritto di parola"  ci si difende dall'uomo , si costruiscono dei modelli per poi vedere in quale categoria si appartiene.

Il poeta ha già invece rinunciato alla sua sicurezza e invulnerabililità, e perciò può incontrare senza catalogare.

Ma quello che più mi ha affascinato nel blog Antro della Strega, sono le condizioni per ascoltare. Condizioni create dal quel tanto di vuoto che ti permette di inserirti nei suoi pensieri, con le proprie emozioni, con le proprie idee.

Il segreto dei poeti è che ci raggiungono anche con i silenzi, non quel silenzio artificiale dei riti psicoanalitici, ma con il dono delle nostre parole che si insinuano in quei silenzi....e loro stanno ad ascoltare.

Non so se con questo post lei non chiuderà il suo blog, io so solo che ne sentirò una mancanza immensa e non saprei dove trovare quel lembo di terra fra acqua e roccia

Lorenzo

10 commenti:

  1. Grazie, Lò, per questo bellissimo scritto, ancora più bello perchè dettato dal sentimento, che io non sono assolutamente ascrivibile a nessuna categoria letteraria, piuttosto una parolaia naif, come mi sono spesso definita e, quella dei poeti, è la categoria più alta, quella che solo nei sogni gli autodidatti possono sperare, un giorno, di appartenere.
    Tu mi ci hai inserito in virtù della forza dell'amore e di questo non posso che essertene grata e volerti ancora più bene, se possibile.
    Una strisscia di terra tra fiume e roccia: è così che immaginavo il mio spazio in Blogosphere.
    E' così che a volte l'ho anche descritto nei miei post.
    L'attrazione per questo mondo è stata forte da subito e non ho tentato di opporre la minima resistenza. Mi sono fatta consapevolmente trascinare nei meandri labirintici come nei sottoboschi inesplorati, in quest'avventura che abbiamo iniziato quasi in contemporanea. Tu, con la tua andatura costante e sicura io, smarrendemi spesso nelle meraviglie del percorso. E le discussioni infinite, le risate, le intuizioni, le tue pazienti spiegazioni e le mie terorie d'azzeccagarbugli fantasiosa a cui tu, per cavalleria ed amore, alla fine aderivi, anche solo per vedermi contenta.
    Per chi la sa vivere, questa di Blogosphere, è un'avventura fantastica e, niente affatto virtuale, se la si vive con il sentimento e la passione.
    Lasciare questo pezzettino di spazio mi costa tanto, io, lo sai, sono come una di quelle erbe comuni che trovi lungo i cigli dei marciapiedi o tra le fessure delle pietre, che radicano con la forza di volontà e si nutrono di poco sole e vapore d'acqua.
    Sono rimasta abbarbicata alla mia zolla di Blogsphere per quasi quattro anni, e ci ho lottato per questo pezzetto di terra, messo in discussione me, il mio mondo ed i miei principi.
    Ma me ne sento oggi estromessa dalla facilità con cui si può venire defraudati della dote più grande che ogni essere umano possiede: la propria specificità che qui, in Blogosphere, non è assolutamente riconosciuta e tutelata.
    Il furto delle idee è liberamente praticato perchè non esiste una pena: chi plagia sa di passarla liscia, che non incorre in alcuna pena materiale, e di quelle morali, allegramente se ne sbattono.
    Il mio istinto, ieri, è stato quello di chiudere il blog: rabbia ed impotenza.
    Quel mio post sospeso tra cielo e terra, come un palloncino orfano, una piccola mongolfiera alla deriva su cui tutti possono salire tranne io, che ne sono la leggittima proprietaria.
    Quel mio post, Lò, così pieno di significati che fa da manifesto all'egocentrismo analfabeta di qualcuno che, invece di scriversi da solo la sua biografia, è andato ad attingere alla pozza dei miei sentimenti, fregandosene dell'immoralità sconcia che un gesto del genere in sè conteneva.
    Moralità sconcia, è sempre tutte volte che si ruba la fantasia, le idee, i sogni che sono di qualcun'altro.
    Grazie per questo post, Lò, a nome anche di tutti quelli che come me, hanno subito lo scippo di un pezzetto della loro anima.
    Un bacio
    Mari

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  2. Bellissimo il video.
    Molto attinente col mio stato d'animo.
    Grazie infinite, Lò, dal profondo del cuore
    TCOM
    Mari

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  3. Nous, les Blogger, sommes taxés de :

    - durs (comme le granit)

    - fiers ( comme la mer)

    - courageux (comme les bâteaux)

    - têtes dures (comme le climat)

    - de sauvages parfois (comme les tempêtes)

    Mais , à bien nous connaître, nous avons un bon coeur comme ce bon et beau pays . Personne ne peut nous enlever nos racines ! nous aimons notre Espaces !

    Lorenzo

    Risposta parafrasata da un commento su You Tube in risposta al video

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  4. Ciao Lorenzo,questo tuo post è bellissimo,ti faccio i miei complimenti,mi sono commosso.
    Ciao.

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  5. Lorenzo è uno dei tuoi scritti più belli,
    una dedica meravigliosa per una donna e una scrittrice meravigliosa. Un invito a non perdere quella voce che ti resta dentro e continua ad echeggiare in te perchè il suo fascino è irestistibile e non avrà mai una fine anche se di essa rimanesse solo il ricordo.
    Un abbraccio caro e un miagoliio disperato per la Escura strega dell'antro.

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  6. Sono convinta che dopo parole del genere nessuno chiuderà nulla :)))
    Doriana

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  7. E' scritto tutto così immensamente bene ke ogni parola aggiunta sarebbe superflua.
    Marilena è mia sorella, ed io, sotto l'aspetto di scrittrice, non la giudico col sangue, ma con le emozioni, quelle vere, a pelle, che ke provo quando leggo i suoi racconti.
    Lei è proprio vera nel suo essere.
    Elisena

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  8. Per un problema tecnico ripubblico il commento di Amaranta andato perso:

    Grazie, Lò, per questo bellissimo scritto, ancora più bello perchè dettato dal sentimento, che io non sono assolutamente ascrivibile a nessuna categoria letteraria, piuttosto una parolaia naif, come mi sono spesso definita e, quella dei poeti, è la categoria più alta, quella che solo nei sogni gli autodidatti possono sperare, un giorno, di appartenere.
    Tu mi ci hai inserito in virtù della forza dell'amore e di questo non posso che essertene grata e volerti ancora più bene, se possibile.
    Una strisscia di terra tra fiume e roccia: è così che immaginavo il mio spazio in Blogosphere.
    E' così che a volte l'ho anche descritto nei miei post.
    L'attrazione per questo mondo è stata forte da subito e non ho tentato di opporre la minima resistenza. Mi sono fatta consapevolmente trascinare nei meandri labirintici come nei sottoboschi inesplorati, in quest'avventura che abbiamo iniziato quasi in contemporanea. Tu, con la tua andatura costante e sicura io, smarrendemi spesso nelle meraviglie del percorso. E le discussioni infinite, le risate, le intuizioni, le tue pazienti spiegazioni e le mie terorie d'azzeccagarbugli fantasiosa a cui tu, per cavalleria ed amore, alla fine aderivi, anche solo per vedermi contenta.
    Per chi la sa vivere, questa di Blogosphere, è un'avventura fantastica e, niente affatto virtuale, se la si vive con il sentimento e la passione.
    Lasciare questo pezzettino di spazio mi costa tanto, io, lo sai, sono come una di quelle erbe comuni che trovi lungo i cigli dei marciapiedi o tra le fessure delle pietre, che radicano con la forza di volontà e si nutrono di poco sole e vapore d'acqua.
    Sono rimasta abbarbicata alla mia zolla di Blogsphere per quasi quattro anni, e ci ho lottato per questo pezzetto di terra, messo in discussione me, il mio mondo ed i miei principi.
    Ma me ne sento oggi estromessa dalla facilità con cui si può venire defraudati della dote più grande che ogni essere umano possiede: la propria specificità che qui, in Blogosphere, non è assolutamente riconosciuta e tutelata.
    Il furto delle idee è liberamente praticato perchè non esiste una pena: chi plagia sa di passarla liscia, che non incorre in alcuna pena materiale, e di quelle morali, allegramente se ne sbattono.
    Il mio istinto, ieri, è stato quello di chiudere il blog: rabbia ed impotenza.
    Quel mio post sospeso tra cielo e terra, come un palloncino orfano, una piccola mongolfiera alla deriva su cui tutti possono salire tranne io, che ne sono la leggittima proprietaria.
    Quel mio post, Lò, così pieno di significati che fa da manifesto all'egocentrismo analfabeta di qualcuno che, invece di scriversi da solo la sua biografia, è andato ad attingere alla pozza dei miei sentimenti, fregandosene dell'immoralità sconcia che un gesto del genere in sè conteneva.
    Moralità sconcia, è sempre tutte volte che si ruba la fantasia, le idee, i sogni che sono di qualcun'altro.
    Grazie per questo post, Lò, a nome anche di tutti quelli che come me, hanno subito lo scippo di un pezzetto della loro anima.
    Un bacio
    Mari

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  9. Ciao Lorenzo,quello che ho letto è bellissimo,complimenti,io mi sono anche commosso,penso che ci sono persone che hanno un grande merito,ti tengono per mano e ti portano lontano,e lei ha questo merito.
    Buona serata Amico.

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  10. Molto toccante, un vero attestato di stima e di ammirazione che mi sento, sinceramente, di condividere pienamente.
    La scrittura è lo specchio dell'umano, l'altra faccia quella che si palesa all'anima ed esce poi fuori perchè non è capace di restare lì, nascosta tra i meandri interni e fuoriesce tra le riga.
    Ed anche chi legge partecipa con il proprio cuore ed il proprio istinto a questi autentiche e stupende rappresentazioni "teatrali" dell'animo.
    Marilena è speciale nelle sue elaborazioni, capace di coinvolgere emotivamente e, mentre si legge, si immagina mentalmente la sceneggiatura dei suoi frammenti,dei suoi ritratti e diari.
    Un bacio ad entrambi!:)

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