giovedì 27 gennaio 2011

Conta solo lo stile ( e il sapersi vendere bene)





Ho sempre pensato che contasse la sostanza delle persone. Io l'ho sempre pensato e messo in pratica, ma ho sempre creduto che valesse così anche per molti altri. Invece così non è, e in questa trappola ci cadiamo tutti.
Quello che stiamo assistendo in televisione, e solo lì non certo per le strade, è l'apoteosi dell'immagine a scapito della sostanza, del prodotto venduto anzichè di come una persona è nell'interezza.
Io credo ormai che questo modo di pensare e agire abbia invaso in piccola parte anche internet.
Spesso leggo pareri o commenti che sanno di nulla, eppure portati su un'altare e lodati all'inverosimile, oltre che lodare la persona stessa. Persone o blogger che scrivono storie banalissime, notizuole da due soldi eppure con il codazzo di fans, tutte o tutti a lodare il principe di turno.
Pensiero acritico, voglia di sentirsi al sicuro fra gli altri, accaparrarsi la benevolenza di quello che si crede un maestro nel suo genere, così è visto Berlusconi oggi, non come un capo di stato, ma come uno che si è fatto da sè ( sappiamo poi in quale modo), ma il grave è che sta diventando il metro di giudizio per tutte le persone.

Lorenzo

3 commenti:

  1. Beh (visto le pecore belo ank'io e scusa per la battutaccia che ora segue) proprio metro di giudizio non direi, vista la sua altezza DDDD!!!!
    Ank'io credo che nelle persone conti molto l'intelligenza e la sostanza (e purtroppo SuperSilvio le ha entrambi a nostro scapito) e sono, altresì, daccordo su quanto asserisci sull'immagine programma televisivo.
    Per quanto riguardA i blogger ed i loro commentatori, invece, sono daccordo solo in parte perkè credo che il concetto BANALITA' abbia molti risvolti. Io stessa scrivo cose ke per me possono essere non scontate ma per chi le legge il metodo di giudizio potrebbe essere definito appunto in una sola parola:BANALITA'!
    le capacità di giudizio sono molteplici e, meno male aggiungo, altrimenti ....
    Un bacio, Lori e buon viaggio!
    Elisena

    RispondiElimina
  2. Il riferimento a internet e ai blogger è ai blog dei politici o dei furbastri di mestiere. Tu non scrivi in modo banale e poi sono poesie o racconti. I blog a cui mi riferisco sono di tutt'altra natura e scopo.
    Lorenzo

    RispondiElimina
  3. Alla luce dei fatti recenti, Lò, staremo a vedere quanto ci sia davvero di buona fede nell'elettorato PDL. Ora davvero basta......di tempo per ravvedersi ne hanno avuto :)
    Ma sono in totale accordo con te sul senso di questo tuo post: l'acriticità è la stortura imperante della nostra epoca e diventata abnorme con l'avvento di Internet che, a tutta prima, può sembrare un paradosso ma se andiamo ad esaminare nel dettaglio ci accorgeremo che la "cultura" e le informazioni,in questa nuova veste propositiva, sono vagliate ed assorbite in maniera veloce e superficiale, basate sulle considerazioni dell'autore ("captate" e non sempre davvero analizzate attraverso proprie riflessioni)e sul coro dei commentatori che, a loro volta, hanno formulato la loro opinione su idee già insite e conclamate.
    Alla fine, questa nostra libertà di espressione, si disegna come un monolite dalla superficie levigata, privata da ogni asperità,
    omogenea e compatta, mancando le sporgenze, le protuberanze, gli avvallamenti, insomma le "difficoltà" di un "pensiero davvero pensato".
    In definitiva, per manifestare questa nostra contestazione priva di critica personale, basterebbe scrivere "quoto" e ci risparmieremmo la noiosa, sterile, acritica lettura di tanti proclami fotocopia di un dissenso espresso sotto forma, ahimè anche qui, di "pensiero unico".
    Bel post, davvero interessante, sul quale ci sarebbe moltissimo altro da scrivere e da riflettere.
    Un bacio, Lò
    Mari

    RispondiElimina