domenica 28 febbraio 2010

sabato 27 febbraio 2010

Io e il mio pensiero ( a sweet disposition )



Giusto per presentare le mie idee (dopo S.Agostino ecco S.Lorenzo:DDD ) e la mia concezione della vita, una sorta di metafisica di me stesso:

Io non sono cristiano, mi sento greco.


Tra la grecità e il cristianesimo c’è un abisso. Tutti coloro che ritengono che la grecità sia l’anticamera del cristianesimo - come fanno i cristiani - o che il cristianesimo sia conciliabile con la ragione greca - come fa Ratzinger - o non hanno capito il cristianesimo, o non hanno capito la grecità. La grecità è una cosa molto seria. Innanzi tutto non chiama l’uomo uomo. Pur avendo due parole a sua disposizione, àntropos e anèr, non le usano quasi mai. Usano sempre la parola brotós all’epoca di Omero e la parola thànatos all’epoca di Platone.
Cioè l’uomo è il mortale, punto.
Si prende seriamente in mano la morte e si guarda in faccia il dolore con serietà a partire dal concetto di natura.
La natura per i greci non era una creatura di Dio, ma era quello sfondo immutabile caratterizzata dalla possibilità della continuazione della sua vita alla sola condizione che muoiano le sue determinazioni.
E tra queste determinazioni c’è anche l’uomo.
La natura può vivere se tutti quelli che nascono e crescono, muoiono. Per cui la vita della natura è antitetica al desiderio umano di sopravvivere. Dopodiché gli uomini, all’interno di questo universo molto limitato che è la loro esistenza, quando il dolore non li prende possono espandere la vita il più possibile. Ma quando li prende il dolore lo devono reggere.
Reggere il dolore vuol dire non mettere in scena tutte quelle scenografie del dolore che sono invece classiche del cristianesimo. E giustamente, per il cristianesimo, perché mentre per il greco il dolore è costitutivo della vita, per il cristianesimo il dolore è un’espiazione di una colpa e una caparra per l’eternità. Per questo nasce tutta quell’enfasi intorno al dolore.
Basta confrontare la morte di Socrate con la morte di Gesù per confrontare questi due scenari totalmente differenti. A Socrate, quando è in carcere, Fedone dice: “Possiamo andarcene. Qui fuori c’è una barca, io ho parlato con i Trenta Tiranni e va bene anche per loro: così non si uccidono i filosofi e non si fa scandalo nella città”. E Socrate risponde: “Insomma, quello che avevo da dire ve l’ho detto, ho concluso il mio ciclo, non fatemi offendere la Legge che vi ho sempre insegnato a rispettare, datemi la cicuta e non parliamone più”. Fine.
Questo è il greco.
Gesù invece comincia con l’ultima cena, “Uno di voi mi tradirà”, la flagellazione, la corona di spine, tre volte che cade, la freccia nel costato, “Dio mio perché mi hai abbandonato”… Questa è la scenografia del dolore. Perché? Perché per i cristiani il dolore ha un senso.
Allora, se ti metti in una prospettiva greca, dal dolore non puoi guarire. Invece vedo nella psicoanalisi, per quel tanto che presume di guarire il dolore, una traccia della tradizione giudaico-cristiana. Freud per altro era ebreo.
Ecco, accuso i cristiani non solo di pretendere di eliminare il dolore, ma addirittura di avere una vita al di là della vita. Quindi il desiderio è infinito perché non ha limite e la morte è semplicemente una sorta di trapasso, di apparenza. Ma la morte è una cosa seria. Finisce l’accadimento umano della tua umanità, dei tuoi affetti, dell’amore per te. E devi accettare questa fine.

venerdì 26 febbraio 2010

S.Agostino - Parte prima




Agostino nacque a Tagaste, piccola città della provincia romana della Numidia, presso il confine orientale della moderna Algeria nel 354 d.C.
Il padre era un funzionario dell'amministrazione romana ed era di religione pagana, o forse, piuttosto irreligioso.
La madre era invece una fervente cristiana.
A circa dodici anni fu mandato a Mandaura a studiare grammatica e letteratura.
Si distinse e dunque a sedici anni potè recarsi a Cartagine per studiare retorica.
Completati gli studi cominciò ad insegnare, prima nella nativa Tagaste e poi a Cartagine.
Nel 383 d.C. lasciò l'Africa e si recò in Italia, stabilendosi a Roma.
Solo successivamente raggiunse Milano dove conobbe Sant'Ambrogio e ricevette una poderosa impressione dal pensiero e dagli insegnamenti di quest'uomo che era vescovo della città.
Tuttavia, come rivelò egli stesso nelle Confessioni, non aderì pienamente al Cristianesimo in modo immediato, ma attraversò una fase di ricerca filosofica accostandosi dapprima al Manicheismo, eppoi allo scetticismo.
Tuttavia solo nel "neoplatonismo" egli trovò finalmente una filosofia che gli permetteva di appagare l'intelletto, consapevole fino in fondo che la "fede" non è un sapere, ma solo un credere, cioè un fidarsi ciecamente di qualcuno, e che quindi esige una filosofia, o comunque l'acquisizione di una capcità di ragionare di essa, onde conseguire una vera maturità.
Perciò si possono fare, in merito, due affermazioni non contradditorie: in Agostino prevale un elemento di razionalità sia prima che dopo la piena conversione al cristianesimo.
Prima è la ragione stessa a consigliare la fede.
Dopo è ancora la ragione a non accontentarsi della fede e quindi a spingere ad una ricerca per la comprensione razionale di essa.
Possiamo dire che, finalmente egli comprese, che l'idea del Bene, propugnata da Platone come e unica imprescindibile conoscenza vera, in Agostino trova una realtà "incarnata" in Cristo.
Essere uniti a Cristo è, dunque, conoscere il Bene di cui parlava Platone, in termini di assoluta astrazione del contingente.
Questa è la concezione di base del Cristianesimo che si è venuta sviluppando nei secoli e secondo molti studiosi di filosofia e religioni, la religione cristiana, in quanto religione e non filosofia, non è altro che una volgarizzazione della stessa filosofia neoplatonica, la quale, rimanendo filosofia sarebbe stata incomprensibile ai più, mentre come "religione" era più facilmente comprensibile.
Pienamente convertito solo a 34 anni, consacrato sacerdote nel 391, nel 395 fu eletto vescovo di Ipponia.
Morì nel 430, mentre i Vandali assediavano la città.
Fu scrittore prolifico e scrisse su numerosi argomenti. Gli scritti di pedagogia vera e propria sono tuttavia il De Doctrina Christiana, il De Musica, il De Magistro, De Cathechizandis Rudibus.

Poi ci lamentiamo dei nostri treni...

mercoledì 24 febbraio 2010

Emacs, ovvero il futuro fra noi





Chi abbia visto il film " l'uomo che fuggì dal futuro", con uno strepitoso Robert Duvall, ricorderà la famosa scena della confessione dove il protagonista entra in uno stanzino, con l'immagine di Cristo, e si confessa. Ma la cosa curiosa è che nel film ci fa capire benissimo che questo assurdo dialogo è fra il protagonista è una macchina con delle frasi preregistrate.

Io uso anche il sistema operativo Linux, una passione e un divertimento.
In questo sistema esistono degli editor di testo, per vari usi. Uno molto potente è EMACS, creato al MIT e a Stanford da altri vari hackers fra cui Stillman e Steele.
Ora questo editor ha anche una funzione chiamiamola ludica, più precisamente si tratta di ELIZA.
ELIZA è la parodia di una psicoterapeuta rogersiana:
Come funziona? Io apro il programma e lei mi chiede " come stai Lorenzo?" io posso rispondere bene, male, così così, e lei inizia la conversazione! Parlami di te, quali sono i tuoi problemi, è da molto che ne soffri ecc............
Rimasi allibito, sembrava davvero che io interagissi con ELIZA e lei mi ascoltasse.
Tutto questo succedeva già nel 1999.

Io dico, spesso i film di fantascienza sono una anticipazione di quello che accadrà, ma il bello è che mentre lo vediamo al film ne ridiamo ritenendo assurde certe invenzioni per poi caderci in pieno senza accorgercene!!

" Gli individui hanno in se stessi ampie risorse per auto-comprendersi e per modificare il loro concetto di sé, gli atteggiamenti di base e gli orientamenti comportamentali. Queste risorse possono emergere quando può essere fornito un clima definibile di atteggiamenti psicologici facilitanti " Carl Rogers



martedì 23 febbraio 2010

La......banda larga, ovvero lo scandalo della telefonia in Italia.





"Una delle più colossali frodi poste in essere nella storia nazionale". Così il gip di Roma nelle 56 ordinanze di custodia cautelare emesse su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, definisce l'operazione di riciclaggio di denaro sporco per un ammontare complessivo di circa due miliardi di euro scoperta dai carabinieri del Ros e dalle Fiamme Gialle. Tra gli ordini d'arresto anche quelli per Silvio Scaglia, il fondatore di Fastweb e per il senatore Nicola Di Girolamo (Pdl), eletto nella circoscrizione Estero-Europa. Indagato anche Stefano Parisi, amministratore delegato di Fastweb a partire dal primo novembre 2004. Il filone principale dell'indagine riguarda, oltre Fastweb, anche alti funzionari ed amministratori delle società Telecom Italia Sparkle. E il gip punta il dito contro Telecom Italia Spa: "O si è in presenza di una totale omissione di controlli all'interno del gruppo Telecom Italia Spa sulle gigantesche attività di frode e riciclaggio o vi è stata una piena consapevolezza delle stesse", dice il magistrato. La società risponde dicendo di essere "parte lesa" nella vicenda.

Scaglia latitante. Il provvedimento restrittivo per Scaglia, però, non è stato ancora eseguito perché l'imprenditore non è stato rintracciato dai carabinieri del Ros e dalla Guardia di Finanza. Scaglia, che in una nota inviata alle agenzie di stampa si dice estraneo a qualunque reato, ha dato mandato ai suoi difensori di concordare il suo interrogatorio nei tempi più brevi per chiarire tutti i profili della vicenda.

Telecom Italia Sparkle e Fastweb. Il filone principale dell'indagine riguarda alti funzionari ed amministratori delle società Telecom Italia Sparkle e Fastweb accusati, con riferimento a un arco temporale che va dal 2003 al 2006, di falsa fatturazione di servizi telefonici e telematici inesistenti, venduti nell'ambito di due successive operazioni commerciali dalle compagini italiane Cmc e Web Wizzard srl nonchè da I-Globe e Planetarium, che evadevano il pagamento dell'Iva per un ammontare complessivo di circa 400 milioni di euro, trasferendoli poi fraudolentemente all'estero, dove i soldi venivano reinvestiti in beni come appartamenti, gioielli e automobili.
Associazione per delinquere. Le accuse per tutti gli indagati sono di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio e al reimpiego di ingentissimi capitali illecitamente acquisiti attraverso un complesso sistema di frodi fiscali. In manette anche un ufficiale della guardia di Finanza, Luca Berriola, attualmente in servizio al comando di tutela finanza pubblica, che avrebbe incassato una cospicua tangente su una delle operazioni di riciclaggio.

Il senatore Di Girolamo. Richiesta d'arresto anche per il senatore Di Girolamo. L'esponente del Pdl sarebbe collegato con alcuni degli indagati, che avrebbero favorito la sua elezione in un collegio all'estero. In particolare gli inquirenti fanno riferimento a una riunione tenuta dallo stesso Di Girolamo da Gennaro Mokbel (uno dei 56 arrestati) e da esponenti della famiglia Arena, nel corso della quale si concordò di sostenere la sua elezione, facendo confluire su di lui i voti dei calabresi in Germania. La 'ndrangheta riuscì a venire in possesso di moltissime schede elettorali, che compilò direttamente con il nome di Di Girolamo (circostanza che era già emersa da una precedente inchiesta: l'arresto di Di Girolamo era già stato chiesto nel 2008 alla Giunta delle autorizzazioni a procedere). In base alle accuse l'elezione di Di Girolamo doveva servire all'organizzazione criminale per spostarsi, senza problemi nell'ambito delle attività transnazionali di riciclaggio.

Di Girolamo: "Roba da fantascienza". "Stanno cercando di mettermi sulla croce. E' roba da fantascienza. Mi sento paracadutato in territorio di guerra. Mi sento nel frullatore", ha commentato il senatore all'Ansa. Appena rientrato in Italia Di Girolamo ha potuto leggere le notizie: "Domattina terrò una conferenza, probabilmente in Senato. Sono trasecolato", ha detto.

Di Girolamo ha replicato anche alle accuse di contatti con la 'ndrangheta. "Sono stato in Calabria, durante la campagna elettorale, a Pasqua, una sola volta, invitato dall'avvocato Colosimo per un incontro elettorale - ha detto - Se si vanno a consultare gli elenchi dei voti da me raccolti stilati dal ministero dell'Interno ci si accorgerebbe che io a Stoccarda, ho preso gli stessi voti che sono stati da me raccolti in altre città europee. Mi accusano anche di contatti con una realtà che ignoro completamente come quella della telefonia. Io, sì e no, so accendere il cellulare. Nulla di più. Mi sembra una situazione assurda, incredibile, al limite della realtà. Domattina risponderò punto per punto".

Richiesta di commissariamento. Sono indagate anche le società coinvolte, e la procura di Roma ha fatto richiesta formale di commissariamento di Fastweb e Telecom Sparkle. La richiesta di commissariamento è motivata dalla "mancata vigilanza" ed è stata fatta sulla base della legge 231 del 2001 che prevede sanzioni per quelle società che non predispongono misure idonee ad evitare danni all'intero assetto societario.

"Sapevamo delle accuse". "Swisscom sapeva delle accuse di riciclaggio e frode fiscale contro Fastweb quando la comprò nel 2007 e sapeva dei rischi a cui andava incontro", ha detto il capo ufficio stampa Josef Huber, aggiungendo che le accuse contro la società italiana erano di "dominio pubblico".

La struttura. Alcuni indagati sono raggiunti da un provvedimento restrittivo in Usa, Gran Bretagna (Scaglia) e Lussemburgo. Per realizzare la colossale operazione di riciclaggio, il sodalizio si è avvalso di società di comodo di diritto italiano, inglese, panamense, finlandese, lussemburghese ed off-shore, controllate dall'organizzazione indagata.

Il danno per lo Stato. Stando ai carabinieri del Ros e alla polizia valutaria della Guardia di Finanza, lo Stato avrebbe subito un danno per oltre 365milioni di euro derivanti dal mancato versamento dell'Iva, attraverso l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per più di 1.800.000.000 euro da parte delle società di telecomunicazione, che hanno ottenuto fittizi crediti Iva, oltre che un utile pari a quasi 96milioni di euro.

I beni sequestrati. Tra i beni sequestrati 247 immobili per un valore dichiarato di 48 milioni di euro; 133 autovetture e 5 imbarcazioni per un valore complessivo di 3.700.000 euro; 743 rapporti finanziari; 58 quote societarie per un valore di 1.944.000 euro; crediti nei confronti di Fastweb e Telekom Italia Sparkle per complessivi 340 milioni di euro circa; due gioiellerie (il valore degli immobili è calcolato in base a quanto dichiarato negli atti di compravendita). Il valore dei beni localizzati all'estero e colpiti dallo stesso provvedimento, ammonta a circa 15 milioni di euro.

L'ordinanza del gip. Secondo il gip è "una delle più colossali frodi poste in essere nella storia nazionale". Nell'ordinanza il magistrato arriva a questa conclusione valutando "l'eccezionale entità del danno arrecato allo Stato, la sistematicità delle condotte la loro protrazione negli anni e la qualità di primari operatori di borsa e mercato di Fastweb (Fweb) e Telecom Italia Sparkle (Tis)". L'obiettivo principale era creare "ingenti poste passive di bilancio dovute alle apparenti uscite di centinaia di milioni di euro in favore delle società 'cartiere'. Le ingenti somme di denaro apparentemente spese per pagare l'Iva in favore delle 'cartiere' consentivano a Fweb e Tis di realizzare 'fondi neri' per enormi valori". In sostanza, le somme sembravano spese per attività commerciali legittime e venivano riportate nelle uscite registrate nei bilanci societari ma questo movimento "serviva solo ad utilizzare liberamente il denaro incassato attraverso il pagamento dell'Iva versata dai clienti di Fweb e Tis che non era mai stato versato all' erario".

Il ruolo di Di Girolamo. Il gip sottolinea che il gruppo ha "realizzato un salto di qualità" riuscendo a far eleggere il senatore Nicola Di Girolamo, il quale "oltre ad essere uno dei promotori dell'associazione per delinquere, diveniva così un suo diretto esponente all'interno del Parlamento".

"L'estrema pericolosità del sodalizio criminale - scrive il gip - risulta evidente se si considera che esso disponeva di associati che svolgevano funzioni pubbliche, sia all'interno dell'amministrazione civile dello Stato che della polizia giudiziaria, e che ha realizzato un salto di qualità giungendo perfino a determinare l'elezione in Parlamento di uno dei promotori dell'associazione". Il tutto con l'ausilio del clan Arena.

"Terzo livello di associati". L'adesione al sodalizio di esponenti delle forze di polizia costituiva "l'ulteriore passo verso un 'terzo livello' di associati, che fosse rivestito delle pubbliche funzioni indispensabili ad assicurare i profitti dell'associazione". Questo avveniva sia con "attività di intralcio alle indagini che con diretta attività di collaborazione in cambio di elevatissime somme di denaro che costituivano il prezzo della corruzione". L'organizzazione, anche per l'abituale collaborazione con appartenenti alla 'ndrangheta (cui venivano intestati beni di lusso e attività economiche degli associati come nel caso di Franco Pugliese) è giudicata dal gip, nell'ordinanza di custodia cautelare, "tra le più pericolose mai individuate".

Telecom Italia Spa. Le modalità operative di Telecom Italia Sparkle (Tis) "pongono con solare evidenza il problema delle responsabilità degli amministratori e dirigenti della società capogruppo alla quale appartiene Tis, ossia Telecom Italia Spa". Nell' ordinanza il gip spiega che dal momento che Tis era la proprietaria dell' intera dorsale della rete di cui si avvale Telecom Italia ed è sostanzialmene la 'cassa operativa' del gruppo "è evidente che o si è in presenza di una totale omissione di controlli all' interno del gruppo Telecom Italia Spa sulle gigantesche attività di frode e riciclaggio o vi è stata una piena consapevolezza delle stesse".

La Borsa. L'indagine della procura di Roma ha provocato pesanti strascichi in Borsa. Il titolo della società fondata da Scaglia ha ceduto il 7,55% a 15,05 euro dopo aver toccato un minimo infraday di 14,2 euro. Vorticosi i volumi con 1 mln di pezzi passati di mano (pari all'1,26% del capitale) rispetto ad una media mensile di 57 mila. Telecom Italia ha ceduto invece il 2,87% a 1,083 euro con volumi inferiori alla media mensile. Sono infatti stati scambiati 106,2 mln di pezzi rispetto ad una media di 131,8 mln.

domenica 21 febbraio 2010

E ora tocca a voi, ragazzi




Perchè non si parla dei ragazzi d'oggi??
Cosa non fanno per non essere al centro di un dibattito o, meglio, una trasmissione tutta loro?
Ecco il punto signori.
Quando si parla dei nostri ragazzi loro sono solo o l'oggetto della discussione oppure gli invitati.
Io me lo vedo, anzi lo abbiamo visto, il Bruno Vespa di turno che dice :" ed ecco facciamo entrare un giovane", come se entrasse un cane di razza, " ammiratelo, è proprio lui, e poi non dite che non parliamo di loro" esordirebbe il presentatore " attento ai problemi di oggi".
Ma è come se vi dicessero: preferisci un negozio tutto tuo o fare il commesso, la comparsa?
Beh fate un po voi.
I ragazzi non fanno nulla di notevole, di incisivo, si sente spesso dire. Hanno sempre la cuffia in testa ad ascoltare musica.
Beh io dico, ma lo sapete che quando quella cuffia se la tolgono la loro fantasia è sui palchi pensando di suonare un pezzo con il loro gruppo preferito oppure fantasticano di essere uno di loro? Lo sapete che immaginano di scalare le montagne da soli, di correre liberi in moto, di conquistare una ragazza, oppure di saper scrivere un libro e ne immaginano la trama.
Sono gli stessi sogni che facevamo noi.
Ma noi, adulti , la mia generazione di voltafaccia e signorotti da strapazzo, non ce lo ricordiamo o meglio, non vogliamo ricordarlo perchè pensiamo sia un peccato aver fantasticato.
Ma, cari signori, abbiamo fatto di peggio: abbiamo sgretolato il passato e disarticolato il presente , rendendo il futuro, il loro futuro nebuloso.
I nostri ragazzi nuotano nel loro habitat come degli astronauti dentro le capsule senza gravità: c'è di tutto nel loro ambiente ma non c'è alcuna scala di merito, non ci sono sostegni cui aggrapparsi, pedane su cui sostare per ripartire.
Non si può vivere di soli surrogati: un mondo fatto di miraggi alla lunga stravolge la mente.
La speranza, la fiducia, la consapevolezza della propria identità, la certezza del proprio destino non si acquista nei megastore e nemmeno in internet.
La soluzione? Non voglio sentir dire parole vuote e senza senso del tipo " investiamo sui giovani" " riformiamo la scuola" " discutiamone con loro" " dialoghiamo". Cazzate, emerite cazzate.
La soluzione vera è : togliamoci noi dalle balle , anzi io ho 50 anni aspetto ancora un po e non ho ancora finito il lavoro, toglietevi dalle balle vecchi di corpo e di mente, lasciate il posto fisico a loro, fate fare trasmissioni a loro, date loro in mano le redini della scuola, dell'università, dei centri di ricerca, della politica.
Il miglior preside??? Un 30enne con la voglia di fare!!!!

PS: In questo momento su Rai Uno ore 17,55 c'è un ragazzo al centro, seduto su uno sgabello, un cantante, ed è giudicato da una pletora di senescenti con età minima 65 anni, giornalisti, critici ecc........... Approposito, come ho messo sull'altro mio blog, fra il pubblico non c'è una persona che non sia bianca!

Lorenzo



sabato 20 febbraio 2010

A Marco Travaglio




Sig. Marco Travaglio, ho appena letto la lettera che pubblicamente Lei ha mandato a Michele Santoro e ho sentito un forte amaro in bocca e, per la prima volta, un paura di cedimento da parte sua. Spero di sbagliarmi ovviamente.
Non abbiamo io e lei le stesse idee politiche, ma abbiamo una unica visione di Italia, vediamo le stesse regole, gli stessi valori, gli stessi sentimenti verso questa classe dirigente.
Ora, se mi permette, dopo aver letto quella sua lettera, vorrei ricordarLe i passi finali di un libro che ho appena letto " Storia dell'Italia Partigiana" di Giorgio Bocca.
L'ho letto non perchè sono di sinistra, ma perchè sono italiano.

" 45.000 morti, 20.000 feriti o mutilati e il monte delle sofferenze ignote, dei contributi silenziosi, delle pene, che non trovano un cronista; e il no degli internati in Germania, il no dei reclutati per il lavoro..... Ecco, il biglietto per il ritorno alla democrazia è stato pagato....... ....Evidentemente la Resistenza non ha saputo da sola rigenerare un paese degradato da un malgoverno secolare. e glielo hanno impedito anche quelle forze vincitrici, la spartizione del mondo fra i vincitori, la restaurazione frutto della guerra fredda.
Norberto Bobbio dice " l'Italia non è diventata quel paese moralmente migliore che avevamo sognato; la nuova classe politica, tranne qualche rara eccezione,non assomiglia in nulla a quella che ci era parsa raffigurata in alcuni protagonisti della guerra di liberazione, austeri, severi con se stessi, devoti al pubblico bene, fedeli ai propri ideali, intansigenti, umili e forti insieme, anzi ci appare spesso faziosa, meschina, amante più dell'intrigo che della buona causa, egoista e tendenzialmente sopraffattrice"
Eppure, continua Giorgio Bocca, nonostante la risacca, la Resistenza resta come fatto storico positivo, i suoi ideali non sono spenti....semmai parliamo di resistenza incompiuta....."

Se Giorgio Bocca è sopravvissuto a tutto questo io penso che oggi anche noi si possa sopravvivere e non mollare; Lei soprattutto.

Grazie nel caso leggesse questo post.


Lorenzo

Non solo l' 8 marzo...........






mercoledì 17 febbraio 2010

Kant e Hegel, una interpretazione tutta italiana




Kant indagò l'uomo, un essere finito con una mente infinita; Hegel indagò la realtà, una considerazione di essa infinita con al centro l'uomo partecipe di essa, tramite la sua storia.
Quindi un essere infinito l'uomo per Hegel, dove poi sfocerà nell'idealismo, dove tutto è possibile, dove lo spirito assoluto è padrone di tutto, anche delle sue leggi. In Italia Kant ebbe poca fortuna, al contrario della Germania dove da più di due secoli è oggetto di continui studi e critiche ( nel senso kantiano del termine).

Qui in Italia l'hegelismo ha preso molto più piede, innanzitutto con la critica marxista ma anche in una certa "destra social-fascista".

Kant indagò sui diritti e sui doveri dell'uomo, sulla sua ragione e i suoi limiti, sull'illuminismo come forma di riscatto dall'ignoranza in cui l'uomo stesso si era confinato. Hegel ne scoprì invece delle potenzialità " al di là della ragione stessa".

Le differenze fra il popolo germanico e quello italico sono enormi. Il primo si muove all'interno degli imperativi categorici, dagli " io devo quindi posso". Il secondo ( noi) è mosso dalle sue presunte potenzialità, dall'individualismo, appunto dal suo " spirito assoluto".
Concezione distorta dell'hegelismo, mentre parecchie cose interessanti sono state dette anche da Hegel, come da Kant.
Ma senza Kant non ci sarebbe stato Hegel, questo bisogna ricordarlo.

Oggi in politica stiamo assistendo, proprio in questi giorni, ad una
summa di quanto ho detto prima, l'hegelismo tutto italiano contro il kantismo.
Hegel diceva che si può arrivare ad una sintesi partendo da una tesi ed una antitesi. Verissimo aggiungo io. E' il motore del sindacalismo, delle lotte per le libertà, dei partiti di sinistra, alcuni,non tutti. Ma il fine era un fine nobile, una conquista per il popolo, una nuova legge che tenesse conto delle esigenze di tutti.
Kant afferma che l'uomo, per essere libero, per mantenere il decoro che gli compete dalla sua ragione stessa, DEVE obbedire a delle leggi, che egli stesso deve darsi. Da qui sono nati i codici moderni degli stati, la carta universale dei diritti, le costituzioni, anche certe rivolzioni come quella francese ed americana.

Ritornando all'attuale situazione politica italiana, in special modo sul tentativo di riforma promosso da Berlusconi ed accolto dal PD ( D'Alema in primis) stiamo assistendo al trionfo dell' "Hegel italiota" ed alla sconfitta di Kant.
Perchè? E' facile : esistono delle leggi per cui un uomo deve sempre sottostarci, chiunque egli sia( Kant). C'è un tentativo di modificare queste leggi con lo scopo di proteggere un uomo solo arrivando alla sintesi : tesi ( riforma della costituzione) antitesi ( immunità per i politici) sintesi ( riforma con immunità)! Kant non lo permetterebbe!
Il fine non è più il rispetto della legge e alcuni uomini sottostaranno a leggi diverse solo per loro.
Da qui se ne deduce l'enorme differenza fra il popolo italiano e quello tedesco.

Lorenzo

martedì 16 febbraio 2010

La rabbia degli abitanti dell'Aquila







Dal blog L'Upupa metto questo video che si commenta da solo per la forza di queste parole.




Lorenzo

domenica 14 febbraio 2010

L'arte di David Lynch




Nel giugno del 2009, è nato Interview Project, da un’idea di Jason S. e Adrian Lynch, in cui David Lynch interviene come autore e produttore. Per oltre due mesi una piccola troupe ha infatti girato in lungo e in largo gli Stati Uniti, nel tentativo di intervistare un centinaio di da intervistare. Senza un piano di produzione, semplicemente affidandosi al caso sono state scovate delle storie da raccontare.

Ne nasce un ritratto dell’America lontano dalle luci dei riflettori, un sogno disilluso, uno sguardo sulla realtà che ha ben poco a che spartire con esperienze analoghe realizzate da altri in precedenza.

Lynch è alla ricerca della gente vera, quella che soffre della crisi ma che non legge i risultati della borsa sul New York Times. Piccole storie minimaliste.
David Lynch (1946-) é un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, attivo anche in altri ambiti artistici, come musica e pittura.

L’arte visiva di Lynch si esprime nei suoi film attraverso un linguaggio onirico e surreale, fondato su immagini angosciose o crude, spesso accompagnate da un utilizzo del sonoro volutamente disturbante.

Attraverso una lente deformante, nei suoi film David Lynch ci ha mostrato gli aspetti più oscuri e morbosi delle città americane, indagando le pulsioni violente dei suoi personaggi spesso celate sotto un’aura di tranquillità e perbenismo(come ad esempio in Twin Peaks, serie televisiva di culto dei primi anni ‘90).




giovedì 11 febbraio 2010

Van Der Graaf Generator - Man Erg

A mio giudizio il pezzo più bello dei Van Der Graaf di Peter Hammil.






L'assassino vive dentro di me: posso percepirlo agitarsi.
Talvolta si assopisce nella quiete del suo posto,
ma poi i suoi occhi si riaprono e guardano fisso attraverso i miei
egli pronuncia le mie parole e penetra nella mia mente.
L'assassino vive.
Gli angeli vivono in me: posso percepirli sorridere....
La loro presenza accarezza
e placa la tempesta nella mia mente
e il loro amore può guarire le ferite
che mi sono procurato.
Loro mi sorvegliano in modo che non cada -
bene, so che sarò agguantato,
poiché gli angeli vivono.

Come posso essere libero?
Come posso ottenere aiuto?
Sono realmente io?
Sono qualcun'altro?

Soltanto avvicinandosi furtivamente al mio intimo
gli accoliti della malinconia
e il Capo della Morte gettano il loro travestimento
nell'angolo della mia stanza
ed io sono condannato....
Soltanto ridendo nel mio cortile di gioco i monelli
della mia gioventù
e serietà, attendendo l'uomo Vecchio
sugli spioventi del tetto:
mi giudicano onesto....

Ed anch'io vivo dentro di me e molto spesso
non so chi sono:
So di non essere un eroe....
spero di non essere dannato.
Sono proprio un uomo, e assassini, angeli,
tutti sono costoro:
Dittatori, sapienti, rifugiati
in guerra e in pace
finche l'Uomo vive....

Sono proprio un uomo, e assassini, angeli,
tutti sono costoro:
Dittatori, sapienti, rifugiati ....

martedì 9 febbraio 2010

500esimo post. Lo dedico all'abbandono dei gatti




Molti sono portati a credere che un gatto lasciato in strada, in un cortile o in prossimità di una colonia felina sia in grado di gestire bene la sua “libertà”, ma non è così.

Il felino abituato a vivere in famiglia è fortemente antropizzato, non si adatterà facilmente alla nuova situazione e andrà incontro a tante difficoltà e a morte, per fame, freddo, incidenti stradali o avvelenamento.

Se il gatto adulto o cucciolo viene abbandonato in prossimità di una colonia i problemi legati alla sua sopravvivenza non saranno minori. Il gatto è un animale fortemente territoriale e l’integrazione di nuovi individui è difficile perché i componenti della colonia vorranno difendere il proprio territorio. In molti casi i nuovi arrivati saranno spinti ad allontanarsi dal gruppo e, considerata la fiducia nei confronti delle persone acquisita durante il periodo di permanenza tra le mura domestiche, andranno incontro a possibili maltrattamenti.

La legislazione vigente non offre al gatto una piena tutela e c’è notevole carenza di strutture di ricovero anche temporaneo per felini affetti da patologie o incapaci di vivere liberi sul territorio, come nelle colonie feline.

Non è superfluo ricordare, però, che chi abbandona un gatto commette un reato e in base alla Legge 189/04, e può essere punito con l’arresto fino a un anno o con un’ammenda sino a 10.000 euro.

Se si assiste ad un abbandono bisogna sporgere denuncia alle autorità giudiziarie (Carabinieri, Polizia di stato, Corpo Forestale, Polizia locale o veterinari ASL) e fornire tutti gli elementi utili all’individuazione dei colpevoli. Si contribuirà così a far applicare le sanzioni previste dalla legge e a fermare gli abbandoni.

Fonte





Lorenzo

lunedì 8 febbraio 2010

Elucubrazioni mattutine




Questa mattina, dopo la mia solita colazione fatta di caffè lungo due uova strapazzate e un bicchiere di succo d'arancia, ho letto i giornali.
Le solite notizie dove o c'è da incazzarsi o da vergognarsi, gli unici due sentimenti ormai sono quelli, le solite cronache nere, le indagini infinite, le smentite e le accuse e i soliti che fanno il proprio dovere tartassati e vituperati dal governo.
Ho iniziato a pensare. " ma dove arriveremo?" " dove ci porterà questo stato di cose?".
Alla fine la risposta, finalmente, erano giorni che ci pensavo, ed è la seguente:

" NON CI PORTERA' DA NESSUNA PARTE, NOI SIAMO COSI'"

Parrà una stupidaggine, un pensiero semplicistico, una rinuncia, invece no, è una analisi profonda della nostra storia, anche alla luce delle mie letture di Hegel, in special modo la sua filosofia della storia dove traccia un profilo negativo degli italiani partendo dalla storia romana.
Noi fingiamo di essere un popolo ma non lo siamo.
Ci tengono uniti i bisogni non gli ideali, ci tengono uniti quella poca storia della resistenza e la costituzione, non il ricordo e l'onorare gli uomini che l'hanno fatta. Lo spirito italiano non esiste se non nella pizza, negli spaghetti o nel frodare il prossimo.
Una analisi spietata, la mia, di questo popolo a cui appartengo a fatica e a cui spesso non mi riconosco, perchè i miei valori sono diversi e non ho mai visto valori superiori ai miei che abbiano un senso universale a cui tutti inchinarci.
E' la chiesa a tenere unita l'Italia,perchè a noi piace vedere un solo spirito libero, altrimenti non voteremmo un Berlusconi. Ci piace vedere che uno solo si possa permettere di tutto, facciamo pure i sacrifici per quello e ne neghiamo la realtà, altro difetto di noi italiani.
La chiesa ci tiene uniti facendo da intermediario fra noi e Dio, lo spirito assoluto per eccellenza, contrariamente alla religione protestante.
Noi abbiamo bisogno di intermediari, di piccoli capetti a cui fare riferimento, perchè da soli non ce la facciamo, non abbiamo questa libertà interiore, non abbiamo questo spirito di sacrificio.
L'epoca della resistenza durata fino agli anni '80 è finita. E' finita dal momento che abbiamo iniziato a vituperare la costituzione.
Tutti noi, tutti gli italiani. Perchè se solo un gruppo al potere la sta attaccando noi stiamo li a guardare, a sorridere, a divertirci delle loro scaramucce, come facemmo già con le invasioni barbariche e le varie invasioni daò '600 all'800. Ecco dove manca lo spirito di popolo e di nazione, ecco dove manca l'Italia.
Detto ciò noi oggi siamo in queste condizioni perchè così noi siamo, siamo fatti così, è uscita la nostra essenza, il nostro voler essere e voler apparire.
Tra un pò inizieranno i mondiali di calcio, vedremmo qualche tricolore sventolare.
Io, invece, ringrazio ancora quella signora di Venezia che ha sventolato il tricolore al passaggio del corteo leghista.






Lorenzo


domenica 7 febbraio 2010

La piramide di Cheope e il numero aureo




La Grande Piramide fu costruita suguendo il rapporto aureo il quale sussisterebbe in questo caso fra il semilato della piramide e l'altezza della facciata triangolare costruibile sulla stessa, il che porterebbe a un'inclinazione teorica della facciata pari a 51° 49' ca. La piramide reale ha un’inclinazione delle pareti di 51º 50' 35", estremamente simile a quella teorica, e di fatti, esplicitando i conti, tra il semilato e l’altezza reali si ottiene il numero aureo.
Si tratta anche questa volta di valore molto vicino a quello teorico 1,6180; e forse è proprio grazie a questa precisa proporzione rispettata nella sua costruzione che questo monumento sembra possedere alcune particolari qualità. Un esempio potrebbe essere questo:

esiste infatti un brevetto in Cecoslovacchia, rilasciato nell'anno 1959, che è diventato famoso in tutto il mondo. Riguarda un'invenzione fatta dall'ing. Karl Drbal: una scoperta che sembrava di poco conto se non addirittura insignificante ma che si è, poi, rivelata straordinaria e sconcertante perché continua ad interessare ricercatori e scienziati.
L'ingegner Drbal aveva presentato domanda di quel brevetto alla Commissione competente di Praga nel 1949: la sua richiesta riguardava un piccolo aggeggio di cartone, una piramide in miniatura, costruita in scala su quella famosa di Cheope.
Drbal affermava che quel modellino era uno straordinario "affilatore di lamette da barba" perché, mettendo dentro al modellino di piramide una lametta da barba logora per l'uso, in 24 ore tornava come nuova. E tutto questo avveniva grazie ad una energia misteriosa che si trovava in quella forma piramidale.
I periti della Commissione brevetti rimasero sconcertati perchè la documentazione dell'ingegnere era ineccepibile per quanto riguardava l'effetto ma non spiegava come avveniva il processo ... Drbal disse che non si potevano fornire spiegazioni perché nessuno sapeva come avvenisse quel fenomeno.
Quel brevetto aprì un nuovo interessante capitolo nei misteri delle Piramidi e dimostra, senza ombra di dubbio, che una struttura piramidale (costruita secondo i parametri matematici delle antiche piramidi ed, in particolare, quella di Cheope), sprigiona speciali energie di cui non conosciamo l'origine e la natura ma che sono oggettive e reali, al punto da portare fondamentali modifiche nella struttura della materia di un oggetto.
Gli esperimenti di Drbal furono ripetuti da migliaia di ricercatori in tutto il mondo sempre con lo stesso strabiliante risultato: all'interno del modellino si sprigiona una energia "speciale" . Tuttavia essa non é presente con la stessa intensità ed efficacia in tutti i punti della piramide. Il punto ottimale é a due terzi dalla base.
Nella grande Piramide di Cheope, in quel punto specifico, é stata trovata una particolare stanza che é chiamata la "Camera del Re".

sabato 6 febbraio 2010

Hey You - Pink Floyd




Hey You - Pink Floyd


Hey tu! Là fuori al freddo,
sei solo, stai invecchiando
riesci a sentirmi?
hey tu! Che stai nel passaggio
con i piedi stanchi e un sorriso che si spegne,
riesci a sentirmi?
hey tu! Non aiutarli a sotterrare la luce,
non arrenderti senza lottare
hey tu! Là fuori da solo,
seduto nudo vicino al telefono
vorresti toccarmi?
hey tu! Con le orecchie al muro
aspetti che qualcuno chiami
vorresti toccarmi?
hey tu! Mi aiuteresti a portare questo masso?
apri il tuo cuore, sto tornando a casa
ma era solo fantasia
il muro era troppo altro, come puoi vedere
non ha importanza quanto ci avesse provato,
non è riuscito a liberarsi
e i vermi rosicchiavano la sua mente.
hey tu! Là fuori nella strada,
che fai sempre quello che ti viene detto,
puoi aiutarmi?
hey tu! Là fuori dietro il muro
che rompi bottiglie nel vicolo,
puoi aiutarmi?
hey tu! Non dirmi che non c’è più alcuna speranza,
insieme resisteremo, divisi cadremo.

L'umorismo amaro di Bucchi

venerdì 5 febbraio 2010

Sugli indiani d'America


Geronimo




Ho letto in un blog di un giornalista abbastanza famoso di cui però non cito il nome, dove tenta di ricostruire la vera, secondo lui, storia degli indiani d'America.
In questo post lui scrive che la guerra contro i bianchi fu iniziata proprio dalle tribù indiane, che sgozzavano i bambini e portavano via loro lo scalpo. Insomma una ricostruzione in puro stile Yankee. Forse le sue fonti sono i film di John Wayne.

Comunque a tutta risposta metto alcune frasi di capitribù famosi, giusto per farci un'idea del loro pensiero:

CI FU UN TEMPO IN CUI IL NOSTRO POPOLO COPRIVA LA TERRA TANTO QUANTO LE ONDE DI UN MARE INCRESPATO DAI VENTI COPRIVANO I LORO FONDALI COPERTI DI CONCHIGLIE. ORA, PERO' QUESTO TEMPO E' PASSATO E DA MOLTO. E CON ESSO E' SVANITA ANCHE LA POTENZA E LA FORZA DI QUESTE TRIBU'. OGGI QUESTE COSE SONO TRISTI RICORDI E BASTA (Seattle)

DA QUANDO SIAMO STATI CONDOTTI IN QUESTA RISERVA, IL MIO POPOLO HA DOVUTO MORIRE DI FAME. TU NON PUOI PIU' MINACCIARE SOLO CON LA PAURA DELLA FAME. IERI HO VISTO BAMBINI DISPERATI CHE MANGIAVANO ERBA. VUOI PORTARE VIA ANCHE L'ERBA DA MANGIARE A QUESTI BAMBINI? (Piccolo Lupo)

CHE COS'E' LA VITA? LO SFAVILLARE DI UNA LUCCIOLA NELLA NOTTE,IL RESPIRO SBUFFANTE DI UN BISONTE NELL'INVERNO, LA BREVE OMBRA CHE SCORRE SOPRA L'ERBA E SI PERDE DENTRO IL SOLE (Piede di Corvo)

LUNGO IL CAMMINO DELLA VOSTRA VITA FATE IN MODO DI NON PRIVARE GLI ALTRI DELLA FELICITA'. EVITATE DI DARE DISPIACERI AI VOSTRI SIMILI, MA AL CONTARIO, VEDETE DI PROCURARE LORO GIOIA OGNI VOLTA CHE POTETE! (Proverbio Sioux)

VOI VI DIFFONDETE COME OLIO SULLA SUPERFICIE DELL'ACQUA, NOI CI SCIOGLIAMO COME NEVE SOTTO IL SOLE DI PRIMAVERA. NOI NON IMPARIAMO LA VOSTRA ARTE, COSI' CHE IL POPOLO DEI PELLEROSSA E' PERDUTO E I SUOI GIORNI SONO CONTATI (Piccola Tartaruga)

NOI SIAMO DISARMATI. COMUNQUE SIAMO DISPOSTI A DARVI CIO' CHE CHIEDETE A CONDIZIONE CHE VOI VENIATE A NOI IN PACE E NON CON SPADE E FUCILI, COME SE STESTE ANDANDO IN GUERRA CONTRO UN NEMICO (Powathan)

IL MIO CUORE E' PIENO DI CRUCCI, QUANDO IO GUARDO ME STESSO E QUANDO VEDO IL MIO POPOLO, NELLA SUA ATTUALE SITUAZIONE. UNA VOLTA UN POPOLO UNITO E PIENO DI POTENZA, ORA DISPERSO E DEBOLE. LA SITUAZIONE DELLA MIA GENTE MI RIEMPE DI ANGOSCIA. (Giacca Rossa)

RISPARMIATE DONNE E BAMBINI! NON SONO LORO QUELLI CONTRO I QUALI STIAMO CONDUCENDO LA GUERRA E USIAMO IL COLTELLO DA SCALPO. NOI COMBATTIAMO CONTRO GLI UOMINI. E VOGLIAMO COMPORTARCI DA UOMINI. (Osceola)

IO NON HO MAI RIVENDICATO IL DIRITTO DI POTER FARE CON LA TERRA QUELLO CHE RITENGO GIUSTO. L'UNICO CHE HA UN TALE DIRITTO E' COLUI CHE L'HA CREATA. (Capo Giuseppe)

DARE LA DIGNITA' ALL'UOMO E' ALL'ORIGINE DI TUTTE LE COSE. (Proverbio nativo)

SIETE GIUNTI NELLA NOSTRA TERRA E SIETE STATI ACCOLTI AMICHEVOLMENTE..CI FIDAVAMO DEL FATTO CHE ERAVAMO FRATELLI E CHE VOI ERAVATE STATI ACCOLTI COSI' COME NOI VI AVEVAMO ACCOLTO (Mangas Coloradas)

QUANDO AL MATTINO TI SVEGLI, RINGRAZIA IL TUO DIO PER LA LUCE DELL'AURORA, PER LA VITA CHE TI CHE HA DATO E PER LA FORZA CHE RITROVI NEL TUO CORPO. RINGRAZIA IL TUO DIO ANCHE PER IL CIBO CHE TI DA' E PER LA GIOIA DELLA VITA. SE NON TROVI UN MOTIVO PER ELEVARE UNA PREGHIERA DI RINGRAZIAMENTO, ALLORA VUOL DIRE CHE SEI IN ERRORE (Tecumseh)

IL SOLE SI LEVA. BRILLA PER LUNGO TEMPO. TRAMONTA. SCENDE ED E' PERSO. COSI' SARA' PER GLI INDIANI..PASSERANNO ANCORA UN PAIO DI ANNI E CIO'CHE L'UOMO BIANCO SCRIVE NEI SUOI LIBRI SARA' TUTTO CIO' CHE SI POTRA' ANCORA UDIRE A PROPOSITO DEGLI INDIANI. (Geronimo)

giovedì 4 febbraio 2010

Michelangelo Antonioni





A mio giudizio il più grande regista che abbiamo avuto.
Purtroppo oggi quasi dimenticato tranne che per qualche cinema d'essai o qualche corso universitario.
Eppure la cultura degli anni 70 era soprattutto questo.




"Quando tutto è stato detto, quando la scena madre sembra chiusa, c'è il dopo, e mi sembra importante far vedere il personaggio proprio in questi momenti, e di spalle, e di faccia, e un suo gesto e un suo atteggiamento perché servono a chiarire tutto quello che è avvenuto e quello che di quanto è avvenuto è rimasto dentro ai personaggi."
M.Antonioni


martedì 2 febbraio 2010

Diogene, filosofo punk



Secondo una opinione comune il punk è stato un movimento culturale e artistico nichilista, nato fra le frange più emarginate della popolazione e privo di un autentico sostrato culturale.
Nulla di più sbagliato: in realtà l'ideologia punk è figlia di una antichissima cultura
" anticonvenzionale" che già in diversi momenti della storia ha visto personaggi manifestare tutto il proprio dissenso nei confronti della civiltà assumendo attegiamenti che esprimevano provocatoriamente la scelta di una volontaria esclusione dal contesto sociale.
Generalmente temuti e disprezzati dai benpensanti, i punk possono però vantare nobili e antichi modelli culturali.
Indiscutibilmente punk ante litteram fu, ad esempio, il filosofo Diogene di Sinope, detto il " Cinico", da cui la scuola cinica greca, figlio di un ricco banchiere ne ripudiò i modelli culturali, andando a vivere ad Atene miseramente in una botte.
Da bravo punk Diogene rifiutava le convenzioni sociali della declinante società greca, che stigmatizzava attraverso atteggiamenti offensivi: si presentava all'assemblea cittadina compiendo atti osceni e viveva in compagnia dei suoi cani con i quali condivideva cibo e stile di vita.
Diogene aprì un nuovo modo di fare filosofia, non più i bei discorsi dei filosofi ( che peraltro si divertiva a sbeffeggiare), bensì l'esempio di vita portato attraverso il comportamento e le affermazioni provocatorie che oltraggiavano alcune delle usanze ritenute più sacre dell'uomo greco.
Dichiarazioni scandalose per quell'epoca, come il voler essere lasciato dopo la morte in pasto ai cani e agli uccelli erano quanto di più punk si potesse immaginare ai suoi tempi.
Un altro punk però stavolta medievale era Jacopone da Todi, il quale si augurava il dispregio del corpo umano:
O Signor per cortesia
manname la malsanìa!
A mme la freve quartana,
la contina e la terzana,
la doppla cotidiana
co la granne ydropesia.
A mme venga mal de dente,
mal de capo e mal de ventre;
a lo stomaco dolur' pognenti
e 'n canna la squinanzia.

Come possiamo ben vedere il punk ha degli antenati di tutto rispetto.
La provocazione, l'anticonformismo, l'essere fuori dalle regole, sono forme di espressione che fanno parte dell'uomo stesso, dell'arte.
Non è possibile urlare il proprio disagio su modelli a cui tutti ci rifacciamo.
L'arte e le culture all'avangiardia esigono piena libertà.