mercoledì 31 agosto 2011

Blog Chiuso

Abbandono definitivamente questo blog, non lo chiuderò per rispetto a tutti quelli che mi hanno letto e commentato e per le persone eccezionali che ho conosciuto e partecipato alle discussioni.
Sono arrivato a un punto della mia vita ove devo ricominciare a fare delle scelte, alcune dolorose altre, spero, mi portino invece a rivivere come credo io meriti.
Lo so, qualcuno penserà cosa centri il blog, per me centra moltissimo, ne vedo io le conseguenze negative se continuassi a stare qui.
So di averlo chiuso altre volte, per colpe mie e, una volta o due, per una forma di ripicca, ma oggi le motivazioni sono nettamente più serie.
Tolgo la moderazione commenti per post più vecchi di 15 giorni, in questo modo, se a qualcuno farà piacere, potrà ampliare argomenti che io in tutto questo tempo ho postato e vanno dalla filosofia all'etica all'eutanasia e alla politica.
Siete anche liberi di copiare, nel caso lo trovaste di vostro interesse, interi post, nella speranza che alimentino ragionamenti con il fine di migliorare questa società.
Non sentitevi obbligati di citarmi, io non ci sarò più.
Addio a tutte e tutti.

"La filosofia è alla fine, al suo posto ci sarà la tecnologia travestita da scienza. L'amore è alla fine, al suo posto ci sarà l'uomo."
M. Heidegger

Lorenzo

venerdì 26 agosto 2011

Per una madre di 4 figli

Non so se Dio sia sempre pronto ad ascoltarci, io personalmente credo proprio di no, però c'è sempre un uomo, una persona pronta a farlo, non saremmo uomini allora se così non fosse.

C'è una madre, in questo momento che sta soffrendo e i loro figli con lei.

Ho letto, da qualche parte, ciò che un intellettuale scrisse: "Dio non può essere ovunque, per quello ha creato le madri". Questi quattro figli sanno di cosa stia parlando, perchè a loro volta sono madri e padri.

Io mi permetto di aggiungere, questa sera, che le donne, sapendo che Dio non può essere ovunque e spesso si dimentica di loro, hanno creato i figli, i loro figli.

Mi rivolgo a voi 4: sono vicino a voi, lo sapete che voglio bene a vostra madre per motivi che non sto a spiegare. In questo momento Lei sa che siete tutti e 4 intorno a lei, lo sente, ed è per questo che sarà sicuramente tranquilla.

Vi sono accanto insieme a lei.

Lorenzo

sabato 20 agosto 2011

Verità









"Chi non conosce la Verità è uno sciocco, ma chi conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente"



(Bertolt Brecht)

Il nostro sole







Philip Dick è uno dei miei autori di fantascienza ( davvero fantascienza? lui non si definiva così) preferiti. Intelligente e fantasioso ha scritto fra le opere più belle di questo settore della letteratura.

Una di queste, la svastica sul sole, narra di come avrebbe potuto essere l'America se, nella seconda guerra mondiale, avessero vinto Giappone e Germania. Un mondo totalmente diverso.

Ebbene, ma in Italia ha vinto forse il fascismo? Viviamo forse in un mondo parallelo? (E qui ritorna il buon P.Dick) Dove ci sembra di essere in una democrazia repubblicana ma ci sono giorni dove a comandare sono i mussoliniani? A me sembra di si.

Nell'ultima finanziaria ci sono codici e codicilli che, in nome della crisi economica, stravolgono di fatto i fondamenti della nostra repubblica e quindi della nostra costituzione.

A pagare sono sempre i soliti, non c'è criterio proporzionale in base al reddito e, soprattutto, decreti che stravolgono l'art.18 dello statuto dei lavoratori e l'abolizione( di fatto) delel feste laiche....guarda caso quelle della liberazione e della nostra repubblica.

Le feste cattoliche no, quelle non si possono toccare, bisogna, in quei giorni, inchinarsi al volere del Vaticano.

Ma non è l'unica cosa che non si tocchi di questo stato estero sul nostro groppone ma che comanda mezza Italia: il Vaticano possiede il 30 % degli immobili in Italia e sono ESENTASSE!

Leggiamo questo articolo tratto da Lettera 43:



L’impero romano



Le proprietà immobiliari ecclesiastiche – stimate nel 20% di tutto il patrimonio italiano – sono presenti lungo tutta la Penisola, ma per ovvie ragioni è nella capitale che raggiungono le dimensioni più rilevanti. In mancanza di dati ufficiali (il mancato versamento dell’Ici rende impossibile un censimento di questi beni), le stime più accreditate parlano di quasi 600 palazzi fra istituti e conventi, 50 monasteri, più di 500 chiese, e circa 400 altri immobili tra case generalizie, case di riposo, cliniche private, scuole, seminari, oratori e collegi, fino ad appartamenti in locazioni. Alcuni di questi ultimi sono balzati più volte agli onori delle cronache per gli sfratti ordinati agli inquilini morosi, anche in presenza di titolari con gravi disagi fisici o piombati nella povertà in seguito alla crisi. A poco serve anche interrogare l’Apsa (Amministrazione del patrimonio della sede apostolica), che si divide la gestione del potere finanziario con la banca pontificia dello Ior, che è titolare di pochi immobili, per il resto distribuiti tra una miriade di enti, congregazioni e sigle varie. IL TESORETTO LAZIALE DI MATTONI. Il radicale Maurizio Turco ha dedicato un anno intero al tentativo di censire gli immobili vaticani presenti a Roma e provincia, arrivando a stilare un elenco inevitabilmente incompleto che la Cei titolare di 16 immobili, l’Opera romana per la preservazione della fede e la provvista di nuove chiese in Roma a quota 54, l’Abbazia di Subiaco 102, l’Apsa a 306, le Ancelle francescane del Buon pastore 55, Arcipretura Valmontone 350, Arcipretura in Vallepietra 97, Beneficio parrocchiale del capitolo di San Pietro-Vaticano 164+201 (oltre a 114 beni amministrati da Hoerner Arturo), capitolo Subiaco 575, Canonici Albano Laziale 171, Canonici Ariccia 518, Capitolo Basilica S. Maria Maggiore 101, Caritas 70, Vicarie Castel Madama 158, Vicariato di Roma 276, Suore domenicane Santa Caterina 20, Sottocura Sant’Andrea Gallicano 92, Società cattolica di assicurazioni Verona 33, Suprema congregazione sant’Ufficio 133, Santa Sede Città del Vaticano 178, Reverenda Fabbrica di San Pietro 139, Congregazione di S. Vincenzo Pauli 161, Pontificio istituto teutonico 211, Pontifica opera per la preservazione della fede 683. Un elenco del quale non fanno parte solo chiese e immobili deputati al culto o all’assistenza, ma anche strutture recettive per un fatturato stimato in 4 miliardi di euro. oma è anche il fulcro delle attività di Propaganda Fide, una delle nove congregazioni della Curia Romana, al centro delle inchieste che hanno riguardato nel 2010 Anemone & co. Il suo patrimonio immobiliare supera le mille unità, con una forte presenza a piazza di Spagna e dintorni: appartamenti extra-lusso che non a caso facevano gola ai tanti vip andati a bussare alla porta dei suoi amministratori per stipulare un contratto d’affitto. Numerosi sono anche i possedimenti lungo le grandi vie di scorrimento della capitale, dalla Nomentana alla Pontina. BOLOGNA ROSSA E PAPALE. Anche nel capoluogo emiliano la Chiesa può contare su ingenti possedimenti immobiliari e sui conseguenti privilegi: all’incirca 1.200 tra case, negozi, uffici, box e garage, campi sportivi e teatri. Alcuni esercizi commerciali si trovano addirittura in locali che un tempo ospitavano chiese. Eppure tra il 2000 e il 2009, il solo comune di Bologna ha destinato 5,9 milioni di euro di fondi comunali per l’edilizia di culto. La Regione Emilia-Romagna ha fissato al 7% la quota di oneri di urbanizzazione secondaria destinati alla causa, ma diversi comuni hanno ritoccato la soglia verso l’alto (Reggio Emilia, per esempio, si colloca all’8%). RICCO PATRIMONIO AL SUD. Il patrimonio ecclesiastico è ricco anche nel Mezzogiorno, a cominciare da Palermo e Catania, con i centri cittadini disseminati di proprietà riconducibili a vario titolo a enti della Chiesa romana. I politici regionali hanno alzato la voce contro i tagli decisi dal Governo nazionale con l’ultima manovra, eppure solo poche settimane prima la Regione aveva siglato un’intesa con la Cei regionale per farsi carico della tutela, conservazione e recupero del patrimonio ecclesiastico di interesse culturale. VISITE PAPALI & SOLDI PUBBLICI. Ma i privilegi non finiscono qui. Che dire, infatti, degli stanziamenti pubblici in vista della presenza papale. Ne sa qualcosa la Regione Veneto, che nel 2006 ha stanziato 345 mila euro per rimettere a nuovo Lorenzago in vista delle tradizionali vacanze estive del Pontefice nel 2006. Una cifra simile l'ha messa sul piatto anche Venezia lo scorso anno per la visita pastorale e la regione Sardegna nel 2008, poco prima che arrivasse in visita il papa Benedetto XVI in occasione della chiusura dei festeggiamenti per il centenario della proclamazione della Madonna di Bonaria a Patrona Massima della regione. Il sostegno agli oratori Un altro filone di finanziamenti è costituito dalle leggi per sostenere gli oratori, introdotte nel Lazio, in Abruzzo e in Calabria. A quest’ultimo proposito ha fatto scalpore due anni fa la lettera di don Biagio Amato, presidente della Fondazione Betania, nata nel 1944 per assistere le vittime di guerra, e oggi una delle principali organizzazioni non profit della Calabria che diceva: «Si distribuiscono quasi 40 milioni di euro a parrocchie e associazioni cattoliche per interventi edilizi di varia natura, mentre il deficit sanitario regionale ammonta a oltre due miliardi di euro tanto che, per tentare di risanarlo, sono stati riattivati i ticket a carico di tutti i cittadini, anche i più poveri, su ricette, medicine e ricoveri ospedalieri». VOTI IN CAMBIO DI FINANZIAMENTI. In Puglia, nel 2005 questo filone è finito sotto la lente della magistratura con l’ipotesi di uno scambio tra l’appoggio politico alla campagna elettorale da governatore di Raffaele Fitto e il via libera ai finanziamenti alla Cei regionale (74 milioni di euro), all’epoca guidata dall’arcivescovo di Lecce, Cosmo Francesco Ruppi. Venerdì, 19 Agosto 2011



Bene, tutto questo patrimonio, che è solo una parte, è esente ICI, IRPEF, IMU, TASSE COMUNALI. ma non paga nemmeno acqua, gas, fogne, rifiuti urbani, in quanto tutto a carico dei contribuenti italiani.

Verrebbe da sè dove puntare gli occhi per questa nuova finanziaria.

Ma ho la netta sensazione che sul nostro sole non ci sia nessuna svastica e nessun fascio littorio, sul nostro sole c'è il famigerato simbolo del Vaticano.









Lorenzo





venerdì 19 agosto 2011

Il mare di Nervi



Oggi il mare della Liguria sta trasmettendo il suo respiro che sa di salsedine, profumando l'aria e infondendo tranquillità a chi volge lo sguardo verso di esso.

Questo mare mi sta penetrando attraverso i pori della pelle, ne sento la sua voce e ne vedo i suoi flutti, questo armonico movimento continuo come le parole di un libro in fase di scrittura.

Mi sento in perfetto accordo con questa opulenza della natura, tanto che sto sopportando la canicola di questi giorni, io che sono abituato al freddo, dove mi sento più a mio agio.

Il fragore delle onde che frangono sugli scogli di Nervi è come il battito del mio sangue, il mio cuore sembra sincronizzato con il movimento della marea e, ancora una volta, è la Luna a dominare i grandi movimenti terrestri.

Uomo libero, amerai per sempre il mare!

Questa frase di Baudelaire è come un ritornello nella mia mente, ma il mio pensiero non è rivolto verso di me, io sono libero, quel tanto che basta da sentirsi in pace, ma penso a chi non si è mai sentito in questa condizione.

Il mare si mostra in tuta la sua interezza, lo sguardo è libero, mi sento libero, sto facendo del male a qualcuno in questa condizione? Credo proprio di no, anzi.

E allora perchè uno o una che scrive, che si racconta, che ha il coraggio di mettersi in mostra non deve sentirsi altrettanto? La risposta me la sta dando il mare, adesso, mentre scrivo e lo guardo:

Ci sono gli scogli che frenano anche la potenza delle onde.

Gli scogli sono irremovibili, testardi, senza cuore. mai nessuno si ha provato passione per una pietra e frenano ogni cosa, dal vento libero di spaziare alle onde di questo mare e, a volte, fanno anche da barriera alle parole sussurrate o urlate.

E allora sono arrivato a questa conclusione: chi ha il coraggio di scrivere nonostante tutto, chi si ritaglia uno spazio tutto suo per poter lasciare la strada alla naturale voglia di espandersi, non fa del male a nessuno, MAI.

Forse è invece sinonimo di crescita interiore.



Lorenzo



lunedì 15 agosto 2011

Danzare









"A che serve danzare sotto la pioggia se poi non ti bagni?"




Buon ferragosto a tutti

Lorenzo

sabato 13 agosto 2011

Luna rossa



Da errante vagabondo del mio destino

scorgo ferite mai rimarginate che riprendono a sanguinare

come

le torbide acque di un fiume in piena.

Luna, che da lassù mi guardi e

non osi sorridermi

eppur sei stata testimone silente

del mio peregrinar tortuoso ma fedele.

Muovo la mano da sopra la fronte, come facean i contadini

per tergersi dal sudore

( mai gesto fu così illuminante)

e scorgo tu, o luna candida, che sembri udirmi.

Una stella cadente, nella sua più casuale traiettoria, ha appena tracciato un lieve sorriso sul tuo viso sempre rivolto a noi.

Casualità ancestrale o nesso logico con il mio dolore?

Non lo saprò mai, ma a volte basta una virgola per cambiare le sorti del mondo

una lagrima di San Lorenzo, stasera, ha cambiato le rotte dei venti del mio

peregrinar silente.



E scorgo nel frattempo il tappeto stellato, l'immobile dono a noi uomini sulla terra.

Ecco allora Sirio, la stella più brillante del nostro cielo, una luminosità intrinseca dentro di lei,

l'abbiamo chiamata la splendente, l'ardente, la prima a vedersi al tramonto, l'ultima a spegnersi all'alba, quando il sole si erge a padrone della volta celeste.

E subito il mio sguardo va verso il suo naturale prolungamento, tracciato dalla via lattea, puntando su Betelgeuse, la mano del gigante, la seconda stella più luminosa.

Scorgo la costellazione di Perseo, a nord, con la sua stella Capella o Aurige, unica stella ai nostri occhi, ma nella realtà sono quattro e rappresenta la forza interiore, la luce dello stare insieme.

Deneb, Lira e tutte le costellazioni si formano sopra di me nel giro di poco tempo, creando lo spettacolo più bello che, purtroppo, ci rendiamo conto solo poche volte, perchè non abbiamo più occhi per vedere al di là del cielo.

E mentre contemplo questo spettacolo, mi rendo conto che la terra sotto i miei piedi è arida, arsa, senza vita.

Non ci sarà più la mia stella, quella che contemplai tempo fa con quello che io ritengo lo scritto del mio cuore.

Ora le stelle brillano e la luna sembra dirmi, con quel mezzo sorriso:



"Non inchinarti mai a nessuno, eccetto che all'amore"



Lorenzo

giovedì 11 agosto 2011

L'amore ai tempi del colera







Credo che, sul tema dell'amore, queste siano le pagine scritte più belle di tutta la letteratura moderna.



"Improvvisamente vide Fermina Daza nel grande specchio in fondo, seduta a tavola con il marito e altre due coppie, e in un angolo in cui lui poteva vederla riflessa in tutto il suo splendore. Era indifesa, mentre conduceva la conversazione con una grazia e un riso che scoppiettavano come fuochi d'artificio, e la sua bellezza era più radiosa sotto gli enormi lampadari di vetro a goccia: Alice aveva riattraversato lo specchio.(...) Florentino Ariza la osservò a suo piacimento con il respiro instabile, la vide mangiare, la vide assaggiare appena il vino, la vide scherzare con il quarto don Sancho della stirpe, visse con lei un attimo della sua vita dal suo tavolo solitario, e per più di un'ora passeggiò non visto nel recinto proibito della sua intimità.(...)Da quella notte, e per quasi un anno, tenne sotto un assedio tenace il proprietario del Mesón, offrendogli quello che avesse voluto, in denaro o in favori, in quello che più avesse desiderato nella sua vita, se gli avesse venduto lo specchio.(...)Quando alla fine cedette, Florentino Ariza attaccò lo specchio nella sala di casa sua, non per la bellezza della cornice ma per lo spazio interno, che era stato occupato per due ore dall'immagine amata."



Da "L'amore ai tempi del colera" di Garcia Marquez



Lorenzo

sabato 6 agosto 2011

La conferenza stampa di ieri di Berlusconi e Tremonti


Con il clima vacanziero di questo mese, clima, ma non è detto che la gente lo sia davvero, è passata quasi inosservata la frettolosa conferenza stampa di ieri sera del presidente del consiglio insieme al titolare del dicastero dell'economia. Tattica tipica berlusconiana, che è quella di far finta di niente quando siamo nei guai, per dare invece risalto alle stupidaggini di bottega o dei vip. Ma quante trasmissioni sugli animali in questo periodo!! Sappiamo tutto sui bruchi, sulle scimmie, sui lepidotteri e gli squali, ma non sappiamo un bel nulla su quanto è successo in questi due giorni.
Ebbene, ce lo dice un articolo della Repubblica e ce lo ha detto ieri Le Monde, l'Italia è come la Grecia, in bancarotta. La conferenza stampa di ieri è stata fatta sembrare come una correzione del programma triennale economico, un intervento del nostro governo per far vedere che ha la situazione in mano, nulla di tutto questo, SIAMO IN MANO ALA BANCA EUROPEA, AGLI USA, E ALLA GERMANIA, che hanno preso in mano la nostra economia. Più semplicemente: SIAMO STATI COMMISSARIATI DALLA BCE

Da La Repubblica:

NEW YORK - "La Bce ha commissariato l'Italia, Trichet governa a Roma su mandato di Germania e Francia". Sono le 13 a Wall Street, manca un'ora e mezza alla conferenza stampa di Silvio Berlusconi in Italia, e i mercati sanno già tutto. Un "gabinetto di crisi" sovranazionale ha dato mandato alla Bce per scrivere l'agenda del governo italiano. "Anticipo dei tagli al deficit; pareggio di bilancio nella Costituzione; liberalizzazioni dei mercati": in tre diktat, è l'anticipazione che la Borsa americana apprende molto prima dei cittadini italiani. La fonte che firma lo scoop è l'agenzia Dow Jones, le gole profonde stanno al Tesoro di Washington e alla Federal Reserve, e subito gli indici di Borsa recuperano. Barack Obama a tarda sera di venerdì si mette al telefono con Angela Merkel e Nicolas Sarkozy che "ringrazia per la loro leadership". A mezzanotte ora italiana non c'erano invece conferme di telefonate con Berlusconi. Il segretario al Tesoro Tim Geithner è al lavoro dietro le quinte fin da giovedì sera. È costretto a un intervento eccezionale sui governi europei dopo il tracollo di 513 punti del New York Stock Exchange. I suoi interlocutori privilegiati sono il leader francese che è anche presidente di turno del G7 e G20; la cancelliera tedesca; il presidente della Bce. L'obiettivo è far passare uno schema familiare a Geithner, che si fece le ossa al Fmi e nella diplomazia Usa quando i focolai di crisi erano Thailandia, Argentina, Brasile. Per spegnerli, arrivavano gli esperti del Fmi con i diktat del "Washington consensus" nelle loro valigette. Commissariamento dei governi inaffidabili, in cambio di aiuti. È la ricetta che ieri Geithner ha caldeggiato nel corso della giornata, nelle sue ripetute triangolazioni con Berlino, Parigi, Francoforte. A Berlusconi le condizioni sono state anticipate a metà pomeriggio dal presidente Ue Herman Van Rompuy e dal commissario all'Economia Olli Rehn: "l'Italia deve accelerare il suo risanamento", prendere o lasciare. Sarkozy e Geithner hanno confermato, costringendo il premier italiano alla conferenza stampa. Ben più difficile era convincere la Merkel. Sull'altro piatto della bilancia, infatti, al commissariamento dell'Italia da parte di un gabinetto di crisi corrisponde l'intervento della Bce per acquisti di titoli pubblici italiani. Uno strappo alle regole del rigore monetario. Un'operazione contrastata dalla squadra tedesca in seno alla Bce: il capo della Bundesbank Jens Weidmann, il chief economist Juergen Stark, più gli alleati olandesi e lussemburghesi.


Lorenzo

venerdì 5 agosto 2011

Le problème italien ? Silvio Berlusconi




Interessante articolo sul problema italiano visto da Le Monde:


Silvio Berlusconi a si souvent été donné pour mort sur la scène politique italienne, il a si souvent ressuscité depuis bientôt une vingtaine d'années, opposant son indestructible assurance et son inépuisable cynisme à toutes les avanies, qu'il serait imprudent de prédire la fin prématurée de son "règne".
Il reste que le "Cavaliere" doit désormais affronter une tempête autrement plus redoutable que les précédentes. Il y a six mois encore, il se targuait d'avoir su - mieux que d'autres - tenir son pays à l'écart de la crise financière européenne. Au cours des dernières semaines, il a dû constater que ce n'était pas le cas.

Après l'Irlande, la Grèce, le Portugal et l'Espagne, l'Italie est devenue le maillon faible de l'Europe et l'une des principales sources de nervosité - et de spéculation - des marchés financiers. En l'espace d'une quinzaine de jours, le coût des emprunts à dix ans de l'Etat italien a bondi à plus de 6 % (soit plus du double des taux dont bénéficie l'Allemagne) ; la Bourse de Milan a chuté à son niveau le plus bas depuis plus de deux ans.

Mercredi 3 août, après des semaines de silence, M. Berlusconi s'est efforcé de calmer cette inquiétude. Devant les deux chambres du Parlement, il a une nouvelle fois martelé que les "fondamentaux économiques" du pays sont solides. Ce n'est pas faux, à trois énormes détails près.

Tout d'abord, si son déficit bugétaire reste maîtrisé, l'Italie traîne une dette colossale de près de 2 000 milliards d'euros, soit 120 % de son produit inérieur brut. Ensuite, et cela hypothèque évidemment sa capacité à rembourser, l'économie italienne est dangereusement stagnante, avec 0,8 % de croissance prévu en 2011, et ses perspectives restent atones.

Enfin, et surtout, la défiance des marchés se nourrit des doutes bien compréhensibles sur l'autorité politique et la capacité à agir de Silvio Berlusconi, de son gouvernement et de sa majorité. Au point que, en Italie et en Europe, on considère désormais que le "problème italien", c'est le "Cavaliere" lui-même.

A bientôt 75 ans, il n'est pas seulement discrédité par ses ahurissantes frasques sexuelles qui lui valent un procès pour incitation de mineure à la prostitution. Il n'est pas seulement rattrappé par d'autres procès pour fraude et corruption, comme celui qui a condamné, le 9 juillet, son groupe Fininvest à une amende de 560 millions d'euros.

Il est aujourd'hui gravement affaibli par les cuisantes défaites électorales qu'il a enregistrées fin mai aux municipales et à la mi-juin lors du vote sur trois référendums législatifs. A la tête d'une majorité brinquebalante et d'un gouvernement divisé, M. Berlusconi ne paraît plus en mesure de répondre efficacement à la défiance des opérateurs financiers. En témoigne l'absence de toute proposition vigoureuse dans son discours, pourtant très attendu, du 3 août.

Le "Cavaliere" semble consacrer son énergie à tenir jusqu'à la fin de son mandat en 2013, sans se soucier du risque qu'il fait courir à l'Europe. Car il est probable que les marchés n'auront pas à son égard la patience des Italiens.

Article paru dans l'édition du 05.08.11 - Le MondeInserisci link

mercoledì 3 agosto 2011

Merkley??? Ovvero, l'irriverenza che diventa arte










Merkley???, si scritto proprio così, è un artista californiano, ex predicatore mormone e da quando affermò che " stiano lontani da me tutti quelli che parlano di Dio" iniziò a dedicarsi alla fotografia.
L'irriverenza è ben evidente in tutte le sue opere, irriverente verso la high class, le pop star e tutto lo star system hollywodiano in genere.
Non è un bacchettone, non giudica, ma le sue fotografie dicono molto su quello che è il sistema dei consumi americano, specialmente del mondo dello spettacolo.
Anarchico fino al midollo e poco incline alla mediazione possiede, per me, una tecnica bellissima sia nella fotografia che nell'uso magistrale di Photoshop tanto da chiamarlo surrealista della digital art.
La sua arte è underground, sporca, grezza, ma il tutto, da un punto di vista artistico, da un senso di opera compiuta, ben fatta, parlante.









Fotografie lussuriose, dissolute, viziose, disordinate, ma inquadrate con una maestria molto gradevole e con colori vivi e forti, proprio come il mondo della sua Frangayfrag ( San Francisco) è.
Alla ribalta da pochi anni, si è fatto conoscere inizialmente in internet per poi farsi strada nelle più grandi gallerie americane. Alcune sue opere sono usate da illustratori di copertine di album musicali.

Lorenzo