venerdì 19 agosto 2011

Il mare di Nervi



Oggi il mare della Liguria sta trasmettendo il suo respiro che sa di salsedine, profumando l'aria e infondendo tranquillità a chi volge lo sguardo verso di esso.

Questo mare mi sta penetrando attraverso i pori della pelle, ne sento la sua voce e ne vedo i suoi flutti, questo armonico movimento continuo come le parole di un libro in fase di scrittura.

Mi sento in perfetto accordo con questa opulenza della natura, tanto che sto sopportando la canicola di questi giorni, io che sono abituato al freddo, dove mi sento più a mio agio.

Il fragore delle onde che frangono sugli scogli di Nervi è come il battito del mio sangue, il mio cuore sembra sincronizzato con il movimento della marea e, ancora una volta, è la Luna a dominare i grandi movimenti terrestri.

Uomo libero, amerai per sempre il mare!

Questa frase di Baudelaire è come un ritornello nella mia mente, ma il mio pensiero non è rivolto verso di me, io sono libero, quel tanto che basta da sentirsi in pace, ma penso a chi non si è mai sentito in questa condizione.

Il mare si mostra in tuta la sua interezza, lo sguardo è libero, mi sento libero, sto facendo del male a qualcuno in questa condizione? Credo proprio di no, anzi.

E allora perchè uno o una che scrive, che si racconta, che ha il coraggio di mettersi in mostra non deve sentirsi altrettanto? La risposta me la sta dando il mare, adesso, mentre scrivo e lo guardo:

Ci sono gli scogli che frenano anche la potenza delle onde.

Gli scogli sono irremovibili, testardi, senza cuore. mai nessuno si ha provato passione per una pietra e frenano ogni cosa, dal vento libero di spaziare alle onde di questo mare e, a volte, fanno anche da barriera alle parole sussurrate o urlate.

E allora sono arrivato a questa conclusione: chi ha il coraggio di scrivere nonostante tutto, chi si ritaglia uno spazio tutto suo per poter lasciare la strada alla naturale voglia di espandersi, non fa del male a nessuno, MAI.

Forse è invece sinonimo di crescita interiore.



Lorenzo



8 commenti:

  1. E' tutto vero quello che scrivi. Solo che per me occorre trovare angoli di costa deserti o per lo meno tranquilli: quasi impossibile in queste settimane dalle mie parti! Buone Vacanze!

    RispondiElimina
  2. Questo blog ha un'aria più luminosa, meno lugubre, mi piace come lo hai rinnovato.
    E' uno scritto molto bello, un inno al mare e a tutto quello che può far pensare quando si è di fronte a lui.
    Doriana

    RispondiElimina
  3. Dici bene : ANZI.
    Comunicare parole e pensieri è prerogativa dell'essere umano e si dovrebbe abbondare in questa attività,per il bene di tutti.
    La voce del mare ce lo insegna,mugghiosa o placida che sia.
    Cristiana

    RispondiElimina
  4. Gli scogli non frenano il mare, sono la sfida alla sua potenza, o in questo caso alla sua libertà. Il mare non li teme, li affronta, li supera. Essi sono sempre immobili, statici nel tempo, e prigionieri nello stesso spazio dal quale possono solo guardare la libertà che accetta la sfida e li sovrasta, viva e decisa. E' possibile che Baudelaire abbia pronunciato la sua frase osservando il mare così come hai fatto Tu.

    RispondiElimina
  5. E' vero. Adriano le vacanze non le stavo facendo a Nervi, ero lì per lavoro e mi sono concesso la pausa pranzo in riva al mare:)
    Lorenzo

    RispondiElimina
  6. Magasi si abbondasse nel comunicare senza secondi fini Cristiana!!!!!
    Grazie del commento e buona giornata
    Lorenzo

    RispondiElimina
  7. Il mare non li teme, è verissimo, e menomale. ma quegli scogli ci sono. Comunque era un paragone con il mio essere.
    Grazie del commento girl:))))
    Lorenzo

    RispondiElimina