lunedì 29 aprile 2013

Quando i giornalisti sono facce di merda


Indignazione per l'intervista Tv al figlio undicenne di Luigi Preiti. Ira di web e Telefono Azzurro. Ordine giornalisti: fascicolo disciplinare. L'uomo in carcere: «Non potevo più mantenere mio figlio».
Intervista-choc a figlio Preiti:
«Vuoi sempre bene al papà?»


Il presidente dell`Ordine nazionale dei giornalisti, Enzo Iacopino, ha chiesto a tutti gli Ordini regionali, «nell`esercizio del loro autonomo potere di vigilanza, di aprire fascicoli disciplinari a carico di quanti, a qualunque titolo, abbiano sollecitato, promosso, realizzato e trasmesso l`intervista al figlio di 11 anni di Luigi Preiti, responsabile dell`azione criminale compiuta ieri, domenica, davanti a palazzo Chigi».

L'intervista, apparsa oggi in televisione in più di una rete, ha suscitato indignazione. Nonostante la madre del minore avesse dato il suo consenso, l'intervista potrebbe violare la Carta di Treviso, documento deontologico a tutela dei minorenni coinvolti in fatti di cronaca. I cronisti hanno scambiato alcune parole con il ragazzino fuori dalla sua casa di Predosa, in provincia di Alessandria. Sul padre, il minorenne, tra le altre cose, ha detto: «Ha sbagliato, ma gli vogliamo tutti bene».

Telefono Azzurro ha assistito «con incredulità e un senso d'impotenza» al servizio. Più di 20 anni fa e precisamente il 5 ottobre 1990 è stata firmata dalla Federazione Nazionale della Stampa, dall'Ordine dei giornalisti e da Telefono Azzurro stesso, la 'Carta di Treviso', un'intesa aggiornata nel corso degli anni che contiene una serie di norme che regolano la tutela dei minori nell'attività giornalistica e che trae ispirazione dai valori della nostra Carta costituzionale e dalla Convenzione dell'Onu sui diritti dei bambini ratificata dall'Italia e divenuta legge di Stato n. 176 del 27 maggio 1991. È il primo documento di autoregolamentazione deontologica, steso con il supporto di Telefono Azzurro, che impegna di fatto i giornalisti a norme e comportamenti eticamente corretti nei confronti dei minori.


Fonte

Lorenzo

Il riscatto dei servi



Certo che è un bel punto di osservazione facebook sulla natura e cultura di noi italiani, meglio del treno direi, in genere vista la natura del mio lavoro, punto privilegiato di ascolto e di osservazionedel nostro cinismo e mancanza di senso civico.
Mi riferisco a certe pagine dove oggi si inneggia allo sparatore o come giustificazione del fatto che.. " tanto voleva sparare ai politici", quindi vittima di questo sistema sistema.
Nulla di più errato, sia per il fatto che questo tizio si è sempre speso  lo stipendio  con le slot machine, ormai nuova fonte di reddito per i bar, allontanato da moglie e figlio proprio per questa malattia.
ora io credo che sia stato si un caso individluale da curare, quale vittima del gioco, ma siamo su un livello medico-psicologico, oppure possiamo condire il tutto con le tentazioni delle società moderne o qualcun'altro metterci il diavolo tentatore. Ma nulla di tutto questo ha a che fare con il politico o le colpe di questo governo.
C'è un punto su cui vorrei soffermarmi, ed è il valore della vita altrui nella ormai nostra società.
La vita degli altri, dove per gli altri intendo tutto ciò che " è fuori da me" diventa oggi valore di scambio, una sorta di dote che uno ha ma che viene a trovarsi in bilico al primo scontro. Di qualsiasi natura lo scontro sia.
Fa parte, anzi, è tornato a far parte, questo modus di parlare della vita degli altri con il cinismo tipico che ci contraddistingue:
" l'atto deliquenziale mi ha portato riscatto, vendetta, mentre me ne sto qui seduto al computer, quindi è giusto o giustificabile"
Invece,che questo tragico imbecille balbetti al magistrato che voleva colpire "i politici" rende ancora più tragica e inqualificabile la sua azione., e più tragico ancora è il fatto che molti giornalisti  abbiano scritto in forma da far risultare che il colpire un politico è una attenuante.

L'Italia, ancora una volta, dimostra che è fascista per natura, nell'animo, nella pancia, nei discorsi di tutti i giorni e non ha nulla a che fare col razzismo che nel nostro caso nasce dalla mancata predisposizione culturale nell'accettare " l'altro".
Qui siamo in presenza di un qualcosa di differente, nel disprezzo della vita altrui, nell'egoismo individuale e culturale e nel peggior giustificazionismo di stampo pre-hitleriano e pre fascista.
Il gesto violento del singolo usato come riscatto sociale contro una categoria ormai disprezzata, significa soltanto che siamo nel pieno abbandono culturale (per ora solo culturale) delle regole democratiche, a scapito della vigliaccheria più bieca e del cinismo di chi ha sempre fatto il servo.

Lorenzo

mercoledì 24 aprile 2013

25 Aprile




"Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra costituzione"

Piero Calamandrei

domenica 21 aprile 2013

La fierezza di esserci stato



Una delle mie prime esperienze di attività politica fu nel 1975 ( avevo 16 anni) in occasione di un comizio dell'allora Partito Radicale. Avevo simpatie per quel partito, mai militato però, perchè parlava di libertà, di emancipazione e spesso citavano filosofi quali Sarte, Glucksmann, Lyotard ecc..
In poche parole non il Partito Radicale dei Capezzone ma quello di Adelaide Aglietta, Spadaccia e, perchè no, un Pannella trascinatore.
Organizzarono un comizio in occasione delle elezioni regionale del 1975 per promuovere la candidatura di Emma Bonino. Intervenne uno strepitoso Spadaccia che stette bene attento, anche per ideologia a lui vicina, a non offendere le coscienze del PCI, al contrario invece di Pannella.
Finiti gli interventi presentarono un musicista sperimentale, così dissero, all'avanguardia e si raccomandarono di applaudirlo, nonostante la sua musica fosse difficile.
Arrivò un giovane magrissimo, nero come il cuoio e capelli ricci, accompagnato da un ometto un po' anziano con un tamburo e due bacchette.
Erano Battiato e Giusto Pio. Il primo lo riconobbi quasi subito, io appassionato di musica elettronica e avanguardia (non solo) feci un salto di gioia. Mi avvicinai mentre suonava, lo vidi quasi in trance mentre cantava una nenia al microfono suonando il suo Moog e Giusto Pio teneva un ritmo assordante e continuo. Notai pure gli oltimi tasti della tastiera rotti.
Mentre stavo fermo con lo sguardo su quella tastiera, Battiato fini il pezzo e mi disse, "mi spiace ci vogliono i soldi per cambiarla" quasi in tono di scusa. rimasi colpito del suo sorriso, di persona pulita e onesta, limpida.
Finito il concerto, Spadaccia disse a noi presenti: raccogliamo quello che avete in tasca come rimborso delle spese e per pagare loro il biglietto del treno per il ritorno. Pare strano oggi sentire una storia simile ma i divi della musica e dell'arte hanno sempre delle storie iniziali da raccontare che sono fatte di gesti semplici.
Non so, ho nostalgia non di quei tempi passati, ma di quella semplicità, quella immediatezza delle parole e degli sguardi, quella richiesta di aiuto pur non intaccando la fierezza di ognuno.
Era la fierezza di esserci, di essere lì quella sera sotto quel cielo stellato che poi Kant mi fece apprezzare sempre di più.

Lorenzo

sabato 20 aprile 2013

Un paese sempre più provinciale




Inizio pensare che sia tutto così provinciale, così ridicolo. Non mi riferisco alle istituzioni, ma alle persone che ne fanno parte.
Soprattutto in questi giorni, ma il tutto è iniziato con la fine del governo Berlusconi, forse il più ridicolo della nostra storia, si è capito come manchino non i  partiti  europeisti, quelli ne abbiamo in abbondanza, ma i partiti europei, ancorati ai grandi ideali della nostra Europa. Marini fa parte di questo provincialismo e la gente incomincia averne abbastanza.
Non abbiamo un partito socialista che possa chiamarsi tale, anzi, proprio non ce l'abbiamo. Quindi il distacco ormai generazionale con i grandi partiti riformisti è ormai quasi incolmabile. Le dinamiche sociali europee, il capitalismo, il sistema bancario, non è più analizzabile politicamente qui da noi perchè non abbiamo un punto di riferimento, una base da cui partire.
Mancano anche un serio partito che si rifaccia agli ideali cristiano europei, o un serio partito di destra con cui confrontare la propria visione di società e le varie etiche. Manca soprattutto il laicismo associato alle istituzioni, un partito può essere cattolico, una istituzione no.
Leggere le dinamiche della società francese in un ottica socialista è molto più semplice che leggere quelle italiane sotto l'ottica del PD, o peggio del PdL o Lega Nord. Non esistono etiche comuni, fini comuni, non esistono progetti di grande respiro e la sinistra non ha una storia su cui ogni tanto fermarsi a meditare.
Oggi chi è di sinistra a chi può rifarsi con i suoi discorsi? Quali possono essere i suoi punti di riferimento per fare una seria analisi storica degli eventi?
Ci aggrappiamo a uomini ormai scomparsi ma non a idee, facebook ne è esempio e memoria.

Lorenzo

domenica 14 aprile 2013

Sull'ILVA di Taranto



Non approvo, con concepisco, è fuori dalla mia logica civile.
Non concepisco che i cittadini di Taranto si siano "assentati" dall' appuntamento referendario che interessa la loro città, la loro salute, il loro lavoro.
Ho appositamente messo salute e lavoro perchè il voto avrebbe potuto essere da una parte o dall'altra, l'importante era votare, era partecipare.
Purtropo quando siamo realmente e doverosamente chiamati dalla DEMOCRAZIA a esprimerCI noi non ci siamo, noi italiani latitiamo. Preferiamo dire la nostra su una squadra di calcio, ohh lì si che non ci facciamo scappare l'opinione, oppure quando è ora di parlare a vanvera sui politici, sulla politica. Ma quando la politica siamo noi, noi in prima persona, noi che determiniamo, dando solo due minuti del nostro "prezioso tempo" tolto alla banale quotidianità, le sorti della nostra comunità ecco che siamo assenti, non ci siamo.
13% l'affluenza alle urne a Taranto per decidere se chiudere l'acciaieria.
Come vedete non parlo di come sarebbe stato un possibile esito, se sia giusto chiudere l'Italsider, non mi interessa in questo momento. Non mi interessa anche perchè lasciamo ad altri decidere e quindi decidano loro e taciamo per cortesia d'ora in poi
Ci sono momenti nella vita in cui è importante ESSER-CI, perchè esserci significa esistere, esistere là in quel momento, in quel posto con tutto me stesso. Non per poter dire io ero là, ma io là sono esistito.

Lorenzo

Le ragioni dei cattolici



Questa volta tocco un argomento molto delicato ma di cui nessuno ne vuole parlare ,tranne quando si vogliono alzare delle barricate e quindi non risolvere il problema.

Parlando di me premetto che non sono un cattolico praticante,molto poco credente( rifiuto il termine "Fede in Dio") e in ogni caso la politica non deve avere nulla a che fare con la religione.

Ma qui non si parlerà delle ragioni dei credenti o dei religiosi, ma delle ragioni dei cattolici che fanno politica.
Per parlare di questo farò riferimento ad uno dei filosofi contemporanei a me più cari e più stimati del nostro secolo (anche del precedente visto che ha 80 anni!) J.Habermas.

Egli afferma che è un dovere ,da parte della politica laica ascoltare le ragioni dei cattolici traducendone i contenuti in termini laici ovviamente.Tradurre in termini laici le ‘intuizioni’ e le ‘ragioni’ che il cittadino religioso sa esprimere solo in termini comprensivi della sua esperienza di fede.

Il problema si ripresenta infatti sotto l'aspetto del linguaggio.Il cittadino senza fede religiosa è tenuto a riconoscere un ‘potenziale di verità alle immagini religiose del mondo’”.

Non nego che un problema ci sia e che la fede, ogni tipo di fede, non solo in Dio, ma anche nell’onnipotenza conoscitiva dei numeri e delle scienze naturali, ponga dei problemi.

La fede nella ricerca scientifica senza limiti, e illimitatamente applicabile, configura un pensiero e una prassi sottratti al giudizio razionale, giudicante cioè non solo l’adeguatezza dei mezzi ma anche l’accettabilità dei fini, il dove si vuole arrivare Esistono vari tipi di fedi e di dogmatismi.

Gli stessi cittadini laici, in altri termini, dovrebbero aver interesse a confrontare forma e contenuto delle proprie convinzioni con il “potenziale di verità” racchiuso nel linguaggio religioso: anche se questo linguaggio non è immediatamente e facilmente traducibile nel linguaggio della razionalità atea e in quello delle costituzioni liberal-democratiche o delle social-democrazie avanzate.

Ovviamente il problema si presenta in Italia,la cultura e la politica cattolica ha dominato per 50 anni con risultati molto ambigui. Non tenere conto di questi 50 ,però, sarebbe un grave errore e provocherebbe ulteriori divisioni in un paese che di barriere e barricate ne è un po' stanco.

Lorenzo

lunedì 8 aprile 2013

Chi era Margaret Thatcher






Ce lo racconta il regista inglese Ken Loach chi era Margaret Thatcher, scomparsa oggi ed ex primo ministro inglese. Un "elogio" che condivido:

"Margaret Thatcher è stata il primo ministro più controverso e distruttivo dei tempi moderni. La disoccupazione di massa, la chiusura di fabbriche, le comunità distrutte: questa è la sua eredità. Era una combattente e il suo nemico era la classe operaia inglese. Le sue vittorie sono state aiutate dai capi politici corrotti del Partito laburista e di molti sindacati. Se la Thatcher era la suonatrice di organetto, Blair era la scimmia. Voglio inoltre ricordare l'amicizia tra il dittatore cileno Augusto Pinochet e la Thatcher, la quale ha chiamato Nelson Mandela «terrorista». Come dovremmo onorarla, dunque? Privatizziamo il suo funerale. Lo mettiamo sul mercato e accettiamo l'offerta più economica. È quello che avrebbe voluto."


Lorenzo

domenica 7 aprile 2013

Il peggio della fotografia italiana

Carina questa pagina facebook dove vengono raccolte le peggio foto di tutto il panorama italiano ( in particolar modo quelle di matrimonio oppure book pubblicitari)  e anche europeo.
Questa è una serie fra quelle a mio giudizio più pacchiane, orribili. Ho tralasciato le pseudo foto di nudo o " sexy" a cui  lascio immaginare invece quale potrebbe essere il risultato.


Lorenzo






















venerdì 5 aprile 2013

Be stupid, be different



Quando uno dice: "Se PD e Pdl fanno l'inciucio la gente prenderà i bastoni" ed escluse l'unica alternativa possibile, cioè un'intesa PD e M5S o è completamente in malafede (e ne sono assolutamente convinto) o è un imbecille in malafede (ed è una certezza)...

Lorenzo

Pericoloso dilettantismo



                                                        BALLE A 5 STELLE



5 Stelle: "Possiamo fare anche senza governo. In Belgio sono stati anni senza un governo."

Sì bravi, ma il Belgio è una monarchia il cui potere esecutivo di governo spetta al Re.

5 Stelle: "I partiti stanno bloccando la formazione delle commissioni parlamentari."

Sì bravi, ma senza governo non si possono formare le commissioni parlamentari perchè bisogna decidere quali dare al Governo e quali alle opposizioni.

5 Stelle: "Possiamo fare senza governo e intanto iniziare a fare le leggi."

Sì bravi, ma secondo la Costituzione Italiana le leggi devono essere controfirmate dal Presidente della Repubblica e dal Presidente del Consiglio. Uno è alla scadenza del mandato l'altro è politicamente morto. Poi quali leggi che su oltre 250 depositate in Parlamento voi ne avete proposta solo una perchè non sapete come scriverle?

Quando sono uniti  dilettantismo e arroganza il mio pensiero va sempre alle pre-dittature. C'è poco da fare

Lorenzo

mercoledì 3 aprile 2013

Ho smesso di fumare



 
Non mi era mai capitato, ma stavolta spudoratamente copio l'idea di un blogger che seguo e pure io scrivo un post dove annuncio che finalmente, da un anno ormai, ho smesso di fumare.
E anche io allora faccio l'elenco delle marche di sigarette che ho fumato da quando iniziai, tralascio le ghinate che ho fatto quando mi trovavo senza sigarette. Ma si, una ve la dico giusto per capire di che si tratta: mi è capitato qualche sera di raccattare le cicche nel portacenere e riaccenderle per fare qualche " tiro". E' la disperazione del fumatore incallito come io ero. Forse anche per questo ho deciso di smettere.

Tutto quello che ho messo nei miei polmoni:

1) Colombo col filtro ( la prima bionda non si scorda mai)
2) MS
3) MS blu
4) Alfa senza filtro ( quando finivo le mie le prendevo a mio padre)
5) Peer ( l'evoluzione della specie... a 17 anni)
6) Winston ( da una famosa frase di The lamb Lies Down on Broadway dei Genesis " Smiling at the        majorettes smoking Winston cigarettes....")
7) Gitanes senza filtro il periodo esistenzialista francese
8) Gitanes COL filtro.... esistenzialismo verso la fine
9) ROY  ( ma che fine hanno fatto?)
10) Astor ( le sigarette che fumava una mia fidanzata, ogni tanto ne scroccavo una)
11) Gala ( Le sigarette che fumava una mia fidanzata, ogni tanto ne scroccavo una)
12) Muratti bianche ( Le sigarette che fumava una mia fidanzata....che poi ho sposato)
13) MERIT  il mio unico vero amore, la vera sigaretta per me
14) Marlboro Light  Il mio unico amore di sigaretta mi tradì, in quanto le Merit cambiarono gusto.
15) Pall Mall rosse senza filtro.. le sigarette del mio ex suocero
16) Pall Mall azzurre col filtro, quando le Marlboro iniziarono a diventare troppo care... e io fumavo troppo.
17) La pipa
18) Le sigarette fatte a mano
19) Camel... tutte le qualità
20) Lucky Strike
21)  VITTORIA.... nel senso che ho smesso di "fumarmi addosso".


Lorenzo


PS: Il post da cui ho preso l'idea: Smettere di Fumare

martedì 2 aprile 2013

Sono già 20 anni che è scomparso Frank Zappa




"A tutti i fichetti del mondo e a quelli carini voglio dire una cosa: ci sono più brutti figli di puttana come noi che persone come voi."
Frank Zappa