martedì 30 marzo 2010

Io inizio da qui




E dopo la rabbia, lo sfogo e l'impusività del rifiuto di vedere un risultato elettorale, si torna alla ragione e alla politica, in futuro nuovamente condita con un pò di filosofia.
Bene, inizio con un post che deriva dai pensieri di ieri sera, dopo la debacle della sinistra a cui orgogliosamente ho sempre sostenuto di appartenere.
Le ragioni sono tante come tante sono le ragioni che mi impongono di continuare a esporre i miei pensieri che spero continuino a creare dibattito e riflessione.
Oggi narro la storia di una persona speciale, una di quelle persone che quando pensi alla loro vita tutto il resto sembra facile e ti viene pure vergogna quando ci si lamenta.
Mio zio.
Alessandrino di nascita, madre piemontese padre veneto, ultimo fratello di tre figli.
Da piccolo si prende la poliomelite, malattia molto diffusa allora in quanto non esisteva il vaccino, ma è sopravvissuto rimanendo però praticamente paralizzato per metà corpo, tutta la parte destra.
Una volontà e tenacia di ferro, mai fermo di fronte alle difficoltà, e di difficoltà ne ha avute tante, di tutti tipi.
Da ragazzo imparò a nuotare dopo una scommessa, imparò nel fiume Bormida, con un braccio e una gamba attraversò il fiume. Uno sforzo incredibile per lui ma ce la fece.
Picchiato insieme alla sua famiglia dai fascisti perchè il padre, socialista, rifiutò la tessera del partito fascista, quindi licenziato dalle ferrovie, continuò a fare politica clandestina nelle fila appunto del PSI.
Ritenuti, il padre, e i suoi fratelli, pericolosi per l'ordine pubblico, erano costreti a stare in casa con un carabiniere alla porta ad ogni manifestazione cittadina o nazionale, una umiliazione per gente onesta quali erano.
Non fece il militare per ovvie ragioni, ma fin dall'inizio della nascita del movimento partigiano aderì e li seguì sulle montagne del Piemonte.
Le marce per lui erano una doppia fatica, all'inizio non lo volevano, ma lui dimostrò di essere sempre all'altezza, anzi, negli scontri a fuoco la sua bravura nello sparare era superiore agli altri.
Divenne capo di una compagnia, partecipò agli attacchi contro i tedeschi nelle valli alessandrine dell'appennino, ai sabotaggi, agli attenatti dinamitardi contro i fortini delle munizioni.
Nel giorno della liberazione lo nominarono comandante partigiano di Alessandria e a capo del CLN locale amministrò le prime settimane Alessandria, in attesa del 25 Aprile.
Quando ero ragazzo rimanevo ammutolito nel sentire raccontare le sue vicende. Spesso minimizzate da lui stesso, ma molte volte, persone intorno a lui, testimoniavano il suo valore.
Ho imparatto anche da lui, come da mio padre, cosa sia la modestia.
Ho imparato tante cose da quei racconti, per prima cosa il rispetto per chi mi ha permesso di vivere libero e il rispetto per chi morì.
Ho imparato che non bisogna vergognarsi quando ci si commuove, perchè la bontà non va mai trattenuta.
Ho imparato la forza delle proprie convinzioni, che non bisogna cedere mai quando si è nel giusto.
Lui è ancora vivo, ha 86 anni, abbastanza arzillo, ma quello che più affascina è quello sguardo fiero e sicuro. Non incute timore, anzi, ma quegli occhi ti infondono forza e coraggio e ti dicono
" se ce lo fatta io ce la potete fare anche voi".

Aggiungo un piccolo aneddoto giusto per dimostrare che carattere aveva:
Non volevano dargli la patente, lui allora fece fare una interrogazione parlamentare e il ministro di allora gliela fece avere. Una delle prime patenti poi chiamamate F.
Allora andò in Olanda, si comprò una delle prime macchine con guida speciale sulla destra e ha sempre guidato fino a pochi anni fa.
La risposta del ministro del 1955 è in internet come testimonianza delle sue battaglie anche civili.
Lorenzo

lunedì 29 marzo 2010

Maiali!!!!




Vivo in una nazione di porci e maiali.
I porci sono gli unici animali che vivono e mangiano le loro feci, noi siamo un popolo che ci piace stare nella merda, più ce ne fanno mangiare e più ci vogliamo stare.
Italiani maiali, perchè abbiamo premiato la chiesa che con i loro porci vestiti di nero rovinano i nostri figli e i loro amici.
Italiani maiali perchè ci sollazziamo delle tette e dei culi delle ragazzine in TV.
Porci, perchè sappiamo farci solo i porci comodi.
Porci ignoranti perchè parliamo ( a sproposito) solo di calcio, di figa, di conoscenze altolocate.
Maiali subdoli perchè ci pieghiamo ai potenti strappandoci pure i pantaloni nel culo, e poi picchiamo, mordiamo e facciamo del male ai più deboli.
Suini da 4 soldi, senza lavoro, senza una lira, poveracci ma laccati, ben vestiti, profumati, pieni di debiti ma con l'auto nuova.
Verri e scrofe che viviano entro il recinto delle Alpi, prigionieri del mare perchè non sappiamo guardare oltre l'orizzonte.
Ignoranti e cafoni, maleducati e strafottenti.
Coglioni di suino, che ci facciamo prendere per il culo da tutto il mondo senza uno scatto d'orgoglio.
Sozzoni, siamo sporchi dentro e fuori, buttiamo la monnezza per le strade, le cartacce in giro, le bottiglie rotte per strada e quando è ora di votare diventiamo conigli.
Viziosi, degenerati, meschini, vermi, abbiamo infangato l'italia repubblicana, abbiamo infangato la bandiera perchè dando il voto alla lega abbiamo anche noi, come loro, bruciato il tricolore.
La mia regione, dove l'Italia è nata, dove morirono persone per il tricolore, dove sono morti migliaia di partigiani per dare a noi l'Italia e migliorarla l'abbiamo venduta ai suoi nemici.
Italiani, non avrete più il mio rispetto.

Lorenzo, un italiano onesto ma ormai da troppo tempo in minoranza.

PS:
Se qualcuno si sentisse offeso perchè elettore della parte vincente beh sappiatelo, HO MESSO IL POST PROPRIO PER QUESTO.

Stanno boicottando blogger???

Non so voi ma a me i commenti spariscono e ritornano. Non riesco vedere le foto in certi blog.
Non riesco caricare foto.
Non riesco cancellare commenti.
C'è un blog da dove non si vede più nemmeno una foto.
Sicuramente un problema al server......ma la coincidenza è strana.
In questo post mi da foto caricata ma non appare
Lorenzo

Ore 17



E' troppo presto per dire qualcosa ma sto seguendo l'andamento in diretta.
Il tutto non promette nulla di buono.
Dalle prime proiezioni rimane tutto così come è. Nelle regioni già di destra hanno largamente mantenuto il vantaggio. In Piemonte le proiezioni danno perdente la Bresso.
Dopo tutto quello che è successo in questi anni al governo se le cose andranno come è proiettato vomiterò tutta la mia rabbia verso il popolo italiano in un post.

domenica 28 marzo 2010

Indulgentia



Quello che mi ha più impressionato, oltre ai fatti in sè, è stata la reazione della chiesa di fronte ai casi di pedofilia conclamati e dimostrati.
Ad essere sincero mi è bastato sentire le parole di testimonianza e leggere negli occhi di quei sordomuti presenti nella trasmissione " Mi Manda Rai 3" per farmi capire la sofferenza e la veridicità dei comportamenti criminali di quei preti coinvolti. Ma rimaniamo ai fatti.
La chiesa mostra fastidio e attacca volgarmente chi la critica e chi la accusa. Prova di questi minuti sono due notizie apparse ora su televideo, oggi 28 Marzo ore 11,30. Una notizia parla della autorizzazione da parte di due corti federali degli USA che autorizzano la possibilità di indire azioni legali contro la chiesa. L'altra è che la chiesa ha fatto ricorso alla corte suprema, ritenendo le curie, le chiese, gli istituti clericali uno stato estero!!!!
Significa che, se fosse in Italia, un procuratore indaga contro un prete pedofilo e la chiesa fa ricorso in Cassazione contro le indagini in quanto non successe in Italia.
Ma è questa la chiesa dell'amore??? Io la chiamerei la chiesa dell'insabbiamento.
Ma è la sua difesa che mi fa di più imbestialire, gli argomenti addotti e, soprattutto, la non presa in considerazione del tipo di reato e delle vittime.
Tandi delitti contro l'infanzia sono stati e, forse continuano a esserlo, perpetrati da veri e propri ORCHI negli orfanotrofi e nelle istituzioni religiose.
Nei casi di stupro il comportamento delle autorità religiose ( compresi gli altissimi livelli) è identico dappertutto. I colpevoli vengono coperti, spesso allontanandoli dai luoghi dove hanno consumato i reati.
Esemplare il caso di Agrigento in cui Il Vescovo ha avuto l'arroganza di instaurare una causa per risarcimento danni alla "immagine" della Chiesa dopo la denunzia del giovane abusato in seminario per anni da un prete che, dopo di lui, allontanato, ha continuato a molestare ed abusare dei bambini.
Insomma la reazione della Gerarchia è del tutto simile a quella di Berlusconi di fronte a chi gli contesta i reati e gli abusi di potere. Parla di complotti e di menzogne. L'ultima paranoia dall'apparato massmediatico clericale è quella di un complotto che "non a caso" nasce in America e trova nel NYT il suo strumento. Ma quale sarebbero i poteri forti che si muovono? In ogni caso, la verità non sembra interessare. Non si smentiscono i fatti, le migliaia e migliaia di vittime, ma ci si offende con i giornali che ne parlano. Si vorrebbe che una coltre di silenzio continuasse a coprire il martirio di bambini, un martirio che dura da secoli, conosciuto da sempre e da sempre tollerato dai Papi che bruciavano le streghe e gli eretici nei roghi ma non hanno mai condannato un membro pedofilo della Chiesa.
Non esiste un solo caso di pedofilia scoperto e denunziato all'interno della istituzione. Non c'è un solo vescovo che possa dire di avere scoperto e denunziato alla Magistratura un sacerdote della sua diocesi. Tutti i casi conosciuti vengono fuori faticosamente, spesso dopo decenni, sempre per iniziativa delle vittime o dei loro familiari oppure fortuitamente.

Questo la dice lunga sul futuro della pedofilia nella Chiesa. La lettera del Papa agli irlandesi è acqua fresca, un sotterfugio imposto dalle circostanze, un tentativo di cavarsela con un po' di penitenza.....e di tanta indulgenza.

giovedì 25 marzo 2010

DUX





l'OFFESA DI BERLUSCONI ALLA ATTUALE PRESIDENTE DELLA REGIONE PIEMONTE.
...E loro applaudono.
VERGOGNATEVI!!!!
Ecco come si comportano i fascisti. Se non sapevamo cosa hanno subito i nostri nonni eccone un esempio. Offese e umiliazioni da tutte le parti e specialmente contro le donne.
.

La mano sinistra delle tenebre


Prendo spunto da un commento che ho messo in un blog nel quale ho riportato l'incipit di questo libro per parlarne in modo più approfondito.
Ursula Le Guin è una scrittrice di fantascienza, anarchica e femminista, come le piace definirsi, che vive attualmente negli USA a Portland, Oregon.
I temi a lei prediletti sono le donne, il pacifismo, l'utopia, scritti in modo magistrale tramite i suoi romanzi fantascientifici ma con uno sfondo sociale ben preciso, ambientati in pianeti estremamente credibili dove si vivono le tematiche della nostra società oppure dove si pongono interrogativi a volte inquetanti a volte politici ma che fanno parte di quell'universo umano troppo spesso trascurato.
Etica, politica, sguardo interiore, dilemmi, interrogativi sul senso della vita e della sessualità sono i temi maggiormente trattati, scritti con una perizia tecnica e socio-antropologica di alto livello.
Già dalle prime pagine, e spesso con poche righe, la Le Guin fa entrare il lettore subito nel mondo da lei descritto dove le persone sono protagoniste assolute dei suoi romanzi.
Poche descrizioni ambientali, non si perde nei particolari senza senso, ma quando lo fa è per creare immagini nel lettore, fotografie di quel mondo, fotografie delle persone.

La mano sinistra delle tenebre è per me il romanzo migliore, senza nulla togliere a tutti gli altri, sempre di alto livello.
Dalle prime pagine del libro la sensazione subitanea è sempre la stessa:" questa sa scrivere davvero!".
Questa capacità si può probabilmente riassumere in una parola: talento. E per ora mi riferisco solamente alle doti narrative, l'aspetto più prettamente "tecnico" della scrittura, la "forma". Ma non ci è voluto molto per capire che questo talento si estende anche alla "sostanza", in questo caso all'abilità nella ricostruzione della struttura sociale di un mondo immaginario, che qui raggiunge doti di realismo che raramente ho visto in un romanzo.

Trama:

Genly Ai è l'Inviato dell'Ecumene (la lega che riunisce i mondi abitati dall'uomo) su Gethen, un pianeta che sta attraversando un'era glaciale. I suoi abitanti sono ermafroditi, ed una volta al mese, durante il kemmer (il periodo dell'accoppiamento) essi subiscono una mutazione fisica, assumendo solo in tale periodo il ruolo di Uomo o Donna.
La missione di Genly Ai è quella di stabilire un primo contatto con gli abitanti del pianeta, e convincere i governi delle varie nazioni ad entrare a far parte dell'Ecumene. Il compito sarebbe già di per sè tutt'altro che semplice, ma Genly dovrà anche confrontarsi con una società completamente diversa, poichè non basata sulle relazioni fra i sessi. A rappresentare queste differenze è il suo complesso rapporto con il primo ministro della nazione di Karhide, Lord Estraven, l'altro protagonista della storia.

" Quando incontrate un getheniano non potete e non dovete fare ciò che un appartenente a una razza bisessuale compie naturalmente, e cioè porlo subito nel ruolo di Uomo o di Donna, adottando nello stesso tempo verso di lui un ruolo corrispondente, che dipende dalle vostre aspettative sulle interrelazioni conosciute o conoscibili, stereotipate o ipotizzate, tra persone dello stesso o dell'opposto sesso. Qui l'intero nostro schema dell'interrelazione socio-sessuale non esiste. Loro non possono giocare al nostro stesso gioco. Non si considerano, nè si vedono, l'uno con l'altro, come uomini e donne. Questo è quasi impossibile da far accettare alla nostra immaginazione. Qual è la prima domanda che facciamo, su un bambino appena nato?"

Tratto da una pagina del libro riguardante un rapporto informativo di Genly Ai

Un bel quesito filosofico non credete?
Lorenzo


mercoledì 24 marzo 2010

Elucubrazioni di un menestrello di provincia fra salti in padella soli che non si vogliono spegnere e molto altro ancora....




Mentre osservavo il mio blog, si ogni tanto mi osservo nella mia mente, ho giocato con gli elenchi dei blog preferiti sia miei che degli altri che seguo.
Si inizia con la compagnia delle lettere dove trovo analogie fra Che Guevara un trasloco e l'amore, beh anche io ho i miei pregi; andando sotto, in ordine, vediamo 4 salti in padella con un corrado augias guardingo e molto serio. Per forza, i miei occhi nella nebbia vedono la primavera in mezzo a nuvoloni che lasciano poco spazio alla fantasia, mentre di fantasia ce ne vuole per non immaginarsi quei due loschi figuri abbracciati.
E fra un buon rock di Dave Matthews e i vapori caldi di un bollito misto piemontese il viaggio mediatico continua più in basso.
La seconda tappa inizia con un politico molto serio, nulla da scherzarci sopra anche se parla di deliri.
Sul secondo blog non ci scherzo, la cosa è estremamente seria e il mio pensiero è sempre con questa madre che lotta per suo figlio.
Ma saltiamo verso Doriana dove addirittura implora il sole a non spegnersi, chissà cosa avrà visto; forse un blog dove ci pioveva sempre ed ora si parla di nebbia, beh lo dite a me?:))
Ideamia che si chiede se ci sia ancora speranza, io le faccio tanti auguri ma la vedo grigia.
Non la vede grigia ma viola Achab nella sua foresta, dove fra pozioni magiche, nuvole blu e streghe invecchiate riesce a stupirci con le sue storie, anche se la signora in rosso ne è estranea lanciando comunicato molto seri.
Di Pietro che lancia appelli al voto pulito, dimenticandosi forse della Campania, ma qui è un'altra storia, come un'altra storia è il blog dell'ideologia verde, interrogativo e propositivo come sempre.
Miryam, blogger sempre molto impegnata denuncia le liturgie politiche del capo del governo, come darle torto? Ma Riccardo preferisce ascoltare musica e in un mio commento riesco a collegare le stagioni con i Pink Floyd, i Tangerine Dream, la nascita di un bambino e l'uva, penso di averlo stravolto. Non ne è invece stravolta la mitica Felinità, con passi silenziosi e felpati riesce a parlarci di amore, di Caravaggio e dei suoi film preferiti nonostante una certa blogger entri sempre nel suo cinema facendo un casino bestiale. Ma è nuova, perdoniamola.
Si ritorna a Francy che dopo la sua pioggia e ora la sua nebbia si è messa a " rubare" i nostri post, e noi ne siamo entusiasti, la ringraziamo pure. E' proprio strano il nostro mondo!!!
Upupa fra sultani in piazza, interviste di persone che sembra arrivat ada Marte ci presenta una Italia vera, non quella finta della TV( Grazie davvero, tenendo conto che vivi in una regione ora con molti problemi, questa frase è seria).
Ma Amaranta sta facendo una verifica, fra un Re che non si sa se innamorato o no e spiritelli che ogni tanto escono dalla sua fantasia, forse sta verificando la posizione di Mahatma, mitico cavallo della terra sconfinata di Blogosfere, degno compagno di viaggio di una blogger unica.
Maremè che inizia con cari amici blogger, ma se ci clicchi non appare nulla; mentre appaiono belle foto di due sposi innamorati in perenne viaggio di nozze, almeno dal 1 Gennaio.
Elle di Laura, splendida fantasia blogghesca, si fa abbracciare dalla notte e ci fa sentire più tranquilli perchè ognuno pensa di essere strano nel fare certi pensieri prima di addormentarsi, mentre trovo sempre filosoficamente sostenibile assaggiare le ricette di Giulia dove alle prime battute di fa ragionare su Kant o Aristotele, ma alla fine ti trovi a tritare cipolle mentre ti chiedi dove cavolo trovo io il TOFU.
Non ti resta che arrivare nuovamente da Miryam, alla fine di questo viaggio e fantasticare con le sue poesie in un orizzonte sconfinato di sensi, pieno di colori, come il fiore che colsi nell'ultimo post che ho messo in biblioteca.

" Era una bella storia, peccato che nessuno la venga a sapere" disse Niceta a Pafnunzio: ma lui dall'alto della sua sapienza disse" non crederti l'unico autore di storie a questo mondo. Prima o poi qualcuno più bugiardo di Logos la racconterà"
Lorenzo

Senza titolo

Quasi sempre le parole hanno un senso, lo devono avere, che siano pensieri, esternazioni momentanee o grida di rabbia.Ma in questo caso, dopo i vostri commenti, non ha senso che io risponda con delle parole, semmai solo con i fatti.
Per ora me ne starò tranquillo a riflettere.
Ho messo la mia foto, fatta ora in ufficio con la cam del PC ( scusate il disordine), a dimostrare che dietro queste parole c'è una persona davvero commossa per quello che avete scritto.
Lorenzo

lunedì 22 marzo 2010

Il diniego collettivo





Stanley Cohen è un professore di sociologia presso la London School of Economic and Political Science. Egli ricorda un episodio di quando era ragazzino e viveva a Johannesburg insieme alla sua famiglia.
Una notte d'inverno mentre era al caldo sotto le sue coperte ,vide un negro dalla finestra al servizio della sua famiglia, fuori al freddo, con il bavero alzato tutto intirizzito.
La m
attina seguente chiese a sua madre il perchè di quello stato di cose, dove fosse la sua famiglia e se stesse patendo le medesime pene. La madre rispose " stai diventando troppo sensibile".
Dopo qualche anno, studente in Inghilterra alla facoltà di sociologia, riprese a domandarsi di quell'episodio, e si chiese:
Ma i miei genitori vedevano quello che vedevo io? Oppure vivevano in una dimensione diversa dalla mia con una percezione della realtà differente?
Con queste domande, e molte altre ancora, intraprese la via della ricerca sulla percezione della realtà, influenzata dai modelli culturali e sociali e chiamò questa bran
chia della sociologia" la Sociologia del Diniego".
Quale meccanismo induce la gente a negare come se non sapesse ciò che si sa? Non è questa forse la prima radice, e forse la più profonda, dell'immoralità collettiva? La stessa che fece dire, a chi risiedeva nelle vicinanze dei campi di con
centramento in Germania, che non sapevano nulla di quanto accadeva all'interno?
Per conservare se stesso il proprio IO rimuove, nega, nelle forme più svariate e ipocrite, l'esistenza di ciò che esiste e per giunta si conosce.
Questa forma di diniego ha ora, in Italia, una forma collettiva, presa da esempio dal capo del governo, il quale nega e anzi rigetta alla controparte, colpe prettamente della sua
persona.
Chi si comporta in questo modo vede nemici dappertutto, vede minata la sua figura, la sua integrità e, a volte, pure in buona fede. Un malato insomma.
Spesso, io penso, che il diniego collettivo assuma forme invisibili, direi perchè accettare da tutti ormai. Frasi del tipo :
meglio chiudere un occhio, guardare da un'altra parte, oppure peggio ancora sperare in un aiuto esterno per fare quello che può fare ognuno di noi quotidianamente.
Spesso decidiamo di non fare caso a certe informazioni, a volte non sappiamo nemmeno più se le accettiamo o le escludiamo.
Ma il più delle volte le assorbiamo rimanendone passivi, come le ultime uccisioni di raga
zzi nelle carceri o nelle caserme dei carabinieri. E più l'atto politico è cinico, calcolato ed evidente, il nostro diniego, quello che si muove tra consapevolezza e inconsapevolezza, è disastroso, perchè toglie ogni speranza a una possibile reazione e inversione del corso degli eventi.
Ci vollero 80 anni perchè il massacro di un milione e mezzo di armeni da parte dei turchi fosse riconosciuto dalla comunità internazionale, nonostante i fatti fossero minuziosamente riportati e documentati. Molti hanno sempre negato, i più erano convinti che non fosse mai successo.
Per la cronaca USA, Israele e ovviamente Turchia, continuano a non riconoscere il gen
ocidio.
Per ca
tturare Osama Bin laden gli americano hanno già ucciso 5000 afghani, un prezzo da pagare per la libertà hanno risposto.
Il linguaggio è un alleato formidabile al diniego : "
non è successo niente" " la crisi è nella mente della sinistra"" non sarebbe potuto accadere senza che lo sapessimo"" la colpa di tutto questo è dei magistrati", interpretando spesso sostantivi che significano violenza con sinonimi di comodo, e viceversa a seconda dell'uso.
Ed ecco che allora il massacro civile diventa un
danno collaterale, la pulizia etnica diventa scambio di popolazioni, una tortura pressione fisica.
Ma il
gioco del diniego non è terminato, il buio nel quale siamo tutti caduti non è ancora finito.
S
pesso neghiamo fatti quando essi non si interpellano a noi stessi.
Ed ecco che il problema degli immigrati, come per gli ebrei ieri,riguarda soltanto loro stessi; il problema della mafia riguarda solamente i mafiosi e i siciliani e non tutti gli italiani.
Elementi di disturbo della pace interiore, questo pensiamo. E per difenderci distorgiamo la realtà, come fece la madre del Dott. Cohen, sicuramente una ottima e amorevole madre.

Lorenzo

PS:
E con questo, il 530esimo post, finisce la mia avventura nel mondo dei blog.
Come preannunciai, questa volta prenderò davvero congedo.
E' stato davvero un piacere conoscervi e conversare con voi, ho conosciuto tutte persone fantastiche e tutte mi avete donato qualcosa che rimarrà sempre nel mio cuore.
Grazie davvero a tutti.
Non risponderò ai commenti ma lo spazio rimarrà sempre aperto per chi volesse intervenire e, soprattutto, per dimostrare quali persone fantastiche hanno commentato qui, visto che io ho sempre ritenuto questo blog sia mio ma anche di tutti voi.




Lor
enzo

domenica 21 marzo 2010

La Lega Nord, un partito al governo




E' bene che la gente sappia che razza di partito ci governa in Italia e nelle regioni del Nord.

E' bene che si sappia che quasi tutti i militanti, dirigenti di partito, onorevoli che siedono al governo e in Parlamento sostengono questo tipo di politica.
E' un rifugio di stolti razzisti, intolleranti, ignoranti, violenti sia verbalmente che con i fatti, irrispettosi dello stato italiano, dove un vicesindaco veneto incita in piazza ALL'ELIMINAZIONE DEI BAMBINI ROM!!!

Pagliacci da cortile, caravanserraglio di analfabeti illusi, personaggi dubbi e contradittori.
I leghisti pianificano i loro attentati a vista di naso, come quando irrompono nei campi rom per prendere le impronte ai loro bimbi ma si celano quando un “milanese bene” ammazza a sprangate un italiano di colore che scappa con 4 biscotti.
I leghisti a naso svenduti ai capricci del capo di governo, fans di quei vigili che rinchiudono nel portabagagli il venditore di fiori ma si celano quando i camorristi crivellano di piombo 7 stranieri seduti al bar.

Hanno molto spazio per operare in Italia perchè pochi italiani ormai si indignano, perchè la Tv è ormai tutta impegnata a far passare per martiri i delinquenti veri.

" La gente preferisce la libertà di parola per compensare la libertà di pensiero, che invece rifugge"
S. Kierkegaard


Lorenzo

Vergognatevi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!



Questo è lo striscione carnevalesco che il popolo delle libertà ha esibito ieri a Roma alla manifestazione.
Come si può vedere in mezzo c'è la figura del Giudice Borsellino, ucciso dalla mafia in un attentato bomba. E mentre il capo di governo gettava strali contro la magistratura italiana il suo popolo esibiva tronfalmente la foto del giudice giudicandolo un " tarocco d'Italia"!!!!
Questa marcia su Roma la si ricorderà come peggiore di quella del '22.
La situazione è molto simile, un presidente alla finesta, come allora il Re, treni gratis allora metro gratis oggi, violenza contro le persone libere e per bene ieri e oggi.
E non sto a giudicare quanto sia contradittorio e molto pericoloso, come nel '22, che il governo scenda in piazza contro una istituzione della Repubblica...forse anche due, ma la seconda preferisce starsene alla finestra.

giovedì 18 marzo 2010

Eclipse





Tutto quello che c'è, che vediamo, è sotto la luce del sole. Ma il sole è a volte eclissato dalla luna.
E' in sostanza quello che dice questo meraviglioso pezzo dei Pink Floyd, ultimo brano dell'album The dark Side of the Moon.
Cosa hanno voluto dire?
Molto, tantissimo, specialmente se si conoscono i testi dell'intero album, che parla soprattutto di follia, denaro e vigliaccheria umana, insomma la nostra società.
Perchè tutto quello che succede di negativo in questo mondo c'è sempre un mix di queste tre cose.
Ma da tutto ciò accade sotto i nostri occhi, non ci possiamo nascondere, il sole sorge tutti i giorni ad illuminare il mondo.
Spesso quella luna, quell'eclisse seppur prevedibile, nasconde parte delle cose, ma non tutto.
Noi invece facciamo in modo che l'eclisse sia totale, siamo noi a provocarla, il lato oscuro della luna.....l'uomo.

Lorenzo





mercoledì 17 marzo 2010

venerdì 12 marzo 2010

giovedì 11 marzo 2010

Post tristi........e blog simile







Nello scambio di commenti che può capitare nella vita, una critica, anche forte, è stata quella di avere un blog triste, in special modo quello sull'8 Marzo.
Ne prendo atto.
Ma sono fatto così. Mi piace fare critica, che sia politica, filosofica o altro.
Avrei fatto un blog personale allora, oppure una sorta di raccolta di batture allegre, in questo modo non sarebbe stato assolutamente triste.
Altro motivo è quello che non sono capace di trasferire batture o episodi allegri nella scrittura, sarei noioso, mi conosco.
Poi ci aggiungiamo una preferenza delle letture e della musica un pò particolare. Non mi piace la musica leggera, preferisco il rock , non mi piacciono i romanzi a lieto fine, preferisco il noir, ma ciò non fa parte della mia personalità.
Spesso trasferisco qui sensazioni che ho provato nell'ascoltare un certo tipo di musica o leggendo qualche libro.
Politica e filosofia non sono certo allegre.
Manco di ironia? Quello è possibile, qui, ma non nella vita.
Detto questo, penso di ritirarmi alle mie letture ed esprimere i miei giudizi o critiche fra amici e conoscenti.
Riprendere la conversazione come unico mezzo di espressione, lo scritto spesso è fuorviante della persona.......ma i giudizi ci sono lo stesso.
Lorenzo

mercoledì 10 marzo 2010

The temper Trap - Science of Fear




Mi piace molto ultimamente questo nuovo gruppo australiano.
Hanno un bellissimo sound, fresco e giovane.


domenica 7 marzo 2010

8 Marzo





















«A cento anni ho perso un po' la vista, molto l'udito. Alle conferenze non vedo le proiezioni e non sento bene. Ma penso più adesso di quando avevo vent'anni. Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo: io sono la mente.»

Rita Levi Montalcini

Appello agli italiani

Ecco l'appello agli italiani dopo la firma sul decreto interpretativo
( Questo spezzone farà parte del discorso di fine anno trasmesso a reti unificate)




venerdì 5 marzo 2010

Interpretazione del decreto interpretativo






Non essendo un esperto in materia mi chiedo e chiedo: cos'è un decreto interpretativo???
Io sapevo che esistono norme interpretative, norme applicative, chiarimenti ecc... Ma questo tipo di decreti legge mai sentiti. Ma dimenticavo, questo è il " governo del fare" quindi possono fare di tutto.
Bene, la mia origine contadina nordica ha creato in me una forma mentis molto pratica del tipo uno più uno fa due, non esiste altro.
Se una cosa non si può fare semplicemente non si deve fare, non c'è altro da discutere, non ci sono scuse o vie di mezzo.
Soprattutto una legge deve valere per tutti, non ci sono belli e brutti, fortunati o sfortunati, chi puo e chi non puo. Così la pensa chi la terra la lavora davvero, pena: non si mangia per un anno.
Il contadino è anche noto per il cervello fino, così si dice dalle mie parti e " delle mie parti" sono messer Berlusca e siur camicia verde, quelli del fare, quelli che oggi hanno fatto molto.
Si sono fatti un decreto interpretativo per metterlo nel sedere a tutti noi, così parlano i contadini.
Il perchè è semplice, hanno sbagliato da dilettanti e ora, in barba alle regole che sono poi leggi dello stato, ci dicono come aggirarle, in nome delle libertà di voto.
Ma il contadino che è in me ha sempre avuto la sensazione che la sua libertà di voto non è mai stata messa in discussione, semmai è messa in discussione la loro libertà di movimento.
Questo contadino ha capito una cosa: c'è una legge, questo decreto dice di fare il contrario di quella legge, e lo chiamano interpretativo. E' come fare un decreto interpretativo sulla legge contro il furto che dica che il furto è legale!
Ora io mi chiedo, sempre da contadino ma con il crevello fino, ma se avete fatto un decreto affinchè i ritardi nella consegna delle liste elettorali siano cancellati e addirittura solamente in Lombardia e nel Lazio la conta delle ore deve partire dall'emanazione del decreto, mai vista una cosa simile, faccio questa domanda, molto semplice:
perchè non avete mai fatto un decreto " interpretativo" afffinchè un ritardo delle poste nel consegnare una raccomandata di assunzione non infici l'assunzione stessa di una persona?
Cari signorini simil potenti, mai far sapere al contadino quanto è buono il formaggio con le pere e, soprattutto, non cercate di metterglielo nel di dietro, questo contadino poi si incazza.

Lorenzo

mercoledì 3 marzo 2010

Dichiarazioni in puro stile nazifascista


Oggi ho letto due dichiarazioni che mi hanno gravemente preoccupato, ma di quel tipo di preoccupazione che mi fa dire che non siamo più nell'Italia di qualche anno fa. Non siamo più la nazione democratica che guardava l'Europa come una conquista e sperava in una autonomia culturale dagli USA.
Siamo tornati ad essere l'Italia fascista, quella del berretto nero in testa, che insultava, che picchiava.
Oggi due dichiarazioni da parte di esponenti di primo livello del governo italiano, il presidente del consiglio e il ministro della difesa hanno fatto le seguenti dichiarazioni:
1) " Il centrodestra è pronto a tutto!"
2) " "Attendiamo fiduciosi i verdetti sulle nostre liste, ma non accetteremo mai una sentenza che impedisca a centinaia di migliaia di nostri elettori di votarci alle regionali. Se ci impediscono di correre siamo pronti a tutto'.
Cosa significa quel siamo pronti a tutto detto dal ministro della difesa????



Intanto domani ci sarà" la marcia su Roma". Si perchè il PdL scenderà in piazza, contro la decisione dei giudici.
Forse non si è capito bene quello che succede, ma il governo scende per strada, a occupare le strade, contro una istituzione dell'Italia democratica.
Fra qualche mese vedremo i carri armati ?

I RIGURGITI PALEO FASCISTI si mettono subito in evidenza appena le cose vanno male per i componenti di AN. Cosa dice Fini?
Questo a monito di quei votanti di sinistra e anche qualche militante che fa ancora il tifo per Fini!!!

Lorenzo

lunedì 1 marzo 2010

La terra sotto i suoi piedi




Brano tratto da " La terra sotto i suoi piedi " di Salman Rushdie

“Da molto tempo credo…che in ogni generazione ci siano delle anime, chiamale fortunate o maledette, che semplicemente nascono non appartenenti, che arrivano nel mondo parzialmente distaccate, se vuoi, senza forti legami alla famiglia, al luogo, alla nazione, alla razza; che ci potrebbero essere persino milioni, miliardi di queste anime, tante anime non appartenenti quanto quelle appartenenti, forse; che, in somma, il fenomeno potrebbe essere una manifestazione della natura umana tanto “naturale” quanto il fenomeno opposto, ma uno che in grande parte è stato frustrato nella storia dell’umanità, da una mancanza di possibilità. E non solo a causa di questo: perché coloro che danno valore alla stabilità, che temono la transitorietà, l’incertezza, il cambiamento, hanno eretto un potente sistema di biasimo e di tabù contro quella forza dirompente e associale che è l’esistere senza radici, in modo che in gran parte ci conformiamo, fingiamo di essere spinti da una lealtà e da una solidarietà che non sentiamo veramente, nascondiamo le nostre identità segrete sotto la pelle falsa di quelle identità che portano il sigillo di approvazione degli appartenenti. Ma la verità trapela nei nostri sogni; da soli nei nostri letti (perché siamo tutti soli di notte, anche se non dormiamo da solo), ci innalziamo, voliamo, fuggiamo. E in quei sogni ad occhi aperti che la nostra società ci permette, nei nostri miti, nelle nostre arti, nelle nostre canzoni, celebriamo i non appartenenti, i diversi, i fuorilegge, i pazzoidi. Ciò che non permettiamo a noi stessi, paghiamo fior di lire per guardare, al teatro o al cinema, o di leggere tra le copertine segrete di un libro. Il vagabondo, l’assassino, il ribelle, il ladro, il mutante, l’emarginato, il delinquente, il diavolo, il peccatore, il viaggiatore, il mafioso, il fuggitivo, la maschera: se non riconoscessimo in loro le nostre esigenze meno realizzate, non li reinventeremo volta dopo volta, in ogni posto, in ogni lingua, in ogni tempo. Una volta inventate le navi ci siamo precipitati al mare, attraversando gli oceani in barche di carta. Una volta inventate le automobili abbiamo imboccato la strada. Una volta inventati gli aeroplani abbiamo spiccato il volo verso gli angoli più lontani del pianeta. Ora bramiamo il lato oscuro della luna, le pianure rocciose di Marte, gli anelli di Saturno, le profondità interstellari. Mandiamo fotografi meccanici in orbita, o in viaggi a senso unico verso le stelle, e piangiamo alle meraviglie che trasmettono; siamo annichiliti dalle immagini imponenti di galassie lontane immobili come colonne di nuvole nel cielo, e diamo nomi alle rocce aliene, come se fossero i nostri animali domestici. Languiamo per l’alterazione dello spazio, per l’orlo esterno del tempo. E questa è la specie che si illude che ama stare a casa, che ama cingersi con – come si chiamano di nuovo? – legami. Così lo vedo io. Non c’è bisogno di darmi ragione. Forse non siamo così tanti, in fondo. Forse siamo dirompenti, associali e dovremo essere allontanati. Hai diritto alla tua opinione. Non dirò altro che: dormi bene, bambino. Dormi bene e sogni d’oro….”




Lorenzo