lunedì 29 novembre 2010

Wikileaks



Terremoto politico e mediatico, un 11 Settembre diplomatico ( booom, addirittura!).
Ma il mondo politico crede che noi stiamo lì tutti ad attendere questi files dove potremmo trovare chissà cosa?
Io sinceramente non mi sono scosso per nulla nel leggere il contenuto di questi documenti, almeno, quello che i giornali hanno pubblicato.
Ma cosa c'era di così strano?? Che Berlusconi va ai festini? Hehhehhe noi italiani lo sapevamo tutti e ci piace così perchè continuamo a votarlo. Che Gheddafi è ipocondriaco? Ma lo abbiamo visto tutti nelle ultime visite nel nostro paese e a noi così piace perchè molto somigliante al nostro capo di governo; che Putin ha in pugno Berlusconi? Beh ovvio, è sempre il nostro capo del governo che va in Russia, mai lui qui e quel gesto di sparare alla giornalista da parte del Berlusca è una evidente sottomissione allo zar russo.
Altre notizie? Che Israele ha paura degli arabi? Beh una farsa che va avanti dal 1947 ecc.......
Dove è lo scandalo allora, perchè questo terremoto mediatico?
Io vi pongo invece una domanda, e credo che implicitamente ci sia la risposta.
Ma come hanno fatto i proprietari di Wikilieaks ad evere tutta questa mole di documenti? non sono registrazioni ambientali, sono  veri documenti di diplomatici; e in questo poco tempo a passarli in uno scanner e pubblicarli? Chi glieli ha dati??
Vedete, non sono fogli dattiloscritto preso da un ufficio di una sola città o di una sola nazione, sono un milione di documenti presi da moltissime sedi diplomatiche di moltissimi paesi. Ma come hanno fatto??
La risposta è una sola, sono stati forniti dagli stessi stati per creare confusione oppure per colpire l'amministrazione americana sotto la guida di Obama, oppure qualche altro motivo nascosto e, credetemi, questo ben celato.
Azzardo una idea, mia personale:
E' SE FOSSERO FILE DATI APPOSTA PER POI LIMITARE LA LIBERTA' DI STAMPA A LIVELLO MONDIALE CON LA SCUSA DELLA SICUREZZA?
Sarebbe così assurdo? L'11 Settembre è stato fatto apposta, sono state varate poi leggi che limitavano i più elementare diritti alla persona oltre che una scusa pe fare una guerra e vendere armi.
Avete fatto caso che  quasi nessun giornale si è posto il problema della reperibilità e dell'assurdita che uno qualsiasi possa essere in possesso di una mole così ampia di documenti riservati di almeno una trentina di paesi diversi. Ma ci prendono per fessi??
Ha ragione Umberto Eco: la teoria dei complotti è una assurdità, la verità è sempre lì davanti a noi solo che rifiutiamo di vederla.

Lorenzo


mercoledì 24 novembre 2010

Cenerentola




Di una cosa sono più che certo, Cenerentola si deve essere rotta le scatole da morire....

Lorenzo

lunedì 22 novembre 2010

Amore di Madre



Ho ricevuto questo bellissimo commento da una collega sul post dedicato a mia figlia.
L'ho trovato splendido, nella bella scrittura ma, soprattutto, nelle belle parole che lei ha usato.
Desidero pubblicarlo come post perchè, a mio giudizio, ne vale davvero la pena. 
Non le ho chiesto ancora il permesso, ma penso che lei mi scuserà, perchè alla bellezza delle parole e dei sentimenti tutto è permesso.

Lorenzo

Commento di Nera Luna:

....i figli sono davvero pezzi di cuore....e tu sei riuscito ad esprimerlo aprendo il tuo cuore veramente.....e mi hai fatto tornare indietro nel tempo risvegliando il desiderio di mettere per iscritto le sensazioni vissute da me a suo tempo....ma da madre....spero solo di riuscire ad aprire il mio cuore perchè ho tutto li...con una nitidezza incredibile.
Appena sei nato in una nebbiosa mattina di novembre ti hanno appoggiato sul mio ventre ed io, ancora esausta, mi sono trovata a fissare due occhi dal colore indefinito già fissi dentro i miei...ricordo che istintivamente ho sorriso e ti ho detto'ciao'...ero confusa...i nove mesi precedenti si erano dissolti in un attimo e tu eri li....ti ho guardato le manine, le piccole dita con le unghie perfette....cercavo di ritrovare quel cordone che ci aveva uniti fino a poco prima e che ci rendeva una cosa sola...ma nn lo eravamo piu'...da quel momento avrei dovuto proteggerti in modo diverso...ne sarei stata all'altezza? dicono che l'istinto materno in quanto tale dovrebbe essere insito in noi ma mi sono accorta quasi subito che può essere anche solo abbozzato e stava poi a me completarlo con l'esperienza....esperienza costruita direi quasi ora dopo ora....ricordo che a volte avevo timore di prenderti in braccio se ero da sola in casa...e se ti avessi fatto cadere?....ricordo il senso di fallimento che provavo se non riuscivo a calmare il tuo pianto e le volte che ho pianto con te perchè non riuscivo a capire cosa non andava per poterti consolare...ricordo il senso di vuoto lasciato dai primi distacchi....quando nn ero piu' tutto il tuo mondo ma i tuoi orizzonti iniziavano ad allargarsi.....ricordo notti quasi intere passate con te nel lettone perchè...guarda caso....ti svegliavi alle 2 con un sorriso birichino ed avevi voglia di giocare...,e la mia sveglia sarebbe suonata magari 2 ore dopo perchè dovevo andare a lavorare....., ricordo ancora il magone la prima notte passata fuori casa per motivi di lavoro...avevi solo 10 mesi..ricordo la tua gioia quando tornavo a casa o venivo a prenderti al nido...ricordo i primi tentativi di far affiorare la tua personalità e quello mi ha fatto capire che, da quel momento, oltre a mamma avrei dovuto essere anche madre...abbiamo battagliato a parole....a volte non accettavi le mie regole....eri cresciuto e volevi essere indipendente....ma alla fine il bene ha sempre colmato tutto....e non sai quanto è bello, nei momenti in cui serve davvero, vedere emergere in te d'istinto tutto quello che hai assorbito nel tempo dalla tua famiglia...sono passati 23 anni da quella mattina nebbiosa di novembre, ormai sono madre e mamma senza differenza di ruoli....ed in fondo ad un cassetto c'è ancora una piccola scatola con dentro due braccialettini di plastica....il tuo ed il mio...
ecco perchè il bene per un figlio non si può spiegare....è assoluto....e la madre non lo vive piu' del padre .....credo lo viva semplicemente in modo diverso...
ciao Lorenzo....grazie per avermi dato la possibilità di scrivere...ritienilo un commento al tuo post anche se forse è piu' un rispecchiarsi in un doppio specchio...
nera_luna

sabato 20 novembre 2010

Visioni di Fine Millennio - Enki Bilal












Disegni come un giorno senza sole o, se si vuole, un crepuscolo senza i naturali colori del cielo:
questa è la magnifica luce presente nelle tavole di Enki Bilal, uno dei miei disegnatori preferiti.
Le figure umane boccheggiano come pesci fuori dall'acqua
le azioni compiute sono più da macchina che non da persona.
Si può sentire il fetore di un post moderno 
 mondo possibile
un fine millennio a misura d'uomo dove egli lotta per sopravvivere senza
una speranza di riscatto


Lorenzo

mercoledì 17 novembre 2010

Sulla Vita, sulla donna e altre cose nascoste




Si conoscono le malattie del corpo, un po' meno quelle della mente, molto poco quelle dell'anima e del nostro sentire pubblico.
Anima, mente, sentimento, sono quelli che fanno ammalare le idee, perchè anche queste si ammalano o, molto spesso, si irrigidiscono, indice di un loro prossimo sopimento e oltrepassamento della loro funzione nella società.
E siccome la nostra vita è regolata da tutti questi fattori,  noi dobbiamo aver cura di loro ed essere pronti ad intervenire; non solo per accrescere il nostro sapere, quanto piuttosto per dargli un ordine e una nuova collocazione.
Le idee, a un certo punto, diventano così radicate al nostro interno e nella nostra società da agire come dettami ipnotici, chimere da inseguire ad ogni costo e con ogni mezzo. L'idea, a questo punto, può diventare mito oppure dogma, che mai verrà attraversata dalla ragione umana, ma rimarrà in quello spazio del trascendente a guidare prima tutto noi, ma con il tempo, quando saremo spogliati della capaccità crtitica, a impossessarsi delle nostre azioni.
A diferenza delle idee in movimento, i dogma e i miti ci possiedono e ci governano con mezzi che non sono logici, ma psicologici e istintivi, quindi radicati nel fondo della nostra anima, dove la luce della nostra ragione fatica ad entrarvi. Questo perchè i miti sono idee semplici, svuotate di quel contenuto creativo dal passare del tempo e dal cambiamento della società.
Una di queste idee ormai obsolete ma ben radicate nel più profondo delle nostre anime riguarda il ruolo della donna nella società, la donna come figura materna separata dal suo essere persona.
Da molti anni non siamo più pervasi dall'inquetudine della domanda, quindi non ci chiediamo più quali siano i reali bisogni di questa parte così importante della coppia, di questa parte così importante per la vita stessa.
Lo status di donna-madre è nettamente staccato da quello di donna-faber ( neologismo da me coniato, dove intendo la donna nella società tecnologica, il suo ruolo), per non parlare dello status di donna-persona, ancora relegato a una discussione pseudointellettuale sul femminismo come conquista e non come cosa acquisita.

Occorre allora svegliarci da questa quiete  del mito della donna, questo sonno dogmatico, come direbbe Kant, perchè molte sofferenze, molti disturbi, molti malesseri nascono non dalle emozioni, ma dalle idee- mito accovacciate sullla pigrizia del nostro pensiero e accovacciate dalla comodità di una società maschilista dove non è l'uomo che comanda, ma è l'uomo che dorme crogiolandosi sul letto della staticità dell'anima.
Dobbiamo allora rivisitare in nostri miti, le nostre certezze acquisite per comodità, recuperando quella
"presenza nel mondo"  ormai  cambiato, esigendo il nostro cambiamento interiore e il nostro modo di confrontarsi con esso e fra i nostri simili.
Un pensiero avventuroso, coraggioso, che guardi avanti e sappia leggere i cambiamenti sociali in modo più rapido. Non sarebbe difficile, anzi, credo molto semplice se solo abituassimo la nostra mente a guardare prima fuori  di noi con lo sguardo curioso di chi vuole imparare conoscendo e poi, lentamente ma con continuità, imparare a guardare la nostra anima e confrontarla con l'esterno.
Un esempio da cui è possibile iniziare è il diritto alla vita e alla morte come valori dell'uomo e parte del nostro essere nel mondo. La donna si vista si come chi la vita genera, ma come un'unica persona che ha il coraggio di aprirsi, insieme o da sola, alle crisi del mondo aiutata dalla ragione che riesce a sconfiggere il granito del mito.

Ho scritto, in un commento, che la fede è un atto d'amore e la fede in Dio come l'atto supremo.
Io penso, infatti, che credere in Dio sia un tentativo di andare verso il bene. Da un punto di vista Aristotelico come l'atto a cui l'uomo naturalmente tende. Lo penso davvero.
Ma sono anche fermamente convinto che si possa tendere al bene in molti altri modi, non meno nobili, non meno teleologicamente inferiori.
Allora sel il punto di incontro è la tendenza al bene dobbiamo convenire tutti insieme che un problema c'è: il dogma è contro la ragione e non è per forza un atto di fede in Dio, un' ubbidienza supina devotamente allontanante dalla ragione.
A questa consecutio logica io credo molto, come credo che vadano scardinati i dogmi e i miti che impediscono una visione del mondo attraverso l'intelligenza, la ragione che di appartenenza all'uomo solamente.
E allora possiamo si discutere di vita, dove l'ultima parola spetta all'uomo, alla donna e a nessun altro, all'interno delle regole che noi ci diamo ma dove il fine sia il bene e la felicità della coppia o del singolo che insieme portano avanti e fanno crescere le speranze di nuove vite, ma dove anche la morte deve avere una sua collocazione all'inerno della ragione e delle regole. il diritto ad una buona morte, il diritto di scegliere come e dove morire.

Non sempre sono idee " chiare e distinte" come voleva Cartesio, spesso all'inizio sono solo abbozzi, interpretazioni, idee appena nate che però consentono alla mente di allargare i suoi orizzonti, che poi sono anche i nostri e a noi di diventare più tolleranti, perchè più aperti e capaci di comprendere, quindi di vivere.
Spesso non riusciamo a dare una definizione netta di uomo o di donna, questo è il nostro male moderno, perchè ci limitiamo all'esteriore, all'apparire, ai nostri ruoli precostituiti.
Forse sarebbe ora di  trasmettere alla nostra anima, che sempre sarà alla ricerca di se stessa, che la carne e lo spirito possono intrecciare i loro complicati dialoghi, che è famigliare l'aurora e il crepuscolo, che è cosa normale la notte come il giorno. Ma ci saranno sempre due momenti della giornata in cui il giorno non è giorno e la notte non è solo notte .
Questi due momenti si chiamano, e per sempre si chiameranno, uomo e donna.

Lorenzo


lunedì 15 novembre 2010

Questa volta concordo in pieno con il Puttanarca




Ohhh finalmente, per una volta io e il Puttanarca concordiamo su quanto lui ha dichiarato sulla TV pubblica: " E' una cosa indegna avere una Tv pubblica di questo tipo".
Infatti proprio lo è, e mi vergogno da morire ( non mi basta più non guardare la TV) sapere che in quasi tutte le altre nazioni usano proprio il nostro paese, la nostra Tv pubblica e  privata come simbolo della non democrazia, come simbolo del comportamento di un popolo bue.
E' indegno avere una Tv pubblica che censura i programmi di qualità, intelligenti e, cosa che per me non è importante ma a molti dirigenti si, porta denaro alla società con le entrate pubblicitarie.
E' ora di dire basta a questo stillicidio continuo contro gli autori di programmi di questo tipo, contro campagne mediatiche per mettere alla porta chi della  Tv ha una concezione moderna e libera, contro gli editti bulgari e le parole delle intercettazioni di Trani.
Adesso è ora di svegliarci sul serio prima di trovarsi in mezzo ad una guerra civile ( ultime parole del Puttanarca dopo la sfiducia ormai dichiarata al suo governo).



Lorenzo

giovedì 11 novembre 2010

Latte scaduto ribollito 5 volte, una bufala che gira in internet




MILANO - Il latte pastorizzato potrebbe essere niente più che acqua sporca.
Questa la denuncia contenuta in una mail che da qualche tempo rimbalza su internet in una specie di catena di sant'Antonio.
Questa «truffa» - rinforza l’accusa - sarebbe addirittura «incoraggiata» dalla legge, che consentirebbe - sempre secondo la mail - che il latte scaduto rimasto invenduto, venga ritirato dal produttore, trattato a 190 gradi e messo nuovamente sul mercato, come latte fresco. Non solo: questo procedimento potrebbe essere ripetuto anche per cinque volte successive. E tutto questo sarebbe talmente legale, che il numero delle "ribolliture", verrebbe addirittura segnalato in etichetta.
Sotto le confezioni di cartone vengono normalmente stampigliati dei numerini, dall'1 al 5, in serie: 12345. Secondo i sostenitori della tesi, se da questa serie di numeri ne manca uno, per esempio il 3, significa che il latte che abbiamo acquistato, scaduto per due volte, è stato riscaldato una terza volta, in attesa di compratori.

CHE COSA DICONO GLI ESPERTI - Ma che cosa c'è di vero, in questa gravissima accusa?
Si tratta di una notizia totalmente falsa, assicurano gli esperti interpellati. «È l'ennesimo atto diffamatorio nei confronti di un alimento essenziale sulla nostra tavola» afferma Ivano De Noni, professore associato di tecnologia lattiero casearia al Distam, Dipartimento di scienze e tecnologie alimentari e microbiologiche di Milano. «Non è affatto vero — spiega l'esperto — che la legge consenta il recupero per l'alimentazione umana del latte pastorizzato scaduto per rivenderlo come fresco.
La legge prevede che il trattamento di pastorizzazione possa venire applicato solo sul latte crudo e quindi una sola volta. E che il latte non venga riscaldato ripetutamente può essere verificato attraverso analisi di laboratorio.
La normativa prevede, infatti, che il latte pastorizzato risponda a requisiti di qualità evidenziabili in base a precisi parametri di danno termico sulle proteine del siero». Insomma, il latte pluririscaldato si rovina e ai controlli questo si scopre. «E mi sembrerebbe ben strano — aggiunge ironico De Noni — che i produttori che contravvengono alla legge, lo scrivano sulla confezione con numerini leggibili per tutti».
Altra "bufala" del testo allarmistico, l'indicazione del trattamento del latte scaduto a 190 gradi. «Il latte non potrebbe in nessun caso essere trattato con un calore così violento, perché diventerebbe marrone. E questo è un altro indice dell'assurdità del comunicato» dice De Noni. In realtà, il trattamento di pastorizzazione del latte è molto più blando.
L'applicazione di 72 gradi centigradi per 15 secondi è sufficiente a distruggere anche i germi patogeni più resistenti al calore, come quelli della tubercolosi.
La pastorizzazione non uccide tutti i microrganismi. Per raggiungere questo scopo ci vuole un trattamento termico più forte, detto di sterilizzazione, che si ottiene sottoponendo il latte a un calore a 145 gradi per pochi secondi.
Ultima chicca, la spiegazione dei numerini. Effettivamente, guardando sotto le confezioni del latte pastorizzato in cartoni, i numeretti dall'1 al 5 ci sono, ma hanno tutt'altro significato, rispetto a quello denunciato.
Come spiega Tetrapak, si tratta di numeri utili per la rintracciabilità del materiale di imballaggio e non hanno niente a che vedere con l'alimento confezionato.
«Questi allarmi infondati, rischiano di minare la fiducia dei consumatori in un alimento come il latte del tutto sano ed essenziale — commenta Andrea Ghiselli, dell'Istituto di ricerca per gli alimenti e la nutrizione, che ci tiene a ricordare come, anche nell'età adulta, bisognerebbe berne un paio di bicchieri al giorno, per le proteine, il calcio, le vitamine B che contiene in abbondanza.

Roberta Salvadori

martedì 9 novembre 2010

Chi salverà Califano?




Leggo in questi giorni molti articoli, spesso solo per creare molta pena, riguardante la situazione economica del Franco Califano nazional-popolare, costretto a vivere con 20.000 euro l'anno.
Sinceramente non me ne frega un bel nulla. Allora perchè scriverci un post?
La risposta è semplice, magari banale ma non qualunquista di certo: e dei milioni di poveri in Italia con la pensione sociale chi ne parla? Mi creda, sono molto meno dei 20.000 euro l'anno.
Non punto il dito sui soldi  da lei sperperati in auto costose, bracciali d'oro da sfoggiare in TV, donne a josa da mantenere nelle sue serate mondane. Sinceramente sono affari suoi, cazzi sua, giusto per capirci.
Però della povertà e della solitudine degli anziani me ne frega, eccome.
Il piccolo polverone mediatico creato dalla sua situazione non mi ha scalfito nemmeno un'unghia, ma mi fa arrabbiare che i giornali le abbiano dato tutto questo spazio, mentre agli anziani " normali" nemmeno una sillaba. Magari hanno qualcosa anche loro da dire no? E mi creda, hanno sicuramente più dignità di lei, perchè, forse, non mendicherebbero qualche miliaio di euro per mantenere un tenore di vita penoso e inconcludente come il suo, magari chiederebbero solo di essere ascoltati.
Io mi sono sempre sentito preso in giro da lei, anche dalle sue canzoni, mai ritenute belle o poetiche. E non perchè io ascolti tutt'altro genere, ma per il fatto che nelle sue canzoni lei è, ed è stato, un annoiato di lusso.
Ha cantato la noia come status symbol, come condizione inevitabile della vita, come una colpa degli altri, apparendo come il coraggioso nel raccontarla, ma per me lei è stato solo un rufffiano.
Ehh no caro sig. Kaliffo, la vita è gioia, la vita è sorridere, la vita è apprezzare quello che abbiamo intorno, anche se spesso non ci riusciamo, ma non per " noia", ma perchè la vita è dura.
Ma lei non poteva saperlo allora, con una villa ai Parioli e un alloggio alla Garbatella di certo la sua vita non era dura, forse noiosa si...ce ne rendiamo conto adesso, ma di una noia snob, sprezzante degli altri, menefreghista.
A noi della sua noia di oggi non ce ne può fregare di meno, la legge Bianchini la lasci per gli artisti veri.

Lorenzo

lunedì 8 novembre 2010

Comfortably Numb ( Piacevolmente insensibile)




Ehi

C'è qualcuno lì dentro?

Se mi senti fa' un cenno

C'è qualcuno in casa?

Dai, vieni

Sento che sei depresso

Posso alleviarti il dolore

E rimetterti in piedi


Rilassati

Prima di tutto mi servono informazioni

Solo i fatti essenziali

Fammi vedere dove ti fa male



Il dolore è sparito, ti stai come allontanando

Pennacchio di fumo d'una nave all'orizzonte

Ritorni indietro solo a ondate

Le tue labbra si muovono ma non sento che dici

Da bambino ho avuto una febbre

Mi sentivo due mani come palloni

Adesso provo di nuovo quella sensazione

Non so spiegartelo, non capiresti

Questo non sono io

Sono diventato piacevolmente insensibile



Va bene

Solo una punturina

E non piangerai più

Ma può darsi che avrai un Po' di nausea

Ce la fai a stare in piedi?

Ce la faccio, forse funziona, bene

Ti terrà in piedi per tutto lo spettacolo

Dai, è ora di andare



Il dolore è sparito ti stai come allontanando

Pennacchio di fumo d'una nave all'orizzonte

Ritorni indietro solo a ondate

Le tue labbra si muovono ma non sento che dici


Da bambino colsi

Con la coda dell'occhio

Un fuggevole movimento

Mi girai a guardare ma era sparito

Non riesco ad afferrarlo adesso

Il bambino è cresciuto

Il sogno è finito

E io sono diventato

Piacevolmente insensibile

(R.Waters - Pink Floyd - The wall)

sabato 6 novembre 2010

Crollo Armeria dei Gladiatori Pompei





Non sto a fare il solito discorso, ma pur sempre vero, che in Italia mancano i fondi e  questo governo se ne strafotte dell'Italia e degli italiani, tanto lo sappiamo e tanto continuamo a votarlo.
Allora faccio una proposta seria e magari chi mi legge metta un post sull'argomento, se d'accordo.
Che tutte le imprese in utile, visto che lo sono con il nostro lavoro, si prendano un monumento e lo restaurino. E' un modo per restituire le tasse che non pagano.
Che tutte le squadre di calcio, visto che pagano stipendi milionari ai giocatori, adottino un monumento o un sito archeologico e lo restaurino.
Non bastano quelle due o tre banche che restaurano palazzi solo per farsi pubblicità a risolvere il problema, fra l'altro tenendo per anni i ponteggi così la pubblicità dura di più.
Visto che questo governo ha fallito su tutti i fronti, almeno non ci rada al suolo il nostro patromonio culturale.
......E, cosa di non poco conto, Bondi e 3Monti andate a casa a lucidare castagne.

Lorenzo

mercoledì 3 novembre 2010

Sulla vita e sul possesso

Strana discussione oggi riguardo la vita, la morte, il posseso di essa e la volonta di potenza su di essa.
Una signora molto attenta e informata sui fatti, religiosa quanto basta per avre punti fermi e di riferimento, interviene su una piccola discussione fra me e il mio collega riguardo l'aborto e la procreazione assistita.
Innanzitutto ci corregge sul fatto di chiamarla procreazione artificiale. Giustissimo, di artificiale non c'è quassi nulla, ecccetto la tecnica di fecondazione.
La discussione si fa interessante, sempre più ampia e approfondita.
La signora sostiene di essere contro questa tecnica per un motivo che al momento mi spiazza completamente, sostenendo questa tesi:
Credo ci sia sempre stata una percentuale di persone


martedì 2 novembre 2010

Jean

Leggendo il blog  di Valerio da Rimini ho deciso, per la prima volta, di pubblicare qualcosa di un altro blog.
Il motivo  è semplicissimo, mi è piaciuto.
Penso sia già un buon motivo per copiare uno scritto, ma quando a questo si associa una commozione nel leggerlo, allora la cosa diventa un omaggio all'autore.
E vorre omaggiarlo dicendo a voi lettori che non è il solito post sulla solidarietà, sulla fratellanza o sulla politica a favore dei più deboli. Beh ovvio, ben vengano scritti a favore di queste tematiche, ma quando questo lo associ a esperienze di vita vissuta insieme allora trovo la cosa ancora più interessante.


Lorenzo

 jean

 Anteprima

Vorrei dedicare questo mio post all'amico Jean , dopo 20 anni ha lasciato l'Italia , mercoledi 20 ottobre 2010 per tornare in Gongo , lo aspetta la sua famiglia , lo aspettano i bimbi dell'orfanatrofio Lisanga Ya Klisto , lo aspetta la sua fidanzata che sposerà il 23 ottobre e ricomincerà una nuova vita nella sua Africa.
Dopo tanti anni che Nadia ed io lo conosciamo , beh siamo tristi , ma nello stesso tempo felici per lui , la nostra amicizia continuerà nel tempo.......

Jean ti auguro.....

....... tempo. Non ti auguro un dono qualsiasi, ti auguro
soltanto quello che i più non hanno. Ti auguro tempo, per
divertirti e per ridere; se lo impiegherai bene, potrai
ricavarne qualcosa.Ti auguro tempo, per il tuo Fare e il
tuo Pensare, non solo per te stesso, ma anche per donarlo
agli altri. Ti auguro tempo, non per affrettarti e
correre,ma tempo per essere contento. Ti auguro tempo, non
soltanto per trascorrerlo, ti auguro tempo perché te ne
resti: tempo per stupirti e tempo per fidarti e non
soltanto per guardarlo sull'orologio.Ti auguro tempo per
toccare le stelle e tempo per crescere, per maturare. Ti
auguro tempo, per sperare nuovamente e per amare. Non ha
più senso rimandare. Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.Ti
auguro tempo anche per perdonare. Ti auguro di avere tempo,
tempo per la vita.

Elli Michler

My Friend Jean Bennyld Mukoko Kimbembi ( presidente coordinatore dei progetti )
Associazione Maarten Cuore d'Africa.

Noi crediamo nella difusione di una cultura di pace, di convivenza e di rispetto nei confronti di tutti gli esseri umani e al diritto a una vita dignitosa e a uno scambio interculturale tra le tante diversità.
Noi crediamo che ogni essere umano ha diritto ad esprimersi liberamente indipendentamente dalla sua classe sociale, religione o razza .Perciò attraverso le nostre mostre vogliamo dare una voce agli artisti di strada di Kinshasa con le loro opere e ai 150 bambini dell' orfanotrofio Lisanga Ya Klisto con i loro sorrisi e la gioia di vivere che riescono a trasmettere sia dal vivo che nelle varie espressioni.
Noi crediamo che AMARLI SI PUO non sia soltanto uno slogan ma una scelta di vita.