domenica 14 aprile 2013

Sull'ILVA di Taranto



Non approvo, con concepisco, è fuori dalla mia logica civile.
Non concepisco che i cittadini di Taranto si siano "assentati" dall' appuntamento referendario che interessa la loro città, la loro salute, il loro lavoro.
Ho appositamente messo salute e lavoro perchè il voto avrebbe potuto essere da una parte o dall'altra, l'importante era votare, era partecipare.
Purtropo quando siamo realmente e doverosamente chiamati dalla DEMOCRAZIA a esprimerCI noi non ci siamo, noi italiani latitiamo. Preferiamo dire la nostra su una squadra di calcio, ohh lì si che non ci facciamo scappare l'opinione, oppure quando è ora di parlare a vanvera sui politici, sulla politica. Ma quando la politica siamo noi, noi in prima persona, noi che determiniamo, dando solo due minuti del nostro "prezioso tempo" tolto alla banale quotidianità, le sorti della nostra comunità ecco che siamo assenti, non ci siamo.
13% l'affluenza alle urne a Taranto per decidere se chiudere l'acciaieria.
Come vedete non parlo di come sarebbe stato un possibile esito, se sia giusto chiudere l'Italsider, non mi interessa in questo momento. Non mi interessa anche perchè lasciamo ad altri decidere e quindi decidano loro e taciamo per cortesia d'ora in poi
Ci sono momenti nella vita in cui è importante ESSER-CI, perchè esserci significa esistere, esistere là in quel momento, in quel posto con tutto me stesso. Non per poter dire io ero là, ma io là sono esistito.

Lorenzo

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