sabato 27 febbraio 2010

Io e il mio pensiero ( a sweet disposition )



Giusto per presentare le mie idee (dopo S.Agostino ecco S.Lorenzo:DDD ) e la mia concezione della vita, una sorta di metafisica di me stesso:

Io non sono cristiano, mi sento greco.


Tra la grecità e il cristianesimo c’è un abisso. Tutti coloro che ritengono che la grecità sia l’anticamera del cristianesimo - come fanno i cristiani - o che il cristianesimo sia conciliabile con la ragione greca - come fa Ratzinger - o non hanno capito il cristianesimo, o non hanno capito la grecità. La grecità è una cosa molto seria. Innanzi tutto non chiama l’uomo uomo. Pur avendo due parole a sua disposizione, àntropos e anèr, non le usano quasi mai. Usano sempre la parola brotós all’epoca di Omero e la parola thànatos all’epoca di Platone.
Cioè l’uomo è il mortale, punto.
Si prende seriamente in mano la morte e si guarda in faccia il dolore con serietà a partire dal concetto di natura.
La natura per i greci non era una creatura di Dio, ma era quello sfondo immutabile caratterizzata dalla possibilità della continuazione della sua vita alla sola condizione che muoiano le sue determinazioni.
E tra queste determinazioni c’è anche l’uomo.
La natura può vivere se tutti quelli che nascono e crescono, muoiono. Per cui la vita della natura è antitetica al desiderio umano di sopravvivere. Dopodiché gli uomini, all’interno di questo universo molto limitato che è la loro esistenza, quando il dolore non li prende possono espandere la vita il più possibile. Ma quando li prende il dolore lo devono reggere.
Reggere il dolore vuol dire non mettere in scena tutte quelle scenografie del dolore che sono invece classiche del cristianesimo. E giustamente, per il cristianesimo, perché mentre per il greco il dolore è costitutivo della vita, per il cristianesimo il dolore è un’espiazione di una colpa e una caparra per l’eternità. Per questo nasce tutta quell’enfasi intorno al dolore.
Basta confrontare la morte di Socrate con la morte di Gesù per confrontare questi due scenari totalmente differenti. A Socrate, quando è in carcere, Fedone dice: “Possiamo andarcene. Qui fuori c’è una barca, io ho parlato con i Trenta Tiranni e va bene anche per loro: così non si uccidono i filosofi e non si fa scandalo nella città”. E Socrate risponde: “Insomma, quello che avevo da dire ve l’ho detto, ho concluso il mio ciclo, non fatemi offendere la Legge che vi ho sempre insegnato a rispettare, datemi la cicuta e non parliamone più”. Fine.
Questo è il greco.
Gesù invece comincia con l’ultima cena, “Uno di voi mi tradirà”, la flagellazione, la corona di spine, tre volte che cade, la freccia nel costato, “Dio mio perché mi hai abbandonato”… Questa è la scenografia del dolore. Perché? Perché per i cristiani il dolore ha un senso.
Allora, se ti metti in una prospettiva greca, dal dolore non puoi guarire. Invece vedo nella psicoanalisi, per quel tanto che presume di guarire il dolore, una traccia della tradizione giudaico-cristiana. Freud per altro era ebreo.
Ecco, accuso i cristiani non solo di pretendere di eliminare il dolore, ma addirittura di avere una vita al di là della vita. Quindi il desiderio è infinito perché non ha limite e la morte è semplicemente una sorta di trapasso, di apparenza. Ma la morte è una cosa seria. Finisce l’accadimento umano della tua umanità, dei tuoi affetti, dell’amore per te. E devi accettare questa fine.

3 commenti:

  1. Greco antico o greco moderno?? :DDD
    A parte gli scherzi, mi è piaciuto davvero questo Tuo sottolineare un pensiero che Ti rappresenta nel Tuo essere.
    Non mi dilungo, perchè a differenza di Te sono più critica che analitica e questo mi porta inevitabilmente ad urtare la suscetibilità di qualcuno.
    Dico solo che mi ci riconosco, e con l'ironia di Erasmo da Rotterdam concludo con : "Sancte Socrates, ora pro nobis" :D
    Grazie, davvero magnifico questo Tuo scritto per me.. è una perla e con l'istinto di Diabolik Te la rubo :))
    Buona Domenica

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  2. Lori, sono greca anch'io :):):):)!
    Il Cristianesimo ha "rubato" un pò da tutte le religioni pagane, erigendo sui loro monumenti le chiese e trasformando le loro festività in festività religiose! E con queste furberie ha reso contenti i popoli ignoranti che non si son visti togliere le loro feste, anzi............
    W. Socrate!
    Un bacio!
    Ma...tu ora sei diventato pure Santo? :):):):)
    E..in che giorno ti festeggeremo?

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  3. Mi mancano tante cose Chiara, bastasse essere solo metafisico!!!!!!!!!!! hehhehee

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