venerdì 26 febbraio 2010

S.Agostino - Parte prima




Agostino nacque a Tagaste, piccola città della provincia romana della Numidia, presso il confine orientale della moderna Algeria nel 354 d.C.
Il padre era un funzionario dell'amministrazione romana ed era di religione pagana, o forse, piuttosto irreligioso.
La madre era invece una fervente cristiana.
A circa dodici anni fu mandato a Mandaura a studiare grammatica e letteratura.
Si distinse e dunque a sedici anni potè recarsi a Cartagine per studiare retorica.
Completati gli studi cominciò ad insegnare, prima nella nativa Tagaste e poi a Cartagine.
Nel 383 d.C. lasciò l'Africa e si recò in Italia, stabilendosi a Roma.
Solo successivamente raggiunse Milano dove conobbe Sant'Ambrogio e ricevette una poderosa impressione dal pensiero e dagli insegnamenti di quest'uomo che era vescovo della città.
Tuttavia, come rivelò egli stesso nelle Confessioni, non aderì pienamente al Cristianesimo in modo immediato, ma attraversò una fase di ricerca filosofica accostandosi dapprima al Manicheismo, eppoi allo scetticismo.
Tuttavia solo nel "neoplatonismo" egli trovò finalmente una filosofia che gli permetteva di appagare l'intelletto, consapevole fino in fondo che la "fede" non è un sapere, ma solo un credere, cioè un fidarsi ciecamente di qualcuno, e che quindi esige una filosofia, o comunque l'acquisizione di una capcità di ragionare di essa, onde conseguire una vera maturità.
Perciò si possono fare, in merito, due affermazioni non contradditorie: in Agostino prevale un elemento di razionalità sia prima che dopo la piena conversione al cristianesimo.
Prima è la ragione stessa a consigliare la fede.
Dopo è ancora la ragione a non accontentarsi della fede e quindi a spingere ad una ricerca per la comprensione razionale di essa.
Possiamo dire che, finalmente egli comprese, che l'idea del Bene, propugnata da Platone come e unica imprescindibile conoscenza vera, in Agostino trova una realtà "incarnata" in Cristo.
Essere uniti a Cristo è, dunque, conoscere il Bene di cui parlava Platone, in termini di assoluta astrazione del contingente.
Questa è la concezione di base del Cristianesimo che si è venuta sviluppando nei secoli e secondo molti studiosi di filosofia e religioni, la religione cristiana, in quanto religione e non filosofia, non è altro che una volgarizzazione della stessa filosofia neoplatonica, la quale, rimanendo filosofia sarebbe stata incomprensibile ai più, mentre come "religione" era più facilmente comprensibile.
Pienamente convertito solo a 34 anni, consacrato sacerdote nel 391, nel 395 fu eletto vescovo di Ipponia.
Morì nel 430, mentre i Vandali assediavano la città.
Fu scrittore prolifico e scrisse su numerosi argomenti. Gli scritti di pedagogia vera e propria sono tuttavia il De Doctrina Christiana, il De Musica, il De Magistro, De Cathechizandis Rudibus.

17 commenti:

  1. S.AGOSTINO!
    E con questo, caro Lorenzo, ti sei guadagnato la corona di mio personale blogger superstar...
    Non intendo fare facili battute: considero infatti Agostino uno dei miei pochi, veri MAESTRI.
    Gli altri sono (in ordine cronologico): Socrate, Abelardo ed Eloisa, Pascal, Marx, Gramsci e forse, anche Perelman.
    Parlo di maestri "in philosophicis", senza ora citare Maestri in arte... che non sono comunque moltissimi, neanche quelli.
    Sul post tornerò presto perchè ti sembrerà strano, ma sono così contento d'aver trovato qualcosa su Agostino, che non riesco a scrivere niente!
    Immagino che a questo punto i miei critici mi augureranno (ammesso che sappiano che esisto) d'esser sempre MOLTO felice!
    Concordo comunque sul rapporto che istituisci tra neoplatonismo e cristianesimo, purchè naturalmente si ponga nella "debita" luce (come del resto TU hai fatto)un lato fondamentale... cioè che l'Incarnazione di Cristo segna una sorta di addio tra neoplatonismo e cristianesimo.
    Infatti, quando S. Paolo parlò all'Aeropago di resurrezione di Cristo dai morti, fu trattato con paternalistica condiscendenza, se non come un povero mentecatto.
    Osservo che stranamente, oggigiorno la stessa Chiesa cattolica parla poco dellla resurrezione della carne... che ciò significhi un ritorno al neoplatonismo? Non sarebbe da escludere, come eventualità...
    Ciao.

    RispondiElimina
  2. Devo essere sincero Riccardo, lo sto studiano un pò a fondo adesso, prima non me ne ero mai interessato. Quello che ho capito l'ho scritto! hehhehehe ma nulla di pù, sono ancora ignorante in materia.
    Mi fa molto piacere che ti sia piaciuto il post e molto bella la tua integrazione. Sono partito da una posizione scettica ma più lo leggo più comprendo il contributo che ha dato alla filosofia religiosa. Tieni anche conto che io non sono religioso affatto, la mia vorrebbe essere solo una speculazione di tipo filosofico, come è il mio approccio a S.Agostino. Concordo che la chiesa si stia avvicinando al platonismo, lo avevo scritto molto tempo fa in un altro post. Del resto lo si evince dal fatto che la giustizia, secondo il Vaticano, deve diventare una giustizia della Polis e non del singolo, quindi quale collegamento migliore con la Repubblica di Platone e le varie città del sole di Campanella?
    E che dire del rapporto fra atto e potenza dei nostri anni nella chiesa in chiave platonica e non aristotelica

    RispondiElimina
  3. Se non fosse stato per la fiction di S. agostino, non mi sarebbe interessato un bel niente... invece (ho visto solo la fine della seconda puntata) quando mi sono resa conto che non mi ricordavo, o non sapevo molto di lui... mi sono documentata.... ho quindi letto con piacere il tuo post.

    RispondiElimina
  4. Grazie Lorenzo i tuoi post. Fanno apprendere e valutare alcune cose che, da ignorante quale sono, mi portano a rivedere e, perchè no, a capire alcune vicende. Si, intendo dire che riallaccio un filo logico (per quanto logica possa esser io) con storia, filosofia e religione.
    P.S.: Tanto per ironizzar un pò: ma quella S. davanti al nome Agostino, sta per Santo o Signor?
    Un bacionissimo

    RispondiElimina
  5. hehhehehe No No! Nessuna crisi mistica, anzi!

    RispondiElimina
  6. Ma dai Vanda!!! Mi verrebbe da dire "ma va là" ma è troppo sfruttata ultimamente! hhehhehee
    Ma ti rispondo in modo filosofico: "siamo tutti ignoranti ma ognuno è maestro del proprio sapere".
    PS:
    La frase è mia perchè ne ignoro il reale significato.:)

    RispondiElimina
  7. Ed eccoTi qua con S.Agostino, detto fatto :)
    Ti premetto che non nutro alcuna simpatia per questo grande, intelligente ed erudito Signore.
    Certo l'epoca di S.Agostino non è delle migliori, siamo nella fase altamente oscurantista. la sua cultura berbera ha influito molto nei suoi scritti, il Suo pensiero è incentrato sul peccato, sul pentimento pubblico e sulla preghiera. Ha idee non molto chiare sulla religione e la laicità, sulla Chiesa e la politica. So che di Platone non lesse molto, non conosceva il greco, lingua molto diffusa allora come l'inglese oggi, imparò il latino al Suo ritorno in Italia e proverbiale fu l'incontro con S.Ambrogio, artefice della sua conversione al cristianesimo.
    S.Agostino è il filosofo preferito da Ratzinger che ne decanta il pensiero ai fedeli ogni qual volta s'affaccia dalla Sua finestra, da qui poi capire il Suo predicare la castità prima ancora d'essere un embrione.
    Cominciai a leggere qualcosa incuriosita da questa figura, ma arrivata al punto in cui si rivolge alle donne il mio pensiero fu " non possiamo andare d'accordo".
    La visione che aveva andava bene per l'epoca ma oggi non è davvero applicabile, sarebbe un ritorno al medioevo più oscuro, ecco perchè è tanto decantato in Italia, secondo me resta il patrono dei potenti con quelle Sue confessioni.
    Che dirTi? Forse mi sbaglio, ma certo è che frasi in cui mi si dice che "l'uomo è l'immagine e somiglianza di Dio mentre la donna è il riflesso dell'uomo", "La donna deve essere docile, obbediente e mite schiava perchè essere inferiore","la donna deve essere gelosa di suo marito non per diritto di possesso ma per indurre questo ad essere casto" e altri dictatum simili.. e daglie! Capisci che non potrei mai condividerne il pensiero. Ebbe un barlume di "illuminismo" quando citò Socrate, ma fu per poco.:))

    Insoma, Amico mio, S.Agostino non è Kant!
    Scusami se questa volta sono proprio agli antipodi ma so che capirai, il Tuo post è davvero ben scritto, così mi appare anche un pò più accettabile, ma di poco però!
    Buona Serata :)

    RispondiElimina
  8. hehhe Francy, ma non è mica detto che io mi identifichi con tutti i filosofi che metto!!!
    Sarei una persona da poco se mi ci ritrovassi con tutti.
    In parte non so cosa risponderti, come ho detto lo sto leggendo da poco. Però ti rispondo che bisogna vedere l'epoca in cui è vissuto, cosa ha rivoluzionato il tuo pensiero e a cosa ha portato.
    Il papa fa un grosso uso di questo filosofo ma in una forma a lui comoda. Nel senso, come giustamente ha detto Riccardo e ribadito da me, tenta di riportare la chiesa verso un pensiero platonico distaccandola da quell'aristotelismo portata dalle teorie di Tommaso D'Aquino.
    Ma come spesso fanno tutti, si prende una frase di un filosofo e se ne fa una teoria. Lo si fa ancora oggi.
    Saprò dirti di più quando me ne sarò fatto una idea più precisa e così potro anche farne una critica, in senso kantiano ovviamente.
    PS:
    Che S.Agostino non sia Kant lo avevo capito da subito....:))) ma ci sono 1400 anni di differenza, è quello che conta. Se pensi che da lì a poco sarebbero arrivati i Vandali!!!

    RispondiElimina
  9. Hanno appena dato una serie televisiva, non so se in due o tre puntate su questo santo e filosofo.
    Approposito era più filosofo o santo?
    E perchè i filosofi a favore della chiesa sono diventati santi mentre gli altri no?
    Ma a parte le battute ti ringrazio per questo post che permette di tenerci informate da una fonte, la tua, al di sopra delle parti.
    Io purtroppo non potrò partecipare alla discussione perchè filosofia è una di quelle materie che ho rimosso appena finito il classico, non mi piaceva, come matematica:((
    Ricordo che è definito uno dei padri della teologia......e basta, sic:((
    Grazie seguirò i prossimi post su questo filosofo.

    RispondiElimina
  10. # Francy:
    S.Agostino non centra nulla con quello che dici.
    Non avrebbe nemmeno a che fare con la chiesa d'oggi.
    Egli gettò le basi del cristianesimo, nemmeno cattolicesimo. La sua speculazione è quasi totalmnte improntata sulla ragione e la fede. L'uomo può credere, aver fede perchè frutto di un ragionamento.
    Comunque bel blog sig. Lorenzo e i suoi commenti molto interessati.
    Sandro

    RispondiElimina
  11. Grazie Paolo Giordano del passaggio. Qui tutti possono esprimere le loro opinioni e personalmente lascio, anzi incito, all'ironia perchè la trovo stimolante. A mio giudizio non esistono argomenti tabù su cui non si possa ironizzare, anzi, più un argomento è delicato più è ironizzabile. Ovviamente nel rispetto dei propri pensieri e fedi e di chi, come me, ironizza molto.

    RispondiElimina
  12. hehhehhehe, grazie Fel. Ogni tanto mi piace scatenare il marasma filosofico!!!!!!!
    A dire il vero è nato un pò da solo e pensa che sono appena all'inizio, immaginiamo quando entrerò nel vivo. Comunque ringrazio tutti voi perchè è bello scambiarsi le idee.

    RispondiElimina
  13. Lorenzo, non mi esprimo su Sant'Agostino, che pur avrei da dir la mia, ma pienamente concordo con Lucy sul tuo talento nello scatenamento del crogiolo alchemico dei commenti :)
    Agostino d'Ippona era detto anche Doctor Gratiae, ma una meritaata mensione la farei anche per Lorenzo d'Alessandria, detto il Sommo Taumaturgo, per la sua innata capacità di resuscitare anche la filosofia (sempre come scrive Lucy) rendendola materia viva :)
    Un bacio, a Lorenzo d'Alessandria, Sommo Taumaturgo
    Marilena

    RispondiElimina
  14. Marilena se hai da dire la tua puoi dirla, io penso che qui ognuno sia libero di esprimersi come vuole, se così non è allora è colpa mia.
    Hehehhe molto simpatico il tuo commento investendomi della carica di Sommo Taumaturgo!
    Esiste certo un Lorenzo d'Alessandria ma è il Sommmo Pastaturgo, Polpetturgo, Spuntatururgo, Formaggiurgo ecc.....
    Grazie del tuo commento molto simpatico
    Ciao, un bacio

    RispondiElimina
  15. Ma Maria Angela posso averlo pensato ma non l'ho mai scritto in un commento, non sono affari miei.
    Quella poesia come ho detto è un segno di stima nei confronti suoi, un modo per dire che quello che scrive e dice può toccare certe corde del cuore. Lo leggo sempre molto volentieri.
    Il mio commento era sulla scia degli altri commenti dove gli facevano complimenti, lo so che non centra nulla con il post.
    Ma non hai scritto nulla di male solo che mi ha stupita che si sia subito visto una dichiarazione d'amore quando invece era, penso un bel complimento.
    Ripeto che se ne vedono molti in giro ed anche con una forza superiore e non ho mai visto nessuno o nessuna commentare come hai fatto tu, cioè vederla come una dichiarazione d'amore.

    RispondiElimina
  16. A Dorià ehh???? E 'nnamo! A stima se può dì in tanti modi, tu hai scerto er peggiore.

    RispondiElimina
  17. Grazie Riccardo. Sai bene che ogni commento è arricchente. Posso anche dirti che in filosofia ti ritengo molto più esperto di me, quindi non vedo l'ora tu posti un commento al riguardo. Io intanto me ne sto facendo un idea completa da una storia della filosofia di Severino, ma penso sia il meno indicato per ora.......... hehhehehe
    Anche la storia di B.Russel non è male e lo mette in buona luce ma sappiamo bene che è una delle peggiori, tranne che per i filosofi analitici.
    Finito il Severino vado a leggermi qualcosa sull'Abbagnano,che è quella che preferisco, poi mi comprerò un opera sua.

    RispondiElimina