domenica 30 gennaio 2011

Jan Saudek - Il fotografo della vita vera, del sangue mai versato e dell'ignorata innocenza




Jan Saudek è un fotografo praghese nato nel 1935.
Tutta la sua arte viene espressa tramite la fotografia di corpi nudi, o quasi nudi, di gente comune inseriti in un contesto fumettistico e onirico.
Nel 1963 ispirato dai lavori di Edward Steichen e dal catalogo della sua famosa esposizione a New York intitolata The Family of Man, decide di diventare un fotografo professionista( fonte Wikipedia).
Una delle prime cose che mi colpirono dell'arte di questo originalissimo fotografo sono appunto le figure comuni che impressiona nei suoi obiettivi.
Gente di tutti i giorni che potremmo incontrare su un autobus o per strada, ma che colpiscono per essere inseriti più in un sogno che nella realtà.
Gli atteggiamenti, anche quelli a sfondo onirico, dei personaggi, mi fanno pensare a posture usuali inserite però in un contesto non consueto. Una donna nuda seduta con una spada insanguinata, ricoperta parzialente dagli stessi veli dello spoglio arredamento.
La caratteristica principale delle sue opere è la colorazione manuale delle sue foto, gioco forza delle sue prime opere dovuto all'impossibilità nella Cecoslovacchia di allora di reperire pellicole adatte. Dal caso e dalle condizioni estreme cui fu costretto a lavorare, ne trasse quindi una originalità unica nel suo genere.
Altra caratteristica che mi ha colpito è il contrasto fra la gioiosità della vita, impersonata dal ritratto e dal pugno nello stomaco che si riceve quando il ritratto stesso lo si guarda nell'insieme della fotografia, corpo compreso. Spesso il semisorridente viso della donna è accompagnato, nell'insieme, da colori cupi, mono-toni, corpi in mostra con irriverenza, a volte divertente a volte in modoappositamente patetico.
Si, perchè così è la vita e così è il nostro corpo, più per come noi lo vediamo che non per gli altri che lo vedono.
Quante volte ci diciamo, no, oggi proprio non mi piaccio, oppure ci vediamo in un contesto non nostro e costretti a far apparire le nostre nudità ( in questo caso dell'anima).
Ed è proprio l'anima della gente, di donne e uomini, che viene rappresentata da Jan nelle sue fotografie.


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Oggi Jan Saudek vive e lavora a Praga. Le sue opere sono conosciute a livello mondiale e alcune di queste hanno illustrato le copertine di molti LP.

Lorenzo

15 commenti:

  1. Una scoperta Lorenzo miaoooooooooooooo
    adoro le foto colorate a mano , mi sono provata anch'io e dà effetti fantastici. Molto ironiche e pungenti queste foto, un autore originalissimo. Grazie di avermelo fatto conoscere . Baci e abbracci ffffffffrrrrrrrrrr

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  2. Grazie Fel.
    Anche a me piacciolo le foto fatte con questa tecnica,ci tentai anche io molti anni fa,ma ora con il digitale.......:(
    Un autore molto originale con dei messaggi molto veri.
    grazie a te del commento.
    Bacione

    Lorenzo

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  3. Che dire Lorenzo...prima di tutto che, grazie a te, mi sto facendo una cultura sul mondo della fotografia.
    Mi paiace questo uomo-uomo che ritrae in maniera irriverente, oserei dire istrionica,il corpo umano in tutte le sue sfaccettature,dal sacro della maternità al ridicolo.
    Ho guardato e riguardato le foto e devo dire che mi hanno divertita, direi che mi hanno fatto l'impressione che traggo leggendo un sonetto del Belli o di Trilussa.
    Grazie!
    Cristiana

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  4. Ciao Lorenzo...bellissime foto.....anche le piu' irriverenti non risultano oscene ......le altre pur con immagini meno esplicite sono tuttavia inquietanti....i colori sono puro capolavoro.....
    nera_luna

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  5. L'AUDACIA DI SAUDEK
    Irriverente, come una folata improvvisa che alza le gonne e mostra il privato, ed ecco che ridiamo del vento giocoso, o malediciamo, stizziti, l'audacia di quel soffio, secondo l'umore o il contesto, o semplicemente se la notte abbiamo dormito di un sonno profondo, digerito la cena, fatto l'amore.
    Il vento soffia e solleva, irriverente ci mette alla prova, tasta l'umore e la predisposizione.
    Ci coglie quasi sempre impreparati, con l'espressione e l'atteggiamento stupito, magari buffo o stizzito, a volte adirato: ma siamo noi nella nostra realtà, splendida o impietosa, giocosa o malevolente, predisposta o indisposta ad accogliere, e subire, la folata che scoperchia la testa dal cappello, svolazza la mantella dalle spalle, solleva la gonna sulla faccia, e mette a nudo la nostra anima nascosta.
    La nostra anima nascosta che mai davvvero vuole mostrarsi o essere mostrata.
    Solo il vento può riuscirci.
    E l'audacia di Saudek.

    Che dire, Lò?
    Incantata, è dir poco.
    Una meraviglia del genere avrebbe meritato, di sicuro, un commento più appropriato, ma l'entusiasmo......e le parole e gli aggettivi ed i verbi sono venuti così senza un vero senso apparentemente connesso, sulla scia di un piacevolissimo stupore come accade di fronte ad una rivelazione.
    Rapita dall'audacia di Saudek :)
    Un bacio
    Mari

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  6. Io sono ignorante davanti a una particolare arte così ben spiegata. Tecniche speciali fra giochi di luce e effetti incantevoli che sorprendono e sbalordiscono l'osservatore, che viene come colpito allo stomaco da un pugno violento, tanta è la bravura dell'artista nel cogliere l'anima...ha però.. si chiama così adesso? :DDDDD
    Si, lo so, sono peggio di Augusta in "dove vai in vacanza?"... Ma sarà che i nati negli anni hanno la perversione per "gli effetti speciali"?

    mmmmmmmmmm... si, si... vado a dare un'occhiata agli altri Tuoi post che non ho ancora letto... perdona la mia "gnorantitudine"...:DDDD
    bye bye boy

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  7. Ciao Cristiana, grazie del commento.
    Ho sempre avuto una predilezione per quegli artisti, specialmente fotografi e disegnatori, che io intendo più avanti degli altri, che scoprono forme diverse di comunicazione. E Jan è uno di questi.
    Una cosa mi ha colpito, nei suoi lavori nei visi delle persone, donne soprattutto, non si trova la rabbia, sembra quasi che deleghi i corpi a farlo.

    Lorenzo

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  8. Ciao nera Luna.Quello che colpisce di più, a mio giudizio, sono proprio i colori e il contesto dove è inserito il soggetto. In quelle poche foto dove c'è una finestra il tutto prende le sembianze di un mondo surreale.
    Molta inquetudine, la si vede bene, ma espressa con i corpi, mai con il viso. Forse rappresenta la condizione femminile dove la mente ha il sopravvento sul corpo.

    Lorenzo

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  9. Forse sono i commenti più sentiti, Marilena, quando ci si lascia andare più al sentimento che non alla razionalità. Finalmente anche qui lo hai fatto e di questo sono molto contento.
    Bellissimo commento, un bel racconto fra le meraviglie dell'arte visiva.

    Lorenzo

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  10. Ma Francesca, non dirai anche tu, come fece il regime cecoslovacco, che questa è pornografia:DDDD
    E' proprio quell'irriverenza rappresentata in questo modo, che trovo elegante da un punto di vista artistico, a colpire allo stomaco. La stessa irriverenza che un Berlusconi ha riservato alle sue mogli e alle sue figlie, la stessa irriverenza che ha il corpo stesso verso il viso contento di una donna nel pieno della maternità.
    i corpi delle persone comuni così sono. Forse queste foto sono molto più vere delle copertine dei giornali. Questo credo sia il suo messaggio.
    Grazie di questo bel commento Francy, come sempre del resto.

    Lorenzo

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  11. Ah si anni 30 era riferito al periodo di nascita dell'artista.

    Lorenzo

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  12. "Gente di tutti i giorni che potremmo incontrare su un autobus o per strada, ma che colpiscono per essere inseriti più in un sogno che nella realtà" è ciò che la mia mente "malata" elabora quotidianamente quando gli occhi vengomo attratti da persone, viste come figure e con la particolarità d'un immaginario intimo, e non solo inteso all'anima, ma a tutto ciò che fa da scenario tra la realtà e la fantasia.
    Bellissimo post, Lorenzo.
    Kissà come Jan Saudek dipingerebbe una mia foto!
    Buon inizio settimana e buon lavoro.
    TVB
    Elisena

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  13. Ciao Elisena. Pensa che sono a casa, vado a lavorare alle 14 ma è da mezzora che in pratica sto già lavorando fra telefonate e risposte alle mail di trenitalia. Se il lunedì è presagio di come sarà la settimana allora si prevede una settimana di fuoco:)))))
    Quello che descrivi dei tuoi pensieri nei riguardi delle persone io invece mi raffiguro certe persone che mi colpiscono nelle loro case. Fantastico sulle differenze comportamentali fra l'essere fra la gente e invece rinchiusi nelle loro case. Oppure, a volte, mi piace conversare con perfetti sconosciuti, il mio lavoro me lo permette, per carpirne il loro modo di vedere il mondo e, credimi, c'è più sofferenza di quanto tu possa immaginare, anche se, con il tuo lavoro, tu avrai molte più storie da raccontare.
    Immaginazione e realtà, del resto non è questo il mondo intorno a noi? Non tutto è razionale nella vita, questo è il suo fascino. Ci sono artisti che ben ci fano vedere questi duplici aspetti e Jan Saudek, che da poco conosco, è uno di questi.
    Mi hanno colpito le sue opere come mi colpì un altro grande fotografo contemporaneo, Salgado.
    Lorenzo

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  14. E' un artista affascinante perchè ti invita ad osservare la scena nella sua complessità. Soffermarsi solo nei particolari ti farebbero perdere appunto quel " pugno nello stomaco".
    Mi piace la critica che hai fatto e la sua spiegazione. Stai realizzando dei post sempre più interessanti, forse, insieme a pochissimi altri, uno dei blog dove sei coinvolto come lettore imparando molto anche.
    Bravissimo

    Doriana

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