giovedì 23 dicembre 2010

Buon Natale

 
 
 
Voglio una coppa piena sino all'orlo 
E dentro annegarci l'anima:
Riempitela d'una droga capace
Di afferrare la Donna dalla mente.
E non voglio dell'acqua poetica, che scaldi
I sensi al desiderio lussurioso,
Ma una sorsata profonda
Tracannata dalle onde del Lete,
Per liberare con un incanto il mio
Petto disperato dall'assenza
Più bella che gli occhi miei festanti
Videro, intossicandone la mente.

È inutile - mi perseguita struggente
La dolcezza di quel viso.
Lo sfavillio del suo sguardo splendente -
E quel seno, terrestre paradiso.  
 
Mai più felice sarà la vista mia, 
Ché ha acquistato il visibile ogni sapore:
Perduto è il piacere della poesia,
L'ammirazione per il classico nitore.

Sapesse lei come batte il mio cuore,
Con un sorriso ne lenirebbe la pena,
E sollevato ne sentirei la dolcezza,
La gioia, mescolata col dolore.
Come un piemontese perduto in Lapponia,
Tra le nevi, penso al suo dolce Tevere,
Così sarà lei per me in eterno
L'aura della mia memoria.
 
(Adattamento di una poesia di John Keats)
 
Buon Natale
da
Lorenzo 

1 commento:

  1. Ti auguro che la donna, che s'affaccia sul Tevere, non resti insensibile a questa dichiarazione d'amore tanto appassionata e ti faccia trascorrere un Natale sereno.
    AUGURI!
    Cristiana

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