lunedì 27 settembre 2010

Il tempo



 L'unica realtà del tempo è la nostra immaginazione di esso



Che cos’è il tempo? 
Iniziò a domandarselo Agostino da Ippona, meglioconosciuto come S.Agostino, nel libro delle confessioni:  ” "Se nessuno me lo chiede so benissimo checosa sia; se qualcuno, però, me lo chiede e io cerco di spiegarglielo, non loso più.
Eppure la filosofia ha continuato a chiedersi che cosa sia e didescriversi seguendo un tempo, una storia, pensando all’antichità o allamodernità e oggi addirittura alla post-modernità. Tutte espressioni che partonoda esso.
La nostra cultura, che si alimenta, volente o nolente, dellafilosfia, indica nella velocità il tratto della nostra epoca. Velocità,arresto, rallentamento, sostantivi che fanno parte dela nostra vita e sonodeterminati dallo scorrere o dal suo rallentamento.
Millecinquecento anni dopo Husserl reintroduce questadomanda nella filosofia, senza dare risposte certe
" naturalemnte conosciamocosa sia il tempo, ma se iniziamo a renderci conto della coscienza del tempoecco che cadiamo nella più totale confusione”.
La scienza ha cercato di concretizzarlo nelle formulefisiche, Einstein parlò dello spazio e del tempo rifacendosi alla relatività diessi., ma senza individuarne elementi nuovi che ci abbiano fatto prenderecoscienza di che cosa sia esso.
La domanda è forse posta male? Se no allora mi devono spiegareperché dopo questo quesito semplice segue il silenzio di 1500 anni difilosofia.
Io allora mi chiedo che cosa genera in noi l’idea ditempo,anzi di una direzione del tempo; quali immagini della realtà si formanonel nostro intelletto ed è uguale per tutte le culture?
Sappiamo che nel mondo orientale il trascorrere della vitaha un senso nettamente diverso da quello occidentale;  più “ fatalista e pluralista “ il loro, piùrazionale e univoco il nostro. Allora il problema filosofico non è ontologico maantropologico, culturale, quindi relativo o relativista. Non esiste una veritàassoluta di tempo , un modo univoco di intenderlo.
Dunque il tempo è un prodotto della nostra immaginazione ditempo. L’idea che noi occidentali ne abbiamo dipende dal nostro modo di vederelo spazio. Si prenda ad esempio quello che noi chiamiamo moderno: non è altroche una proiezione del passato dove giorno per giorno lo scorrere dei giorni cifa arrivare fino al presente, arrestandosi, sbattendo la faccio contro questostesso attimo, contro l’adesso, perché il futuro nella nostra cultura nonesiste. Ma nelle altre si, è un continuum dela vita stessa dove ogni attimo èun presente e a cui bisogna rendere conto al passato per avre un futuro certo.
Ecco che allora il tempo, nelle culture orientali, prendeuna forma in tutte le direzioni, quasi una forma tridimensionale e dove l’uomodel presente è, come disse Wittengstein un granello di sabbia in un mare dove siignorano i confini.
La società occidentale, a partire dal positivismo e dalloscienzismo, ha voluto a tutti i costi “ razionalizzare e catalogare il tempo”intaccando le nostre coscienze e togliendoli quel senso di infinito emisterioso tale da continuare a farci sognare.
Le conquiste geografiche non sono state in fin dei conti unasfida allo spazio e al tempo? Una sfida al pensiero scientifico corrente, unasfida al pensiero stesso?
Perché non tanto ci si chiedeva da dove venissero leidee, ma ci si chiedeva fin dove potessero arrivare.

Lorenzo

8 commenti:

  1. Per come lo intendo io, Lò, il tempo è circolare ed interno.
    Il tempo esterno è solo una gravoso onere che siamo chiamati ad assolvere in nome di quel "democratico assetto societario e collettivo", che si basa su regole stabilite che contemplano anche la sua distribuzione e, quindi, la sua frammentazione.
    Il tempo circolare ed interno è meramente umorale, scevro da ogni argomentazione filosofica o pragmatica.
    Regolato dai flussi sanguigni e dai battiti del cuore, è un tempo assolutamente carnale e molto poco disposto (perchè, ahimè, divorato dalle necesità del tempo esterno)a sofismi intellettivi a lungo termine.
    L'eternità, ad esempio, è un concetto per me chiarissimo e definito perchè molto semplicemente è cominciata, in un momento casuale del suo percorso circolare, con il mio primo vagito e terminerà col mio ultimo respiro
    Un bacio
    Marilena
    P.S. - Il futuro, se ci pensi bene, è una pietosa invenzione degli uomini per nascondere le uniche realtà davvero certe: il passato ed il presente.

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  2. Ciao Lori...un bacio al volo...sto x ripartire x Messina. Non ho letto il post. A presto
    Elisena

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  3. Il tempo è una concezione molto personale,il tempo non ha rivali ed è il padrone assoluto di ogni attimo.Noi passiamo e lui trascorre imperterrito,ci sfiora e come un eccelso incisore,lascia le sue tracce sui nostri corpi,senza che ce ne accorgiamo.Alcuni vivono nel passato,rimpiangendolo,pochi vivono nel presente,barcamenandosi tra passato e futuro, altri vivono nel futuro,sperando in una nuova cura o in un nuvo amore o nella vincita all'enalotto. Io ho corcato e cerco, di vivere giorno per giorno ,ma sono decisamente proiettata nel futuro : darei ciò che mi resta da vivere per assistere ,come in un famoso film, all'arrivo di esseri di un altro mondo,che possano magari insegnarci una pace e un 'alienità' universale.
    Cristiana

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  4. Ciao Eli, buon viaggio e torna con delle buone nuove....non perdere tempo :)
    Ti aspettiamo
    Lorenzo

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  5. Il concetto tempo ha in sè, come ben dite, un dualismo inconciliabile. Ognuno di Noi lo percepisce in modo diverso,personale, difficile darne una definizione che trovi tutti d'accordo.
    Una parte di esso è controllata dalla cultura. In qualunque Paese si vada la prima cosa che avvertiamo è proprio la concezione del tempo, i ritmi fisici e del folclore del luogo ci proiettano in un tempo percepibile, diverso da quello a cui siamo abituati.
    L'altra parte del tempo, è quella che io chiamo magica, in questa ci vedo la sola proiezione del singolo. E' la dimensione in cui lo spazio ha un punto d'incontro con il tempo, la parte scientifica, la probabile intersecazione reale di un grande enigma umano, spazio-tempo, dove per il momento solo la mente vi ha libero accesso.

    Non so cosa ho detto, ma è per sommi capi il mio pensiero del tempo, spiegarlo con precisione in base al mio sentire mi è impossibile.
    Lorenzo.. una domanda più facile no, eh??? :DD
    Buona Giornata

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  6. Grazie Doriana, sei complimentosa ( come direbbe Fel) come sempre.
    Lorenzo

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  7. :DDDDD... aaaah, ma allora infierisci?
    Dunque, mi cimento nella risposta, (sai che sono coraggiosa)...:)
    Volendo inserirlo nella dimensione tempo, appare evidente che ha già percorso un tratto abbastanza lungo che illude volga al termine. Ma volendo adottare la formula che include lo spazio, che ha altresì occupato abbondantemente.. allora, il risultato che si evnice è disastroso. Dimensione spazio-tempo, a detta degli scenziati, è l'infinito, l'eternità,il vivere per sempre!.. Ce dovemo da rassegnà!!
    :DDDDDDDDDDDDDDDDDDD

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  8. hahhahaah carina teoria filosofico politica della nostra situazione.
    Io dico però che finirà per diventare un buco nero :DDDD Beh no, c'è già La Russa:DD
    Lorenzo

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