venerdì 10 settembre 2010

Undici Settembre


Anche la retorica oramai ha gettato la spugna nel commentare o commemorare uno degli episodi che più ha segnato la nostra civiltà, ormai ricordato come 11 Settembre 2001.
Solo qualche intervento sui TG nazionali, ma sull'onda di un predicatore pazzoide e con l'esigenza della visibilità, visto che la sua chiesa ormai era frequentata solo da una decina di " fedeli".
Quello che mi sorprende è la grande confusione che regna, specialmente nel mondo dei blog, nell'inventarsi nuove verità, nello smentire, nel ricrearne di nuove, tralasciando invece quella che dovrebbe essere eticamente una via da seguire: Perchè tutto questo?
Creando confusione mediatica si rischia di mettere alla pari tutte le tesi, alcune vere molte false. Infine, come sta succedendo adesso, si crea inevitabilmente una overdose di informazioni per cui al termine di questo processo non si parla più di nulla.
Le domande che andavano invece poste avrebbero dovuto essere sulle cause, sui perchè, i motivi di questo odio verso il nostro mondo occidentale. Ma qui le risposte sarebbero state tutte a nostro svantaggio, o quasi tutte.
Si sarebbe dovuto criticare la politica estera interventista USA, l'uso della forza militare che ha preso il posto della politica, il fallimento totale delle missioni in Iraq, sia dal punto di vista militare che in quello politico. Ricordo che nessuna arma di distruzione di massa è stata trovata nel paese di Hussein.
E' una lunga storia di fallimenti, di politiche basate sulla conquista economica e delle fonti energetiche, di regimi instaurati ad hoc per le potenze occidentali e le multinazionali americane, di vendita insensata di armi a gruppi in contrasto all'allora regime sovietico, i taleban solo per fare un esempio.
Dopo questo scempio durato decine di anni ai danni dei popoli arabi, una sistematica politica isolazionista nei confronti degli arabi moderati e il dare carta bianca ad uno stato il cui suo intento è stato solo quello di espandersi nel nome del Dio di Israele a qualsiasi costo, è normale, purtroppo, che qualcuno si svegli con intenti vendicativi.
Una cruda e dura critica al nostro modello di sviluppo espansionistico, una critica al ruolo USA di polizia mondiale degli interessi occidentali, questo dovrebbe essere il canale su cui ragionare.
Ma come al solito avviene è nel silenzio dopo la confusione il nostro modo di cercare la verità.

Lorenzo

4 commenti:

  1. La verità, le risposte, non appartengono nè ai morti nè ai vivi. Sono chiuse nei protocolli segreti del potere, pronto a sacrificare la sua stessa gente per ottenere sempre di più. Stavolta, quello ke ha ottenuto è stata solo una grande sconfitta per entrambi i popoli.
    L'elenco delle vittime dell'11 settembre va oltre, molto oltre, a quello stimato se ci aggiungiamo i soldati e i civili morti in Iraq e che continuano a morire per guerre "inutili", chiamate in questo secolo "forze di pace"!
    Buon sabato, Lori, da una Calabria ke non cessa di piovere da quando siete partiti!
    Elisena

    RispondiElimina
  2. La verità quando siamo di fronte ad eventi così gravi è molto difficile, non solo da svelare,ma anche da comprendere fino in fondo, temo che anche se verremo mai a capo di tutti i misteri, ancora una volta e più ch emai, non sarà una visione univoca di ciò che è avvenuto. Per i morti e chi ha sofferto da vicino per la follia umana un silenzio rispettoso e comosso.
    A te un abbraccio affettuoso

    RispondiElimina
  3. Grazie Francy del bel commento, mi dai modo anche di precisare un paio di cose che, per ovvi motivi di lunghezza non ho messo sul post.
    E' sempre mio gradimento sviluppare nei commneti l'agomento trattato e non fare un post blindato.
    Io non giudico nessuna delle tesi, ne quella complottista ne quella ufficiale. Vedo incongruenze in tutte e due. Forse la verità sta in una terza di cui non abbiamo nemmeno idea del perchè, come giustamente, concordando, mi pare di capire dai vostri commenti.
    Nella tesi complottista ci vedo soprattutto una incongruenza nel come abbiano potuto mettere l'esplosivo in tutti i palazzi e per tutta l'altezza eludendo i controlli, ma nello stesso tempo vedo incongruenze ad esempio nella famosa mancata presentazione di tutti gli impiegati ebrei su quel famoso piano del grattacielo.
    Io però ho voluto mettere l'accento sulla totale mancata autocritica del nostro sistema occidentale nei riguardi dei paesi arabi, soprattutto nelle strane alleanze nel periodo della guerra fredda e il fatto che siamo arrivati, dal dopoguerra in poi, come avvoltoi sulle loro riserve energetiche.
    Lorenzo

    RispondiElimina
  4. Infatti nella nostra cultura occidentale ci sono ancora barlumi di illuminismo che ci permettono di avere una coscienza critica. Un'arma micidiale in mano al popolo. Cosa che invece non è avvenuta nei paesi a religione musulmana e, a maggior ragione, in quelli islamici.
    Rimane quindi facile bruciare il raccolto di un vicino per loro, forse un pò meno per noi. Ma quando si tratta di ricchi e potenti, beh, non c'è religione che tenga, lì sono tutti uguali.
    Concordo perfettamente, non abbassare mai la guardia, sempre attenti e, soprattutto, sempre parlarne.
    Ciao e grazie
    Lorenzo

    RispondiElimina