lunedì 10 novembre 2008

Sul cattolicesimo in Italia


Tra l'attuale destra italiana e la chiesa cattolica esiste una santa alleanza che è strumentale e non occasionale, dovuta al fatto che a entrambe manca il concetto di Stato e di bene comune.
E' qui non mi riferisco al fatto che l'attuale leader della destra(?) italiana stato sottoposto a svariati giudizi da parte della magistratura, ma al fatto che la destra,per sua natura conservatrice, tende a difendere i privilegi acquisiti più di quanto non tuteli i principi di solidarietà, quali il pagamento delle tasse ecc...
Inoltre è nel codice genetico della destra la difesa dell'individuo quale " libertas a lege" , libertà dalla legge, quindi difesa dei provilegi.
La chiesa cattolica, dal canto suo, condivide con la destra il primato dell'individua rispetto alla comunità, perchè la salvezza dell'anima è individuale. Ed essendo questa salvezza la cosa più importante, la chiesa ha sempre concepito la Stato non come istituzione preposta al bene comune, ma come organismo che ha per suo compito la "limitazione del male", ossia la rimozione degli ostacoli che si frappongono al conseguimento della salvezza individuale, separando eticamente l'individuo dalla società.
Scrive Aristotele nella politica:
Le stesse cose sono le migliori e per l'individuo e per la comunità
e sono queste che il legislatore deve infondere nell'animo degli uomini.
Gli uomini, infatti, hanno lo stesso fine
sia collettivamente che individualmente,
e la stessa meta appartiene di necessità
all'uomo mogliore e alla costituzione migliore."
Al contrario Sant'Agostino scrive nel De civitate Dei:
" Due sono le città: l'una è formata dagli uomini che vogliono vivere secondo la carne,
l'altra da quelli che vogliono vivere secondo lo spirito.
La vera giustizia è solo quello stato fondato e retto da Cristo.


Partendo da queste premesse Rousseau non può che concludere dicendo" Il cristianesimo, lungi dall'affezzionare il cuore dei cittadini allo Stato,li distacca come da tutte le altre cose terrene. Non conosco nulla di più contrario allo spirito sociale."
La destinazione ultraterrena dell'uomo e la conseguente limitazione della sfera di influenza dello Stato risulta evidente dal confronto tra la mentalità greca,che non separa l'individuo dalla società e la mentalità cristiana che questa separazione la effettua di fatto e di principio.
Mi pare proprio che l'attuale destra italiana e la chiesa cattolica sia più vicina ai dettami di Sant'Agostino che ad Aristotele o Rousseau.

Lorenzo

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