martedì 17 gennaio 2012

Gli ultimi fatti in Sicilia, i semplici che non possono scegliersi la loro eresia e il Nome della Rosa di Umberto Eco





Sto leggendo su facebook, e su qualche sito di "pseudo-controinformazione", che molti sono concordi a quanto sta succedendo in Sicilia riguardo lo sciopero dei trasporti in questi giorni.
Molti parteggiano per un movimento, chiamato movimento dei forconi, che, con un linguaggio molto superficiale e qualunquista, se la prende con il governo. Concordo che questo governo ci stia affossando ma mi pongo qualche domanda:
1) Dov'erano costoro quando era ora di scendere in piazza a difesa dell'occupazione?
2) Dov'erano quando molto sono scesi in piazza a sostegnodella lotta contro la mafia?
3) Dov'erano quando a Palermo scesero solo un esiguo numero di studenti a commemorare Falcone e Borsellino
4) Dov'erano per 20 anni quando al governo c'era Berlusconi?

Credo sia molto attuale questo passo tratto dal Nome della Rosa, dove si parla di semplici e di eresie:


Mio Dio, come è difficile.
Bene. Immagina che tu sia un riformatore dei costumi e raduni alcuni compagni sulla vetta di un monte, per vivere in povertà. E dopo un poco vedi che molti vengono a te, anche da terre lontane, e ti considerano unprofeta, o un nuovo apostolo, e ti seguono. Vengono davvero per te o per quello chedici?”
“Non so, lo spero. Perché altrimenti?”
“Perché hanno udito dai loro padri storie di altri riformatori, e leggende dicomunità più o meno perfette, e pensano che questa sia quella e quella questa.”
“Così ogni movimento eredita i figli degli altri.”
“Certo, perché vi accorrono in massima parte i semplici, che non hannosottigliezza dottrinale. Eppure i movimenti di riforma dei costumi nascono in luoghie modi diversi e con diverse dottrine. Per esempio si confondono sovente i catari e ivaldesi. Ma vi è tra essi una grande differenza. I valdesi predicavano una riforma deicostumi all'interno della chiesa, i catari predicavano una chiesa diversa, una diversavisione di Dio e della morale. I catari pensavano che il mondo fosse diviso tra leforze opposte del bene e del male, e avevano costituito una chiesa in cui sidistinguevano i perfetti dai semplici credenti, e avevano i loro sacramenti e i loro riti;avevano costituito una gerarchia molto rigida, quasi quanto quella della nostra santamadre chiesa e non pensavano affatto a distruggere ogni forma di potere. Il che tispiega perché aderirono ai catari anche uomini di comando, possidenti, feudatari. Népensavano di riformare il mondo, perché l'opposizione tra bene e male per essi nonpotrà mai essere composta. I valdesi invece (e con loro gli arnaldisti o i poverilombardi) volevano costruire un mondo diverso su un ideale di povertà, per questoaccoglievano i diseredati, e vivevano in comunità del lavoro delle loro mani. I cataririfiutavano i sacramenti della chiesa, i valdesi no, rifiutavano solo la confessione auricolare.”
“Ma perché allora vengono confusi e se ne parla come della stessa malapianta?”

“Te l'ho detto, quello che li fa vivere è anche quello che li fa morire. Siarricchiscono di semplici che sono stati stimolati da altri movimenti e che credono che si tratti dello stesso moto di rivolta e di speranza; e sono distrutti dagli inquisitoriche attribuiscono agli uni gli errori degli altri, e se i settatori di un movimento hannocommesso un delitto, questo delitto sarà attribuito a ciascun settatore di ciascunmovimento. Gli inquisitori hanno torto secondo ragione, perché mettono insiemedottrine contrastanti; hanno ragione secondo il torto degli altri, perché come nasce unmovimento, verbigratia, di arnaldisti in una città, vi convergono anche coloro chesarebbero stati o erano stati catari o valdesi altrove. Gli apostoli di fra Dolcino predicavano la distruzione fisica dei chierici e dei signori, e commisero molteviolenze; i valdesi sono contrari alla violenza, e così i fraticelli. Ma sono sicuro che ai tempi di fra Dolcino convenirono nel suo gruppo molti che avevano già seguito la predicazione dei fraticelli o dei valdesi. I semplici non possono scegliersi la loro eresia, Adso, si aggrappano a chi predica nella loro terra, a chi passa per il villaggio oper la piazza. E' su questo che giocano i loro nemici. Presentare agli occhi del popolouna sola eresia, che magari consigli al tempo stesso e il rifiuto del piacere sessuale ela comunione dei corpi, è buona arte predicatoria: perché mostra gli eretici un solo intrico di diaboliche contraddizioni che offendono il senso comune.”
“Quindi non vi è rapporto tra essi ed è per inganno del demonio che unsemplice che avrebbe voluto essere gioachimita o spirituale cade nelle mani di catario viceversa?”
“E invece non è così. Cerchiamo di ricominciate da capo, Adso, e ti assicuroche cerco di spiegarti una cosa sulla quale neppure io credo di possedere la verità.Penso che l'errore sia di credere che prima venga l'eresia, poi i semplici che vi sidanno (e vi si dannano). In verità prima viene la condizione dei semplici, poil'eresia.”
“E come?”
“Tu hai chiara la visione della costituzione del popolo di Dio. Un grandegregge, pecore buone, e pecore cattive, tenute a freno da cani mastini, i guerrieri,ovvero il potere temporale, l'imperatore e i signori, sotto la guida dei pastori, ichierici, gli interpreti della parola divina. L'immagine è piana.”
“Ma non è vera. I pastori combattono coi cani perché ciascuno dei due vuole idiritti degli altri.”
“E' vero, ed è appunto questo che rende imprecisa la natura del gregge. Persicome sono a dilaniarsi a vicenda, cani e pastori non curano più il gregge. Una partedi esso ne rimane fuori.”
“Come fuori?”
“Ai margini. Contadini, non sono contadini perché non hanno terra o quellache hanno non li nutre. Cittadini, non sono cittadini perché non appartengono né aun'arte né ad altra corporazione, sono popolo minuto, preda di ciascuno. Hai vistotalora nelle campagne gruppi di lebbrosi?”
“Sì, una volta ne vidi cento insieme. Deformi, con la carne in disfacimento etutta biancastra, sulle loro stampelle, le palpebre gonfie, gli occhi sanguinanti, nonparlavano né gridavano: squittivano, come topi.”

“Essi sono per il popolo cristiano gli altri, quelli che stanno ai margini delgregge. Il gregge li odia, essi odiano il gregge. Ci vorrebbero tutti morti, tutti lebbrosicome loro.”
“Sì, ricordo una storia di re Tristano che doveva condannare Isotta la bella estava facendola salire sul rogo, e vennero i lebbrosi e dissero al re che il rogo erapena da poco e che ve n'era una peggiore. E gli gridarono: dacci Isotta cheappartenga a tutti noi, il male accende i nostri desideri, dalla ai tuoi lebbrosi, guarda,i nostri stracci sono incollati alle piaghe che gemono, lei che accanto a te sicompiaceva delle ricche stoffe foderate di vaio e dei gioielli, quando vedrà la cortedei lebbrosi, quando dovrà entrare nei nostri tuguri e coricarsi con noi, allorariconoscerà davvero il suo peccato e rimpiangerà questo bel fuoco di rovi!”

“Vedo che per essere un novizio di San Benedetto hai delle curiose letture,”

Lorenzo

20 commenti:

  1. Le nuove idee nascono spesso quali eresie e sta alla saggezza degli uomini farle germogliare per il bene comune.
    L'importante è che non diventino fanatismi, chè allora si perde di vista lo scopo per cui erano nate.
    Molto bello questo accostamento a 'Il nome della rosa'.
    Cristiana

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  2. Il Governo tecnico sta bastonando tante categorie,ma, almeno,ammette che siamo al bordo di un baratro,ammette che o cosi' o finiamo dentro al baratro e sta evidenziando tante brutte abitudini all'Italiana tipo:
    : io ho un privilegio..nessuno me lo tocchi
    : tutti evadono..anch'io
    : va tutto benissimo in Italia, perche' va bene a me !
    In Sicilia,purche' tu abbia un amico vicino alla Politica, ti godi sole,cibo delizioso ed un lavoro senza tanta fatica.Chi si lamenta?I disgraziati !Quelli che pagano le tasse,non hanno amici e sono anche ONESTI.Questo nuovo Governo ci ha ridato la dignita' di camminare a a testa alta in Europa,non di raccontarle solo barzellette.Il problema e` che chi ha concorso a portarci allo sfacelo dovrebbe essere a casa, a cercare lavoro !Cosi' aumenteremmo l'indice dei disoccupati,visto che non sono persone CAPACI !

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  3. Questo articolo sul "movimento dei forconi" ha turbato anche me, e non poco. Non avresti potuto scegliere passo letterario più azzeccato per spiegare l'attuale e strampalata storia di Noi semplici, che fra catari e valdesi saremo trascinati esattamente dove loro vogliono. Non mi illudo più, anche internet è diventata l'esca per chi, in questo frangente, non riesce a restare un individualista morale, ben diverso da quello materiale che facilmente seguirà i cani e i pastori.
    Complimenti boy! Qualcuno che la pensa come me...per fortuna c'è :)

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  4. PS.: spero non Ti dispiaccia se questo passo dal "Il nome della rosa", lo posto fra le mie perle... è troppoooo bello :))
    Grazie e baciun-silan (visto come so parlare padano?? :DDD )

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  5. Credo sia azzeccatissimo il passo del libro di Eco, un bel connubio fra la situazione delle proteste in atto (anche i tassisti ci metterei) e situazione medievale. Forse fra noi popolo non poco è cambiato.
    È un bel post, bravo
    Doriana

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  6. ...e il riso si disegnerebbe come l'arte nuova,ignota persino a Prometeo,per
    annullare la paura (Il none della rosa).U.Eco
    Ma non sarà così nemmeno questa volta perchè qualcuno prospera sulla disperazione sul bisogno degli altri e li aggioga a un altro inutile carro-
    Egill
    P.S- Trovare e diffondere il "libro"-
    A presto-

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  7. complimenti bel post! La questione dei forconi non è chiara, sentendo rai news sembra che chi incita alla lotta non sono persone "immacolate", e la Sicilia è in ginocchio.

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  8. Ciao Cristiana, grazie del commento. Credo che il confine fra idea nuova ed eresia ( dove per eresia di questi tempi io la intenderei qualsiasi movimento antidemocratico) sia molto labile perchè, come giustamente affermi tu, dipende dagli uomini darle il giusto fine.
    Ciao e a presto

    Lorenzo

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  9. Sono convinto anch'io che la maggior parte delle persone per strada in Sicilia siano persone oneste e, in questo blog, li paragono ai semplici d'età medievale, in fin dei conti tutte persone in buona fede ( termine più che azzeccato :DDD). Ma è che c'è dietro che non mi convince, e ogni ora che passa sempre di più possiamo vedere la longa manus di Forza nuova e una parte della mafia dietro queste manifestazioni. Illuminante è il blog del popolo viola su questo argomento.
    Grazie del commento e a presto
    Lorenzo

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  10. Carissima Francesca, io e te andiamo di pari passo sulle idee anche se su certi argomenti la vediamo all'opposto. Ma quando si tratta di fiutare certi pericoli vedo, anche su FB, che rimaniamo scettici allo stesso modo.
    Io, in questo caso, ho sentito puzza di bruciato da subito, senza leggere nulla da altri. L'ho capito, anzi intuito, dal frasario, dal linguaggio, di tipico stampo populista.
    Cosa fa la differenza? Il populismo si alimenta del malcontento non per eliminarlo ma per sfruttarlo a proprio piacere. In genere non vuole arrivare a nessun fine e quelle poche cose che propone sono semplici, quasi da idiota.
    Un po' come Beppe Grillo :DDDDDDDDD Dai lo so che ti faccio arrabbiare andando contro Grillo:))))))))))))))
    Grazie del bel commento

    Lorenzo

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  11. Ma non mi dispiace affatto, anzi ti rispondo da ferroviere: Hai la via libera :)))
    Grazie

    Lorenzo

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  12. Grazie Doriana del commento. Anche i farmacisti sono un po' nell'occhio del ciclone a quanto vedo :)

    Lorenzo

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  13. E subito, leggendo il tuo commento Egill, mi sovviene il secondo libro della poetica di Aristotele, quello che avrebbe scritto proprio parlando della commedia, quindi del riso e dell'allegoria. Un libro perduto che non si troverà mai più.
    La tua ultima esortazione mi riempie di gioia ma anche di molta tristezza. Forse la soluzione c'è, iniziamo a leggere, tutti quanti, un libro simile forse c'è e, perchè no, magari iniziando proprio dal Nome della Rosa.
    Grazie dell'arguto commento Egill, al propssimo post :)))

    Lorenzo

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  14. Grazie Giuliana del complimento. L'abbinamento racconto-fatti di Sicilia mi è venuto spontaneo. Ci vedo molte attinenze.
    La questione, giorno dopo giorno, si fa sempre più nera....in tutti i sensi!
    Ciao e a presto

    Lorenzo

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  15. Buon giorno Lorenzo , il tuo commento su Fellini è stupendo , vero , condivido in pieno !!!
    Sembra fatto da un romagnolo !!

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  16. Trovo anche io l'accostamente dei fatti attuali siciliani , con il bellissimo libro di Eco , ( se mi passi la parola ) una genialata .

    buona giornata Lorenzo

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  17. Grazie Valerio, ma il merito è anche tuo perchè il post è molto bello. Io sono piemontese mezzo veneto :))))

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  18. Hehehe grazie. Mi piace genialata ma il vero genio è Eco.
    In effetti ci vrdo del losco. Spero di sbagliarmi soprattutto per molti manifestanti che mi sembrano davvero disperati e in buona fede.

    Grazie dei commenti Valerio, apresto

    Lorenzo

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  19. Ciao,Lorenzo,sono nuova,da te,ma ti leggo spesso,anche nei commenti ,a volte concordo,altre no,ma è il bello della libera discussione.
    Di certo so che leggerò il libro,iniziato e lasciato un paio di volte,per mia superficialità.Forse troverò la giusta chiave di lettura anche per quanto sta succedendo qui,adesso.
    Vivo i fatti da vicino,è una situazione allucinante,strade deserte,negozi vuoti,qualche auto che si avventura a superare i caselli,parlo di Catania,dev'essere "accompagnata" dalla polizia,per passare indenne fra i tir fermi.Di sicuro ci sono elementi strani nella protesta,ed esterni alla stessa.Certo i motivi per protestare ci sarebbero anche,ma gli interessi sono diversi e la gente in buona fede non lo ha capito,e poi uno sciopero dovrebbe avere un interlocutore,e quì non lo vedo..
    Sono confusa e poco convinta,speriamo finisca bene,e presto,ma ne usciremo tutti ammaccati e non poco.

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  20. Ciao Chicchina, benvenuta fra i commentatori e grazie mille per leggermi. Il bello del confronto, della libera discussione o del dissenso è il sale della cultura. Lo trovo arricchente per ambo le parti.
    È un libro bellissimo il Nome della Rosa, leggibile e interpretabile a più livelli, dal semplice racconto poliziesco, pasando per il piacere del leggere sulla vita medievale fino alle allegorie e ai riferimenti filosofici. Un libro per tutti dove c'è di tutto. So che andrà in ristampa come edizione riveduta e corretta proprio in questi mesi.
    Ho trovato questo passo attinente alla situazione odierna. I semplici siamo noi, ognuno con le sue disperazioni. L'abbracciare un'eresia (ideologia oggi) è difficile, i potenti sanno sempre come fermarci o toglierci la terra sotto i piedi, proprio perchè noi accecati dall'odio del bisogno.
    Ma Marx ci ha spiegato poi da dove partire per i bisogni collettivi....

    Grazie del bel intervento e a presto :)
    Ciao, Lorenzo

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