martedì 27 settembre 2011

La legge bavaglio sulle libertà di informazione


Queste è la proposta di legge che sta per essere approvata. Contiene due atti molto gravi per uno stato democratico: una inibizione quasi totale per quanto riguarda le intercettazioni telefoniche contro i delinquenti e una forte limitazione della libertà di stampa e di informazione su internet.


Intercettazioni pubblicabili se 'rilevanti'; proroghe degli ascolti di 15 giorni; possibilità di collocare ricetrasmittenti anche in automobili o in uffici; sanzioni per editori ridotte. Sono queste alcune delle novità contenute nel ddl intercettazioni licenziato dalla commissione Giustizia della Camera l'estate scorsa e ora all'esame dell'Aula di Montecitorio.

Questi i punti fondamentali:

Reati intercettabili. Quelli più gravi (come mafia, terrorismo, sequestro di persona) e quelli puniti con più di 5 anni di reclusione. Corruzione e stalking compresi.

Limiti. I telefoni potranno essere messi sotto controllo per 75 giorni prorogabili di 15 in 15 fino al termine delle indagini preliminari. Per i reati più gravi il limite è di 40 giorni prorogabili di 20 in 20.

Divieti e sanzioni. Il giornalista rischia un mese di carcere o una multa fino a 10mila euro. Gli editori dovranno invece rispondere solo della pubblicazione delle intercettazioni 'irrilevantì di cui è stata ordinata la distruzione. Ma la sanzione sarà inferiore rispetto al Senato: dalle 50 alle 200 quote, cioè una pena massima di 300 mila euro. Le intercettazioni 'rilevantì potranno essere pubblicate dopo l"udienza-filtro. Quelle irrilevanti resteranno custodite in archivio'top-secret'. Inoltre chi passa ai cronisti atti del procedimento coperti da segreto rischia fino a 6 anni di carcere.

Intercettazioni ambientali. Si potranno piazzare microfoni anche in uffici o automobili. Viene reinserito il divieto di mettere 'cimicì varrà solo per le abitazioni private, a meno che non si sappia che lì si stia svolgendo un reato. Cade il termine dei tre giorni per le proroghe.

Dichiarazioni dei Pm. Il Pm potrà essere sostituito se farà dichiarazioni sul procedimento a lui affidato o se svelerà segreti. Ma la sua sostituzione dovrà essere decisa dal capo dell'Ufficio dopo che sia stata esercitata contro di lui l'azione penale. E non dalla sua iscrizione nel registro degli indagati.

Registrazioni "fraudolente. Chi fa registrazioni in maniera fraudolenta (come la escort Patrizia D'Addario che usò un registratore nascosto) rischia 'fino a 3 anni di carcere'.

Clero. Se ad essere ascoltato è un sacerdote, il Pm deve avvertire la diocesi. Se è un vescovo, la segreteria di Stato vaticana.

No alla legge Falcone. Se si indaga contro reati di criminalità organizzata non mafiosa non si avranno le stesse facilitazioni previste per quelli di mafia. Con il ddl si cancella l'art. 13 della legge Falcone (n.203 1991). Quindi diventerà quasi impossibile intercettare organizzazioni criminali dedite, ad esempio, a usura o a reati contro la Pubblica Amministrazione.


Tribunale collegiale. Ogni volta che il Pm chiederà l'autorizzazione a intercettare sarà il Tribunale distrettuale del capoluogo, in composizione collegiale a dover decidere. Solo sulla richiesta dei tabulati telefonici basterà l'ok del Gip.

Blog. Anche per i blog rimarrà l'obbligo di rettifica entro 48 ore. L'emendamento che puntava a sopprimere la norma venne bocciato. Secondo la quale ogni gestore di sito informatico ha l'obbligo di rettificare ogni contenuto pubblicato sulla base di una semplice richiesta di soggetti (sufficiente inviarla anche via e-mail) che si ritengano lesi dal contenuto in questione. Una misura che castrerebbe la libertà di espressione in rete, e che prevede sanzioni per chi non rettifica fino a 12mila euro.


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MANIFESTAZIONE PROGRAMMATA


Il Quartiere generale della protesta sul web: Articolo 21

Lorenzo

6 commenti:

  1. L'ennesima dimostrazione di anti-democrazia.
    Non penso che ce la faranno,potrebbe essere la goccia....
    Cristiana

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  2. se non ci svegliamo tutti e non facciamo qualcosa qui finisce come in Cile... Però temo che dall'interno si possa fare poco, bisogna rifare un nuovo sistema e questo davvero non è facile!

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  3. Forse non ce la faranno, ma una cosa è certa Cristiana, delle proteste che ne seguiranno non gliene frega un bel nulla. Lui è al governo per sistemare gli affari suoi e andrà fino alla fine. Del resto ha i voti per farlo e quei voti glieli ha dati la maggioranza degli italiani, quindi il popolo italiano.
    Finchè non ci renderemo conto di due cose:
    1) Che votare è importante
    2) E che il voto di ognuno di noi può cambiare il destino di tutto un popolo queste cose continueranno a succedere.
    Grazie del commento :)
    Lorenzo

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  4. Purtroppo, stavolta sono molto, MOLTO pessimista.
    Dico subito perchè.
    a)i numeri li hanno; b) l'opposizione non esiste; c) l'opinione pubblica è rassegnata fino al fatalismo.
    L'unica carta può essere giocata dalla Corte costituzionale, ma nel frattempo quanta gente avrà paura di scrivere, di esprimersi o lo farà per così dire col freno a mano tirato'?
    Se poi scatta l'appello al bipartizan, il Pd si butterà a pesce.
    Non è da me essere pessimista, ma stavolta...
    Ciao a te ed a tutti.

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  5. A dire il vero anche a me attanaglia una sensazionedi pessimismo, e non solo perchè l'opposizione è quasi nulla, ma per la cattiveria di queste persone al governo.
    C'è una crisi ecomica senza precedenti eppure pensano solo a proteggere il loro padrone e instaurare un regime fascista.
    Questa volta tocca a noi, al popolo, alla gente, che deve farsi sentire con qualsiasi mezzo, anche qui in internet e, soprattutto, scendere in piazza.
    grazie del commento Riccardo, è sempre un piacere convesrare con te :)
    Lorenzo

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