domenica 12 febbraio 2012

Quando il bambino era bambino



«Quando il bambino era bambino,
se ne andava a braccia appese.
Voleva che il ruscello fosse un fiume,
il fiume un torrente,
e questa pozza il mare.

Quando il bambino era bambino,
non sapeva d’essere un bambino.
Per lui tutto aveva un’anima,
e tutte le anime erano tutt’uno.

Quando il bambino era bambino,
su niente aveva un’opinione.
Non aveva abitudini.
Sedeva spesso a gambe incrociate,
e di colpo sgusciava via.
Aveva un vortice tra i capelli,
e non faceva facce da fotografo.

Quando il bambino era bambino,
era l’epoca di queste domande:
Perché io sono io, e perché non sei tu?
Perché sono qui, e perché non sono lì?
Quando è cominciato il tempo, e dove finisce lo spazio?
La vita sotto il sole, è forse solo un sogno?
Non è solo l’apparenza di un mondo davanti a un mondo,
quello che vedo, sento e odoro?
C’è veramente il male?
E gente veramente cattiva?
Come può essere che io, che sono io,
non c’ero prima di diventare?
E che un giorno io, che sono io,
non sarò più quello che sono?

Quando il bambino era bambino,
non riusciva ad inghiottire gli spinaci, i piselli, il riso al latte,
il cavolfiore bollito,
ed ora mangia tutto, e non solo per necessità.

Quando il bambino era bambino,
si risvegliò una volta in un letto estraneo,
ed ora gli accade sempre,
gli apparivano belli molti uomini,
e adesso soltanto in rari casi,
si rappresentava nitidamente un paradiso,
e adesso lo può al massimo intuire,
non riusciva ad immaginare il nulla,
ed oggi rabbrividisce al suo pensiero.

Quando il bambino era bambino
giocava con entusiasmo
e adesso è così preso dalla cosa come allora
solo se questa cosa è il suo lavoro.

Quando il bambino era bambino,
per nutrirsi gli bastavano pane e mela,
ed è ancora così.

Quando il bambino era bambino,
le bacche gli cadevano in mano,
come solo le bacche sanno cadere.
Ed è ancora così.
Le noci fresche gli raspavano la lingua,
ed è ancora così.
Ad ogni monte, sentiva nostalgia di una montagna ancora più alta,
e in ogni città sentiva nostalgia di una città ancora più grande.
E questo, è ancora così.
Sulla cima di un albero,
prendeva le ciliegie tutto euforico,
com’è ancora oggi.
Aveva timore davanti ad ogni estraneo,
e continua ad averne.
Aspettava la prima neve,
e continua ad aspettarla.

Quando il bambino era bambino,
lanciava contro l’albero un bastone, come fosse una lancia.
E ancora continua a vibrare.»
Anteprima
Peter Handke



Questa poesia è stata recitata nel film di Wim Wenders "Il cielo sopra Berlino".
Trovo questo film unico e quando lo vidi la prima volta ebbi la prova che anche il cinema poteva essere una grande arte.

Anteprima

Post ispirato da una amica di facebook che ha pubblicato questa poesia
Lorenzo

17 commenti:

  1. E' uno dei film che amo di più e questa poesia, che ho letto solo ora e trovo stupenda, è, per via della solita mentepatia, ciò che stavo pensando sui bambini nel risponderti al commento sul mio blog!
    Accidenti, leggendola son rimasta di sasso!

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  2. E' una poesia stupenda davvero, lascia molte emozioni. Ti consiglio di vedere il filmato su you tube preso dal film Il Cielo sopra Berlino.
    Beh la mentepatia in genere è costante:)))
    Grazie del bel comento, sono contento che ti piaccia quel film, è uno dei miei preferiti, anche come regista.

    Lorenzo

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  3. Una splendida poesia che ci pone a riflettere sul divenire, troppo spesso frettoloso...
    non riusciamo più nemmeno ad assaporarla quella mela...
    grazie Lorenzo per la Condivisione...
    un film che dovrò vedere...
    sereno finire del giorno a Te..
    un Sorriso..
    dandelìon

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    1. Ciao Dandelion, si un film che vale la pena di vedere.
      Non riusciamo assaporare quasi più nulla, questa nostra società esige che noi ci immargiamo totalmente mell'apparato (produttivo ovviamente) dove ognuno ha un ruolo ben preciso a scapito dei nostri bisogni.
      Grazie del commento a presto

      Lorenzo

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  4. Lied vom Kindsein ... bellissima poesia. Penso che il film sia stato proprio ispirato dalle poesie di Rilke, famoso poeta tedesco o austriaco, non ricordo bene.In Germania dicono che nelle sue poesie vivono gli angeli, questa è considerata come preservazione dalla realtà, cosa che traspare benissimo nel film. Era da tanto che non avevo più letto questa poesia, non la ricordavo più. Nel rileggerla ho colto in modo diverso il suo significato... già, perchè ci sfugge la realtà? E' il divenire adulti o forse più semplicemente ci siamo lasciati soggiogare dalla futilità dell'uniformità mentale, che abbiamo indossato senza avvedercene. Perchè è vero che le cose che ci rendevano felici da bambini, ci rendono felici anche da adulti...come cogliere le ciliegie dall'albero... io ne vado matta :)

    Notte, notte boy

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    1. Nelle sue poesie vivono gli angeli, proprio come nel film di Wenders.
      Credo sia normale una differenza nel sentire fra bambino e adulto, credo faccia parte dello stato delle cose. Ma quel sentire totale, quel meravigliarsi lo dovremmo ogni tanto riscoprire. Del resto, come dico sempre, cos'è la filosofia se non un atto di meraviglia?
      Io vado matto andare per more d'estate e mangiarmele sul posto. Nemmeno le lavo...proprio come facevo da bambino:))
      Ciao e grazie del commento girl con le ali d'angelo

      Lorenzo

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  5. Non conoscevo questa poesia, perfetta sublimazione dell'animo fanciullo, non condizionato dalla mala società.

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    1. Perfetto Adriano, hai condensato in poche parole il mio stesso giudizio. Mi permetto di consigliarti la visione del fil: Il Cielo sopra Berlino di Wenders, poesia allo stato puro e riprese in un bellissimo bianco e nero.
      Ciao Adriano, salutami il ponente :))

      Lorenzo

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  6. Mi piace pensare di conservare ancora lo stupore del bambino - a volte-.
    Molte domande restano le stesse, ma c'è la delusione di sapere che resteranno sempre senza risposta.
    Non conoscevo questi versi e ti ringrazio per averli postati.
    Cristiana

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    1. Grazie a te per il bel commento Cristiana. Concordo perfettamente. Io credo che molte domande prima poi troveranno risposta, bisogna avere fiducia in noi stessi

      Grazie ancora
      Lorenzo

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  7. Bei versi come interssante sarà il film. osservazione di chi è sempre con i bambini: per fortuna i bambini non cambiamo. Hanno sempre l'ingenuità e lo stupore che hanno i bambini da sempre. E un po' di quei bambini rimane anche negli aulti.

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    1. vero, tu ne sai qualcosa rispetto i bambini essendo nel campo dell'educazione infantile. Immagino che ogni giorno sia diverso dall'altro, in questo caso la meraviglia è da ambo le parti. Invidiabile:))

      Grazie del commento a presto Serenella

      Lorenzo

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  8. che bella... non la ricordavo. Mi è venuta la voglia di rivedere il film.
    Quando un bambino era un bambino... Per lui tutto aveva un’anima,
    e tutte le anime erano tutt’uno... credo che questa sia la perdita più grande del diventare adulti

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    1. "Per lui tutto aveva un’anima,
      e tutte le anime erano tutt’uno.."
      Non potevi trovare passaggio migliore per sintetizzare il contenuto di questa poesia. Per il bambino, per noi in certe situazioni quando siamo attenti più al cuore che alla ragione, il mondo diventa un tutt'uno. nel film è bene interpretato dalle immagini degli angeli che osservano il mondo dall'alto.
      Io ogni tanto me lo rivedo il film, oppure alcune scene da You tube, ogni volta è emozionante.
      Grazie di questo bel commento Giuliana, a presto

      Lorenzo

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  9. Credo che queste parole descrivano l'animo di un bambino in maniera incantevole... tutti lo siamo stati e ci ritroviamo con u po' di nostalgia per ciò che ora ci manca.
    Dei bambini amo lo stupore, le domande più incredibili, la lorosete di sapere , di conoscere, di non dare nulla per scontato, tutto è animato ed anche il gioco è un'attività da fare con impegno e non solo entsiasmo e creatività. Dei bambini amo le risate, mi piace sentirli ridere, mi piace la loro ricerca del di più, il non accontentarsi e saper gustare ogni novità!
    Poi si cresce ed ogni età va vissuta pienamente, trovandone bellezza e lati positivi... non tutto passa e tutto ciò che arriva con il tempo può avere un buon sapore. Il film è arte allo stato puro, concordo!!

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    1. Il mondo dei bambini è un mondo in crescita, un divenire continuo arricchito dall'esperienza e dalla guida degli adulti. Lo stupore per le nuove conoscenze è al massimo come il lasciarsi andare nelle emozioni che l'accompagnano.
      Tutto ha un sapore diverso. credo che il messaggio di questa poesia stia proprio nel non perdere la memoria di quelle emozioni, il finale a mio giudizio è chiaro con quel "Quando il bambino era bambino,
      lanciava contro l’albero un bastone, come fosse una lancia.
      E ancora continua a vibrare.". le emozioni di allora possono ancora vibrare oggi, possiamo avere le stesse emozioni anche da adulti, questa è la sfida secondo me.
      Grazie del bel commento, a presto Rita

      Lorenzo

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  10. CHE BELLA VERAMENTE L'HO LETTA E RILETTA ASSAPORANDO PASSAGGI DELLA MIA INFANZIA E RITROVANDO COSE E PENSIERI SEPOLTI..GRAZIE.GUARDERO ANCHE IL FILM,ORMAI SONO ENTRATA NEL VORTICE...HA HA...CIAO FRANCA

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