sabato 15 dicembre 2012

Due cose sull'amore



"L'amore è come la devozione; viene tardi. Non si è né innamorati né devoti a vent'anni, a meno che non si abbia una disposizione speciale, una specie di santità innata"
Anatole France

Credo abbia ragione da vendere. L'amore che arriva, eccome se arriva, in età matura è un qualcosa di talmente travolgente che ti toglie il respiro, ti dilata il tempo, ti assenta dal presente.
Non esiste una definizione di amore, esistono invece una miriade di stati d'animo, uno diverso dall'altro, forse anche differente da persona a persona.  Una cosa è certa però, i percorsi, i sentieri dell'amore ci riconducono, tenendoci per mano, sempre a noi stessi a quello che eravamo e ora siamo, una analisi interiore fatta però con le forti emozioni del sentimento amoroso.
La mancanza dell'"altro" la si vive come una mancanza di una parte di noi, credo sia uno stato d'animo comune, il dire Mi manca da morire. Ma cosa ci manca? l'altra persona o quello che noi siamo per lui o lei? Quindi un rispecchiarsi l'anima dentro l'altro e nello stesso tempo sentire, tramite i lrespiro dell'altro, le altrui pulsazioni.
Da qualsiasi parti lo si guardi, l'amore è una condizione sublime, inspiegabile, che ti prende senza che nemmeno tu lo stia  cercando, arriva insieme all'amata.
Quando si è ormai raggiunta l'età oltre i 40 anni, i percorsi interiori sono stati abbastanza esplorati, non si finisce mai di conoscere se stessi, è vero, ma nell'età matura molto si conosce. L'amore quindi, quando arriva sa benissimo in quale parte della nostra anima prendere posto, nonostante lo sconvolgimento iniziale e quello stato di torpore che ci rende "ebeti" al mondo. Ecco perchè lo sentiamo più consapevole, più nostro, più appartenente alla nostra sfera quindi una accettazione dell'atro che non è solo un ospite, ma diventa l'altra metà di noi, una concezione platonica ma sempre efficace e vera.
Chi non ha mai amato in età matura, per vari motivi, anche solo perchè crede che lpamore sia solo una "questione giovanile" credo si perda una delle cose più belle che la vita ci possa offrire. Io penso che molto della nostra vita sia costruita da noi stessi e, se è vero che le coincidenze non avvengono mai per caso, credo anche che bisogna ascoltare i segni che questo mondo ci invia, saperli leggere e interpretare, ma soprattutto, mai far finta di nulla. Credo che i segni di cui abbiamo la fortuna di leggere siano le parole del testo del mondo, in cui ci siamo noi nella nostra interezza e che spesso facciamo fatica a vedere.

Lorenzo



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