martedì 2 settembre 2008

Il gioco del mondo





Penso che ogni tanto ,noi,dobbiamo riposarci del peso di noi stessi.

Non significa lasciarsi andare,significa aprire/ci al mondo con la leggerezza di un gioco,con l'animo di un fanciullo (Eraclito vedeva il mondo come il giocare di un Dio bambino).

Significa vedere le cose per quello che sono, senza ombre e lasciando i dubbi.

Piangere su noi stessi;ridere di noi stessi; guardandoci là nel basso della nostra vita.

Se la vita ci costringe a scoprire "L'eroe che è in noi" dobbiamo anche vedere e amare il "giullare" che è in noi. Solo riposandoci dal peso di noi stessi.

Dobbiamo rallegrarci della nostra follia per comprendere la nostra saggezza,dobbiamo essere saggi per comprendere quella parte di follia che ci fa essere....abitanti/amanti del mondo di oggi.

L'arte è quel comprendere il mondo,tramite un gioco,di cui tutti ne abbiamo bisogno (come scrivere un blog).

Ogni tipo d'arte, che sia tracotante,fanciullesca,disperata,giocosa, esteticamente bella o ripugnante,ci è necessaria per non perdere quella libertà sopra le cose che il nostro ideale esige da noi.

Tramite il giullare vediamo una parte del "nostro mondo"che ci è proibita .

Io voglio,quando mi levo il peso di me stesso,giocare con la morale,sovrastarla,ma rispettarla.

Chi gioca rispetta,chi non gioca non conosce le regole,non si siede mai dalla stanchezza, non vede se stesso dal basso del terreno.....................................non vede i colori.

Do you dream in color?

Nessun commento:

Posta un commento