lunedì 19 aprile 2010
Air de provence
"La natura per i greci non era una creatura di Dio, ma era quello sfondo immutabile caratterizzata dalla possibilità della continuazione della sua vita alla sola condizione che muoiano le sue determinazioni."
Lorenzo
Fedone dice:
“Possiamo andarcene. Qui fuori c’è una barca, io ho parlato con i Trenta Tiranni e va bene anche per loro: così non si uccidono i filosofi e non si fa scandalo nella città”.
E Socrate risponde: “Insomma, quello che avevo da dire ve l’ho detto, ho concluso il mio ciclo, non fatemi offendere la Legge che vi ho sempre insegnato a rispettare, datemi la cicuta e non parliamone più”. Fine.
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Poni domande Francesca che da duemila anni l'uomo si pone. Beh proverò a passare alla storia rispondendoti!:DDDDDDDDDDDDD
RispondiEliminaSecondo me Cristo è esistito. Troppe sono le coincidenze con i vangeli, scritti anche, come tu ben sai, anche da chi apostolo non era.
Io penso che la religione cristiana non sia nata con Cristo, lui lottava per dei principi con la non violenza e l'amore per il prossimo, in un periodo storico e in un contesto geografico molto difficile. Ma nessuno prima di lui era riuscito a coinvolgere le masse.Il motivo? Lo stupore.
Ha stupito la gente, e i romani, con atti nuovi, quindi una rivoluzione.
Come in tutte le ideologie ci sono degli adepti e dei seguaci che seguirono il suo esempio, anche per Marx così è stato in fin dei conti.
Solo che a un certo punto ai suoi seguaci si sono sostituiti gli imperatori. Hanno capito che in questo modo si può controllare le masse. Ma come controllarle se i riti erano pagani?? Semplice, il consiglio di Nicea ha sostituito le usanze pagane facendole diventare cristiane, religiose. Il gioco è fatto e la casta si è costituita, la chiesa.
A questo punto del'ideologia iniziale non è rimasto più nulla.
Chi asserisce che la filosofia cristiana è una derivazione di quella greca dice il vero.
Tommaso D'Acquino si rifà per la maggior parte ad Aristotele e S.Agostino a Plotino. Ovviamente un Aristotele stravolto ai gusti cristiani, il famoso motore di tutte le cose. Ma Aristotele lo vedeva cone una sorta di legge fisica anzi metafisica ( metà tà fisika, ciò che è prima della fisica) universale, non certo religiosa.
Gli dei dell'antica grecia non erano gli dei di oggi.
E' il concetto di morte che si differenzia di molto fra la filosofia greca e quella odierna occidentale ( e cattolica). Per i greci la morte era nella natura delle cose, per i cristiani è una colpa, una espiazione, non un naturale " divenire" ( il riferimento mio ad Aristotele non è casuale)delle cose e della natura.
Santippe, la moglie di Socreate, Platone la definisce come una donna chiaccherona e invadente, ma non l'ha mai relegata a un livello inferiore. Bisogna però tener conto del periodo, siamo intorno al 400-450 A.C. sarebe assurdo parlare di parità della donna, purtroppo. Ma di certo si sono susseguiti periodi storici più avanti dove la donna era considerata meno di nulla. E questo proprio con l'avvento della religione cristiana. Il peccato originale è opera di Eva, non di Adamo e ciò ha condizionato anche la religione e la società ebraica, molto simile alla nostra.
La battuta finale di Blade Runner non era contenuta nel libro di Philip Dick da cui è tratto il film, ma una improvvisata di R. Hauer che è piaciuta al regista, il famoso monologo lacrime nella pioggia.
Paragonandola alla filosofia, questa frase somiglia alla teroria di Aristotele del divenire, tutto nasce dal nulla e ritorna nel nulla, ma da un punto di vista filosofico non fisico. Teoria contestata dagli antiaristotelici che si rifanno a Parmenide ( l'essere è il non essere non è).
Oppure ci si può vedere una concezione della vita nichilista, alla Nietzsche, cioè l'atto del mondo visto come inutilità, dove non si riesce a concepire il valore dell'esistenza, vista come vita e cres
ita.
Spero di aver dato una risposta esauriente prof.!:DDDD Io arrivo fino qui, oltre no, ma io...so di non sapere!:))))
Molto stimolante. Grazie (come sempre!!!). Buona giornata Miryam
RispondiEliminaGrazie Fel dei tuoi passaggi sempre delicati.
RispondiEliminaLa Provenza è una terra magica e da sogno.
Grazie
Lorenzo
Grazie Doriana del complimento, mi fa davvero piacere.
RispondiEliminaCerco di essere me stesso qui con tutti i miei pregi( pochi) e i miei difetti ( tanti):DDDD
Grazie ancora
Lorenzo
Grazie Miryam. E' un bel complimento avere un blog stimolante, grazie davvero.
RispondiEliminaGrazie davvero a tutti per i complimenti, fanno davvero piacere.
Lorenzo
Ciao Lorè. Fa molto riflettere quella frase finale di Socrate sulla cicuta. Un gesto estremo pur di rispettare la legge.
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