lunedì 6 aprile 2009

La laicità dello stato

Laico non significa NON CREDENTE.
E' una parola di derivazione greca,Laikòs, che significa bene comune, fra la gente, che appartiene alla gente.
Bene comune è quando uno stato si fa carico delle istanze di tutti.
Ecco quindi cosa è lo stato laico. Nulla di più.
Perchè più della metà degli italiani è inorridita da ciò?
In Italia il problema si propone a causa della sudditanza del mondo politico nei confronti di persone della chiesa cattolica.
Quando vedo politici italiani genuflettersi nei confronti di questi uomini io mi chiedo sempre: dove è lo stato?
Il politico deve fare le istanze di tutti,non le istanze di un principio di fede.
Quindi lo stato,i nostri rappresentanti, non sono laici,non fanno gli interessi di tutti,si genuflettono ad una idea al di fuori dell'uomo, appunto non laica.
I politici cattolici si rifanno poi ad una morale che proviene dalla chiesa,quindi ad un volere superiore che non è l'uomo,il fine non è l'uomo.
Ecco perchè la politica italiana non è mai riuscita a darsi una morale LAICA .Perchè crede di essere incapace di farlo da sola, facendolo avrebbero urtato la morale superiore.
Abbiamo una morale senza una base di ragione umana,non laica, non nostra,non dipendente dalle leggi che l'uomo potrebbe darsi e che ha, ad esempio nella carta universale dei diritti.
In Italia siamo estranei a questa carta, non la conosciamo,non si studia a scuola,mentre si studia religione; la nostra cultura non lo permette perchè abbiamo una morale superiore che proviene dalla chiesa, da una entità superiore all'uomo........e come tale la vita ha un valore diverso,un fine diverso.
Kant diceva : " non intendere mai la vita come un mezzo ma solamente come un fine".
Per noi la vita è il mezzo della redenzione per il paradiso, il fine è solo la morte voluta dall'essere superiore....ecco perchè Eluana è oggetto si scandalo per il mondo politico cattolico.
Quello che io vedo nelle adunate di massa in Piazza San Pietro o nei grandi meeting cattolici non è fede, è bisogno di appartenenza.
Queste persone manifestano il loro senso di appartenenza, quindi fanno politica.
Il partito democratico ha all'interno due anime, una laica e l'altra cattolica,alla luce di quanto ho detto prima mi chiedo come fanno a stare insieme?
Cosa dirà, il mio partito, quando si dovranno risolvere dando risposte ai grandi problemi etici che questo secolo ci chiede di risolvere?
Aborto, bioetica, coppie di fatto, testamento biologico,eutanasia, queste sono le nuove sfide, perchè ancora oggi non abbiamo dato una risposta basata sull'etica, ma solo su un referendum.
Ai tempi di Galileo la sfida era sulla fisica, e la chiesa,allora ha dato la sua risposta.
Oggi la sfida si chiama BIOLOGIA, che dà la forma a tutte le scienze, e siamo molto in arretrato sulla comprensione di questa scienza( intendo comprensione etico-filosofica).
Il perchè di questa arretratezza sta nella genuflessione dei nostri uomoni di stato nei confronti della chiesa.
La nostra etica è basata sull'immutabilità della natura, una concezione ottocentesca. Ora la natura, è stato dimostrato. è mutabile, manipolabile.
Possiamo quindi usare gli stessi principi per giudicare il nostro tempo se si rifanno ad una natura immutabile che oggi più non è?
Queste sono le sfide di oggi, queste sfide vanno accettate dalla politica laica, fatte loro dando risposte, rifondando nuovi principi etici.
Perchè quella di oggi arranca.
La chiesa dal canto suo lo ha già fatto, dichiarando l'immutabilità della fede e la supremazia della fede sull'uomo.
Ma io mi sento diverso da loro.


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