domenica 30 giugno 2013

Dignità ancora calpestata




Mi piacerebbe fare una domanda a Giuseppe Valotto, ex capo di stato maggiore dell'esercito, lo dico perchè è praticamente sconosciuto.
Ebbene il signore di cui sopra prende all'anno 481.000 euro di pensione. Insieme a lui molti altri, non si preoccupi il signore, non ce l'ho con lui solo.
Ebbene, a questo tizio vorrei chiedere cosa pensa di una eventuale decurtazione della pensione del 12%, in modo da andare a 62 anni invece che a 70.
Vorrei anche chiedere se così facendo riuscirà mantenere il suo tenore di vita.
Ora faccio la stessa domanda a chi andrà in pensione con 1400 euro a 70 anni se una decurtazione del 12% , sempre per lo stesso motivo, andare dignitosamente a 62 anni, potrà essere influente sul suo già basso tenore di vita. Teniamo anche conto che 1400 euro di pensione non è da tutti, c'è di molto meno in giro.
Credo che questa riforma pensionistica sia un affronto anche alla dignità dei lavoratori.
So benissimo che si tratta solo di un abbozzo di idee, ma è il principio guida che mi fa arrabbiare, più precisamente che ogni volta che la sinistra va al governo sono guai per i lavoratori.
Mi sto ponendo una domanda molto seria, a cui però non basta dire i politici sono sempre i soliti, qui ne va della dignità del cittadino, di tutti i cittadini, di tutta la comunità di noi italiani.

Lorenzo

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