sabato 14 novembre 2009

Ovo in Fabula ( pullos ex ovis excludere)




Da Elisena ricevo questo inaspettato e graditissimo racconto.

Mi piace pubblicarlo, per tanti motivi, con un augurio, che lei possa aprire un blog per far conoscere anche a noi blogger la sua fantasia e la sua capacità nel lo scrivere le sue moderne storie

Eli, anche gli adulti hanno bisogno, a volte, di sentirsi raccontare le favole.


Lorenzo

In una vecchia fattoria piemontese viveva un contadino che aveva una sola gallina, lontana parente di quella dalla uova d’oro.
Lui, aveva vissuto ben due guerre mondiali e, memore di quanto queste fossero orribili nel privare gli uomini della propria libertà, aveva scelto di chiamarla “Democrazia”.
Bellissimo e importante nome per lei che, in piena libertà, faceva le uova quando voleva, senza alcuna imposizione.
Un infausto giorno, il governatore dell’intera nazione, un uomo bugiardo e malvagio, di nome Silvio, espropriò al poveretto la sua terra perché aveva deciso che di lì sarebbe transitata una linea di Alta Velocità per i treni.
Il contadino, stanco di dover tornare “in prima linea” a combattere per l’altra linea (scusate il gioco di parole), raccolse tutti i suoi effetti ed affetti più cari e se ne andò, portando con se la sua Democrazia che, fuori da quel piccolo mondo quieto della campagna, morì in breve tempo. Il dolore per la perdita di Democrazia, diede il colpo di grazia al contadino che la seguì in paradiso.
Intanto, alla vecchia fattoria, un esercito di uomini dalle camicie verdi, capitanati da un Senatur di nome Attila, armati di ruspe, cavi elettrici, binari etc. etc., aveva raso al suolo tutto.
Nessuno, però, si era accorto delle presenza di un uovo. L’utimo uovo che la Democrazia aveva partorito!
Era un uovo strano, grande, dal guscio durissimo e, nel suo interno, cosa che accade solo nelle fiabe, vi albergava un giovane filosofo, uno che aveva molte conoscenze, specie dei treni ed era maestro nell’arte della fotografia! Miei cari, non poteva essere altrimenti, lui era il figlio di Democrazia.
L’uovo rotolava spesso, causa le vibrazioni dei martelli pneumatici, da una parte all’altra, senza mai rompersi e….rotolando rotolando, giunse fino ad Alessandria, una piccola ma illustre cittadina di provincia.
Non chiedetemi come ma lì dentro, insieme a lui c’erano tante cose: libri, macchine fotografiche, vecchi dischi in vinile ed anche un PC (non il Partito Comunista) ma un Computer grazie al quale, attraverso l’etere, poteva viaggiare in tutto il mondo, senza mai uscire.
Ben presto molti “cittadini” del web fecero la sua conoscenza, apprezzandolo nell’arte dell’illustrare la Filosofia, antica e moderna.
Ma, amici miei, non si può vivere in uovo, prima o poi bisogna uscirne perché, sapete, si corre il rischio di finire in qualche soufflé !
E allora, una “folletta” romana (folletta perché anche lei era un po’ folle di testa) corse in suo aiuto perché si era innamorata di lui. Sì sì, proprio così, si era innamorata di un uovo, magico, ma pur sempre uovo! Tentò di baciarlo, per farlo tramutare in Principe. Niente da fare.
Tentò di romperlo, in fondo anche il vaso di Pandora a forza a forza si era aperto, ma niente.
Tentò, come ultima speranza, di entrarci lei, per poterlo riempire d’amore fino a farlo esplodere. Ma niente da fare!
E così la “folletta romana” rinunciò, con il cuore in lacrime!
Ma….santo cielo! A Democrazia non ci pensate? Lei non avrebbe mai voluto che le sue speranze rimanessero chiuse in un guscio, ne che tanta cultura fosse negata all’ insegnamento altrui e, tantomeno, che così tanto amore fosse gettato al vento!
Libertà ed Amore sono valori troppo giusti per non poter coesistere tra loro!
Ma c’è sempre una speranza che aiuta i nostri desideri ad avverarsi: Basta Volerlo!
Il figlio di democrazia, solo lui potrà decidere quando uscire da quel guscio.
Sarà compito arduo aprirlo dall’interno, ma con un piccolo aiuto, una mano tesa, una bacchetta magica lasciatagli accanto dalla Folletta Romana, il guscio si aprirà!
L’importante è che all’interno si “conservino” sempre i buoni intenti e nulla e nessuno potrà mai mangiarsi quell’uovo a meno che, non si lui a volerlo!


Elisena

Mi perdonerai Eli ma io ci vedo bene questo filmato insieme:



Lorenzo

14 commenti:

  1. Il filmato è stupendo, Lori. Io adoro gli angeli e ti ringrazio per averlo pubblicato correlandolo alla mia fiaba!
    Ed è anche vero che gli adulti hanno bisogno di sentirsi narrare una favola.
    I bimbi, proprio perchè piccoli, quando giocano o fantasticano lo fanno nei parametri della loro età ma, da adulti, il gioco, la fantasia, a mio parere, prendono cognizione diverse perchè nell'essere continua a vivere il nostro IO bimbo che non ha perso l'entusiasmo del divertirsi giocando, ed il gioco avviene senza più sorta di parametri, non è più "scontato".
    Mai, mai e poi mai smettere di giocare e sognare!
    Scusa se mi dilungo un po', ma voi blogger, attraverso la pubblicazione di foto, narrazioni, musiche siete per me personaggi realmente fantastici perchè le sensazioni che riuscite ad infondere, beh qelle sono vere.
    Non importa se colui o colei che "sta dietro" è un ologramma, importa solo che in quell'istante ha donato il meglio di sè. Donare, che bel verbo!
    Quindi, voi blogger siete veri personaggi da favola!
    Sai, quando la nostalgia di Roma mi assale e divento triste pronunciando la parola"SUPERCALIFRAGILISTICHESPIRALITOSO", magicamente, si apre Google Earth e mi ritrovo a passeggiare per le via del mio quartiere.Sbircio le vetrine dei negozi. Inquadro le finestre delle abitazioni dei miei familiari. Mi sento un pò Mary Poppins e, grazie al web, alleggerisco il mio stato d'animo.Ti dirò, ho fatto il giro del mondo solo col mio ombrellino aperto.
    Colgo, così, l'occasione per ringraziarvi tutti, splendidi personaggi di mondi incantati ai quali mi piace dedicare fiabe che un giorno narrerò ai miei nipotini!
    Io credo negli Angeli.
    A presto. MARY POPPOINS

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  2. Sempre da MARY POPPINS:
    Ho inserito quel piccolo pragrafo, riferito a google eart, perchè sono rimasta veramente colpita dal video che tuo hai pubblicato in quanto tu non potevi sapere di quelle mie passeggiate dall'alto di un satellite. Lo avevo confidato solo a mia sorella!
    Che assurda e bellissima analogia! Non credo alla coincidenza. Preferisco credere negli Angeli!
    Ariciao figlio della democrazia!

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  3. Grazie dei bellissimi commenti Eli e ovviamentedel tuo racconto. Mi ha colpito il discorso su Google Earth ecco perchè ti ho subito risposto su quello.
    E' un bel mondo quello dei blogger. Io spesso immagino che persone possano essere, ovviamente non posso saperlo ma di due cose sono sicuro. La prima è che qui qualcuno ha sempre delle cose da dire e come tutte le opere d'arte ( perchè in fin dei conti di quello si stratta) c'è sempre una verità da dire. Sono convinto anche che quando una persona si impegna per dare qualcosa di sè agli altri, una frase o una foto o una ricetta o la citazione di un altro sia un " donare " come dici giustamente tu.
    Donare è la cosa più bella che ci sia, rimane sempre qualcosa di noi negli altri, solo così continueremo ad amarci uno e l'altro.

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  4. Gli Angeli donano senza chiedere nulla in cambio.
    Gli Angeli sono tra di noi perchè vivono in noi.
    Gli Angeli hanno ali traspasrenti perchè volando non offuschino il cielo.
    Gli Angeli esistono perchè nessuno di noi si merita di vivere senza il calore di un dono gratuito d'amore, d'affetto, di speranza.
    Gli Angeli esistono......
    Io voglio crederci e ringraziarli per ogni piccolissimo attimo di felicità a volte non richiesto!
    Elisena.
    P.S.: Solo due pazzi come noi possono passeggiare con google earth!

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  5. Grazie a te Elisena di queste bellissime parole che vengono dal tuo cuore.

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  6. No non siete dei pazzi , anzi mi sa di sì, e a me piacciono i pazzi, e bello sempre viaggiare e con al fantasia ancor di più. Elisena che dire sei formidabile, sono bellissime le tue favole, e ne abbiamo tanto, tutti, bisogno. Vi abbraccio a te e Lorenzo con tanto affetto. Miaaaoooooo FFffffrrrrrrrrrrr

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  7. Wow grazie delle fusa Fel.
    Pensa che io ho sempre avuto dei gatti fino a quando ho vissuto con i miei, in campagna. Era la cosa che più cercavo nei mici, le fusa. A volte li " corrompevo" facendoli " soffrire" tenendo io un pezzo di carne in mano, alla sentivi quelle vibrazioni feline perchè venivano a sfregarsi sulle gambe per avere il loro boccone.
    Fel quando la nostalgia ti prende cerchi con la fantasia qualsiasi cosa e Roma credimi di nostalgia ne porta tanta a chi l'ha vissuta o ci è nata.
    Un abbraccio anche a te, grazie del passaggio
    Lorenzo

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  8. Beh si che dico sul serio, il racconto è tuo.

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  9. Joe Black o Elisena?grandioso tutto questo,bella sorpresa,complimenti ancora x il tuo favoloso scritto,e dimmi il tuo blog?

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  10. Scusate se mi intrometto io ma è carinissimo che i nostri spazi stiano davvero diventando dei salotti con comodi divani dove racontare tutti raggomitolati, proprio da gatti. Miaoooo

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  11. Allora,diciamo che io mi sono perso mentalmente,in questi ultimi giorni,e forse non avevo capito la storia,di Elisena-Joe Black,ma trovo tutto questo favoloso,x il blog è un vero peccato,posso?Elisena mettine uno su e via.
    Grazie ancora x il salotto, buona notte Lorenzo.
    Notte Elisena.

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  12. Eli io ne ho addirittura 5 e sul sesto ci collaboro!
    Buona notte anche a te Achab

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  13. Una favola per "bambini adulti", è questo che trovo molto bello. L'immagine del filosofo chiuso nell'uovo e figlio di Democrazia mi ha fatto pensare ad un mito dell'antica Grecia,non poteva mancare l'incontro con la "folletta romana", una ninfa così chiamata perchè un pò folle. Un simile filosofo in genere rompe il guscio quando finalmente arriva a quella che per lui sarà la sua verità svelata.

    Bel racconto, complimenti a Elisena e a Te che lo hai postato.
    Francesca

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  14. C'è stato un filosofo che ha vissuto in una botte, Diogene! Invece qui è in un uovo:DDDDD
    Si, è una bella favola, scritta bene, non per nulla è la sorella di Amaranta, è nel DNA.
    Mi fanni piacere i suoi commenti, sempre naturali e scritti con il cuore.
    Ne devi essere orgogliosa.....vive dalle tue parti!

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