venerdì 21 ottobre 2011

Filosofia del profumo 2


"Gli uomini potevano chiudere gli occhi davanti alla grandezza, davanti all'orrore e turarsi le orecchie davanti a melodie o a parole seducenti. Ma non potevano sottrarsi ai profumi. Poiché il profumo è fratello del respiro. Con esso penetrava gli uomini, a esso non potevano resistere, se volevano vivere. E il profumo scendeva in loro, direttamente al cuore e là distingueva categoricamente la simpatia dal disprezzo, il disgusto dal piacere, l'amore dall'odio. Colui che dominava gli odori, dominava il cuore degli uomini."

Profumo ( das Parfum) - Patrick Suskind


"...ognuno rincorre i profumi che ha imparato a riconoscere ed ha sensazioni ed emozioni specie da quelli, perche' ricordano qualcosa magari inconsciamente. Piu' ampia sara' la nostra conoscenza in tal senso, piu' vasta e piu' facile sara' la conoscenza delle persone e del mondo..."
Rosa

Inizio questa seconda parte del post dedicato al profumo con il finale di un commento che gentilmente mi ha messo una blogger, Rosa, che trovo fantastico.
Più ampia sarà la nostra conoscenza in tal senso più vasta e più facile sarà la conoscenza delle persone nel mondo; è qui, credo, l'essenza della filosofia, la meraviglia che spinge le persone a filosofare, quindi a pensare. Il fine è la conoscenza e visto che viviano " nel mondo" le persone sono chi lo abita, cioè noi stessi.


Da tempo immane gli uomini abitano del mondo solo ciò che hanno imparato a conoscere e sono ciò che comprendono. E' molto difficile avventurarsi per quei sentieri ancora inesplorati quando non si hanno mappe, bussole o indicazioni di stelle. Chi lo fa è il viandante, perchè viaggia per ricercare e non soltanto per spostarsi da un luogo all'altro. II viandante assapora ogni passo di quel sentiero, ne sente la vita, ne assapora gli odori.

Abbiamo visto nel post precedente che la maggior parte dei filosofi snobbarono il senso dell'olfatto, addirittura Aristotele scrisse che è il senso più ambiguo o inutile.
Kant ed Hegel lo svalutarono anche a seguito del fatto che per raggiungere la conoscenza servono ragione e l'osservarzione dei fenomenti, viene da sè, in questo modo, che non serve annusarli.
Ma arriviamo a Feuerbach:
La svalutazione dell’olfatto di Kant ed Hegel fa parte, secondo la filosofia di Feuerbach di una filosofia precedente dove appunto l'uomo era solo una macchina per conoscere. Aggiungo io che questo processo inizio ben prima con Cartesio. Feuerbach condanna vigorosamente questo pensiero impoverito e mutilato che si priva dei sensi, affermando che essi sono necessari ai fini della conoscenza.
Rompendo con il sistema idealista del suo maestro si accorge che a questa filosofia manca “un naso”, mancano parte dei sensi e l'uomo, quando è gettato nel mondo, li usa invece tutti e cinque. Con questa affermazione il filosofo sottrae l’olfatto dalla sua degradante animalità e gli restituisce l’autonomia che gli veniva negata; invece di essere un senso che intrattiene con gli oggetti unicamente dei rapporti distruttivi, l’odorato è capace di atti spirituali e scientifici che possono servire tanto la conoscenza quanto l’arte.
L’olfatto, grazie a Feuerbach, abbandona finalmente l’etichetta di bisogno bestiale assumendo un significato e una dignità autonomi e teoretici.

Come viaggia, come percorre il suo sentiero l'uomo di Feuerbach?
E' un viandante coraggioso, perchè cosciente delle sue potenzialità, usa i sensi come nell'apriori kantiano, l'olfatto è parte integrante dell'elaborazione filosofica della sua esistenza.
Quando il giudice Borsellino, nel suo famoso discorso sulla mafia a Bassano del Grappa, parla del puzzo del compromesso, fa uso del senso dell'olfatto, perchè? Perchè già la vista, l'udito possono vedere ciò che succede, ma non hanno ancora scoperto la verità e allora si usa, metaforicamente, un terzo senso, quello che ci avvisa del pericolo, quello che ci fa sentire l'odore sgradevole, allertandoci. E' un ampliamento del concetto, è la voglia di andare oltre il visibile, oltre " questo stare nel mondo" per capire meglio ciò che abbiamo intorno. Per farlo abbiamo bisogno di comunicare, per agire abbiamo bisogno dei sensi...e due non bastano più.
Il linguaggio si è adattato alla nostra realtà ma, e questa la novità, si è adattato al nostro corpo.


“Profumo, pellicce, biancheria fine, gioielli: lussuosa arroganza di un mondo dove non c'è posto per la morte; ma essa restava in agguato dietro quella facciata, nel segreto grigiastro delle cliniche, degli ospedali, delle camere chiuse."
Simone de Beauvoir



Lorenzo

25 commenti:

  1. ciao Lorenzo, grazie per avermi citata, sono lusingata:)
    E' un argomento affascinante perche' apre le porte a diversi pensieri filosofici,ognuno si basa sulle proprie esperienze e priorita' per arrivare alla conoscienza e alle proprie conclusioni.
    C'e stata un'evoluzione, con Feuerbach, ci si e' affinati e completati, come hai descritto benissimo tu, da insignificante l'olfatto e' diventato importantissimo, ci fa apprezzare meglio le cose, ci da informazioni con il suo linguaggio immediato.
    Complimenti ineressantissimo, bella la frase " non potevano fare a meno del profumo se volevano vivere", ogni respiro che facciamo ci da' informazioni infatti, anche la descrizione degli oggetti tipo "profumo pellicce biancheria fine, gioielli" legno, caffe'...immediatamente ne sentiamo il profumo nel nostro inconscio, le idee innate che abbiamo accumulato nel tempo ci aiutano in questo senso...come man mano nel tempo, vivendo, ci creiamo nuovi ricordi di avvenimenti o persone, questo vale anche per l'olfatto e i profumi, perche' il mondo va sempre avanti, secondo me.) ciao grazie a presto rosa buon pomeriggio rosa

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  2. Ma in Età Barocca si discusse già tanto, oh se si discusse di profumo!

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  3. La mia idea era proprio quella di parlare dell'olfatto in senso metaforico.Dell'annusare cose false e sgradevoli, avere il naso pronto a captare chi ti vuole umiliare o ingannare.
    La ritengo una dote più necessaria del mero olfatto, che mai potremo sapere se corrisponde a quello di un'altra persona tanto è effimero.
    Cristiana

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  4. Eccolo il mio filsofo preferito con un'altra delle sue dissertazioni. Mi piace davvero questo filone, perchè ci si può vedere il tuo modo di argomentare che , come tu sai, adoro davvero.
    Molto bello l'inserimento del profumo come senso simile, se non migliore, degli altri, quasi a evidenziare che è possibile aprire gli orizzonti usando l'olfatto.
    Complimenti davvero
    Doriana

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  5. L'olfatto è il senso, in assoluto, più misterioso dei cinque. E' quasi un "metasenso" che capta le essenze più nascoste... anche ad un basso livello di percettibilità.I profumi sono stati terreno fertile soprattutto per scrittori e poeti, meno che per i filosofi, come tu hai illustrato, forse perchè richiamano più un'analisi soggettiva che oggettiva.
    Forse non te la ricordi ... io ho scritto una poesia sul senso dell'olfatto in amore ... "Chimica dell'amore":)))) Bellissimo post, come sempre, pieno di significato, insomma, "cibo" per la mente. Bacioni!

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  6. P.S....Magari, invece dalla bocca, nel profilo avrei dovuto mettere il mio naso ...:DDD ... ma da solo non è "presentabile":DDDDDDDDDDDD

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  7. ....profumo di donna...profumo di soldi...'ma che buon profumino...cosa stai cucinando? '....che buon profumo che hai...qualche piccolo esempio della versatilità di questo vocabolo...forse tra i sensi quello del'olfatto è il piu' intrigante che abbiamo...senza olfatto non avremmo nemmeno il senso del gusto...è istintivo e non mente....se qualcosa sa di buono sa di buono...se è sgradevole è sgradevole e basta...quanti deja vu' può risvegliare un profumo...ricordi d'infanzia...un amore finito...un evento doloroso...una persona cara che per un qualsiasi motivo non fa piu' parte della nostra vita...un luogo che fa parte della nostra infanzia...tanti fermo immagine che improvvisamente tornano nel nostro presente evocati da quel qualcosa che aleggia impalpabile nell'aria...invisibilmente concreto...
    ciao Lorenzo
    nera_luna

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  8. Accidenti che introduzione, da brivido e oltremodo molto riflessiva.
    Avendo un olfatto molto sviluppato in questa considerazione di Suskind mi ci ritrovo. Mi capita dunque che il mio olfatto svegli inevitabilmente le mie emozioni, oltre a indirizzarmi sull'origine di quanto percepisce.
    Con il tempo ho imparato a fidarmi di esso dietro analisi, sindacando le ragioni del mio sentire emotivo a una fragranza.
    Capita di essere traditi dall'olfatto, non sempre un buon profumo cela altrettanta buona provenienza. Associare le nostre percezioni olfattive con il ragionamento filosofico si rende necessario per arrivare a una valutazione più attenta e cosciente.L'olfatto sindacato dalla filosofia può impedirci di incorrere in un tranello pericoloso dal quale uscirne magari risulterebbe impossibile.
    Bel post, e bella introduzione.
    Ciao boy

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  9. Grazie Rosa per quello bellissimo e completo commento, come tutti quelli che ti ha seguita. Sono contento dei commenti perchè rispecchiano e ampliano il mio pensiero.
    Mi era piaciuta la tua precedente analisi, sono partito da quel finale, una specie di spinta propulsiva per riprendere questo argomento.
    E' un sentiero difficile, praticamente non c'è scritto nulla in giro e pochi filosofi hanno parlato di questo, in special modo i filosofi che si interessano di conoscenza.
    Grazie ancora della tua presenza su questo blog Rosa, buona domenica e...buon lunedì:)
    Lorenzo

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  10. Hahahah Adriano, io credo che in età barocca si discusse molto di profumi perchè forse quelli corporali erano molto forti:DDDD
    Purtroppo i filosofi di allora non si interessarono aquesto argomento, credo per il semplice fatto che puzzassero loro stessi come dei maiali:)
    Ciao e grazie del commento
    Lorenzo

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  11. Beh Cristiana, se ti riferisci al Silvio basta poco naso per capirlo:)
    Comunque hai ragione, e te la detti anche nel precedente post in sostanza, l'olfatto è usato anche metaforicamente per ampliare un concetto. io creto che sia anche una induzione linguistica dettata dall'uso che facciamo noi di questo senso che, come affermai nel precedente post, lo usiamo senza quasi accorgecene.
    Ciao e grazie, a presto
    Lorenzo

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  12. Grazie Doriana, sempre gentile.
    Sono contento che ti piaccia questo filone, un po' riscoperto da me quasi per caso, dopo aver conosciuto questa estate una produttrice di profumi, Mona di Orio. Parlammo di filosofia del profumo e anche lei mi disse che pochi scrissero a tal proposito. Parte di questi concetti sono infatti frutto di quella piacevole conversazione.

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  13. Miriammmmm, Ariariaribenvenuta :D
    Facciamo gara a chi non vule più chiudere un blog? Il primo che desidera farlo pagherà una cena a tutti i nostri rispettivi commentatoti! hahhaahhahahahaha
    Il tuo logo rappresenta la parola, il logos, quindi giustamente hai messo la bocca, il naso forse non avrebbe rappresentato in pieno i tuoi commenti:) Credo sia presentabilissimo il tuo naso, dillo subito, se vuoi commenti sulla tua persona.....:DDDDDDD
    A parte gli scherzi, ci conosciamo da tanto tempo quindi possiamo permetterci di fare queste battute. Il tuo comento è condivisibilissono e ricordo la tua poesia sul profumo, la lessi e la commentai anche. Infatti, rileggendola, parlando di profumi non ti sembra di aver ampliato le sensazioni? bene io cerco di guardare questo fenomeno da un punto di vista filosofico, dandogli razionalità e ricercandone le cause. Un tentativo difficile, devo partire spesso da altri concetti che nulla hanno a che fare con i sensi e arrivarea delle conclusioni, ma mi piace farlo:)
    Grazie del passaggio Miryam, a presto
    Lorenzo

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  14. Francesca scusa devo uscire, rispondo stasera. Non è per trascuratezza girl:)
    Lorenzo

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  15. Eccomi Francesca:))
    Bellissimo quel libro, se non lo avessi ancora letto ti consiglio di farlo.
    Il senso dell'olfatto, io credo, non è stato mai preso molto in esame perchè "traditi" dal concetto aristotelico che è il senso meno usato e che non serve per la conoscenza.
    Al giorno d'oggi, con la complessità di questa società e con le fregature che giustamente alludi tu, bisogna ampliare i sensi, elaborarne le informazioni e, soprattutto, fidarsi di ciò che si sente, sempre, anche già dai piccoli sentori!
    Il profumo della vita va colto appena lo si sente:)
    Ciao girl, junges Mädchen ( con la ch dolce come la dicono a Munchen)

    Lorenzo

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  16. Gut, mein Junge :)
    concordo con quanto dici, tranne il suggerimento della lettura del libro di Suskind, il film mi ha lasciata abbastanza impressionata...sono un'impressionista io :DD Ein Guter Tag Lorenzo ;)

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  17. Dank An meine Frau. Guten Montag bis Sie zu.
    Sono antato a memoria, spero sia giusto:)
    Il libro è molto bello, il film non l'ho visto, ma mi hanno detto che in effetti era un pò truculento.
    Ciao e a presto, credo proprio che questo sarà un ottimo Lunedì per me :)
    Lorenzo

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  18. :DDDDDDDDD... hai ringraziato Tua moglie... ma fa lo stesso!

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  19. Ma visto che non ho più moglie.....:DDDDDDDDDDDDDDDDDD
    Comunque il ringraziamento era per te, meglio scriverlo in italiano, non vorrei ti accusassero di bigamia! :DDDDDDDDDD
    Lorenzo

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  20. La legge è uguale... gli imputati no! Meglio non rischiare :DDDDDDDDDD

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  21. Il denaro non ha odore ma profuma-
    Persistente soffocante, imbavaglia zittisce-
    Egill

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  22. Come l'odore di corruzione.
    Grazie a presto, ottimo esempio.
    Lorenzo

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  23. Decisamente coinvolgente il libro di Suskind, intenso come i profumi che creava il protagonista, che però nonostante il suo super olfatto non riusciva ad amare. Strano davvero amare il profumo di qualcuno, inteso non quello alcolico che si compra e si spruzza, ma proprio quello particolare ed unico della sua pelle, quello innato e poi non amarne la persona che ci riempie il respiro con il suo odore. In questo mi ritrovo ad essere molto "animale", nel senso che son differente da Grenouille e più simile a Finardi quando canta "l'amore non è nel cuore ma è riconoscersi dall'odore".
    L'olfatto è quel senso che ci fa andare oltre il visibile, oltre il razionale, è istinto ed è memoria, è conoscersi e riconoscersi, è intimità e seduzione, attrazione perchè è il primo segno di compatibilità ed è anche libertà perchè il profumo è presenza ma irraggiungibile e inafferrabile.
    Caro Lorenzo, vorrei ringraziarti per i commenti che recentemente hai lasciato nel mio blog. Sai cogliere l'essenziale- Ad esempio nel post su Ovidio sei stato l'unico che è andato oltre il senso dell'attualità di quella citazione per cogliere l'intenso messaggio di sensualità e d'amore. Forse molti si vergognano di parlare di certi temi, anche se fanno parte della nostra vita, la sensualità è la nostra principale forma espressiva e con il nostro corpo possiamo comunicare i nostri sentimenti e trasmettere gioia e piacere più che con le parole. Grazie per la tua apertura e confronto, disponibilità, maturità e sensibilità d'animo che ritrovo anche nei diversi tuoi post che ho avuto modi di leggere. ciao

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  24. Quando ho intrapreso questo filone di ragionamento, lasciato in dispartedai filosofi, ho proprio pesato a frasi tipo quella di Finardi. Le citazioni dal libro profumo le ho tratte perchè molto intense e, secondo me, è un romanzo dove il profumo è il vero protagonista.
    Grazie per i complimenti Rita, credo che molti non si avventurino in commenti più approfonditi sia per il motico che tu hai citato, ma anche per il fatto che si preferisce mantenere dentro di sè certi pensieri. L'argomento amore è molto ampio e può toccare anche i tasti della sensibilità e del proprio vissuto.
    Se tu mi avessi chiesto cos'è l'amore 2 mesi fa avrei dato risposte nettamente diverse:)
    Grazie dei tuoi commenti e complimenti e ti rinnovo gli auguri di buon compleanno.
    Ciao e a presto
    Lorenzo

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