domenica 2 ottobre 2011

Contro il bavaglio voluto da questo governo



Prima definizione di genio :

per Kant genio è colui che possiede la capacità innata di porre regole all’arte.

Nel suo lavoro l’artista segue delle regole ma queste non vengono a lui imposte dall’esterno, è lui stesso che liberamente le crea.

Il paradosso viene quindi risolto risulterà infatti vero :

sia sostenere che l’arte è governata da regole

ma poiché queste regole sono poste dal genio stesso, sarà anche vero sostenere che l’arte è attività libera da regole precostituite

1^ definizione di genio:
genio è colui che crea seguendo le regole da lui stesso
liberamente poste.


Una premessa vera non può, per forza di cose, portare a una conclusione vera. Questo Kant ci ha insegnato. A quella premessa deve seguire il lavoro della ragione, con tutti i suoi limiti è vero, ma proprio perchè fallibile la ragione non deve mai smettere di lavorare.
Se così non fosse noi avremmo potuto dire: Genio è colui che pone regole all'arte, e finire qui. Premessa vera, certo, ma si avrebbero avuto le stesse conclusioni senza il ragionamento? Possibile di si, possibile di no, aggiungo anche che alla fine avremmo potuto pensare che la vera arte è solo appannaggio dei genii che seguono regole ben definite. Definite da chi?? Non lo avremmo mai saputo, la Chiesa avrebbe facilmente risolto il dilemma dicendo: definite da Dio.

Una dimostrazione, questa, di quanto Kant sia stato avanti rispetto il pensiero allora corrente e come sia attuale adesso, perchè nel suo percorso di ragione ha inserito quel termine "liberamente" che prima d'allora nessuno si sarebbe sognato di menzionare.

Ebbene, quel "liberamente" ce lo stanno togliendo poco per volta, adesso, in questo momento. Domani ne toglieranno un altro pezzetto, fino a Mercoledì, quando vareranno norme contro la libertà di espressione e norme contro le intercettazioni per favorire i mafiosi a scapito della magistratura inquirente.
Noi, nei nostri blog, continueremo magari a sentirci liberi di parlare di noi stessi, delle nostre paranoie, sarà la nostra droga quotidiana, un po' come è stato, in certi anni, l'esistenzialismo, che ci ha fatto riflettere su noi stessi ma non sulla nostra condizione sociale, sulla società intera.
Una esaltazione del particolare, l'individuo, a scapito di una visione dell'insieme, la società.
Corriamo un rischio, quello di chiuderci nei nostri blog.
Paradossalmente si parla più del decreto su facebook che sui blog, ma la velocità del primo si "brucia" la doverosa riflessione sui principi calpestati, mentre sui secondi si rimane " incagliati" nel particolare su noi stessi, del resto è un diario online.
Bene, per qualche giorno trasformiamo questi diari online in strumenti veri di lotta e informazione. Propongo per tutta la settimana a venire che ognuno si impegni a scrivere, a raccontare, a mettere foto o poesie sulle libertà, sui principi che ci vogliono calpestare.
Riprendiamo e riappropriamoci di quel liberamente kantiano!



Lorenzo

8 commenti:

  1. Non ricordo più dove lessi che chi reprime la libertà perchè pensa che sia dannosa per lui, fa come i bambini che chiudono gli occhi, convinti di non essere visti.
    Sì, tutti dobbiamo postare in favore della libertà,perchè si può cambiare idea su qualsiasi concetto, tranne che su quello della LIBERTA'.
    Cristiana

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  2. Non ricordo nemmeno io chi lo disse, ma è molto vera e,in parte, da un punto di vista personale, ci caddi pure io in questo errore.
    Ma qui sono, appunto, in gioco libertà collettive, principi inviolabilierchè della persona e, sappiamo anche, essere un piano della P2 che l'attuale governo ha fatto suo.
    Quindi la mia proposta è quella di alzare la voce, tutti insieme fino a Mercoledì.
    Ciao e grazie del commento solidale.
    Lorenzo

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  3. La sensazione che nel 2010, al primo tentativo di imporre il bavaglio, si sia fatto di più è sempre più evidente. Allora si diedero da fare molti artisti, oggi, tranne qualche sparuto blogger, non se ne parla qui nel web.
    Cosa accadrà non lo so, ma so cosa accadrà Mercoledì e il profumo della libertà non lo sento nemmeno io.
    Ciao e grazie
    Lorenzo

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  4. Bel post Lorenzo. Come sempre sai dare sostanza a una iniziativa partendo dalla filosofia. Il tuo pensiero è scorrevole e condivisibile. Io il post lo avevo già messo, ora ne ho scritto un altro, ma partecipo a questa iniziativa.
    Doriana

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  5. Ognuno partecipa nei modi e con quello che vuole, ci mancherebbe. Credo che l'importante sia pubblicare qualcosa in modo da far girare un pensiero di libertà e contro il bavaglio che questo governo ci vuole mettere.
    La mia è solo una proposta, poi ognuno deve sentirsi libero.
    Lorenzo

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  6. Ho aderito al tuo appello che ho letto sul blog di Sandra. Questa catena per la libertà di opinione mi piace. Laura

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  7. Mi piacerebbe anche la Hack senatore a vita, ma è un personaggio troppo "avanti", parla in modo sensato e farebbe molti proseliti, per questo non la sceglieranno mai. Laura

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  8. Ciao Rita:)) Benvenuta in questo angolo del web dove si discute, si litiga, si fa pace, si parla, ma sempre uniti quando ci sono delle difficoltà.
    E' motivo d'orgoglio per me sentirti dire che hai sentito parlare di me, vuol dire che le idee girano, anche quelle che provengono dalle valli nebbiose come la mia:)
    Grazie per avermi citato sul post riguardante Elisena, la poetessa del sentimento.Andrò subito a leggerlo.
    Sul mio blog ci puoi trovare di tutto, filosofia in primis e politica. ma anche ricette, qualche racconto strampalato, video musicali, insomma qui c'è quello che mi passa per la mente e come sono io nella realtà.
    La libertà è un concetto astratto, quello però che sentiamo di più a livello individuale. Io mi batto per le libertà comuni, per il comune sentire, per i principi inviolabili e universali.
    Grazie del commento e della gradita visita, a presto.
    PS:
    Spessò qui potrai sentire della musica, so che a tutti non piace quello che ascolto. Basta fermare il filmato in altro a destra:)))
    Lorenzo

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