venerdì 11 dicembre 2009

Mio padre e gli intellettuali



Mio padre ha ora 81 anni, un pò sofferente di cuore per via di due operazioni subite, ma ancora lucido nei suoi ragionamenti, specialmente in politica.
Arrivo ora da casa dei miei dove abbiamo intavolato una discussione sulla televisione e i giornali.
Una frase molto semplice mi ha colpito stasera detta da lui, sui politici :
" beh se oggi abitaste ancora con noi ( si riferiva a me e mio fratello) di certo non pretenderei il silenzio come allora mentre trasmettono il telegiornale", ha continuato poi " non ci sono più intellettuali".
Mi è venuto allora in mente quando ascoltava " tribuna politica" con Jader Jacobelli.
Rispondeva addirittura agli ospiti o attendeva con impazienza la parola di un Giorgio Pajetta o Enrico Berlinguer ( ricordo le incazzatute contro il moderatore perchè faceva parlare troppo i vari Andreotti o Fanfani).
Gli piacevano poi gli intellettuali di allora come Ingrao e Pasolini.
Magari non ci capiva tutto quello che dicevano ma si sforzava molto, leggeva e chiedeva con umiltà.
Mi diceva, sempre in un silenzio tombale in casa, ascolta e impara perchè morti questi non ce ne saranno più così.
Quanta verità vi era in quelle parole provvidenziali.
Mani callose ma cervello fino, forse superiore al nostro, perchè dettato dal bisogno di lottare per un mondo migliore.

Ho trovato una intervista a Pier Paolo Pasolini del 1975, pochi mesi prima di essere ucciso, ed ho capito cosa volesse intendere mio padre questa sera.

"Non c'è pagina, riga, parola in tutto l'Espresso, Panorama, in tutto il Mondo, in tutti i quotidiani e settimanali dove non ci siano pagine dedicate alla cronaca che non riguardi esclusivamente ciò che avviene dentro il "palazzo".
Solo ciò che avviene dentro il palazzo è degno di attenzione e interesse; tutto il resto è minutaglia, brulichio, informità, seconda qualità.
E' naturalmente ,di quanto accade " dentro il palazzo" ciò che veramente importa. Importa la vita dei più potenti, di coloro che stanno ai vertici.
Essere " seri" significa, pare, occuparsi di loro.
Dei loro intrighi, delle loro alleanze, delle loro congiure, delle loro fortune; e infine, anche, del loro modo di interpretare la realtà che sta " fuori il palazzo".
Questa seccante realtà da cui infine tutto dipende, anche se è così poco elegante e, soprattutto, così poco serio occuparsene.

Negli ultimi due o tre anni questa concentrazione degli interessi sui vertici e sui personaggi al vertice è diventata esclusiva, fino all'ossessione. ( chissà cosa direbbe oggi !! NdL).

Non era mai successo in questa misura.

Gli intellettuali italiani sono sempre stati cortigiani, sono sempre vissuti " dentro il palazzo". ma sono stati anche populisti, cosa che aveva creato in essi l'obbligo di interessarsi alla gente.

Ora anche attraverso Doxa o Pragma.
Ciò che avviene " dentro il palazzo" è qualitativamente e quantitativamente diverso da ciò che avviene " fuori dal palazzo".
Quello che avviene fuori è più moderno, più attuale, nuovo, avanzato.

Ma il mondo è descritto da chi vive dentro, atrici, ridicoli, pupazzeschi idoli mortuari.
In quanto potenti sono già morti, perchè ciò che faceva la loro potenza, ossia il modo d'essere degli italiani che lavorano, non c'è più; il loro vivere è burattinesco.

Fuori c'è anche un penitenziario, " il consumismo" e i personaggi principali di questa prigione sono i giovani........
"

Pier Paolo Pasolini 1° Agosto 1975

Lorenzo

7 commenti:

  1. E niente pop corn, Lorenzo. Sono untuosi e fanno rumore quando li sgranocchi!
    Ke bello fare zapping nei blog altrui!
    Mi sento una pulce che salta salta e si porta la sedia dietro x far salotto e "scroccare" una buona tazza di caffè bollente come la notte, caldo come l'inferno e dolcissimo come l'amore!
    Ciao. Elisena, colei che sta sempre tra i piedi!

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  2. GRAZIE lORI E ...RICORDA....IL CAFFE' SEMPRE AL VETRO, MAI IN TAZZA!
    BUONA DEGUSTAZIONE DI CAFFE' E BUONA SERATA!
    ELI bLACK!

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  3. .... Wim Wenders ... eh si può fare ....
    ci penso su ...... ah nel cinema portatevi pure
    salsicce ee.. , io sono una gatta golosa perciò
    sbaffo . Ehi per me un the al bergamotto ............. Miaooooooooooo

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  4. Mentepatica si antipatica mai.
    Comunque hai ragione, sei sempre tra i piedi!:)))))

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  5. Ma siete incredibili !!!!!!! vi adoro e vi abbraccio con tutto il cuore miaooooooooo
    ( ma per una salsiccia,magari con finocchietto puoi anche farmi micio micio )

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  6. E pensa che io l'avevo stasera con polenta, rassegnamoci oramai ........ miaoooo da leccarsi le vibrisse ri-miaoooooo

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  7. Polenta e salsiccia, wow mi piace!
    Magari con un buon bicchiere di Barbera.....

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