martedì 12 gennaio 2010

Passerelle




E' iniziata la passerella madiatico-partitico-istituzionale.
Molti politici, segretari di partito e addirittura il Presidente della Repubblica ieri hanno manifestato l'intento d'andare a Rosarno: " per rendersi conto dei fatti".
La politica istituzionale italiana ha sempre avuro questo vizio, ipocrita io aggiungo; ad ogni misfatto segue la solidarietà e la presenza di un uomo delle istituzioni. In questo modo, dicono, diamo un segnale " forte".
Quante volte ho sentito questa frase? Sempre dopo ogni disastro che sia ambientale, terroristico, mafioso, deliquenziale.
Perchè sempre dopo e mai prima??
Possibile che sia sempre a posteriori la presenza delle istituzioni?
Mi fa sorgere il dubbio che si vada lì ad espiare i propri peccati, a mondare l'anima oppure pura vigliaccheria. Penso tutte e tre le cose.
Nel modo di fare politica in Italia esiste la prevenzione, il controllo del territorio, il monitoraggio, la raccolta dati, gli studi, i progetti a lungo termine. Arriviamo sempre " dopo" , in stato perenne di emergenza.
Ora infatti assisteremo alla passerella di Rosarno dove si renderanno conto cosa sia successo. Prima hanno dovuto però fare un pò di " pulizia".
Non vorrete mica che qualche " negro" incroci lo sguardo del politico di turno no?
La domanda che mi faccio è la seguente:
Perchè invece di Rosarno, dove è già successo di tutto, non vanno a Castelvolturno? Oppure nelle molte altre realtà che ci sono sparse nel sud Italia??
Ah beh, hanno ragione, prima bisogna attendendere che sia finita la raccolta dei pomodori e degli agrumi.

Lorenzo

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