venerdì 11 febbraio 2011

150esimo anniversario unità d'Italia - Pensieri serali in viaggio sul treno al ritorno dal lavoro


Questo post nasce dalle letture di vari blog e giornali riguardo al 150° anniversario dell'unità d'Italia dove, nella quasi totalità dei post e dei commenti, è evidente un denominatore comune: nessuno, per vari motivi, sente questa festa.
A parte le stupide polemiche dei rappresentanti della Lega Nord, dove l'intento provocatorio è ben evidente, si sente però questa mancanza di sentimento quasi sempre imputabile al fatto che la nostra nazione è relativamente giovane, che manca uno spirito nazionale dovuto alla nostra storia ecc...
Tutte questioni giustissime, non lo metto in dubbio, però potrei fare esempi di nazioni ancora più giovani dove questo spirito di unità è ben radicato: le neo repubbliche baltiche, la Croazia, solo per fare alcuni esempi.
Cosa ci manca allora a noi italiani?
Molto.
Innanzitutto dei governi e governanti all'altezza della situazione e di indiscussa moralità civica.
Ma non è solo questo che ci manca ( e non è poco).
Chiedo soprattutto a voi che leggerete questo post, esiste un " vuoto" in quella che io chiamerei " coscienza politica e civile": chi è l'italiano? Come lo raffigureremmo?
A questa domanda ci saranno almeno 25 risposte, tutte di carattere " regionalistico" se non addirittura folcloristico. Mancano infatti riferimenti precisi culturali del carattere italiano, dell'essere un italiano in un contesto europeo. E non è poco.
Quello che ci manca come popolo, come " spirito di popolo" come potrebbe dire Hegel, sono gli obiettivi politici e sociali, di crescita sociale, radicati in noi, ripeto, radicati in noi.
Non abbiamo obiettivi da condividere per unirci sotto un unica bandiera, non abbiamo "presunzione di crescita" della nazione, da intendersi come miglioramento delle condizioni sociali e di qualità della vita per tutti. Quindi mancano gli obiettivi politici per legiferare in nome del popolo italiano.
La politica ha le sue colpe. Il parlamento è un insieme di lobbies assemblato in partiti politici, senza dimenticare i casi di parlamentari eletti solo a titolo personale tramite compravendita dei loro voti.
Gli ultimi fatti, mi riferisco almeno dal 1994, di questo governo " di destra" non sono stati per nulla analizzati dall'opinione pubblica, quel comune sentire negativo o positivo, quando le regole sono state violate.
La nostra popolazione sopporta una violazione dei diritti fondamentali, uno a caso la legge uguale per tutti, caposaldo di una democrazia, nei quali non ha compreso il significato come CONDIZIONE DI DIGNITA' IN QUANTO UOMINI E CITTADINI LIBERI.
E' molto grave quando non si comprendono queste violazioni, significa almeno due cose:
-manca una coscienza democratica
-mancano le condizioni per essere una nazione libera.
Lo status di nazione non libera porta inevitabilmente, a mio giudizio, oltre che a disparità letali per i cittadini, a non sentirci uniti sotto un nome, proprio perchè c'è chi vede questo status come una imposizione e non il risultato di una conquista.
Se a questo ci aggiungiamo " l'ingombrante presenza della chiesa" nello stato italiano viene da sè che lo spirito di un popolo non potrà mai esistere perchè offuscato da troppe ideologie in contrasto fra loro e molto poco unificanti.
Non abbiamo tuttora alcun principio politico su cui rifarci, se non le libertà individuali, le quali da solo non possono costituire le basi per una nazione, anzi, lo sfrenato individualismo ha portato a forti istinti di secessione e divisione della nazione, facendoci anzi dimenticare le nostre origini e le nostre mete, con una amplificazione degli obiettivi individuali o di piccola comunità, possibilmente corredati di una vita agiata ascapito di altri connazionali.
Rimedi? Non saprei proprio. Posso però suggerire a tutti noi, non il solito esame di coscienza, so benissimo di rivolgermi a uomini e donne con più o meno le stesse idee mie, ma ritengo giusto ricordare solo un paio di cose:
1) Eliminiamo, con forza, ogni menzogna che sta alla base della nostra coscienza politica. Forse sarebbero meglio un paio di idee condivise da tutti che non una cinquantina dedicate alle varie fazioni territoriali.
2) Volontà di libertà. Nietzsche parlava di volontà di potenza, Hegel di spirito di un popolo. Questi due elementi filosofici possono convivere insieme se applicati a una vasta comunità che vuole vivere libera e in modo democratico, orgogliosa che le proprie leggi e regole portano beneficio e siano esempio per altri. Molto lo dimenticano ma abbiamo una base da cui partire: La Nostra Costituzione, forse l'unico atto politico di un popolo davvero unito.
Questa volontà di libertà deve attingere anche, anzi soprattutto, dalla nostra storia, che è fatta spesso di oppressioni ma anche di miseria e di guerre, dove queste libertà non si sono ancora realizzate.
Condividendo questi obiettivi sono sicuro che allora potremmo dirci, finalemente, come disse il Presidente Ciampi il giorno dell'unità europea: " finalmente mi sento Europeo, nato in terra d'Italia.
E se unissimo le due feste negli anni a venire?
Il giorno della nascita dell'Europa insieme con il giorno dell'unità d'Italia?

Considerazione ultima:
Sto cercando una immagine da inserire e ho digitato su Google immagni la parola Italia.
Il risultato è una stragrande maggioranza di immagini sui mondiali di calcio.
Spero un domani di trovarvi immagini di italiani e basta.
Lorenzo

8 commenti:

  1. 150 sono pochi per trovare un'Unità
    dopo che il sud fu sballottato a destra e a manca. La cosa più grave fu l'avvento dei Savoia,antica ma miserrima casa regnante. ovvero di un Piemonte, che fece una carneficina in Sicilia e pare che Garibaldi si avvalse pure della mafia.
    Mafia, altro problema per sentirsi staccati da quelle terre meravigliose, ma invase dal male.Forse un comune denominatore potrebbe essere l'orgoglio di avere avuto due eroi come Falcone e Borsellino, entrambi siciliani,
    Ma finchè non si farà chiarezza su chi ha voluto questo abominio, la diffidenza regnerà.
    Io sono totalmente indifferente a questo 150mo, dal momento che qualsiasi spirito patrottico è stato svilito dalla 'lega' e da questi 15 anni del boss Berlusconi, che ha fatto di tutto per mettere gli italiani gli uni contro gli altri. Ha da passà 'a nuttata, ha da passà 'o mariulo prima che l'Italia possa ritrovare un'identità -che forse aveva trovato durante l'antifascismo- una comunione d'idee un giusto equilibrio, un sentimento di fratellanza, un germoglio di orgoglio nazionale che vada dal nord al sud, uno spirito umanitario scevro da egoismi, il senso della NAZIONE.
    Cristiana

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  2. Centocinquanta non sarebbero pochi per un sentimento nazionale, ma, come giustamente evidenzi, metà italia è stata sballottata a seconda delle esigenze delle classi dominanti.
    Oltre alla mafia, la quale ha fatto comodo pure agli americani, non dimentichiamo le influenze politiche appunto degli USA, dove tutti sappiamo quali politiche abbia adottato nei confronti dell'Italiaalmeno fino agli anni '80.
    Ma quello che vorrei mettere in evidenza con questo post è il seguente problema: ma la popolazione italiana che ha fatto in tutto questo periodo? E' stata li a guardare, a ballare e godere delle elemosine altrui.
    Quella che è sempre mancato è uno scatto di orgoglio in nome del popolo italiano.
    Io invece sono favorevole al giorno di festa. Scommetto che se al post di Garibaldi ci fosse stato un papa la festa si sarebbe fatta eccome:)

    Grazie della bella analisi politica Cristiana.
    Lorenzo

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  3. OHHHHHHHH (((((( ....quanti Logos sotto la pioggia!!!!!!!!!!
    Bellissimo quadro.
    Elisena

    P.S.:credo ke tu abbia trovato il modo x nascondere il tuo nr. di scarpe!

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  4. La storia dell'Unità é fatta senza dubbio anche di cose atroci, come le rappresaglie barbare contro i civili in nome della lotta al brigantaggio. Ma gli ideali posti dai patrioti illuminati - due nomi su tutti, Cattaneo e Mazzini - ed alcuni fatti importanti - come dimenticare l'avanzatissima Costituzione della pur breve Repubblica Romana del 1849? - possono far dire lecitamente che con La Resistenza e la conquista della Costituzione Repubblicana si é compiuto un tormentato tragitto, il cui indubitabile avanzato approdo é oggi fortemente assaltato e minacciato da più parti.

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  5. Il mio parere è quello di una insegnante di scuola primaria che deve portare gli alunni a comprendere che l'unità d' Italia è stata fortemente voluta 150 anni. Io, forse perchè sono una persona semplice semplice, la sento molto e ne parlo con molto fervore ai miei alunni che recepiscono quanto sia importante essere uniti e quanto si è combattuto per arrivarci...almeno in senso territoriale. Accanto a questi concetti parlo ovviamente della costituzione, dell'importanza della democrazia....i bambini capiscono e fanno delle riflessioni che farebbero impallidire un adulto, anche politico, se fosse lì ad ascoltarli.

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  6. Grazie Elisena, ha colpito subito anche me quell'immagine.
    Dovevo pur trovare un metodo per non far vedere le mie fette e l'unico era nascondelle nell'erba:)))
    Grazie del commento molto carino. Ciaooo

    Lorenzo

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  7. Ti devo contraddire Serenella, le persone semplici semplici sono quei politici che stanno snobbando la nostra storia, la stessa storia e gli stessi morti che hano permesso loro di avere la libertà di essere come sono e nulla di valore questi politici stanno aggiungendo all'Italia, anzi, semmai il contrario.
    Gli insegnanti come te fanno una bellissima distinzione fra politici e istituzioni, insegnando ai nostri figli il valore di queste ultime e di chi è il merito; e di questo vi ringrazio.

    Lorenzo

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  8. Grazie dell'informazione uniroma TV, andrò a vedermelo subito.

    Lorenzo

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