lunedì 21 febbraio 2011

Gheddafi bombarda i suoi cittadini e il governo italiano sta a guardare







Desidero mettere in evidenza questo artico tratto da La Repubblica affinchè tutti possano leggere su come la "diplomazia" italiana si sta muovendo nei confronti della Libia. Anzi non si sta muovendo proprio, collusi come sono con i loro sporchi affari del nostro P.d.C. e compagnia bella, mentre Gheddafi bombarda ( leggi articolo) con l'aviazione i manifestanti.


Gheddafi spara sui civili, i ministri dei 27 lavorano a un documento di condanna ma si scontrano con la posizione italiana. Frattini: "Non interferire per rispetto della sovranità dei popoli". Domani incontro con Berlusconi sui flussi. L'opposizione: "Vergogna, venga in Parlamento"


ROMA - La rivolta popolare in Libia mette l'Italia in una posizione scomoda, sul fronte interno come nelle relazioni internazionali. Perché all'enfasi di cui Silvio Berlusconi aveva ammantato i vari momenti della ritrovata "amicizia" con il leader libico Muammar Gheddafi, per lo sconcerto di Usa e Gran Bretagna, oggi si contrappone l'assordante silenzio con cui la Farnesina segue le proteste di piazza contro il regime del colonnello.

Di fronte ai primi segnali di rivolta a Tripoli, Berlusconi faceva sapere di non aver neanche tentato una telefonata all'"amico" Muammar per non disturbare!
Oggi che la rivolta contro Gheddafi monta di minuto in minuto, con le forze ancora fedeli al rais che sparano sui civili anche con i carri armati, il ministro degli Esteri Franco Frattini continua a considerare prioritaria la non ingerenza negli affari interni della Libia. L'unica vera preoccupazione del governo italiano appare al momento l'effetto della rivolta sui flussi migratori verso le nostre coste, tema di un vertice che domani sera vedrà confrontarsi a Palazzo Chigi Berlusconi e Frattini, oltre al ministro dell'Interno Roberto Maroni, il ministro della Difesa Ignazio La Russa e quello dello Sviluppo Paolo Romani. Intanto l'opposizione insorge e chiede che Frattini riferisca in Parlamento. Il ministro degli Esteri lo farà mercoledi, anche se al momento non si sa se in aula o in sede di commissioni riunite.
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Lorenzo

8 commenti:

  1. E' già da qualche settimana che il mondo arabo si sta ribellando e sono sempre di più i popoli che sono in rivolta. Questa notizia ultima l'ho sentita al TG oggi, nel primo pomeriggio e non me ne sono meravigliata affatto. Sono settimane che da noi si parla solo di Sanremo! E poi.....sono arabi e lui è amico del Geddafi, quindi....una tensa davanti ad Arcore la troverà sempre!
    Ciao, Lorenzo!
    Il sangue si fa sempre più amaro!
    Elisena

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  2. Ammazza Elisena, già presente! :DDDDDDDDDDD
    Mi spiazzi con la tua tempestività però mi fa davvero piacere.
    Guarda, l'ho letta pochi minuti fa e ho deciso di farci un post. Credo che la vigliaccheria del nostro governo sia da esempio per tutti.
    Sta bombardando sui cortei!!! Con la sua aviazione! Ma siamo impazziti nello stare zitti? Tutto il mondo ha condannato gli episodi invece il nostro governo non interviene per " non interferire".
    L'ennesimo episodio di miopia politica e piccineria diplomatica.
    Grazie del commento Eli.
    Lorenzo

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  3. Che tristezza, che desolazione.
    Doriana

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  4. Frattini ora si è espresso e come dicono in veneto, più o meno, " Se pegio il tapon del buso".
    (ANSA) - ROMA, 22 FEB - "Se fossero confermate le parole di Gheddafi si tratterebbe di una purissima falsità che lascia sgomenti e sbigottiti". Così il ministro degli Esteri, Franco Frattini, commenta le parole attribuite al leader libico secondo cui razzi sarebbero stati forniti dall'Italia ai manifestanti.


    Non ho capito, le deve confermare il rais per essere preso sul serio,deve giurare sui suoi figli?
    Non basta che ci diffami una tantum per essere mandato a farsi fottere?
    Cristiana

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  5. Di tanta ricchezza venuta dal petrolio quei popoli non avuto altro che miseria. Solo poche famiglie di vampiri si sono arricchite. Se vogliamo meno migranti dobbiamo anche sostenere quei popoli verso una democrazia, non una qualsiasi democrazia, ma una democrazia sociale. Altrimenti faranno tanta fatica a liberarsi di un Gheddafi e si ritroveranno fra qualche anno un Berlusconi.
    francesco

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  6. ..sono molto molto angosciata...la gente muore e il signore dice di non interferire...non ho parole!!!!!!!

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  7. Se Gheddafi ce l'avesse fatta a respingere i rivoltosi, per B. sarebbe stata la conferma che il potere assoluto può soffocare qualsiasi rivolta. Inoltre B. è ricattabile, non solo dai i suoi amici italiani, ma soprattutto dai dittatori come Puntin, Gheddafi e Mubarak.
    "Il letto di Putin" e "bunnga-bunga"... la dicono lunga sui reali rapporti del nano con questi signori della morte.
    Ghedini disse che B. è l'utilizzatore finale... e gli altri sono i suoi fornitori!

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  8. Il bello di mettere questo tipo di notizie, diciamo fresche di stampa, paragonando le non-iniziative del governo con i vostri/nostri commenti,è che alla fine mi fa pensare che abbiamo sempre ragione noi.
    Cosa voglio dire: che in questi pochi giorni il colonnello si è dimostrato uno dei più sanguinari dittatori del mondo arabo, aiutato dalla nostra diplomazia e dai nostri mercenari.
    Facciamo più paura noi sia al mondo diplomatico occidentale sia alla popolazione di Tobruk che non i guerriglieri libici che guidano la protesta.
    Concordo con tutte le vostre analisi, molto belle e vere, e vi ringrazio per i commenti. Putrtoppo ho poco tempo in queste due settimane per dedicarvi una risposta ad ognuno di voi come abitualmente faccio.
    Un saluto particolare e un benvenuto a Francesco Zaffunot, neo arrivato in questo blog.
    Grazie
    Lorenzo

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