domenica 6 febbraio 2011

Mark Ryden - Il Dissacratore


Vivere in una casa piena di gingilli, immagini, scheletri, ciondoli e ninnoli vari può rappresentare il tipo di artista che sto per presentarvi. A mio giudizio uno dei più interessati pittori che stanno fra la new pop art e i post-surrealisti di questo secolo.
Nato nel 1963, a Medfort nell'Oregon ( USA), vive attualmente in California dove si è laureato all'Art Center College of Design a Pasadina, California ( fonte Wikipedia)

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I dipinti di
Mark Ryden immediatamente attivano nel nostro immaginario un deja vu deformato, un sogno rivissuto in un altro sogno.. Le sue opere ricordano un universo parallelo simile alle illustrazioni dei libri di favole del 1850,l'epoca dei libri d'oro e della fantasia di Lewis Carroll. I suoi coniglietti allegri, resi nei toni ardenti di libri per bambini, hanno maggiori probabilità di essere intagliati nella carne invece che saltellare nelle forseste nella foreste in mezzo a fiori ed erba fresca.
I lavori di Ryden mescolano una superba tecnica fatta con immagini retrò per creare un mondo di bellezza strana e inquietante, intrigante e paurosa, sconcertante e affascinante.

Le opere di Ryden sono influenzate anche dalle correnti artistiche psicadeliche e metafisiche delle scuole europee di Vienna.

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Mai riluttante al sangue e alle figure religiose, i suoi lavori intingono livelli di riferimento che vanno dal paesaggio rinascimentale alla ritrattistica neoclassica di occultismo e la letteratura, nelle sue ultime opere Ryden combina l'arcano con immagini pop-culturale come terreno da cui partire, eseguendo salti, eseguiti con cura, nella fantasia.
Ryden dipinge i suoi personaggi con una magistrale bellezza che ricorda splendore di porcellana di Ingres e rende i suoi alberi con una cura che evoca illustrazione botanica di Audubon.
Molti dei suoi dipinti sono presentati in cornici intagliate che proiettano le loro narrazioni al di là della tela.


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Moltie copertine dei dischi di Michael Jackson sono illustrate proprio da questo artista californiano.

Lorenzo

14 commenti:

  1. Accidenti se mi piacciono sti quadri Lorenzo! Uno apre anche il nostro blog della Compagnia. Questo così strano è il mio mondo. Mi ci rappresento. Mi calza più d'un guanto. Mi ritrovo nei colori, nelle forme, nei sogni conseguenti all'emozioni che mi trasmettono e che si riflettono in loro.Io sono chiusa in una cornice di un quadro di Mark Rydene, credimi, difficilmente ne esco.
    Grazie, lori, x aver dato luce al mio mondo!
    Elisena

    P.S.:Le mie affermazioni non sono affatto presuntuose, anzi, avrei voluto aggiungere dell'altro!

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  2. sotto alcuni apetti mi ricorda il genere naif anche se nn ne possiede la solarità tipica....onestamente è un pò tanto inquietante...dovessero per assurdo donarmi una sua opera avrei molte remore a ornare con essa il mio appartamento....
    Ciao Lorenzo
    nera_luna

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  3. Il tema principale, il filo conduttore che unisce le opere di Ryden e le identifica caratterizzandolo, secondo me Elisena, sono proprio quella dimensione onirica di sogni di adulti che ritornano bambini, portandosi sietro angoscie tipiche del mondo adulto.
    La presenza della carne, la violazione di simboli fanciulleschi e fiabeschi, la trasposizione dei simboli religiosi tipicamente adulti nelle dimensioni fanciullesche siboleggiano appunto le angoscie del mondo dei grandi.
    Non c'è la visione del mondo attraverso gli occhi dei fanciulli, c'è la visione di un mondo pieno di simbolismi che frenano la crescita a persona adulta.
    Quello che dici Elisena sono le stesse cose che penso anche io, perchè derivano da una riflessione sul mondo di oggi. Ancora molto immaturo. Tutti ci ritroviamo in quelle cornici.
    Grazie Elisena del tuo commento uscito dalle sensazioni che hai provato leggendo questo post.
    Forse queste immagini permettono davvero di lasciarci andare.
    L'arte moderna, io ho sempre pensato, ha un filo diretto con l'anima dello spettatore.
    Lorenzo

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  4. Si Vittoria, anche a me, ad una prima occhiata ricorda la tecnica naif, specialmente nei tratti decisi, quasi fotografici dei visi e dalle poche ombre. Ma quando ci si sofferma la sensazione è nettamente opposta rispetto ai pittori naif.
    In effetti avere la casa con tre o quattro di questi quadri mi renderebbero un po' nervoso:DDD
    preferisco lasciarli qui nel blog che , una volta spento il computer.... hehhehehhe
    Comunque se me ne regalassero uno, anche solo per il valore che hanno....
    Ciao Vitt. a presto

    Lorenzo

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  5. Credo che inquietanti sia l'aggettivo più adatto a descrivere questi dipinti dall'apparenza infantile,ma che esprimono la crudeltà che è latente in ognuno di noi.
    Oltre ai sogni -o desideri inconsci- degli adulti, mi fanno pensare agli incubi infantili che nascono dalla scoperta del mondo reale.
    Sogni infantili che collimano anche col fondo di crudeltà che c'è nel bambino e che nasce, a mio parere, da una difesa istintiva verso ciò che non fa parte della sicurezza delle braccia materne e paterne.
    Sembra che le immagini di questi quadri corrispondano alle narrazioni delle favole, popolate da streghe e lupi, che non sono altro che la visione di un mondo assai crudele.
    Molto belli i dipinti e grazie per avermi mostrato questo artista.
    Cristiana

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  6. Grazie per avere esposto il premio!
    Cristiana

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  7. Sono disegni crudeli, immagini che radicano dentro le nostre paure, le nostre ossessioni.
    E' un lavoro psicologico, oltre che artistico, questo di Ryden: il sorriso dipinto del clown dietro cui si cela il ghigno spaventoso del sadico.
    Ma queste opere affascinano proprio per l'evidente ambiguità, il contrasto marcato tra il soggetto, l'azione ed il contesto.
    Ha ragione Cristiana, questi dipinti ricordano il mondo surreale e crudele delle fiabe (Alice nel paese delle meraviglie: un universo popolato di conigli parlanti, carte da gioco animate e realtà parallele).
    Gli incubi che da bambini abbiamo cullato nei nostri sogni, quelle figure nascoste nel buio, i mostri da cui gli adulti ci mettevano in guardia diventavano, alla fine, le sentinelle malvagie di alcune notti.
    Ma sono anche rappresetnative di quei sentimenti confusi, contrastati, che continuano a vivere in noi adulti/bambini nell'eterno dualismo che genera dal concetto di innocenza/peccato e che Ryden, moltiplica ed alimenta, in un gioco di specchi e di supposizioni che trovano conferma fuori da quelle cornici, in una dimensione quadrimensionale.
    Un artista assolutamente affascinante.
    Post davvero bello, scritto con intensità e partecipazione e con una galleria d'immagini, tenere ed inquietanti, al tempo stesso.
    Un bacio
    Mari

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  8. Ciao Cristiana, dici bene: inquietanti.
    Hai aggiunto un pensiero interessante interpretando questi quadri, le paure dei bambini quando si affacciano nel mondo dei grandi.
    In effetti i ragazzini disegnati nelle sue opere non sono mai accompagnati da persone adulte, semmai hanno intorno simboli anche feticisti del mondo reale.
    Ti vorrei rispondere con una massima al tuo commento, non ricordo più di chi sia, però penso che riassuma quanto hai scritto:
    " Finchè tu non capirai perchè un bambino saluta mamma e papà ad ogni giro di giostra non capirai cos'è il mond e la vita in esso"

    Lorenzo

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  9. Grazie a te per avermelo donato Cris:)))

    Lorenzo

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  10. Infatti, Marilena, Ryden si rifà molto al mondo fiabesco della metà dell'800, dissacrando però ogni contenuto di esso.
    I mondi dorati delle fiabe io sono convinto che servano ai bambini piccoli non per farsi un'idea del mondo, ma per incominciare a costruirne le basi. Spesso noi adulti quelle basi le distruggiamo, in molti modi, forse per paura, non lo saprei bene descrivere.
    C'è poi un tempo in cui i bambini devono crescere, vedere il mondo, il bello e il brutto, ma dopo che quelle basi si sono formate.
    Ora, Ryden, credo denunci proprio l'adulto di oggi che quelle basi non riesce più a trasmettere, anzi, le ha trasformate in incubi e angoscie.
    Il motivo, come ho scritto a Elisena, è che l'adulto, forse, non è mai cresciuto.
    E qui ci sta tutta la critica che io feci in alcuni post, sul tempo dedicato ai bambini, ai ragazzi, ai nostri figli insomma.
    Ci sono momenti in cui dobbiamo ascoltare i bambini, ma ci sono altri momenti in cui siamo noi che dobbiamo parlare..per non lasciarli soli fra i nostri incubi e i nostri feticismi, proprio come nei quadri di Ryden.

    Lorenzo

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  11. beh.....per il valore credo farei un'eccezione....in effetti non è obbligatorio esporli in casa no...;-))
    Ciao
    Vitt

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  12. Vero, ma in questo caso ben vengano gli incubi:DDD
    Ciaoo

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  13. 'Mazzaò che bei quadri. Si mettono un pò di angoscia ma hanno dei grandi significati, più o meno nascosti ma molto interessanti.
    E bravo Lorè che ge imbari 'n sacco de cosie:DDD
    Traduzione burinaresca di bravo Lorenzo, da te si imapara sempre molto. Ma avendo il mio compagno dietro di me che te commentava n'è uscita accusci:DDD

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  14. :DDDDDDDDDDDD Chiara.
    Grazie del commento Chiara, strappi sempre un sorriso a tutti.
    Ciaooo

    Lorenzo

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